venerdì 27 settembre 2013

"Per te qualsiasi cosa" di Sam Angus e i cani messaggeri da guerra

Recentemente ho letto questo romanzo di Sam Angus, dalla copertina azzeccatissima rispetto alla storia: gli occhioni azzurri e un pò tristi di questo cane, sullo sfondo la prima guerra mondiale che consuma tutto, rendono perfettamente l'atmosfera che si respira nelle pagine di "Per te qualsiasi cosa". La trama racconta di Stanley, un ragazzino inglese di quattordici anni, dal grande amore per gli animali e in particolare i cani. Ma la vita per Stanley - come per tanti altri, ai tempi della guerra - ha un sapore amaro: perchè il fratello maggiore Tom è in trincea, lontano da casa; perchè la madre è morta, lasciando un padre assente, cupo e rabbioso; perchè Soldier, il suo cucciolo così amato, gli viene sottratto brutalmente. Stanley decide allora di non aver più nient'altro da perdere e parte per la guerra, anche se troppo giovane, alla ricerca del fratello e di una qualche improbabile consolazione.


La trama prosegue come un buon romanzo storico sulla guerra, narrando gli orrori, le brutture e la violenza, ma anche la solidarietà, l'onore e l'amore per gli animali, che porta Stanley a diventare il padrone di "cani messaggeri", animali appositamente addestrati per portare messaggi tra una trincea e l'altra, laddove lo stesso compito per l'uomo sarebbe troppo rischioso o addirittura impossibile. E qui, mentre le vicende belliche si intrecciano alle vicende personali di Stanley, avvengono le cose più orribili e più miracolose: morte e vita si uniscono e si confondono, la disperazione delle perdite viene superata solo dalla gioia di ritrovare quanto di più prezioso si credeva perduto. Il lieto fine è d'obbligo: Stanley, dopo un percorso sofferto, ritrova il fratello Tom ma anche l'unità famigliare che credeva ormai distrutta.
Il titolo "Per te qualsiasi cosa" allude a quanto un cane è disposto a fare per la persona che ama: commovente pensarlo, ma doloroso ricordare che proprio questa fedeltà assoluta del cane è stata sfruttata durante la guerra. Una nota dell'autrice ricorda che "nel corso della Grande Guerra, centomila cani prestarono servizio con le nazioni belligeranti. Di questi, settemila vennero uccisi" (S. Angus, Per te qualsiasi cosa, Garzanti, 2013, p. 217). 

La copertina in lingua originale

Oltre ad avere apprezzato questo romanzo in sè, sebbene sia fortemente malinconico e dalle tinte cupe, non avevo davvero idea del tipo di addestramento e dell'utilizzo in guerra dei cani messaggeri (che comunque non sono stati gli unici animali ad essere usati allo scopo, anche i piccioni avevano questa "missione")... senza voler dare un giudizio sulla cosa, poichè è scontato dire che la guerra è una faccenda prettamente umana, la cui violenza si ripercuote su tutte le forme di vita circostanti, questo romanzo mi ha "aperto gli occhi" su questa pagina di storia. Oggi i cani messaggeri vengono ricordati con onore, poichè molti di loro, sacrificando se stessi, hanno effettivamente salvato le vite di molti, molti uomini (episodi analoghi sono narrati anche in "Per te qualsiasi cosa")... Ho trovato un interessante approfondimento (in italiano), davvero ben fatto e ricco anche di foto, sulla storia dell' English Dog Messenger Service... ma se la guerra è per tutti noi umani sinonimo di morte, dolore e disperazione, ancora più crudele è pensare a quelle creature che sono morte per essa, indotte a prendere parte a qualcosa di incomprensibile, completamente indifese.

10 commenti:

  1. Sono sicura che è un bellissimo libro,ma già mi fa piangere il tuo riassunto.Figurati se dovessi leggerlo!!

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  2. Gli occhioni tristi di questo cane mi erano già entrati nel cuore, ma dopo la tua recensione credo lo farà anche la storia.

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  3. sono daccordo con Fra...
    io non lo sapevo...mi hai rivelato una cosa che non pensavo minimamente.
    So di cani impiegati nei salvataggi..ma per portare i messaggi,a rischio della loro vita,per una guerra che non sapevano manco di combattere...solo l'uomo potevaa pensarlo.
    lu

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  4. che bello ! e il cane nella foto è stupendissimo
    baci

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  5. Non sapevo dell'esistenza dei cani messaggeri e mi commuovo pensando al loro sacrificio. Grazie per la segnalazione di questo libro e grazie per il tuo intenso ed emozionante riassunto... a presto

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  6. ho pianto solo leggendo il tuo post non riuscirei mai a leggerlo! :(( non sapevo dei cani messaggeri che cosa terribile! certo che noi esseri umani siamo proprio stupidi invece di vivere in pace tutti insieme ci ammazziamo dalla mattina alla sera se gli animali potessero parlare!

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  7. ho visto questo libro in libreria, la copertina è molto bella. Dolci gli occhi del bau. Libro da leggere. Ciao, buon fine settimana.

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  8. mi piace che tu ti stia dedicando ai romanzi dove ci sono protagonisti gli animali, ciò rispecchia la persona sensibile che sei.

    Un abbraccio

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  9. Ciao Silvia, come sempre ci consigli dei libri di sicuro interesse e spesso toccanti :-)
    L'utilizzo degli animali in guerra trovo sia un ulteriore sopruso che l'Uomo ha riservato loro. Tema molto triste per chi ha a cuore la loro vita, ma certamente degno di essere approfondito.

    un caro saluto

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  10. @ Kilara: effettivamente è un romanzo che, per buona parte di esso, trasmette una certa tristezza… per fortuna poi c’è il lieto fine!

    @ Lumi: grazie per le tue parole! Fammi poi sapere se ti è piaciuto dopo la lettura!

    @ Lu: mi ha rubato le parole di bocca, Lu… anche io non ne sapevo nulla prima di questo libro dei cani messaggeri. Purtroppo non avremmo dovuto meravigliarci: l’uomo sfrutta in ogni modo gli animali da secoli… ma sicuramente con i cani messaggeri da guerra ci si è approfittati di loro in uno dei modi peggiori, mettendo al servizio della guerra proprio la fedeltà e l’amore canino per l’uomo.

    @ Isa: il cane è molto bello e la storia fa riflettere!

    @ Lolle: grazie Lolle! Anche io mi sono commossa pensando al loro sacrificio, ma purtroppo è tutto molto triste… quei cani non sapevano di star andando incontro alla morte per noi :-(

    @ Fragolina: appunto, è quel che penso pure io… tra l’altro con tutte le guerre che abbiamo combattuto nei millenni, non ne abbiamo ancora abbastanza?

    @ Robby: buon fine settimana anche a te!

    @ Lena: grazie cara Lena!!

    @ Martina: grazie mille! E naturalmente concordo con te: un sopruso tra i soprusi… e come hai detto, tema triste ma che ha una sua ragione di essere indagato…ed è un tema che ci rivela, ancora una volta, di quanto i cani sappiano amarci davvero.

    Buona domenica (di pioggia) a tutti voi!!

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