Buon giorno dell'Independence Day a tutti! Arriviamo al culmine di questa bella iniziativa che ci ha portato a riflettere con curiosità e creatività sulla nostra alimentazione, sul nostro modo di fare la spesa e sulle nostre scelte come consumatori. Durante questo mese vi ho parlato in particolare di uova biologiche e di mercati contadini, ma già in passato avevo affrontato il tema della spesa consapevole per un'alimentazione sostenibile. Le regole dell'Independence Day erano semplici e chiare: produrre per tutta una giornata il proprio cibo, prediligendo i prodotti locali, biologici e di stagione, acquistati rigorosamente al di fuori delle grandi catene e dei supermercati.
Vi dirò, nell'ideare il menù di oggi ho cercato di essere il più ferrea possibile: dopo alcuni dubbi iniziali, sono partita in quarta per cercare con entusiasmo delle alternative. Ed è stato molto più facile e divertente di quanto immaginassi! Se però devo considerare le necessità e i compromessi per un'intera settimana di pasti, ahimè devo ammettere di essere dipendente da tanti prodotti che trovo solo al supermercato e che non sono per nulla locali: ad esempio il caffè, ma anche il cacao, così come molte altre merci che arrivano (quanto meno) da altre regioni italiane. Qual è però il punto?
E' chiaro che per chi lavora fuori casa e ha vincoli di orario obbligati, nonchè impegni fissi quotidiani, è improponibile avere il tempo e la disponibilità per curare per tutta la settimana un menù di questo tipo: il supermercato, volenti o nolenti, è salvifico per tante persone che dopo 8 ore di lavoro in ufficio devono anche mettere in tavola la cena. Ma il merito di questa iniziativa non è infatti lo svincolarci in tutto e per tutto dai supermercati, quanto piuttosto promuovere una diversa consapevolezza come consumatori, che va coltivata e praticata giorno per giorno. Quindi ben vengano anche i supermercati, nei quali si possono comunque esercitare scelte responsabili, ma ancora meglio è essere informati delle alternative presenti sul nostro territorio, per poterle (e volerle) cogliere ogni qualvolta se ne presenti l'occasione. Una passeggiata in piazza nel weekend può ad esempio diventare il momento giusto per rifornirsi di prodotti di stagione ai mercati contadini e spesso non occorre andare troppo distanti da casa propria per acquistare specialità locali e genuine, che siano formaggi, carni o uova. Qual è dunque la morale? La morale è saperlo:
sapere che esistono le alternative e che, se chiaramente non si può
rivoluzionare il proprio stile di vita in un solo giorno, si può
iniziare passo passo. Iniziamo dunque... e iniziamo con il mio menù di oggi!
Vi dirò, nell'ideare il menù di oggi ho cercato di essere il più ferrea possibile: dopo alcuni dubbi iniziali, sono partita in quarta per cercare con entusiasmo delle alternative. Ed è stato molto più facile e divertente di quanto immaginassi! Se però devo considerare le necessità e i compromessi per un'intera settimana di pasti, ahimè devo ammettere di essere dipendente da tanti prodotti che trovo solo al supermercato e che non sono per nulla locali: ad esempio il caffè, ma anche il cacao, così come molte altre merci che arrivano (quanto meno) da altre regioni italiane. Qual è però il punto?
Fragole fresche di un'azienda agricola a pochi km da casa mia |
Per colazione vi propongo una semplicissima ma deliziosa torta soffice alla marmellata casalinga, seguendo la ricetta tramandata dalla mia bisnonna fino a me. Le regole di Francesca imponevano che non si usasse zucchero di canna: so che la mia bisnonna usava lo zucchero semolato normale (che ho indicato nella ricetta originale), ma per l'Independence Day potete tranquillamente sostituirlo con zucchero di canna. Insieme alla torta, un pò di frutta di stagione e un bicchiere di latte di bufala, dell'allevamento vicino a casa mia.
Torta soffice alla marmellata di prugne (tutto casalingo) |
Per pranzo un grande classico: "risi e bisi"! I piselli maturano nell'orto proprio in queste settimane e, se non può mancare la tentazione di mangiarli crudi e dolcissimi appena staccati dalla pianta, un altro buon modo per rendere loro giustizia è preparare questo risotto. Il riso da me scelto è il Carnaroli IGP del Delta del Po, prodotto-vanto locale che ho acquistato ad uno dei tanti mercati contadini di Ferrara.
Ricetta:
- 500 g di piselli freschi
- olio extravergine d'oliva q.b.
- sale q.b.
- 1 cipolla piccola
- vino bianco q.b.
- 400 g di riso Carnaroli
- 1 litro di brodo vegetale bollente
In una casseruola fate soffriggere con poco olio metà della cipolla tritata finemente, poi aggiungete i piselli, un pizzico di sale e un goccio d'acqua, sufficiente ad avviare la cottura dei legumi. Dopo circa 15 minuti di cottura dei piselli, prendete un'altra casseruola (per il risotto vero e proprio) e fatevi soffriggere l'altra metà cipolla, aggiungetevi quindi il risotto che deve tostare leggermente ed infine versatevi un abbondante goccio di vino bianco, facendolo sfumare. A questo punto aggiungete il brodo bollente e i piselli, che dovranno terminare la cottura insieme al riso: mescolate spesso, finchè il risotto non è cotto e il brodo completamente assorbito.
Ricetta:
- 500 g di piselli freschi
- olio extravergine d'oliva q.b.
- sale q.b.
- 1 cipolla piccola
- vino bianco q.b.
- 400 g di riso Carnaroli
- 1 litro di brodo vegetale bollente
In una casseruola fate soffriggere con poco olio metà della cipolla tritata finemente, poi aggiungete i piselli, un pizzico di sale e un goccio d'acqua, sufficiente ad avviare la cottura dei legumi. Dopo circa 15 minuti di cottura dei piselli, prendete un'altra casseruola (per il risotto vero e proprio) e fatevi soffriggere l'altra metà cipolla, aggiungetevi quindi il risotto che deve tostare leggermente ed infine versatevi un abbondante goccio di vino bianco, facendolo sfumare. A questo punto aggiungete il brodo bollente e i piselli, che dovranno terminare la cottura insieme al riso: mescolate spesso, finchè il risotto non è cotto e il brodo completamente assorbito.
Riso IGP del Delta del Po e piselli freschi |
Come secondo, un pezzetto di formaggio di bufala del suddetto allevamento, accompagnato da pane nero ai sette cereali, fatto in casa, e zucchine aromatizzate all'aglio. E per finire, fragole fresche mature al punto giusto, comprate in un'azienda agricola a pochi km da casa mia!
Pane nero ai sette cereali, fatto in casa |
La cena è leggera, veloce e frugale: la mia mitica salviata, una frittata con foglie di salvia del mio giardino di erbe aromatiche, con uova biologiche sempre provenienti da un allevamento vicinissimo a dove abito. Il problema maggiore me l'ha posto l'utilizzo del parmigiano, a cui non ho potuto rinunciare e proveniva - lo ammetto - dal supermercato. Questa frittata molto profumata può essere accompagnata ancora dal pane nero fatto in casa e da asparagi lessati, anch'essi comprati sulle bancarelle degli agricoltori della mia campagna.
Come frutta, per me immancabile a fine pasto, ancora fragole e le prime ciliegie: sono tra le meraviglie di maggio e non mi stancherei mai di mangiarne. A questo menù manca un dolce "serio": purtroppo non ho fatto in tempo a pensarlo e a realizzarlo in modo adeguato... se volete qualche spunto di dolci fatti in casa potete visitare il mio blog Pasticceria portami via!, ma tante dolcezze che preparo non sono necessariamente "a basso impatto ambientale", anzi tra cioccolata, cacao, caffè e creme varie, non credo che possano rientrare a buon diritto in un'alimentazione frugale e semplice... questo, in aggiunta alla buona norma di limitare gli zuccheri e i grassi nella propria dieta, potrebbe essere un'ottima ragione per prepararli meno frequentemente.
La salviata (mia foto "di repertorio"!) |
In ogni caso eccovi proposto il mio menù per questo Independence Day, ringrazio ancora Francesca per aver ideato questa bella iniziativa!
E concludo con una riflessione: oggi è una sola giornata, ma potrebbe essere la prima di tante altre, disseminate nel corso dell'anno, quando si può e quando se ne ha l'occasione... per diventare consumatori seriamente più "indipendenti": non solo a lato pratico, ma prima di tutto a livello ideologico, perchè si è liberi davvero solo quando si è in grado di fare scelte consapevoli.
E concludo con una riflessione: oggi è una sola giornata, ma potrebbe essere la prima di tante altre, disseminate nel corso dell'anno, quando si può e quando se ne ha l'occasione... per diventare consumatori seriamente più "indipendenti": non solo a lato pratico, ma prima di tutto a livello ideologico, perchè si è liberi davvero solo quando si è in grado di fare scelte consapevoli.