domenica 3 maggio 2020

Brevi pensieri ai tempi del Coronavirus

Ne avrei di cose da dire, su queste strane settimane di quarantena. In realtà, come sapete, essendo diventata mamma da poco ho avuto ben altri pensieri e tanto altro da fare, per cui non ho avuto né tempo né modo di fare il punto sulla pandemia di coronavirus e sui cambiamenti che ha comportato in tutto il mondo, che ci accompagneranno ancora a lungo. Qualche cosa però voglio scriverla, a futura memoria, ma anche per condividere con voi i pensieri che mi sono passati per la testa, nei pochi momenti che non ho dedicato alla cura di mio figlio neonato. 
Una delle prime riflessioni rispecchia tale e quale un pensiero di Michele Serra, che avrete facilmente letto anche voi nelle scorse settimane:



La sera prima avevo giusto notato, mentre scrollavo in giardino la tovaglia della cena, quanto fossero più brillanti le stelle, luccicanti in un buio intenso e limpido... e dire che, abitando in campagna da sempre, sono abituata ad ammirare un cielo stellato solitamente abbastanza pulito. Eppure che differenza! Ho ho avuto la chiara impressione che la natura stesse respirando, come non succedeva da anni, probabilmente da decenni.
Per non parlare di quello che in tanti hanno definito "silenzio", anche nelle ore di punta... io abito su una trafficatissima strada provinciale e ho ben presente il rumore delle auto, a tutte le ore del giorno. In realtà la drastica diminuzione della circolazione dei veicoli non ha affatto comportato un "silenzio"... piuttosto ci ha finalmente lasciato la possibilità di ascoltare le voci dell'ambiente che ci circonda: il vento tra le foglie appena germogliate, i tanti cinguettii degli uccelli, il ronzio degli insetti che in primavera hanno ripreso alacremente la loro vita. È sembrato innaturale perfino a me, a mezzogiorno della domenica di Pasqua, uscire in giardino e udire solo e unicamente suoni e rumori naturali... un vero ossimoro!



A riprova della generale riscoperta dei suoni della natura da parte di tutti, in campagna come in città, ci sono anche i nuovi commenti fioccati al mio post dedicato all'assiolo: con più tempo a disposizione e la possibilità di ascoltarlo senza il frastuono del mondo umano, tante persone si sono accorte della sua presenza e sono arrivate al mio blog cercando informazioni in proposito.
Infine, non dirò nulla sul valore del tempo trascorso in famiglia e sulla possibilità di rallentare i nostri assurdi ritmi lavorativi... serviva una pandemia mondiale per questo? E io temo che, non appena l'emergenza sarà passata, si tornerà a correre correre correre come prima. 
Ma se qualcosa questo brutto periodo ci sta insegnando, è proprio che la natura, con i suoi tempi lenti, i suoi cicli ricorrenti e le sue dinamiche discrete, vive meglio in un mondo dove la presenza dell'uomo si fa a sua volta più lenta e discreta. E forse, con le dovute misure e un equilibrio più positivo rispetto a quello imposto da una quarantena così rigida, potrebbe essere un mondo dove sta meglio anche l'uomo.

10 commenti:

  1. Cara Silvia,

    Ti raggiungo su tutto. Quello che anche a me viene da dire con profonda amarezza è... ci voleva questo immenso dramma sanitario ed economico per provare quello che pertanto era sotto gli occhi di molti?

    Esattamente come te, penso che appena possibile tutto ripartirà più veloce e intenso di prima, e in un certo senso, anche se triste, è comprensibile : non si può pretendere che chi non ha da mangiare si fermi ad ascoltare il canto degli uccelli, né si può pensare che tutti abbiamo competenze e possibilità di farsi un orto. Eppure, spero che chi può permetterselo continui a riflettere e magari cambi qualcosa nel proprio modo di vivere.
    Forse i cambiamenti, se ci saranno, verranno proprio da chi, avendo per il momento l’indispensable, il necessario, l’utile e il superfluo, avrà modo e tempo per intraprendere e mostrare altre strade.

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  2. vedrai, do domani correranno tuti. Ho sentio molti dire che questo tempo gli è stato rubato. Rubato? Rubato a chi ha perso la vita, sono 'accordo ma...non trovi che sia buffo che le persone trovino questo tempo più rubato di quello in cui lavora 10 ore al giorno tralasciando tutto ciò che è davvero importante? Ti abbraccio!!!!

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  3. Cara Silvia, questo tuo scritto lo condivido appieno, proprio ieri ho pubblicato un post che parla della bellezza della natura che quest’anno, in questa tragedia che stiamo vivendo, ci appare ancora più bella, di fatto in questi settantadue giorni si è ripulita e ha ripreso a respirare libera senza noi che la soffochiamo con i nostri veleni. Buona serata domenicale.
    sinforosa

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  4. Si cara Silvia, anche io penso che quando si allenterà un po' il morso...tutti torneranno (torneremo) a galoppare. Ho anche seri dubbi sulla bontà e sul cambiamento positivo dell'umanità auspicato dopo tale tragedia. Certo è che si è avuta partecipazione, senso del dovere e molta solidarietà.
    Vediamo dai, ma auguro il meglio e ogni bene possibile a tutti, soprattutto perchè i piccoli fagottini come il tuo cucciolo, possano davvero avere un mondo migliore.
    Un abbraccio Susanna

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  5. Infatti questa è stata la vera conseguenza positiva della pandemia.L'aria è incredibilmente più pulita qui da me e anche gli alberi che di fronte a casa mi sembrano più belli e verdi,direi quasi felici!

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  6. @Filippo: caro Filippo, la tua ultima frase sarebbe semplicemente da incorniciare! Ti ringrazio come sempre per i tuoi commenti, pieni di buon senso e di equilibrio, anche su circostanze spinose come questa. Condivido ogni tua parola, purtroppo solo un immenso dramma come questo ha avuto il potere di fermarci… e solo temporaneamente, già lo so. In tanti ci siamo accorti di quanto “un’altra vita” sia possibile e possibilmente migliore di quella precedente, ma ancora l’economia la fa da padrone e in Italia stiamo riaprendo le varie attività appunto per motivi puramente economici, non certo perchè il coronavirus sia debellato o si sia trovata una cura o un vaccino. C’è davvero da sperare che chi può permetterselo (ma chi davvero può farlo e sul lungo periodo soprattutto?) prosegua alcune delle buone abitudini e pratiche che si sono instaurate durante la quarantena… e che la tecnologia che tanto ci ha aiutato in questi due mesi non rientri nel nostro futuro come ennesima schiavitù ma come strumento concreto per alleggerirci da carichi di lavoro inutili. Purtroppo io sono pessimista in merito… Chissà, spero di sbagliarmi. un forte abbraccio!

    @ Francesca: ne sono convinta anche io cara Francesca… purtroppo siamo in pochi (più di quanti immaginiamo magari, ma sempre troppo pochi) a pensarla così. La maggioranza del mondo, volente o nolente, per obbligo o per volontà, deve dedicarsi al 90% del tempo al lavoro… siamo nell’era in cui si vive per lavorare e non il contrario. Per cui tutto il resto rischia di andare in secondo piano… se non come priorità, certamente in quanto a tempo libero da dedicare a tutto ciò che non sia il lavoro. Come cambiare un mondo che è profondamente costruito sul continuo aumento del profitto, sulla competitività e sul dare importanza alla carriera prima che alla qualità della vita, singola e famigliare? Ti abbraccio!

    @ Sinforosa: hai proprio ragione… questa terribile esperienza tra le poche cose positive che ha portato, oltre al tempo maggiore da dedicare alla famiglia o a sé stessi, c’è anche la conferma definitiva, immediata e cristallina di quanto la crisi ambientale sia profondamente legata al nostro impatto sul pianeta, con le nostre attività produttive altamente inquinanti e il nostro stile di vita consumistico. Un abbraccio!

    @ Susanna: ti ringrazio di cuore per le tue parole dedicate al mio bimbo, non ti nego che questa crisi sanitaria e tutte le sue conseguenze (negative e positive, come si diceva), ha avuto e sta avendo per me un significato ancora maggiore, con l’arrivo di Stefano e soprattutto in prospettiva del nostro (soprattutto suo) futuro. Anche io mi auguro il meglio e nel mio piccolo continuerò a combattere per garantirlo ai miei cari, ma talvolta si deve combattere contro il mondo intero e non è per nulla semplice… un abbraccio forte!

    @ Francesca Mei: è vero, tutta la natura sembra più felice… gli alberi e le piante, i canti melodiosi e numerosi degli uccelli (forse ci sono sempre stati, ma era fatica ad accorgersene così bene, con il traffico costante), il cielo limpido. Come vorrei che tutto questo fosse compatibile con la nostra umanità sul pianeta… e invece abbiamo visto che per ora non è così. Ripenseremo mai il nostro modello di vita e di produttività? Un abbraccio!

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  7. GRAZIE ASSIOLO GRAZIA SILVIA Proprio così, cercando di capire chi fosse l'autore di quel canto dapprima, per me, malinconico, triste, quasi malinconico, ma poi via via durante la notte percepito come fraterno, affettuoso, quasi divertente. Quindi per capire quale creatura potesse regalarmi tante e mozioni, mi sono buttato in internet, con molta fortuna ho scoperto l'assiolo e questo meraviglio blog da consumarsi la vista a furia di leggere. Grazie ancora a tutti, natura, assiolo, Silvia e tutto il Blog e pure al coronavirus ... perchè no?... dpotutto.... Fausto

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    1. Caro Fausto, mi permetto di anticipare Silvia nella risposta, perché la penso come te: anche io mi consumo la vista a furia di leggere i post del blog, vecchi e nuovi. Sono ormai due anni che l’ho scoperto, ma penso di averlo letto tutto, comprese le risposte, da A a Z. Rimpiango solo di non esserci capitato prima ! Nell’affrontare ogni argomento, Silvia ha una finezza, una grazia e un buon senso più unici che rari in un mondo -quello di internet- dove la cafonaggine, la grettezza di opinioni e le teorie strampalate regnano sovrane! Una volta di più, grazie Silvia per riportare la nostra attenzione a quanto di più bello e interessante ci circonda e alle mille sfumature dell’esistenza.

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    2. Carissimi Fausto e Filippo, non ho parole per ringraziarvi di cuore per i vostri apprezzamenti così espliciti ed entusiasti, mi lusingate moltissimo ma soprattutto rendete onore al mio impegno e alla mia passione ormai praticamente decennali che ho messo in questo blog... voi non potete saperlo, ma oggi è il mio compleanno e nel leggere le vostre parole mi avete fatto un regalo unico e prezioso, mi sono davvero emozionata e vi ringrazio di cuore! GRAZIE GRAZIE GRAZIE infinite a voi!

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  8. AUGURIIIII .... Saluto Filippo... non avevo dubbi.. quando ci sono dimezzo i felini.....

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