martedì 4 settembre 2018

Di mosche impollinatrici e tante altre meraviglie

Come già dicevo nello scorso post, per me uno dei pregi impagabili dell'estate è il tempo che posso dedicare all'osservazione del mondo che mi circonda, soprattutto a livello naturalistico. Le lunghe giornate luminose, trascorse sì facendo attività utili e domestiche, ma senza tutta la fretta e gli obblighi dei ritmi lavorativi, mi consentono ad esempio di poter fare una piccola escursione nel giardino o nei miei dintorni quasi ogni giorno, incontrando farfalle, falene o libellule... oppure, anche solo uscire di casa e non avere la fretta del diavolo che mi fa guardare solo l'orologio prima di salire in macchina, mi permette ad esempio di notare gli insetti curiosi che vengono a posarsi proprio sul mio marciapiede. Per un'entomologa mancata come me, è sempre una sorpresa gradita e un'opportunità preziosa per allargare le mie conoscenze... e quest'estate ho scoperto alcuni esemplari sconosciuti che mi sono divertita molto a osservare, ammirare e classificare.

Sembra un'ape, ma non è!
Una domenica prima di pranzo, ad esempio, ho avvistato una grossa Volucella zonaria, una mosca impollinatrice che è un vero bluff per i predatori: sfoggia i colori tipici del calabrone, ma in realtà è inoffensiva e, a mio parere, davvero bellissima! Nei giorni seguenti l'ho rivista (lei, o una sua compare), sui fiori della lagerstroemia, intenta a succhiare il nettare e a svolgere quello che è un suo importantissimo compito in natura: impollinare! Le impollinatrici "per eccellenza" nel nostro comune pensiero sono le api - insetti peraltro utilissimi all'uomo anche per il miele, la cera o la pappa reale - ma in realtà esiste un'enorme schiera di mosche impollinatrici che svolgono la stessa, fondamentale funzione, anche per la nostra agricoltura. Quindi, la prossima volta che disprezzate una mosca o la ritenete inutile per la vostra vita, sappiate che è anche merito suo se a tavola potete mangiare in abbondanza frutta e verdura! E poi le mosche impollinatrici sono quasi tutte molto belle...

Il capo giallo con occhi scuri è caratteristico dei calabroni... ma questa è chiaramente una mosca!
Volucella zonaria

Ecco altre mosche impollinatrici capaci di mimetismo che ho osservato nel mio giardino: altri ditteri (ossia "con due ali", non quattro come le farfalle o le api) che si fingono pericolosi come api o vespe, grazie al corpo a strisce gialle e nere, ma in realtà sono assolutamente inoffensive. Questa che vi mostro potrebbe essere Eristalis tenax e sembra davvero un'ape! Un trucco per distinguerla dalla sua "musa ispiratrice" dotata di pungiglione? Contare le ali, perchè appunto le api sono imenotteri, dotati di quattro ali (due paia), invece i ditteri ne hanno solo due (un paio solo).

Oltre alle ali, si possono osservare anche gli occhi, tendenzialmente più grandi rispetto a quelli delle api.
Mi pare di notare una differenza anche a livello di antenne (in Eristalis quasi non le noto, nelle api sono più visibili), ma non sono abbastanza esperta per indicarvelo come effettivo criterio di riconoscimento...

Il prossimo dittero è invece molto più piccolo sia di Volucella zonaria che di Eristalis... possiede l'abilità di restare fermo in volo per diversi istanti, immobile nell'aria come se fosse sospeso, solo grazie alle ali in continuo movimento. Non sono riuscita ancora ad identificarlo, perchè ce ne sono davvero tanti e tutti piuttosto simili... documentandomi, ho scoperto che un'altra dote dei ditteri è di essere carnivori allo stadio larvale, ed essere quindi predatori naturali degli afidi! Ecco un altro buon motivo per salutare con benevolenza queste moschine impollinatrici, che possono aiutarci a tenere sotto controllo le infestazioni degli afidi.


Per qualche strana ragione - un po' macabra, a dire il vero - gli insetti morenti o molto stanchi sembrano prediligere il marciapiede del nostro enorme porticone, come luogo per terminare la loro vita o riprendersi. Io li osservo e non li disturbo, giusto il tempo di una foto (rigorosamente senza flash) per poterli poi classificare, e lascio che la natura faccia il suo corso... alcune volte gli insetti riprendono il loro viaggio, altre lo terminano lì, come questa falena detta "sfinge della vite", Deilephila elpenor. Si tratta di un lepidottero abbastanza diffuso in Italia, ma che io personalmente non avevo mai visto... difficile dimenticarsi una falena così particolare: color rosa acceso, quasi fucsia, e senape. Una vera meraviglia! Peccato anche non aver potuto rintracciare il bruco di questa specie, un vero "gigante" con macchie molto appariscenti (a scopo difensivo). Chissà se, quando metterò anche una vite nel mio giardino (una delle piante nutrici del bruco), potrò vedere più spesso questa bella falena!




Purtroppo ha le ali e una parte di capo danneggiati... forse il motivo per cui non ce l'ha fatta.

Nell'estate 2017, nel campo di grano mietuto accanto alla mia casa, hanno vissuto e prosperato tante, tante generazioni di Argo azzurro (Polyommatus icarus). Quest'anno invece, ipotizzo per via della presenza del mais e non del grano, le farfalline Argo quasi non le ho viste, mentre ho notato un gran numero di libellule di ogni misura e colore. Bastava entrare tra le piante di mais per vederne a frotte, ma tante si sono anche spinte fin nel mio giardino e orto. Fotografarle è una soddisfazione, perchè le libellule tendono a stazionare al vertice di steli, rametti o supporti del giardino, restandovi immobili per lunghi minuti. È meraviglioso osservare le loro ali iridescenti, il corpo che sembra quasi uno stecchino colorato dai riflessi metallici, i grandi occhi lucenti... sembrano gioielli!






Infine, una bella carrellata di foto di creature volanti avvistate nel "Santuario delle farfalle" all'isola d'Elba, durante le mie vacanze dello scorso luglio. Per chi fosse interessato, il sentiero parte dall'area picnic sul monte Perone, fino ad arrivare (in circa 2 km) fino al monte Capanne, il più celebre dell'isola... che nostalgia quell'entusiasmante passeggiata nella pineta elbana, intenta ad avvistare il maggior numero di insetti!

Pyronia tithonus
Lasiommata megera

Ancora, due Lasiommata megera... le vedete entrambe? Sui sassi si mimetizzano!

Una sorta di "cervo volante"... non mi azzardo a classificarlo meglio, il mondo dei coleotteri è quasi infinito!

Un'ape in volo (notate le antenne visibili!) e un bombo sullo sfondo.

Due Amata phegea in accoppiamento
Ancora Amata phegea

All'isola d'Elba ho avvistato anche macaoni e podaliri, ma non sono riuscita ad immortalarli... sarà per una prossima volta, tornando in vacanza là! Che dirvi? Spero di non avervi annoiati con questa lunghissima carrellata di insetti... che non a tutti piacciono, ma io ne sono grande appassionata e più ne conosco, più vorrei saperne di più!

3 commenti:

  1. Cara Silvia, è sempre interessante leggere i tuoi post sia che tu scriva di fiori, frutti, gatti e insetti. La natura, sia essa flora che fauna, è sempre affascinante e tu la sai cogliere in tutti i suoi aspetti e dettagli.

    Vivere in campagna circondata dal verde e da tutte le creature che la abitano … benevolmente ti invidio ! ;-) Un grande abbraccio

    p.s. scusami, ho eliminato il commento di cui sopra perché mi sono accorta che vi erano delle ripetizioni e l'ho migliorato. :-)

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  2. Per me è molto interessante questo post,forse anch'io sono un'entomologa mancata!E ho sempre pensato che le mosche siano insetti inutili invece mi hai illuminato!!

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  3. @ Hely: grazie di cuore per i tuoi apprezzamenti ai miei post! :-) Hai ragione, senza falsa "modestia" (che in questo caso in realtà neppure c'entra) so di abitare in un piccolo pezzetto di paradiso... e me lo godo, quando posso! Un abbraccio a te!

    @ Kilara: per fortuna, allora non sono l'unica a trovare gli insetti affascinanti e interessanti! Felice di averti svelato questo piccolo segreto sulle mosche, non sono per nulla insetti inutili, anzi! :-) Un abbraccio anche a te!

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