Ho imparato ad apprezzare l'estate soltanto al termine dell'università, da quando ho iniziato a lavorare, perchè è da allora che coincide con il sospirato e indispensabile tempo delle ferie. Non amavo molto l'estate, prima... e per certi versi, fatico a farmela piacere ancora adesso: troppo caldo e afa irrespirabile, troppa luce, troppo chiasso a tutti i costi, troppi turisti, troppa musica a palla e pubblicità da eterno aperitivo. Per una con il mio animo crepuscolare, era inevitabile innamorarmi dell'autunno e soffrire in estate. Eppure, dopo un anno passato tra impegni lavorativi, corse, tanto stress insano, molte preoccupazioni e tutto il tran tran domestico che lascia ben poco spazio ad altro, la stagione estiva ha iniziato a diventare per me quel desiderato e irrinunciabile tempo disteso e più calmo, una libertà ritrovata, la possibilità di tornare a seguire le mie inclinazioni e i miei ritmi naturali.
Sopporto ancora mal volentieri il caldo, l'afa e quella luce accecante da cui bisogna ripararsi, nelle ore peggiori... ma adesso apprezzo come non mai le sere ancora luminose fino a tardi, le cicale che cantano con un fragore tale che sembra che l'estate non debba finire mai, le giornate al mare, i cieli stellati, l'orto che cresce e produce inarrestabile i suoi migliori frutti, il cenare con niente: tre pomodori appena colti e un pezzo di formaggio, e poi una marea di frutta fresca...
Ci sono anche i fiori che sbocciano tra la siccità, le mie annaffiature e le sporadiche piogge, i temporali a lungo attesi e finalmente dirompenti, le farfalle che decorano il giardino come ornamenti viventi, la scoperta di insetti insoliti e mai visti prima, l'incontro fortuito con rospi, ricci e altre creature campestri... la preziosa possibilità di dedicare qualche minuto di ogni giornata per contemplare il mondo circostante, su cui non posso più soffermarmi nelle altre stagioni, schiacciata e triturata dagli ingranaggi della vita lavorativa.
L'estate, certo, è anche il tempo delle grandi pulizie domestiche, delle lunghe sessioni di stiro per smaltire il cumulo che è cresciuto nei mesi precedenti, delle conserve di frutta e di pomodoro da mettere via per l'inverno, degli esperimenti culinari, dato che adesso c'è più tempo e più voglia di dedicarsi alla cucina. La stagione estiva è il tempo per una lettura finalmente più rilassata, un lusso eccezionale potersi prendere tre quarti d'ora ininterrotti per leggere un libro dimenticato sullo scaffale da tempo.
Purtroppo ormai anche quest'estate si avvia alla sua naturale conclusione... mi sembra iniziata giusto ieri, tra la notte di San Giovanni e il termine degli impegni scolastici... e invece, quante cose ho fatto in questo tempo d'estate! Ormai, ogni anno di più, mi dispiace salutare l'estate fino all'anno successivo... perchè so che solo allora tornerà questo tempo prezioso fatto di sole, vento, natura, libertà e ristoro per l'animo. Ma il ciclo delle stagioni non si può fermare, così come il procedere della vita... salutiamo dunque questa bella estate 2018, godendoci ancora quelle giornate ancora un po' vacanziere che potrà concederci.
Paciocca, lei sì che è sempre in vacanza! |
Essere in vacanza è non avere niente da fare e avere tutto il giorno per farlo.
(Robert Orben)
(Robert Orben)