Buongiorno amici gattofili! Oggi torno ad occuparmi di un argomento molto articolato, che non si può esaurire in un solo post: il modo di comunicare dei nostri amati gatti! Avevo già affrontato il tema considerando l'espressività dello sguardo felino, ma anche in base ai tipi di miagolio che il nostro produce a seconda delle situazioni... questa volta prendiamo in esame le orecchie e le molteplici posture che possono assumere, perchè al pari dei movimenti della coda si tratta di un modo di comunicare vero e proprio. Avete mai notato quanto cambia il musetto di un micio a seconda di come ruota le sue orecchie? Ebbene, questo "trasformismo" non è casuale ma possiamo interpretarlo, accompagnato da movimenti di coda e sguardi, per cogliere messaggi ben precisi. Vediamo quali!
Paciocca in allerta, con le orecchie inclinate indietro: sta captando ogni rumore dell'ambiente! |
Le orecchie del gatto sono il suo organo di senso più importante: l'udito del nostro felino domestico è finissimo, migliore anche di quello del cane, e il nostro ne fa largo uso per orientarsi nel suo ambiente e per cacciare. Grazie a ben 32 muscoli per ciascun orecchio, il gatto è in grado di ruotare le sue orecchie fino a 180°, inclinandole verso la fonte sonora che gli interessa indagare. Ma il gatto muove le orecchie in maniera inequivocabile anche come manifestazione di un certo stato d'animo, soprattutto in abbinamento ai suoi sguardi. Sta a noi interpretare nel modo giusto cosa voglia dire, con le sue "orecchie rotanti"!
Partiamo dalla manifestazione più chiara e palese: le orecchie abbassate, quasi schiacciate fino a scomparire sulla testa del gatto. Si tratta di un atteggiamento che comunica paura, ma anche aperta aggressività: appiattendo le orecchie sul proprio capo il gatto si sta "preparando" allo scontro fisico, poichè in tal modo le protegge da eventuali morsi e graffi. Pertanto, più il gatto ha orecchie abbassate, più significa che è talmente spaventato o arrabbiato da essere pronto a reazioni apertamente aggressive. Di solito, parallelamente alle orecchie schiacciate sulla testa, il gatto non manca di sottolineare la sua aggressività con brontolii profondi, oppure miagolii quasi urlati e laceranti, che presagiscono un attacco fisico.
Orecchie abbassate, pupilla dilatata... Gianduia è intimorito. |
Orecchie schiacciate, sguardo attento: oltre al timore, Alì è pronto a reagire. |
Orecchie inclinatissime, sguardo truce: Chantal è pronta a difendesi! |
A partire da questa posizione eclatante, possiamo individuare poi tutta una gamma di posture intermedie di orecchie abbassate o piegate di lato: tendenzialmente ogni "inclinazione" di orecchie ci comunica uno stato d'animo inquieto, irritato o di vigilanza. Avete mai osservato, ad esempio, che il gatto nel momento del "gabinetto", di solito ha le orecchie inclinate all'indietro? Conscio di essere in un momento di particolare vulnerabilità, tenendo le orecchie orientate alle sue spalle si tiene quindi pronto a cogliere tutti i rumori sospetti, per poter agire rapidamente in caso di pericolo.
Le orecchie inclinate vanno sempre e comunque contestualizzate: orecchie tese e inclinate possono sì comunicare cautela o timore verso situazioni sconosciute e potenzialmente pericolose, ma anche una certa dose di seccatura nei confronti di qualcosa che il gatto invece conosce benissimo e lo sta infastidendo. La mia gatta infatti si mette spesso con le orecchie inclinate quando si sente troppo "fotografata" da me, assumendo un'espressione di superiorità... in questo caso, non ci sono dubbi: le orecchie stanno comunicando "seccatura", non di sicuro ansia o paura.
Orecchie tese per ascoltare ogni rumore nell'ambiente: Maya è tesa (lo si vede anche dalla pupilla dilatata!) |
Paciocca, in questo caso sguardo e orecchie comunicano: "Ah, ci vuol pazienza con tutte queste foto...". |
Un'altra formidabile modalità di comunicazione con le orecchie la osserviamo nel "gatto gufo", come lo chiamo io: il micio ci volta deliberatamente le spalle, graniticamente indifferente ai nostri richiami anche più melliflui, e ci degna semplicemente di una scettica "girata di orecchie", come a tenerci d'occhio da lontano. Questo atteggiamento è tipico dei gatti che - per un motivo o per l'altro - si ritengono offesi o non hanno voglia di entrare in relazione con noi proprio in quel momento. Spesso la mia gatta reagisce così quando la riporto coattamente in casa di sera, mentre lei avrebbe voluto continuare a bivaccare in campagna, godendo del fascino del buio. Frustrata, rifiuta categoricamente le coccole, mi volta le spalle e mi concede la sua attenzione solo girando le orecchie nella mia direzione, agitando al contempo la coda. Per fortuna il suo sdegno dura poco!
Trilli e la tipica postura "gatto gufo", in questo caso vista di fronte. |
Il gatto a suo agio, calmo e sicuro della situazione che lo circonda, tiene invece le orecchie alte, dritte ma rilassate, leggermente "divaricate" rispetto alla fronte. Dovrebbe essere la postura "standard" per il nostro micio di casa in contesti quotidiani, sapendo che non appena ci sarà un rumore accessorio e improvviso le orecchie istintivamente ruoteranno verso di esso, per capire di cosa si tratta!
Bia: una micia sicura e "in affinità" con chi la sta guardando! |
Cocò in questo momento ci comunica calma: orecchie rilassate sul capo e gli occhi pacificamente socchiusi. |
Infine, ultimo caso da prendere in considerazione sono le orecchie aperte, ben dritte sul capo ma particolarmente "rigide" e tese: si tratta di una postura che spesso il gatto assume durante la caccia, in abbinamento a uno sguardo molto attento verso un punto preciso davanti a sè. Questa postura ci indica che il gatto è completamente assorbito da qualcosa di estremamente interessante, in un momento di massima concentrazione. Il micio può manifestare questa posizione delle orecchie anche durante un gioco molto coinvolgente, o davanti a qualcosa di lungamente desiderato e apprezzato: una coccola o un bocconcino prelibato, ad esempio!
Per quanto riguarda la mia Paciocca, oltre che negli attimi "clou" della caccia, il suo momento migliore di "orecchie dritte e rigide", espressione di estrema concentrazione, lo manifesta in cucina di fronte a una padella di alici fritte!
E voi, cosa mi raccontate dei vostri gatti e del loro modo di comunicare con le orecchie?