lunedì 6 maggio 2019

Alla ricerca di metodi anti talpa, tra miti e realtà

Lo scorso autunno avevo deciso di accantonare il problema, fingendo una dignitosa indifferenza verso le decine di tunnel e di motte che mi deturpavano il prato. La verità è che le tante battaglie combattute, finora le ho tutte perse io. La vittima più importante dello scorso anno è stata un valoroso cespuglio di mirtillo, che è caduto quando una maledetta galleria sotterranea - in epoca di caldo africano - gli ha rovinato irrimediabilmente l'apparato radicale. A nulla sono valse le mie annaffiature costanti e il richiudere subito il tunnel con altra terra. Così come a nulla è servito il mio distruggere quotidianamente le gallerie, appianare le motte, inveire e sfruttare la gatta che defecava regolarmente entro quei dannatissimi buchi. Ma poi, ad un certo punto, è arrivato l'autunno, e io ho deciso di rimandare la cosa alla primavera. Ed eccoci qui: di nuovo in guerra contro le maledette talpe!

Maledette ma indubbiamente simpatiche! Foto di Mick. E. Talbot su Wikipedia

L'invasione non si è fermata affatto durante l'inverno e questa primavera è esplosa in tutta la sua potenza distruttrice: tunnel e buchi ovunque, motte e gallerie, piante sradicate (attualmente il bollettino di guerra vede vittime una dalia e, ancora, un mirtillo, ma anche gli asparagi appena messi a dimora). Se ho rinunciato a cercare di controllare il fenomeno nel prato, non posso davvero arrendermi quando vedo minacciato tutto il mio orto! Si tratta di un danno economico, oltre che affettivo ed estetico. E così eccomi alla ricerca di metodi e strategie per cercare di vincere almeno qualche battaglia...

Una delle tante gallerie nel mio giardino...

Punto primo: conosci il tuo nemico. La talpa è un mammifero soricomorfo, non un roditore come spesso si crede. Dalla folta e morbida pelliccia, si nutre principalmente di lombrichi e larve di insetti, scavando nel terreno le tipiche gallerie grazie alle sue potentissime zampe scavatrici. Facendo ricerche, ho scoperto che in un giorno una talpa "in caccia" può scavare fino a 7-8 metri lineari di tunnel! Una vera impresa per quest'animaletto, ma un bel disastro per il giardino. Inoltre l'animale non va mai in letargo ma anzi deve ben nutrirsi anche nei mesi freddi, motivo per cui le "mie" talpe hanno agito indisturbate pure durante l'inverno. Una talpa può vivere fino a 6 anni, riproducendosi una volta all'anno con cucciolate di 4-6 individui, i quali non appena saranno cresciuti, andranno a scegliersi un "territorio" da scavare in solitudine. Ecco perchè è abbastanza importante riuscire a limitare l'invasione delle talpe sul nascere, oppure nel giro un paio d'anni ci si potrebbe ritrovare il giardino battuto senza controllo da una decina di questi efficacissimi scavatori.
Punto secondo: bisogna accettare il fatto che non esistono rimedi miracolosi in grado di convincere permanentemente le talpe a traslocare. Quel che si può fare è una sorta di "guerra di lorogamento", in cui però rischiano sempre di vincere loro. Mai abbassare la guardia, o ogni metro di terreno conquistato potrà facilmente tornare di dominio del nemico. 
Qui di seguito vi espongo i metodi e i rimedi suggeriti da contadini ed esperti per contrastare le talpe, alcuni anche piuttosto pittoreschi...

Chi vincerà? Io un'idea ce l'avrei... Foto di Dieder Plu su Wikipedia

Veleno e trappole... non sono giuste soluzioni!
Va evitato l'uso nel terreno di ogni tipo di veleno, perchè è una pratica sia crudele sia estremamente pericolosa per tutti gli altri animali, uomo compreso. 
Chi volesse provare a catturare le talpe con trappole, ne esistono di due modelli: una mortale (a scatto, alla stregua di quella per topi, soluzione che preferirei evitare), una no (un tubo che cattura l'animale senza danneggiarlo, sta a voi capire dove liberare poi la talpa catturata). Il forte limite di queste trappole è che sono senza esca e quindi, una volta posizionate nella galleria, non danno alcuna garanzia di catturare in tempi brevi l'animale. Inoltre, chi le ha provate spesso testimonia che la talpa gira al largo: infatti sarà anche cieca, ma ha un olfatto eccellente che certamente le suggerisce di stare lontana da ogni diavoleria umana. Mica scema!

Distruzione quotidiana
La prima cosa abbastanza istintiva che viene da fare di fronte a un'invasione di talpe, è agire subito sulle sue manifestazioni più importanti: appianare le motte di terra (peraltro dannosissime per il tagliaerba) e far collassare i metri di gallerie che serpeggiano sotto il nostro passo e vanno a dannaggiare gli arbustri e i fiori. Allo stesso modo, c'è chi consiglia di inondare con l'acqua i tunnel, individuando uno o più fori d'entrata.
Nella mia esperienza, purtroppo nessuno di questi due metodi sortisce davvero effetto. Sono certa di aver disturbato le talpe in questa maniera, ma non ho ottenuto alcun risultato apprezzabile. I tunnel vengono ben presto ricostruiti, le motte ricompaiono più alte, soffici e mastodontiche di prima, tanto da farmi sospettare che sottoterra ci siano dei castori, altrochè talpe. 

Potessi farvi vedere la dimensione di questa motta... restereste stupiti!

Le piante antitalpa
Esistono poi due tipi di pianta considerati "antitalpa", a causa dell'odore sgradevole che emettono: Euphorbia Catapuzia e la bellissima Fritillaria. Sembra la soluzione ideale: naturale, cruelty free e se la pianta è pure bella siamo a cavallo! Tutti i neofiti della guerra alle talpe inizialmente esultano a queste informazioni, ma la fiducia e l'entusiasmo ben presto si ridimensionano di parecchio. L'Euphorbia è una pianta annuale che nella mia zona è considerata spontanea se non infestante, produce un lattice tossico e, diciamolo, non è il massimo della bellezza. Si riproduce tramite semi e quindi spesso nasce un po' dove le pare.
La Fritillaria invece è un bulbo che genera una pianta fiorita davvero meravigliosa: lo scorso autunno ne ho interrate sei e i fiori (gialli, arancioni o rossi) sono di una bellezza disarmante. In questo caso si tratta di una perenne, mi è stato detto inoltre che tende a moltiplicarsi facilmente andando a creare "isole" fiorite nel giardino. Aspetto fiduciosa quest'esito... ma solo dal punto di vista estetico, perchè le talpe di fronte a queste due piante semplicemente le scansano, spostandosi giusto di alcuni passi! Bisognerebbe forse fare una sorta di "recinzione" di Fritillarie ed Euphorbie a protezione della zona che si vuole salvaguardare... ma allora questa andrebbe prevista ben prima dell'arrivo delle talpe.

Euphorbia catapuzia, foto di Tigerente su Wikipedia
Fritillaria imperiale, foto di Moralist su Wikipedia

I bastoni vibranti o sonori
La talpa possiede anche un udito molto fine e sviluppato, per cui si cerca di disturbarla con stimoli sonori fastidiosi. Un metodo "fai da te" prevede ad esempio di conficcare una serie di bastoni nel terreno, sulla cui estremità sia infilata una bottiglia o una girandola: con il vento, questa dovrebbe muoversi dando luogo a vibrazioni e rumori molesti. Non ho ancora provato questo metodo, ma francamente in internet si leggono solo testimonianze fallimentari in merito... anche perchè immagino molto dipenda dalla frequenza e forza delle folate di vento. Forse a Trieste il sistema potrebbe avere qualche chance di successo... ma nella placida pianura ferrarese, dove il vento non è regolarmente di casa, non saprei.
Altro discorso per i "dissuasori" ad ultrasuoni, apparecchi a forma di bastone da piantare nel terreno in grado di emettere rumori fastidiosi, alimentati con un piccolo pannello solare. Anche in questo caso sembra la soluzione ideale, al pari delle piante... invece le testimonianze dicono ben altro: chi rivela che la talpa se ne infischia bellamente, chi addirittura si lamenta perchè gli apparecchi emettono fischi fastidiosi anche per l'uomo. Non so dirvi se si tratti di oggetti difettosi o di uso scorretto degli stessi, certo è che le recensioni non mi hanno per nulla convinta all'acquisto di questo strumento. Vedremo se in futuro mi ricrederò, forse alla fine le proverò tutte, questo metodo compreso.

AGGIORNAMENTO: infatti ho dovuto provare anche i bastoni vibranti e sonori e solo con questi, collocandone ben 3 nell'orto (l'efficacia per i 500 metri quadri ciascuno, promessi sulla scatola, non è mai tale), credo di essere riuscita ad arginare l'invasione talpesca!

Predatori naturali...?
In natura i predatori della talpa non sono molti: volpi e tassi. Dei secondi nella mia campagna non c'è traccia, diverso il discorso per la volpe... che, però, è un altro animale che sarebbe meglio stesse lontano dalle proprietà e dai cortili domestici. Chi si può invocare allora?
Ho avuto esperienza di alcuni cani particolarmente abili nella caccia alla talpa, che si divertivano poi per giorni a giocare con i macabri resti della preda. Certo, non una bella sorte per la nostra agguerrita scavatrice. Ma non so se questo valga per ogni cane e comunque non si può certo pensare di adottarne uno a scopo "anti-talpa"... sarebbe un rimedio piuttosto impegnativo, non vi pare?
E i gatti? Sebbene qualche volta il gatto riesca anche ad acciuffare una talpa, di solito si tratta di individui debilitati o molto giovani: non è solitamente una preda alla sua portata, anche perchè le talpe difficilmente emergono dal sistema di tunnell sotterranei (anche molto profondi) e quindi sono altrettanto faticosamente cacciabili dai gatti. 
Alcuni contadini delle mie parti sostengono che se si piazzano nei buchi delle talpe le feci dei gatti, queste fungono da deterrente puzzolente per scacciarle. Non ci ho neppure provato, perchè - come detto all'inizio, non scherzavo! - la mia gatta spesso sfrutta i cumuli di terra smossa dalle talpe per scavare a sua volta e farci i bisogni. Che vi posso dire? Più che un disturbo, pare esserci una sorta di mutualismo... Le talpe continuano felici a scavare e produrre "montagnole", la mia gatta continua felice a scavarle e produrre... beh, avete capito. Aratro e concime naturale, a costo zero.

Odori sgradevoli
Ultimi rimedi, ultime speranze. Abbiamo capito che la talpa è sensibile a rumore ed odori. Bisognerebbe quindi sfruttare a nostro favore questa sua peculiarità. L'idea è di "bombardare" i tunnel con puzze e odori fortemente sgradevoli. 
In commercio si trovano ad esempio delle specie di "candelotti fumiganti" per "affumicare" le gallerie sotterranee e renderle inabitabili... ma altrettanto si trovano pareri discordanti sulla loro efficacia. Sono senz'altro un po' difficili da usare, perchè serve esperienza per individuare l'entrata di uno dei tunnel principali, altrimenti si rischia di sprecarli per semplici gallerie transitorie di caccia superficiale. Inoltre non so, una volta che il fumo si sarà disperso, se effettivamente la terra resti impregnata di qualche odore sgradevole, o se alla talpa basti scavarsi un altro tunnel poco più in là.
In alternativa, si consiglia di interrare nei buchi: batuffoli di cotone imbevuti di olio di ricino o olio di menta piperita, oppure palline di naftalina, spicchi d'aglio o di cipolla. Puzzolenti rimedi naturali e innocui, la cui efficacia decade però dopo pochi giorni o addirittura poche ore, se piove. 
Recentemente sto provando un "disabituante" per talpe in gel: sono dei cubetti verdastri puzzolenti, non tossici, che vanno appunto inseriti nei buchi e nelle gallerie. Il vantaggio rispetto agli odori "naturali" è la loro durata: più resistenti alla pioggia, non si decompongono e dovrebbero durare almeno un paio di settimane. Vi dirò che ho iniziato da una decina di giorni a disseminare le buche nel prato accanto all'orto con questi cubetti... mi sembra attualmente in corso uno stallo tra me e le talpe, speriamo che possa valere il "chi la dura, la vince!".

AGGIORNAMENTO: confermo quanto detto, questi cubetti effettivamente "scoraggiano" la talpa, ma non sufficientemente e non prevengono l'arrivo della suddetta scavatrice. Inoltre sono piuttosto costosti e quindi una battaglia contro le talpe combattuta solo a suon di cubetti sarebbe estremamente onerosa.

Sembra kriptonite, ma sono cubetti di gel anti-talpa... speriamo siano efficaci!

E questo è quanto. Un vero e proprio "catalogo" di metodi, armi e rimedi, che purtroppo sembrano lasciare un po' il tempo che trovano. E voi, ne conoscete altri? Avete per caso scoperto una strategia efficace per combattere la talpa? 
Devo essere sincera... idealmente le talpe mi stanno simpatiche e difficilmente riuscirei ad ucciderne una, nonostante i tanti danni che mi provocano. Ma sono più che decisa a rendere loro la vita difficile, per lo meno nei dintorni dell'orto dove ho messo a dimora tanti arbusti di piccole bacche (ribes, more, mirtilli, lamponi, uvaspina), dall'indubbio valore economico... oltre che affettivo! 
Spero di riuscire ad arrivare quanto meno ad uno stallo con le talpe... per il resto del giardino sono disposta a chiudere un occhio, ben sapendo che dovrò comunque rassegnarmi a convivere con questo infaticabile scavatore... e cercando di vederne anche i lati positivi: arieggia e "ara" il terreno meglio di una fresa, mangiando anche qualche larva di insetto dannoso per l'agricoltura. Come si dice... quando è d'obbligo vedere il bicchiere mezzo pieno!

5 commenti:

  1. Non ho mai avuto esperienze in merito,neanche quando mio papà aveva l'orto,sarà stato fortunato.Però sono carine!!

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  2. Cara Silvia,
    Pur compatendo la tua situazione, mi sono divertito molto a leggere il post: descrivi la tua battaglia contro le talpe in modo ironico e intelligente (ma non è una sorpresa). Inoltre grazie a te ho scoperto che quella contro le talpe è una battaglia impossibile da vincere, se non si vuole ucciderle. Sicuramente i miei nonni hanno avuto problemi simili ai tuoi, ma non credo che andassero tanto per il sottile per eradicarle.
    In ogni caso, sono davvero molto carine a vedersi, ma io non devo combattere contro di loro e d’altronde, trovo meravigliosi anche gli istrici, che invece i miei zii in Toscana detestano, ritenendoli vere e proprie calamità per il loro orto e il loro giardino. Mi ha sempre stupito molto udire mia zia esprimere parole di autentico odio (e pronunciate con occhi vitrei) per i questi animali. Eppure, lei e suo marito raccolgono ogni animale in difficoltà : con l'arrivo della primavera, hanno liberato nel loro orto 3 ricci che hanno accudito per tutto l’autunno e l’inverno, cioè da quando li trovarono grandi come noci e in ipotermia nel loro giardino. Durante le mie ultime vacanze pasquali in Italia, li ho visti io stesso, mentre correvano goffamente verso mio zio che portava loro la cena.
    Ovviamente mi rendo conto che le priorità di ognuno cambiano secondo la vita che si conduce, e non posso proprio biasimarti per la tua frustrazione nel vedere distrutto il tuo lavoro, né posso biasimare mia zia nel suo odio contro gli istrici che le distruggono i fiori e le mangiano le verdure! Devo anzi dire che invidio le vostre vite in cui la natura è così presente che potete permettervi il lusso di "volerne un po’ meno", mentre in città siamo sempre alla spasmodica ricerca di contatti con animali e piante.

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  3. Carissima Silvia, mi dispiace che sia la tua "dura" realtà, ma alla lettura del tuo post mi sono molto divertita, sicuramente un bel racconto, dove nella "guerra" tra te e le terribili talpe, anche se capisco e difendo le tue ragioni trovo difficile essere particolarmente cattiva con le simpatiche talpe.
    Mi auguro che con il tuo bel gel verde possa ottenere qualche successo, mentre la bellissima Paciocca ti aiuta come può!!!
    Personalmente ho una lotta aperta con i colombi, come del resto anche gli altri condonimi, perchè amano le terrazze e soggiornano molto volentieri sulle tende da sole chiuse. Perciò tra lunghe tubate e spiacevoli "ricordini" non te ne liberi. Abbiamo riciclato i cd, che appesi alle tende con il loro luccichio dovrebbero spaventarli ma dopo un periodo di convinto successo .... sono ritornati senza paura!!!
    Ognuno combatte le sue battaglie, come vedi, sicuramente per chi ama la natura e gli animali, aspirando ad una serena convivenza è ancor più difficile trovare delle soluzioni "morbide"!!!
    Un forte abbraccio

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  4. Ciao Silvia!come capisco la tua frustrazione...io per fortuna non ho il problema delle talpe,in compenso però il mio orto e il mio giardino sono invasi dalle limacce!è una lotta impari,vincono sempre loro,anche perché a casa mia è bandita qualsiasi forma di veleno. Altro "ospite" del mio orto è un bellissimo capriolo che adora il sedano,ormai praticamente lo pianto solo per lui! Pazienza,anche questo fa parte del gioco. Ti auguro di trovare un metodo naturale ed efficace per salvare le tue coltivazioni. Buon orto! Alessandra

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  5. Cari amici, mi pare di capire che tra istrici, colombi e limacce… qui ognuno abbia la sua personale lotta da combattere! Mi consolo e sorrido un po’ alle nostre comuni esperienze e “battaglie” per una convivenza cruelty free ;-)

    @ Kilara: indubbiamente carine, ma indubbiamente distruttive! Ho letto che le talpe in realtà non amano frequentare gli orti, perché spesso sono battuti da frese, vanghe, zappe… tutte cose che le disturbano. Forse per questo il tuo papà non ha dovuto affrontare l’invasione talpesca. Il mio problema è che orto e giardino sono senza soluzione di continuità, anzi l’orto è una parte di giardino semplicemente “recintato” da vari cespugli di piccole bacche commestibili (mirtilli, more…)… quindi la talpa si spinge senza problemi verso questa siepe, andandola a rovinare moltissimo. Poi sì, in effetti dove pianto pomodori, zucchine e melanzane la talpa non va… ma non mi consola per niente: al limite meglio perdere una pianta annuale che una pianta perenne come il mirtillo!

    @ Filippo: caro Filippo, non avevo mai visto la cosa da una prospettiva “rovesciata” come me la stai facendo vedere tu! In un certo senso allora sono fortunata… nella mia vita ho “fin troppa natura”… ed in effetti è così. Mi sento privilegiata per poter sperimentare giardinaggio e orto – con tutte le battaglie quotidiane a talpe e insetti dannosi – ma al contempo la mia frustrazione è grande, perché non sono “contadina” di professione. Quindi il mio tempo, le mie energie e la mia conoscenza da applicare nell’orto sono comunque piuttosto limitate, e quando vedo che tutto il mio prezioso lavoro va a farsi benedire per le talpe… beh, ti assicuro che covo pensieri poco nobili per un’animalista, nei confronti delle suddette scavatrici. Ormai, salvo chi davvero lavora la terra per mestiere, siamo un po’ tutti contadini “della domenica”, quelli che riescono a ritagliarsi un po’ di tempo nella loro giornata e settimana, da dedicare alla natura… e sarebbe bello che fossero tutte ore idilliache, passate a raccogliere serenità e frutti! Invece le talpe guastano un po’ la cosa… come gli istrici dei tuoi zii. Non avevo idea che potessero essere così distruttivi anche loro, pensa che non ne ho mai visto uno dal vivo. Ma i tuoi zii hanno tutta la mia solidarietà! Un caro saluto :-)

    @ Laura: quanta verità nelle tue parole, cara Laura! Credo proprio che tra la mia lotta alle talpe e la tua ai colombi ci siano tante somiglianze… da un lato, l’amore per gli animali e la natura, che ci porterebbe a non nuocere mai ad alcuna creatura. Dall’altra però, ci sono anche le necessità “materiali”, per cui la convivenza non sempre è indolore. Ciascuno cerca di difendere il proprio “spazio vitale”… e se non si vuole ricorrere a metodi drastici e crudeli, le soluzioni restanti ahimè non sono poi molto efficaci. Che dire? Sarebbe davvero bello trovare metodi cruelty free ma efficienti per risolvere pacificamente la questione! Un abbraccione a te

    @ Alessandra: ah, le limacce! Da me ce ne sono in quantità modica, mai così tante da essere un problema serio… e anche se mi secca un po’ vedere mangiucchiate le belle foglie dei miei amarilli, diciamo che sono un danno sopportabile e sono disposta a chiudere gli occhi. Ma so che in certe zone d’Italia sono una vera piaga per gli orti! Ed è piuttosto difficile combatterle senza veleno… che, nel caso di lumache e limacce, è un pericolo mortale per troppi altri animali: i ricci, che talvolta si nutrono di lumache, ma anche tutti gli uccelli che le cacciano. Per non parlare del fatto che spargere veleno nell’orto è sempre una pratica da evitare al massimo. Quindi ti capisco bene!
    In ogni caso direi che tra i vari “invasori” dei nostri orti e giardini, tu hai il migliore: pagherei per avere un capriolo goloso di sedano!!! Che meraviglia!!! Direi che è il lato più bello dell’invasione di “natura selvaggia” nel tuo orto… da questo punto di vista sei fortunata! Un abbraccio e buon orto a te!

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