In queste settimane sulla rete, tra i blog, nelle mailing list, si sono susseguite tante notizie relative a Green Hill, azienda in provincia di Brescia tristemente famosa per allevare beagle destinati ad essere vivisezionati nei laboratori di tutta Europa. Non riesco neppure a pensare concretamente a cosa voglia dire, per un cane, nascere in una gabbia, non vedere mai la luce del sole, crescere con un destino specifico: essere vivisezionato, fatto a pezzi, come fosse solo carne "da esperimento", nella quale inoculare patogeni, farmaci, sostanze chimiche.
Foto da web |
La buona notizia è che, a metà luglio scorso, la Procura della Repubblica ha disposto il sequestro probatorio di Green Hill, per fare i dovuti accertamenti sulle condizioni dei 2500 beagle presenti. Green Hill non è ancora chiuso, ma questo sequestro fa ben sperare le centinaia di persone che per anni si sono battuti per fermare quest'orrore. Hanno svolto e stanno svolgendo un ruolo attivo non solo associazioni importanti come LAV, Legambiente e Oipa, ma tante sono state le campagne "ad hoc" apposite per questi beagle. Dalla campagna "Salviamo i cani di Green Hill" è nato infatti nel 2010 il Coordinamento Fermare Green Hill.
Foto da web |
E' estremamente toccante pensare che, adesso, 2500 beagle hanno la possibilità di cominciare una nuova vita, specie pensando che si tratta di cani che non hanno mai conosciuto una vita diversa da quella della "fabbrica degli orrori", dove erano prigionieri. La prima beagle, una femmina incinta, è già stata data in affido a Giuliano, del Coordinamento Fermare Green Hill. Vi lascio il video della sua liberazione, un momento che mi auguro divenga "storico" come la fine dell'incubo non solo per questa beagle, ma anche per tutti i suoi compagni.
Ed ora vi lascio qualche notizia per la campagna affidi che è in corso per questi meravigliosi beagle. Non devo neppure dire quanto sarebbe bello poter trovare prestissimo una casa a tutti questi cani, per quanto temporanea, dato che il sequestro non è ancora definitivo.
Questa è la notizia che tutti volevamo e per cui abbiamo lottato a lungo: non è ancora scritta la parola fine sul capitolo Green Hill, ma adesso 2.500 prigionieri possono varcare la soglia del lager e costruirsi una nuova vita.
Per i beagle di Green Hill è stata infatti firmata la “scarcerazione” dalla Procura. La custodia passa in mano a Lav e Legambiente, in quanto firmatari dell’ultimo esposto in ordine di tempo che ha portato al sequestro. Purtroppo si tratta solo di “affidi temporanei” in quanto l’allevamento non è ancora sottoposto a sequestro definitivo, ma è importante fare uscire il prima possibile il maggior numero di cani da quel lager e dare loro la possibilità di dormire sonni tranquilli come quelli dei cani tirati fuori in ben altro modo con la storica liberazione del 28 aprile! Leggi come.
La Procura di Brescia in seguito al sequestro probatorio dell’allevamento ha deciso di affidare la custodia a Lav e Legambiente. Una riunione in cui capire come gestire questa emergenza senza precedenti, a cui abbiamo partecipato anche noi insieme ad altre realtà animaliste, ha gettato le basi per gestire gli affidi.
La Procura di Brescia in seguito al sequestro probatorio dell’allevamento ha deciso di affidare la custodia a Lav e Legambiente. Una riunione in cui capire come gestire questa emergenza senza precedenti, a cui abbiamo partecipato anche noi insieme ad altre realtà animaliste, ha gettato le basi per gestire gli affidi.
Si tratta di cani che hanno vissuto sempre in gabbia, con luce artificiale, senza un serio contatto umano. Per cui sono cani da gestire con particolare attenzione. A tutti coloro che si offriranno verrà fornito un “protocollo” di gestione di animali recuperati da laboratori di vivisezione, stilato e distribuito dall’associazione con più esperienza nel campo: VitaDaCani.
Invitiamo chiunque vuole un cane di Green Hill in affido a scrivere inviando l’apposito formulario compilato in tutte le sue parti alla seguente mail: adozionicontrogreenhill@gmail.com
LEGGETE BENE: avere un cane non lo si fa perché si tratta di un caso nazionale, ma per prendersene cura! Siatene coscienti. Vi invitiamo a leggere bene i documenti che dovete scaricare, in cui trovate alcune indicazioni sull’affido e sulle necessità di questi cani.
La partenza del primo corteo contro Green Hill 24 aprile 2010. Foto da web |
Un grazie enorme a tutti coloro che ci hanno seguito in questo sogno e in questa lotta.
Non è ancora finita, è stata lunga e c’è ancora molto da fare, ma intanto possiamo dire finalmente insieme: TUTTI LIBERI!
Coordinamento Fermare Green Hill
Infine, invito tutti a tenersi informati su come procederanno le cose per Green Hill, nella più viva speranza che il sequestro divenga definitivo e che venga presto scritta la parola "fine" sugli orrori che hanno vissuto questi beagle.