domenica 20 luglio 2014

Le marcature del gatto: come il micio segna il suo territorio

Come ho già avuto modo di raccontarvi, conoscere, esplorare ed appropriarsi del proprio territorio è un bisogno fondamentale per il nostro gatto. Sia che abbia a sua disposizione un appartamento, sia che possa muoversi tra casa e giardino - o addirittura aperta campagna - ogni gatto usa un sistema di "marcature" per orientarsi nel suo territorio: si tratta segnali odorosi, lasciati in svariati modi (non solo con l'urina, ma anche grazie a ghiandole che si trovano nei cuscinetti delle zampe, sul collo e mento, nella zona perianale). Questi segnali gli consentono di codificare il suo spazio tra pericoli, luoghi sicuri e zone che lo interessano particolarmente. Oggi vorrei quindi, molto brevemente, analizzare quali sono i modi che il nostro micio utilizza per marcare il suo territorio e qual è il significato che sta dietro questi gesti.

Paciocca si fa le unghie perfino sull'erba!
Il farsi le unghie: erroneamente si ritiene che sia un gesto che il gatto utilizza solo per la necessità di limarsi gli artigli... in realtà è una vera e propria marcatura di tipo visivo ed olfattivo, non solo per "orientarsi", quanto piuttosto per lasciare una traccia di sè che possa essere riconosciuta da altri gatti "invasori". Al graffio, un segno già di per sè visibile (e nulla sfugge ai gatti!), si accompagna infatti anche un segnale odoroso: nel suo passaggio sul suo territorio, il micio graffia un tronco (o addirittura il terreno, come fa la mia gatta!) e rilascia molecole recepibili nel tempo anche a distanza di giorni, con informazioni su di sè. In pratica, è come se stesse lasciando un biglietto sul suo territorio: ad esempio "questa è la mia zona, qui ci vivo io, sono una gatta femmina, sono dominante, non sono in amore, ecc...". Mica male come sistema di comunicazione, eh?

Paciocca si fa sempre le unghie su alcuni grossi paletti di legno
Lo "strusciarsi" su mobili, gambe e muri: che dalle mie parti si dice anche lo "snumarsi del gatto", ossia lo strofinare intensamente e ripetutamente il muso e il corpo sugli spigoli dei muri, sul divano, sulle gambe di sedie, tavoli ed... esseri umani! Anche questa è una marcatura ambientale ed in particolare il gatto lo fa per "segnalare" e confermare a se stesso che quei posti sono i propri e sono zone sicure. Quindi quando il gatto si strofina sulle vostre gambe, siatene felici: vi riconosce come "proprio territorio" e posto sicuro!

Ecco un micio che si struscia. Fonte foto: web, QUI
Lo schizzo di pipì: un gesto che tanto poco ci piace e che erroneamente viene attribuito soltanto ai maschi interi. In realtà tutti i gatti (maschi e femmine, castrati e sterilizzati) possono farlo ed in particolare si tratta di una marcatura di pericolo. I gatti che fanno il classico schizzo di pipì contro oggetti, automobili o muri, stanno cercando di lasciare un segnale di pericolo. Questo può capitare quando magari rientriamo in garage con la macchina sulla quale altri gatti, a loro volta, hanno lasciato segnali odorosi. Il nostro micio non ne è certo felice, nè riesce a comprendere da dove venga quello sgradito odore, e quindi decide di "appuntarsi" un bel cartello di pericolo: "qui qualcosa non mi torna, attenzione!".

Ecco il classico schizzo di pipì, fonte foto: web, QUI
La coda che vibra, senza schizzo di pipì: questo gesto viene fatto abbastanza spesso da tutti i gatti, sempre contro oggetti di vario tipo (automobili, mobili, muri, ecc.) ma senza rilasciare odori sgradevoli e urina. In pratica il gesto è molto simile al precedente: il gatto si avvicina ad un posto, lo annusa a fondo e a quel punto decide di voltarsi, alzare la coda e farla vibrare intensamente per qualche istante, a partire dalla schiena. Cosa significa? E' sempre una marcatura odorosa ma in questo caso non indica pericolo, bensì esprime una forma di eccitazione del gatto: qualcosa che l'ha fatto interessare moltissimo e ci tiene a dare sfogo al suo interesse/eccitazione. Nella mia gatta noto questo comportamento anche quando è particolarmente "su di giri" dopo una intensa coccolata: mentre fa le fusa molto soddisfatta, gira su se stessa e, oltre a "snumarsi" contro le poltrone, fa anche vibrare la coda.

La zona che più vibra, in questo tipo di marcatura, non è la punta, ma vicino la schiena. Fonte foto QUI
Queste sono le più comuni marcature che utilizza il gatto per orientarsi e codificare il proprio territorio: come potete capire, è un sistema affascinante che gli consente non solo di "appuntarsi" particolari informazioni sul suo spazio (per riconoscerlo e "gestirlo"), ma anche di lasciare messaggi a chi dovesse capitare nel suo ambiente. Ecco perchè ogni gatto perlustra con abitudinarietà il suo territorio e tende a soffermarsi sempre sugli stessi posti, per annusare o farsi le unghie: per lui si tratta di una specie di "mappa". 

Fonte foto QUI, dove ci sono anche utili consigli sui tiragraffi
La prossima volta che osserverete il vostro gatto farsi le unghie o vibrare la coda, forse potrete interpretare meglio il suo gesto... ed è un motivo in più per non punirlo qualora si facesse le unghie sul divano: bisogna piuttosto proporgli un tiragraffi nella stessa zona, per dargli la possibilità di marcare il suo territorio, come vuole la sua natura!

11 commenti:

  1. Silvia dolce, ma ero mai passata a dirti che iil gatto con cui son cresciuta e che oggi ha ben 14 anni e vive con mia mamma, si chiama Paciocco (è un incrocio tra un persiano e un angora e lui è venuto fuori tutto bianco)?
    Ho sempre voluto forse fartene menzione, ma poi l'ho sempre dimenticato! :)
    I casi della vita!
    Ho imparato a conoscere tutti i segnali dei nostri bimbi pelosi crescendo... il maschietto mi ha insegnato tante cose, le due femminucce da un anno me ne stanno insegnando tante altre!
    E non credo finirò mai di imparare! Mi lascio guidare da loro quando non so come muovermi e spesso "la faccio giusta"! :)
    Non fa mai male ricordare questi fondamentalli segnali, quindi grazie! :)

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  2. Bellissimo post Silvia, molto interessante!
    Un abbraccio e, speriamo, buona settimana!
    Carmen

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  3. I nostri amici comunicano anche senza bisogno della parola , sta a noi riuscire a capire e interpretare correttamente questi segnali. Il mio Tom , la mattina , quando mi alzo , fa tutta una serie di movimenti per farmi capire la sua felicità: si struscia contro le mie gambe , le mie mani , e poi fa proprio l'atto di vibrare la coda , senza pipì....!! Quanto amore sanno trasmettere queste creature. Un bacione e buon inizio settimana.
    Mirtilla

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  4. Molto interessante questo post! Io sono una gattara dalla nascita ma ad esempio non sapevo che i gatti si facessero le unghie per lasciare un segno della loro presenza! Grazie!
    Un abbraccio

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  5. Ciao Silvia!! Post di grande utilità... alcune cose le sapevo, altre no!!! Grazie infinite!!
    Un abbraccio e tante coccole a Paciocca!!!!

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  6. Post interessante,Proprio pochi giorni fa ho trovato uno schozzetto di pipì nel davanzale della finestra e sono sicura che sia stata Lola,la piccola perchè lei stà sempre in quel davanzale.Spero però che non inizia a farlo in altri posti!

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  7. Silvia, da quanto tempo non passavo di qui... spero tu possa perdonarmi... questo tuo angolino è bellissimo e i tuoi post sempre utili, quante cose che imparo! Grazie <3 Anche Manolo fa vibrare la coda dopo una coccolata intensa, sai? :D Troppo bella Pacioccaaaaa <3 <3 <3 Un abbraccio :)

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  8. Mia cara che post bellissimo ed utile davvero per comprendere il linguaggio che i nostri mitici pelosetti ci comunicano attraverso le loro azioni!
    Grazie di cuore ed un grattino a Paciocca, quanto e' carina..
    Un abbraccio!

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  9. I tuoi post sono sempre molto utili e miciosissimi!
    Paciocca è davvero fortunata ad avere tanto spazio a sua disposizione ed è proprio bella bella!
    Non sapevo che lo schizzo di pipì fosse segnale di attenzione, un po' come il nostro cartello stradale triangolare; credevo fosse un modo di marcare il territorio, proprio come per i cani o, in ambito micesco, come il lasciare graffi in giro. Proprio vero che non si finisce mai d'imparare! Grazie :-)

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  10. Di gatti che marchiavano con l’urina ho avuto solo una femmina che è morta quest’anno (19 anni compiuti). Lo faceva soltanto fuori di casa. In casa spesso mi veniva incontro facendo vibrare la coda (anche nel mezzo della stanza, senza oggetti verticali nei paraggi). Gesto che faceva fin da piccolissima.

    Ora ho due gatti maschi (più un’altra femmina), e mi spaventa un po' il fatto che il più grande dei 2 (8 mesi) spesso si gira verso gli oggetti, e ha tutto il movimento muscolare, la postura e la vibrazione della coda che precede il marchio del territorio. Eccetto che poi non arriva nessuno schizzo. E’ un gatto che non si struscia contro gli oggetti, ma si rotola sui tappeti, si fa le unghie e si limita a ‘darmi testate’.
    Ha iniziato a far vibrare la coda solo dopo la sterilizzazione. Sinceramente non so se devo preoccuparmi, se questo vuol dire che vuole schizzare, o se rimarrà così.

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