domenica 20 maggio 2012

La frase del giorno: Charles Darwin

E’ crudele ed umiliante constatare che le opere umane, costate tanti anni di lavoro e sacrificio, possano venir distrutte in pochi secondi… la Terra, simbolo stesso di solidità, può muoversi sotto i nostri piedi come una sottile pellicola su un liquido. Charles Darwin


A casa mia, della forte scossa di terremoto delle 4.04 è rimasta solo la pendola ferma, oltre a tanta paura... per qualche attimo (che a tutti noi è sembrato lunghissimo), è tremato tutto, con una forza incontrollabile e di fronte alla quale ci si sente completamente impotenti. Una sensazione che non siamo abituati a provare quasi mai. Nel centro città di Ferrara e in alcuni paesi in provincia ci sono stati diversi danni e purtroppo qualche vittima. Una notte che sicuramente tutti ricorderemo... con la consapevolezza che, a confronto di altri disastri sismici in Italia, possiamo dirci fortunati. Speriamo che il peggio sia passato.
Ringrazio di cuore le amiche blogger che mi hanno subito scritto una mail per sapere come stavo. Grazie davvero di cuore, mi ha fatto un piacere grande sentirvi vicine!

giovedì 17 maggio 2012

Buono come il pane?

Un post sui generis per Rumore di fusa, ma non si discosta di molto dalla filosofia di fondo di questo blog.
Il mio è un minuscolo paese di campagna, lontano dalla città solo pochi chilometri, ma sufficienti per farmi apprezzare i paesaggi aperti della pianura emiliana, le sue nebbie, il ciclico ripetersi delle stagioni, i ritmi dell'agricoltura, i prodotti della terra, i sapori genuini come quello di una mela appena colta dall'albero, di un pomodoro coltivato nell'orto, del pane fatto "come una volta".

La coppia ferrarese - immagine da web

Il mio paese è fin troppo piccolo, non ha neppure un'edicola. Le maggiori attrattive che può offrire sono costituite dal bar degli anziani, dallo studio medico e, fino a poco tempo fa, dal forno di paese, che era anche una piccola bottega. Ebbene, voi dovete capire che un forno, se il pane che offre è di qualità, può diventare il cuore di quel paese. Così era per il mio forno, grazie alle delizie che offriva: la famosa "coppia" ferrarese, un pane unico in tutto il mondo, straordinario prodotto IGP, ma anche le baguette, le focacce alle olive e alla cipolla, i grissini, i panini al latte, i bomboloni alla crema e bontà a non finire. Ma soprattutto quel pane, il vero pane, frutto di un'arte antica, di pazienza, di tempo, di gesti calmi e di ritmi faticosi, che il mondo sembra non potersi più permettere. Era un pane ottimo quando fresco, ma buonissimo anche due o tre giorni dopo. Un pane indimenticabile. Ma quando il vecchio fornaio è venuto a mancare, la sua arte se n'è andata con lui.


Coppia ferrarese - immagine da web

Da allora, qui in famiglia abbiamo fatto il giro dei forni, dei supermercati e delle botteghe, cercando inutilmente un pane che fosse buono come quello: ma vuoi il ricordo, vuoi l'abitudine, non l'abbiamo più trovato. Adesso il pane ci sembra "meno pane", appena buono quando è fresco, immangiabile il giorno dopo. Alle volte ci sembra fatto di gesso o di cartapesta... che sia tutta immaginazione nostra, incapaci di rassegnarci al fatto che il pane del nostro fornaio non tornerà più?
E invece no, i nostri sospetti sono stati confermati da alcuni servizi di Striscia La Notizia, che vi propongo al termine di questo post. Complice la legge del mercato e del profitto, che rende poco redditizio svegliarsi alle 3.00 di ogni notte per preparare il pane "come una volta", oggi gli ingredienti del pane sono cambiati, in modo da poter ottenere un prodotto in minor tempo e con minor spesa.











Se avete avuto la pazienza di vedere tutti i video, vi sarete resi conto che la situazione è complessa e, salvo farsi il pane in casa, non c'è un modo sicuro per riconoscere un pane genuino da uno impastato con additivi. Forse conviene cercare di regolarsi secondo il proprio gusto, che per il momento mi sembra ancora capace di distinguere un prodotto buono da uno scadente. In ogni caso, che nostalgia di quel pane delizioso con cui sono cresciuta!

sabato 12 maggio 2012

Una stagione: la primavera (2012-3)

In attesa di rose, iris, gigli e ogni fiore "coltivato" che in questo periodo inizia a sfoggiare enorme bellezza, oggi vi mostro qualche foto di fiori spontanei. Si tratta di una bellezza più rustica ma altrettanto accattivante.

Un campo di papaveri... mi sembra di vivere in un film!

Allegri, rossi, semplici e spettacolari: i miei fiori spontanei preferiti!

Un campo pieno di tarassaco di qualche settimana fa... la foto non è delle migliori, era proprio bello!

...dopo qualche tempo è diventato pieno di "soffioni"!

Un cespuglio spontaneo di biancospino

Il melo cotogno fiorito!

Questo melo non è certo "spontaneo" ma, è una varietà che non viene quasi più coltivata.
La borragine fiorita: pianta aromatica che però cresce spontanea in campagna!

Mentre è scoppiato il caldo Paciocca dove sta? Si sceglie gli angolini migliori e più freschi... tra i rami del glicine, nel grano... oppure tra i cespugli, come in questo caso, sotto le profumatissime "sirene":


Vorrei ringraziarvi per i tantissimi commenti che ha suscitato il mio scorso post, tutti ricchi di spunti, esperienze e verità: grazie davvero! Purtroppo il mio tempo libero in queste settimane è ridotto all'osso e per questo sono un pò "sparita" dai vostri blog, nè sono riuscita a rispondere ai vostri commenti. Vi auguro di passare un bellissimo fine settimana!

martedì 8 maggio 2012

La frase del giorno: proverbio inglese

I gatti sono in grado di sostenere lo sguardo di un re. 

E noi siamo in grado di sostenere lo sguardo di un gatto? 
Siamo pronti a garantirgli cure, cibo, ma soprattutto affetto, per ogni giorno che starà con noi?
Siamo pronti a rinunciare eventualmente alle vacanze, se non dovessimo trovare chi si possa occupare di lui mentre siamo via?
Siamo pronti a dedicargli attenzione quando ce la chiederà, e a rispettare il suo bisogno di spazio e silenzio, quando vorrà un pò di solitudine?
Siamo pronti a soffrire quando starà male e ci lascerà?
Ma soprattutto... siamo pronti a farci travolgere dalla sua unica presenza nella nostra vita, con le sue stranezze, il suo affetto, la sua fiducia, il suo inimitabile modo di essere... gatto?

Se la risposta è "sì"... allora che aspettate? Adottate un micio al più presto!

Questo regale micio è Victor, un adottato
del Gattile di Ferrara di qualche tempo fa.
A proposito di adozioni, vi segnalo un sito dove cercare il vostro futuro micio per la vita: "I mici di Lory", un gruppo di bravissimi volontari che cercano adozione per tantissimi gatti, raccolti in situazioni difficili tra Roma e il sud Italia. Personalmente sono davvero ammirata per la loro tenecia e i loro risultati, perchè pur facendo tutto da soli (e solo con le donazioni dei privati), stanno facendo un bel lavoro! Fate un giro su questo sito, ne vale davvero la pena: c'è anche l'angolo delle iniziative di beneficenza.
Naturalmente, se siete di Ferrara... cercate invece noi di "A Coda Alta", che sabato 12 maggio incontreremo tutti gli interessati a svolgere volontariato con noi! Vi aspettiamo numerosi a "La giornata del volontario"!!!


venerdì 4 maggio 2012

"La terapia delle fusa" di Véronique Aiache

Quanti di noi potrebbero raccontare almeno un'occasione in cui, mentre eravamo affranti, arrabbiati, preoccupati o sofferenti, abbiamo tenuto in braccio il nostro micio e le sue fusa hanno mitigato il nostro stato d'animo? Penso che sia capitato a tutti, così come ciascun fortunato "coinquilino" del gatto si sarà abituato a godere dei momenti passati ascoltando il ronfare placido del soddisfatto felino.
Chi ha proposto la teoria che vede le fusa come effettivamente terapeutiche (anche a livello medico) è Véronique Aiache, che nel libro "La terapia delle fusa" (Armenia editore) cerca di avvalorare questa tesi con esempi, ricerche scientifiche e qualche aneddoto personale.



La cosa più interessante di questo libro sono alcuni studi scientifici relativi alla positiva influenza del gatto sulla nostra salute: "Sapevamo che accarezzare un gatto fa abbassare la pressione arteriosa e il ritmo cardiaco. Avevamo constatato anche che le fusa del gatto hanno un effetto calmante sul bambino che si muove nel ventre della madre. Studi più recenti rivelano che le fusa faciliterebbero inoltre la guarigione di disturbi osteoarticolari, muscolari, tendinei e respiratori" (V. Aiache, La terapia delle fusa, p. 38). Questo si deve al fatto che la frequenza delle fusa feline si estende dai 25 ai 50 hertz, che è lo stesso intervallo di frequenza usata in ortopedia per trattare fratture mal consolidate o artrosi degenerative. Inoltre è stato osservato che che "i gatti presenterebbero cinque volte meno postumi dei cani e ritornerebbero in forma tre volte più in fretta... di qui l'ipotesi che le fusa avrebbero una vera e propria azione terapeutica" (V. Aiache, La terapia delle fusa, p. 33). Ecco un video da Youtube:



Il libro è completo di un cd con mezz'ora di fusa di micio, il cui ascolto è utile per rilassarsi e accompagnare esercizi respiratori o di yoga. In generale, tutti sappiamo come il suono del "ron-ron" abbia il potere di cullarci e distenderci i nervi tesi... e anche il gatto "usa" questa sua capacità non solo per esprimere felicità ma anche come auto-calmante naturale. Ho già avuto modo di dire, su questo blog, come gatti in preda a un forte trauma possano fare le fusa. 
Ho particolarmente apprezzato alcuni capitoli di stampo storico-folkloristico, che ho trovato davvero ben fatti e approfonditi. Si parla soprattutto del gatto nella cultura orientale: ad esempio le statuine di "Maneki-neko" (il gatto portafortuna) oppure dei "bar dei gatti" giapponesi, veri e propri locali dove, oltre a prendersi un thè, si può accarezzare un gatto.

Un "bar dei gatti"
A onor del vero, mi sono rimaste alcune perplessità rispetto a un paio di capitoli: forse sarò troppo "occidentalizzata" e poco incline a discorsi mistico-spirituali che indicano il gatto come "fonte di energia positiva" e stimolatori del "Chi"... ma in ogni caso un paio di questioni non mi hanno convinta, non ultimo il fatto che la gatta della scrittrice non sia stata sterilizzata e la sua seconda cucciolata abbia seriamente corso il rischio di essere soppressa poco dopo la nascita.
In ogni caso vi invito a leggere questo libro, se vi dovesse capitare, perchè nel complesso resta una lettura molto interessante e sicuramente altrettanto originale, anche in quanto ricca di approfondimenti storici e folkloristici davvero ben fatti. Inoltre è indubbio che la compagnia di un gatto fuseggiante sia tra le più positive al mondo, non solo per i suoi effetti "sonori" benefici, ma anche per l'affetto che il micio ci dimostra con questo dolce suono!