lunedì 18 aprile 2011

"Gatto si nasce... mito si diventa": la storia vera di Benito, gatto del campanile

Una piovosa domenica di fine febbraio scorso, girando per lo sterminato mercatino di Piazzola sul Brenta insieme a Marco (il mio "moroso") e nostri amici, mi sono imbattuta in un banchetto di volontari della Lega del Cane. Oltre a dolcissimi cuccioli di cane da adottare (e non in vendita!!!), erano esposti vasini di primule e qualche libro. E così sono venuta in possesso di Gatto si nasce... mito si diventa di Patrizia Citeroni, un'incredibile storia vera che racconta di gatti e persone. E' un racconto abbastanza breve che spalanca una piccola finestra su una vicenda, in una bella città del nord Italia, che racconta di un micio abbandonato ma soprattutto della volontà di fare, tutti insieme, qualcosa di buono... e naturalmente, di come l'amore disinteressato sia la chiave che apre tutte le porte.

La copertina del libro
Benito è un micino nero di pochi mesi, vive con la mamma e i fratellini assieme alla sua numerosa colonia nei pressi della chiesa, colonia felina che è gestita da Esther, signora anziana rimasta vedova che ama davvero moltissimo i gatti. Tuttavia, a causa dell'elevato numero di mici, la situazione si fa ingestibile e il parroco decide di chiamare la protezione animali per "smantellare" la colonia. Il giorno della retata è panico e paura ovunque: ma tutti i gatti e gattini della colonia vengono presi e trasportati via... tutti meno uno: il piccolo Benito, che resta solo nel campanile. Esther è disperata, ma sentendo Benito miagolare, capisce che è ancora là (benchè non lo veda) e per anni continua a lanciargli cibo. Miracolosamente, Benito non solo sopravvive, ma fa del campanile il suo regno incontrastato: bevendo dalla grondaia e mangiando uccellini malcapitati e i bocconi lanciati da Esther, trascorre sui tetti quasi dieci anni!


Un micio nero come Benito
Fonte http://www.petsblog.it/

Quando però Esther viene a mancare, per Benito si fa dura: sopravvivere sul campanile solo cacciando piccioni e uccellini non è facile. E qui entra in scena Graziella, un'altra vera amante degli animali, che avendo sentito Esther parlare di un gatto sul campanile, decide di crederle e di non giudicarla una fantasia delirante. Ben presto Graziella, andando sul campanile, si accorge che effettivamente Benito esiste! Inizia quindi a portargli regolarmente cibo e acqua, finchè non vengono avviati lavori di ristrutturazione al campanile: Benito va sfrattato. Con pazienza, Graziella riesce a recuperare il diffidentissimo micio e portarlo a casa sua. Qui per il gattone nero inizia la sua nuova vita: viene a contatto con tutti i numerosi pelosi di Graziella (sia cani che gatti), ma non vuole ancora farsi avvicinare dagli umani. La magia, infine, la compie non solo l'amore di Graziella, ma anche la musica: sulle note della Passacaglia di Bach, Benito si avvicina curioso al pc dove Graziella sta ascoltando la bella melodia... il micio, dopo tanti anni sul campanile, riconosce come famigliare e rassicurante quella musica per organo, che tante altre volte aveva sentito suonare nella "sua" chiesa. E Graziella riesce infine a sfiorargli la coda... un gesto delicato e discreto, dopo tante avventure, per un rinnovato patto di amore e alleanza tra animali e uomini.

Un intenso primo piano di un micio nero.
Fonte foto http://www.photos8.com/
Il librino mi è piaciuto davvero molto, non solo per l'incredibile avventura di Benito, ma anche per le tante buone persone che intervengono nella sua storia. Una di queste è la fornaia Monica, detta "Tichina", famosa per le sue prelibatezze tra cui una fantastica torta di mele. E dato che il libro termina proprio con la ricetta della torta "Profumata delizia di mele" di Tichina, ne ho approfittato per rifarla. Eccola, confermo che è ottima:



Ingredienti: 700 gr di mele (non sbucciate), 3 uova, 70 gr di burro, 300 gr di farina, 250 gr di zucchero, 1 bustina di lievito per dolci, 1 bicchiere di latte, succo di limone.
Procedimento: Sbucciare e fare a pezzetti le mele (tranne circa 150 gr, da fare a fettine sottili per la decorazione), irrorarle con il succo di un limone e metterle da parte. Montare gli albumi a neve ferma, a parte sbattere i tuorli con lo zucchero fino a ottenere una cremina, unire i due composti incorporando gli albumi con delicatezza, mescolando dal basso verso l'alto. Aggiungere la farina setacciata e il burro ammorbidito a bagnomaria, continuare a mescolare. Versare il bicchiere di latte e infine il lievito setacciato, mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungervi le mele a tocchetti, continuando a tenere da parte la mela a fettine. Versare il composto in una tortiera da 26 cm imburrata e cosparsa di zucchero e decorare la torta con le fettine di mele, sistemandole fino a formare dei raggi; spolverare la superficie con un po’ di zucchero di canna. Infornare in forno preriscaldato a 180°C per 40-50 minuti (valutare la cottura con il metodo dello stecchino, io gliel'ho lasciata quasi un'ora, perchè le mele erano molto sugose e rilasciavano umidità!). Con questa ricetta partecipo al contest di Laura di Zampette in pasta, Finalmente è primavera e al contest di Anna di Ultimissime dal forno, Cuochi da biblioteca!



22 commenti:

  1. Che bella storia, davvero! Personalmente adoro i gatti neri, sono tra i miei preferiti. Hanno un'eleganza particolare, sono misteriosi, affascinanti e...luccicano! :-)

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  2. Mi è piaciuto leggerti: la storia di Benito è fantastica, e la ricettina finale conclude il tuo post in modo perfetto. Ti lascio il mio saluto e penso sia anche meglio se ti lascio gli auguri di Pasqua, dato che non so se riesco a tornare per farteli. bacioni

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  3. che bella storia! e poi la torta di mele è sempre buonissima.. w benito (solo il gatto però!) :)

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  4. Che bella storia mi ha commosso!!

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  5. anch'io mi sono commossa... incredibile, un gatto che vive solo solissimo per così tanti anni, senza nemmeno una coccola! meno male che c'è il lieto fine, altrimenti non avrei retto...
    e grazie per la squisita ricetta :-)
    bacioni e buona pasqua

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  6. Ma dai... mi sono scordato che avevi comprato un libro dal banchetto dei volontari! Alla fine è valso il rischio di prendersi un pò d'acqua :)

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  7. Ciao, sono di corsa, ma volevo ringraziarti di questa bellissima storia, delle belle foto del gatto nero e della sorpresa finale con quella squisita torta......
    A presto

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  8. bellissima storia per Benito,che finalmente si è conclusa bene...ma mi mette sempre un po di tristezza sapere degli altri mici catturati...spero che stiano o sono stati trattati bene
    A presto Lu

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  9. Sono molto contenta che la storia di Benito vi sia piaciuta così tanto!! Effettivamente colpisce davvero, per la sua straordinarietà e (per fortuna) per il suo lieto fine... che grazie alla torta di mele diventa anche un finale davvero dolce! Ricambio gli auguri di buona Pasqua a tutte, grazie :-)

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  10. è una storia commovente e amorevole. quasi quasi la pubblico anche io se non ti dispiace, adesso vediamo....
    un abbraccio caro

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  11. bellissima storia, commovente!!
    Grazie per avermi fatto visita :) sei molto gentile, verrò a trovarti anche io :), condividiamo diversi interessi
    Bacioni
    Ivana

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  12. Ciao!!!! Mi fa piacere ritrovarti!!!!!!!!
    Questo micetto nero è uguale uguale alla mia Kaly!!!!Che tenerezza!!!!!!!!!!
    Buona la torta di mele..la regina dei dolci!!!!!
    Un bacione e a prestissimo!!!!!

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  13. Che bella storia! E la torta sembra buonissima!!

    Complimenti per il blog.
    Io sono apenna iniziata. Se vuoi venire a trovarmi sei invitata! :)

    Saluti,
    Catty.

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  14. Ah!! Ti seguo e ti ho aggiunto al mio blogroll di blogs preferiti!!

    Saluti,
    Catty.

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  15. Ciao Silvia!!
    Grazie mille per il tuo commento! Mi ha fatto veramente tanto piacere!!
    Buona pasqua anche a te!!

    Saluti,
    Catty!

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  16. ed io ... non so niente di tutti questi complimenti al mio libro! ragazzi vi ringrazio per le belle parole e per l'apprezzamento, il Gatto Benito ora sta benissimo nella sua casa , circondato dall'affetto di altri mici e degli umani. la vendita del libro è stata devoluta al gattile veronese il giardino di jacopo e alla colonia felina di altichiero (Padova). Al banchetto del canile di Rubano presente a Piazzola sul brenta, avevo lasciato personalmente alcune copie. Silvia, hai fatto un'opera buona ad acquistarlo. Grazie per la recensione in questa pagina ! <3 ciao, Patrizia Citeroni

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  17. Mi piace la tua ricetta e mi piace il tuo amore per gli animali!!! Bravissima

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  18. Ciao, bellissima la storia di questo gatto, cercherò in libreria vediamo se lo trovo, la tua sensibilità per gli animali mi rende felice.
    E che dire della torta.....Benito apprezzerebbe e anche io.

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    1. ciao , riccioli di cioccolato, ti leggo molto in ritardo, ma se vuoi il mio libro lo trovi solo all'indirizzo fatafoschia@yahoo.it , la mia gattina ti risponderà personalmente, scrivimi una mail,ti dirà come fare per averlo. ciao e grazie Patrizia e fatina

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  19. Gatti e torta di mela .... post stupendo .... non vedo l'ora di leggere questo libro ... grazie mille!!!

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    1. ciao , Stefania, ti leggo molto in ritardo, ma se vuoi il mio libro lo trovi solo all'indirizzo fatafoschia@yahoo.it , la mia gattina ti risponderà personalmente, scrivimi una mail,ti dirà come fare per averlo. ciao e grazie Patrizia e fatina

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  20. ... no chiamo Nadia... vorrei anch io il libro... amo leggere ma soprattutto AMO Ì GATTI ho una gattina nera Leila e il fratellino Samir tigrato... me li Mandi?

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