Sono passati due anni dall'uscita di "25 grammi di felicità", manca di nuovo poco meno di un mese a Natale e io volentieri torno a parlarvi di ricci e del veterinario a cui hanno cambiato la vita, Massimo Vacchetta. Sapevo già che era in cantiere un secondo libro, sempre con l'obiettivo di raccogliere fondi per il suo Centro di Recupero Ricci "La Ninna" e non vedevo l'ora di leggerlo, così appena pubblicato non ho esitato ad acquistarne una copia. "Cuore di riccio" è il titolo accattivante e insospettabilmente allusivo non solo alle tante, piccole e meravigliose creature puntute in difficoltà, a cui Massimo offre ogni possibile cura, ma anche specchio del cuore umano, che talvolta sa essere un po' spinoso, come quello di un riccio, prima di aprirsi al perdono, alla comprensione umana, all'amore.
Se "25 grammi di felicità" mi aveva conquistata perchè raccontava l'avventura coraggiosa di un uomo che decide di cambiare vita, credevo che questo secondo romanzo sarebbe stato un po' ripetitivo nelle situazioni raccontate, nella routine di chi si occupa di salvare e curare ricci in difficoltà, nelle emergenze e nelle soddisfazioni. E invece... Massimo Vacchetta si ripete forse solo nella sua grande sensibilità, nell'emozione che riesce a comunicarci quando ci racconta dei riccetti che salva, nell'onestà con cui ci confessa, paradossalmente, quanto possa essere complicato prenderci cura delle persone care.
"Cuore di riccio" è un romanzo ancora più necessario per Massimo, ancora più del primo, perchè è in queste pagine così speciali che mette a nudo le sue motivazioni e le sue fragilità, come veterinario, come uomo e come figlio. Impossibile non commuoversi leggendo le sue vicende per salvare riccetti, riccini e ricci disabili, in un'eterna lotta contro il tempo, il freddo, l'indifferenza generale, le malattie e la sorte avversa. Impossibile non emozionarsi di fronte alle conquiste e ai piccoli miracoli che sanno compiere questi animali spinosi e discreti, che fanno sempre più fatica a ritagliarsi uno spazio per vivere, nei nostri giardini. Impossibile, infine, non comprendere e partecipare al dolore e alla tenerezza che accompagneranno Massimo negli ultimi mesi a fianco della sua mamma, la sua adorata Franchina.
Se "25 grammi di felicità" è un bellissimo libro sulla passione di un veterinario per la sua vera vocazione, sull'entusiasmo e sulle difficoltà di lanciarsi in una nuova avventura professionale, infine un inno alla libertà come più alta forma d'amore... questo "Cuore di riccio" è il racconto di un bravo veterinario, innamorato del suo lavoro e delle creature che sa di poter salvare, anche in un momento umanamente difficile della sua vita personale, dovendo affrontare la malattia e la morte della madre.
Una bella citazione di Mark Rowlands, dedicata al suo lupo Brenin, recita così: "Il
modo più importante di ricordare qualcuno è essere la persona che quel
qualcuno ci ha reso, almeno in parte, e vivere la vita che quel qualcuno
ha contribuito a plasmare. A volte il qualcuno in questione non è degno
di essere ricordato. (...) Ma quando è degno di essere ricordato,
allora essere la persona che lui ha contribuito a formare e vivere la
vita che lui ha contribuito a modellare, non sono solo il modo in cui lo
ricordiamo: sono il modo in cui lo onoriamo".
Leggere e regalare "Cuore di riccio" sarà un bel dono di Natale, per chi lo riceverà e anche per Massimo, che potrà meglio occuparsi delle mille emergenze al suo Centro di Recupero Ricci. E, sono sicura, sarà un bel regalo anche per mamma Franchina, che tutti noi affezionati lettori abbiamo imparato a conoscere e ricorderemo insieme a Massimo, che nel suo impegno quotidiano ne onora ogni giorno la memoria.
Leggere e regalare "Cuore di riccio" sarà un bel dono di Natale, per chi lo riceverà e anche per Massimo, che potrà meglio occuparsi delle mille emergenze al suo Centro di Recupero Ricci. E, sono sicura, sarà un bel regalo anche per mamma Franchina, che tutti noi affezionati lettori abbiamo imparato a conoscere e ricorderemo insieme a Massimo, che nel suo impegno quotidiano ne onora ogni giorno la memoria.