Oggi, già ultimo giorno di gennaio, farò un post stagionale, cercando di mostrarvi tutta la suggestiva bellezza dell'inverno. Non è vero che l'inverno sia solo buio e freddo... ogni stagione ha il suo fascino e, anzi, il fatto che la vita scorra tra il mutare delle stagioni mi è sempre piaciuto molto! Accompagno questo post con alcune foto del manto di brina che ho potuto ammirare a metà dicembre scorso, sono spettacoli che a me lasciano sempre incantata.
Brinata sulla mia campagna |
Un bellissimo "decoro" naturale della brina su questo cespuglio dalle bacche rosse. |
Altre bacche, anche loro gelate |
Poesie sull'inverno di Puch
La nebbia del mattino
s'impiglia come un velo
tra i rami del giardino,
scintillanti di gelo:
è la brina, la lieve
sorella della neve.
Ella tesse ricami
minuti, di perline
bianche, su tutti i rami,
l'erbe, le foglioline;
fa un candido contorno
ad ogni cosa intorno.
Ieri non c'era niente:
in una notte il vago
lavoro diligente,
fu fatto a punta d'ago.
Come è svelta e felice
questa ricamatrice!
s'impiglia come un velo
tra i rami del giardino,
scintillanti di gelo:
è la brina, la lieve
sorella della neve.
Ella tesse ricami
minuti, di perline
bianche, su tutti i rami,
l'erbe, le foglioline;
fa un candido contorno
ad ogni cosa intorno.
Ieri non c'era niente:
in una notte il vago
lavoro diligente,
fu fatto a punta d'ago.
Come è svelta e felice
questa ricamatrice!
Rosmarino e radicchio rosso, per fortuna entrambi resistenti al gelo! |
Il melo cotogno "ricamato" dalla brina. E' un alberello ancora giovane, ma quando sarà più grande e farà le mele cotogne, le userò per la mostarda. |
Gli ultimi giorni di gennaio vengono tradizionalmente chiamati "i giorni della merla", per identificare un periodo particolarmente freddo. Ci sono diverse leggende e racconti popolari legati a questa denominazione, io ne ho scovata una che mi piace particolarmente!
La forsizia in riposo invernale, con annessa ragnatela congelata. Ad aprile sarà piena piena di bellissimi fiori gialli. |
La leggenda dei giorni della merla, tratta da Wikipedia:
"Una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da Gennaio mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che la merla uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. L'ultimo giorno del mese, la merla pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio si risentì talmente tanto che chiese in prestito tre giorni a Febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo e così rimase per sempre con le piume nere".
Due coccinelle affrontano il gelido inverno |
Il grande alloro, ancora più bello contornato di brina |
Altre foglie "ricamate" |
Il cespuglio di lavanda, gelato |
Quando scende la neve o la brina sulla campagna, tutto il paesaggio sembra ridursi a pochi colori: nero, bianco e qualche riflesso di luce. Ma tra i cespugli si scorgono piccole "gemme" dai colori caldi, che risaltano ancora di più.
Melograni |
Roselline |
Sempre secondo la cultura popolare, se i giorni della merla sono freddi, si avrà una primavera puntuale e serena, mentre se gennaio dovesse concludersi con temperature miti, la bella stagione potrebbe tardare.
Foglie di quercia |
Edera velenosa |
Nonostante il freddo, Paciocca non si fa scoraggiare e, specie se in mia compagnia, perlustra la campagna e corre giocosamente tra gli alberi e i cespugli... arrampicandosi anche ad altezze considerevoli!!
Contemplazione della campagna invernale |
Paciocca sull'albero! E' una brava arrampicatrice, sa sempre come tornare giù, con grazia ed eleganza. |
Spesso non abbiamo il tempo (o l'abitudine) di metterci ad osservare il mondo naturale, con i suoi cicli, i suoi tempi e i suoi colori, ma è un vero peccato! Anche se non viviamo più, come i nostri nonni, progettando la vita in funzione dei cicli stagionali, sarebbe bello comunque conservare la capacità di osservare la natura che ci circonda, cercando di coglierne gli aspetti migliori... che sia la frutta di stagione o un bel cespuglio coperto di brina. Con questo post spero quindi di aver raccolto qualche notizia interessante e di avervi trasmesso un pò della "magia" dell'inverno!