lunedì 28 ottobre 2019

Impressioni d'autunno (2019 - 1)

Questa mattina mi sono svegliata con una leggera nebbia che, via via che sono trascorse le ore, ha poi svelato una giornata grigia e bigia, non eccessivamente fredda, ma neppure soleggiata, sfavillante ed eccezionalmente calda come lo sono state le scorse. 
Se lo scorso maggio sarà ricordato per il gran freddo e le continue piogge, probabilmente quest'ottobre che si avvia a conclusione resterà nella memoria come uno dei mesi meteorologicamente più sereni... forse anche troppo, soprattutto dal punto di vista delle temperature: quasi una vera e propria estate ottobrina, con punte di caldo eccezionale. E allora ricordiamolo così, con questi scatti che testimoniano la bellezza dell'autunno mite, anche se pericolosamente troppo caldo per i cicli naturali...

 
 





Paciocca, anche se ha incrementato già di molto i tempi delle sue dormite in casa, non si è fatta sfuggire l'occasione di trascorrere i soleggiati pomeriggi all'aperto... e mi ha scortata, come sempre volentieri, nei miei giretti in giardino... tra un'arrampicata sugli alberi, un'annusata accurata al suo territorio e qualche pigro sonnellino cullata dal sole d'ottobre.







A farle da cornice foglie e fiori, che immancabili sono sbocciati come tutti gli autunni... quest'anno la novità è stata la fioritura del Tricyrtis, detto anche "orchidea perenne": in realtà si tratta di un bulbo della famiglia dei gigli, che per tutta l'estate ha prodotto una lunga pianta verde ben poco appariscente (anzi, mia madre non ha fatto altro che sottolineare quanto ricordasse un'erbaccia spontanea)... ma finalmente, questo ottobre, ha mantenuto la promessa dando luogo ad una bella ed elegante fioritura.







Ecco il fiore del Tricyrtis


Infine una mia piccola osservazione naturalistica... da completa ignorante in materia di funghi quale sono, non ho mai considerato che anche loro avessero una sorta di "sviluppo" graduale... e invece, avendo modo di osservare la crescita di tanti funghetti nel mio prato, ho potuto scoprire che anche i funghi possono mutare aspetto, nel giro di poche ore!

Questi funghi sono spuntati da pochi giorni...

... ed ecco come diventano, a distanza di un giorno o due! All'occhio inesperto, sembrano di diversa specie!
Bene cari amici, con questi funghetti vi saluto e nel frattempo vi auguro un buon inizio settimana... che porterà nei prossimi giorni un peggioramento notevole della stagione, con piogge diffuse e freddo in arrivo... certo non grandi notizie, ma del resto l'autunno presto o tardi doveva tornare in linea con le sue tendenze più naturali. Buon proseguimento a tutti!

martedì 15 ottobre 2019

La teoria popolare delle bottiglie d'acqua per allontanare i gatti

Popolarmente si dice che i gatti (e pure i cani) sarebbero spaventati o comunque disturbati dalla presenza di bottiglie piene d'acqua esposte lungo i muri, sui davanzali delle finestre o nei giardini e orti: questo semplice rimedio dovrebbe impedire al nostro felino (o canide) di fare i suoi bisogni nelle zone suddette. E così non è infrequente notare, anche nelle città, bottiglie d'acqua in fila esposte fuori dalle saracinesche degli esercizi commerciali, nelle nicchie dei muri, o vicino a vasi e fioriere. Allo stesso modo, in campagna, si possono avvistare le bottiglie negli orti, o vicino ad aiuole fiorite che si vorrebbero proteggere dal gatto di casa, quando alla ricerca di una lettiera all'aperto. 
Le spiegazioni, come in ogni buona credenza popolare, sono le più pittoresche: il gatto sarebbe disturbato dalla luce del sole riflessa nell'acqua, o addirittura dal proprio stesso riflesso che lo farebbe sentire "osservato" e quindi lo farebbe sentire a disagio... quanto ai cani non è dato sapere il tipo di disturbo arrecato, ma di certo una fila di bottiglie impedisce fisicamente di urinare direttamente contro il muro, questo va detto!

Immagine di Ravitave, tratta da Wikipedia.

Vi posso raccontare che un'estate avevamo deciso di impedire alla nostra gatta di saltare su una specifica finestra a piano terra (avevamo appena sostituito la zanzariera e non volevamo "sorprese"), per cui abbiamo avuto la geniale idea di occupare il davanzale esterno (uno dei suoi posti preferiti) con una bella fila di bottiglie. Anche in questo caso devo confessare che l'idea ha avuto successo... certo, ma solo perchè per la mia gatta non c'era più lo spazio fisico dove saltare e appollaiarsi! La felina non ha infatti avuto problemi a posizionarsi sulla parte fissa dello stesso finestrone, proprio accanto alla parte mobile e "zanzarierata" dell'infisso: esattamente accanto alle minacciose bottiglie d'acqua.
Quindi insomma, si tratta in larga parte di una credenza popolare che non ha fondamenti scientifici... ammessa eventualmente anche una vaga diffidenza dell'animale alla prima comparsa delle bottiglie, questa si dissolverà ben presto in una ferma indifferenza in pochi giorni...  e il nostro gatto continuerà a comportarsi esattamente come prima. 
A ulteriore riprova di quanto sia campata in aria questa sorta di "teoria", vi mostro un video che unisce utile e dilettevole: per tutti coloro che avessero voglia o necessità di arricchire la routine del loro micio, ecco un'idea magnifica per stuzzicare il suo bisogno di esplorare l'ambiente... costruire un labirinto con bottiglie piene d'acqua! 


A parte che questo micio bianco e nero è strepitoso, l'ho davvero trovata un'ottima "invenzione" riciclosa che può aiutare il gatto (soprattutto d'appartamento, che non ha la possibilità di uscire e sfogare in natura i suoi istinti) ad annoiarsi meno e tenersi attivo! E... come avete visto, direi che tra gatti e bottiglie d'acqua non c'è poi tutta questa diffidenza! 
Voi che ne pensate? Avete esperienze in merito da raccontarmi? Vi aspetto nei commenti!

sabato 5 ottobre 2019

Nove anni di blog e la mia decisione

Sarà come riportare la propria nave in porto dopo una lunga, lunghissima e bellissima avventura. Questo sarà il mio e nostro ultimo anno, che parte oggi e si concluderà al decimo anniversario di "Rumore di Fusa", il prossimo 5 ottobre, quando terminerò definitivamente le pubblicazioni. Come già vi annunciavo lo scorso anno, era già da tanto tempo che "covavo" quest'idea... quale destino per un blog che mi ha dato tanto, tantissimo? 
Chiuderlo da un giorno all'altro, in un momento qualsiasi, mi sembrava scortese nei confronti degli affezionati (pochi ma buonissimi) lettori che mi seguono. Al contempo mi sembrava ancora più irriguardoso pensare di tirarlo per le lunghe, pubblicando un post al mese, poi silenzio, poi di nuovo qualche post, un lento dissolversi nel tempo... no, questa pagina merita molto di più. 
Per questo ho fortemente voluto una conclusione che fosse sì certa, ma anche il più possibile significativa: 10 anni di blog non sono una fine, bensì una conquista, un vero e proprio compimento di un progetto che taglia il suo meritato traguardo e può a buon diritto considerarsi concluso.
In questi anni ho dedicato davvero tanta energia, il giusto tempo (più di quanto si potrebbe immaginare) e tutta la mia passione per portare avanti Rumore di Fusa, evitando al contempo ogni tentativo di trasformarlo in qualcosa di più professionale. 
Ho affrontato tanti argomenti, ma ancora di più ho avuto la possibilità di approfondire temi che senza lo stimolo di questa pagina non avrei mai appreso. Mi sono sfogata, vi ho chiesto consigli, ho virtualmente conosciuto persone che sono diventate parte della mia vita oltre il blog, sono riuscita a raccontarvi davvero tanto di tutto: libri amati, entusiastiche esperienze, passioni approfondite, sofferenze vissute, conquiste realizzate, incredibili interessi. Un'intera vita, si direbbe. E, quando questo blog sarà chiuso, credo che mi mancherà sempre non avere più la possibilità di raccontarvi ancora e ancora qualche episodio, un bel libro letto, un'esperienza speciale a contatto con la natura.
Adesso poco importano le ragioni per cui non è realistico pensare ad un futuro ancora lungo per Rumore di Fusa: di come sia cambiato il mondo dei blog ho già parlato gli scorsi anni... e non occorre spiegarvi certo che, in tanti anni, cambia la vita privata e cambiano le priorità, diminuiscono le energie e il tempo a disposizione... e gli argomenti, sì forse anche quelli, ad un certo punto rischiano di essere ripetitivi.
Ciò che più mi importa è dare la giusta conclusione a questa pagina, che mi ha dato così tanto: ritengo che fare "il sacrificio" di un ultimo anno sia ancora più importante, per completare degnamente la bellissima avventura che è avere questo blog.


Ci sarà tempo per i saluti, la commozione e per i ringraziamenti, adesso è il momento di salpare per l'ultimo viaggio insieme, che voglio compiere con la stessa passione, lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno con cui sono partita, nove anni fa. Pronti? Si parte!