sabato 26 novembre 2011

Una stagione: l'autunno (2011-3)

Come ho dedicato un post ai frutti estivi, oggi è il turno di quelli autunnali... dal sapore meno fresco di quelli della passata stagione, ma a mio parere avvolti da un'aura di preziosità maggiore, proprio perchè raccolti in una stagione sempre meno ospitale. Questi frutti sembrano vere e proprie gemme da raccogliere al momento giusto, conquistandoli con le proprie mani da una natura che si chiude in se stessa nel riposo invernale...

Melograni illuminati dal sole autunnale di un mese fa circa,
ormai tutte le foglie sono cadute e il cespuglio è spoglio.

I melograni, che io non ho ancora capito come mangiare, sono frutti ricchi di vitamine, veramente belli e decorativi, dal gusto fresco, acidulo e particolare. Un gusto altrettanto buono ce l'hanno le mele fuji, dalla polpa croccante, non troppo dolce, sugosa e ci accompagnano fino a Natale.

Mele fuji

La mia "sindrome dello scoiattolo", ovvero il piacere che provo nel mettere da parte e preparare cibi per la stagione che verrà, si esprime al meglio nella raccolta delle noci, dai due enormi alberi che ci sono dietro la casa dei miei nonni. Sono alberi vecchi, altissimi, che ogni anno dispensano noci in quantità (salvo eccezioni)... le noci si raccolgono verso la prima decina-metà di settembre, magari dopo le prime piogge, poi si mettono al sole e si consumano per tutto l'inverno e anche oltre (ma da noi finiscono a marzo!). Queste noci sono più piccole e meno belle delle noci americane che si trovano nei supermercati, ma hanno tutto il sapore unico di qualcosa che ci è stato dato direttamente dalla natura nelle nostre mani, sappiamo da dove proviene e il prezzo da pagare è stato semplicemente il tempo impiegato nella raccolta.
 
Le nostre noci


Uguale discorso vale per le castagne, che vado a raccogliere in un posto top-secret con Marco e la sua famiglia. Le castagne, raccolte in un boschetto verso metà ottobre, ci durano fin verso a Natale e sono il completamento ideale delle cene del sabato o della domenica autunnali: dopo la pizza casalinga di mia mamma, una bella teglia di castagne al forno conclude al meglio la serata.

Castagne raccolte da noi

Il momento del controllo-qualità

Questi sono solo alcuni dei frutti autunnali che prediligo... ne mancano tanti altri, come pere, giuggiole, patate americane, zucche, nespole, cachi e una scoperta per me recente: il cachi-mela. Ma una cosa è certa, tutto questo ben di Dio non mi fa rimpiangere fragole, albicocche e ciliegie, perchè ogni stagione ha il suo fascino e la sua ricchezza, da assaporare al meglio quando è il suo momento.


Scegliete sempre frutta e verdura di stagione, è più buona,
più ricca di vitamine, più utile a una buona alimentazione
e segue i ritmi della natura. Fonte foto: QUI
"Una stagione..." è un'iniziativa di Kosenrufu Mama.

martedì 22 novembre 2011

Lipu Lenticchie a Genova: 1 e 3 dicembre al BerioCafè

Lettrici e lettori di "Rumore di fusa"... vi ricordo che aspetto le vostre ricette per il mio contest con le lenticchie per la Lipu, fino al 10 dicembre!!
Purtroppo finora l'affluenza di ricette è stata tristemente scarsa :-(
Coraggio, non lasciatemi "a bocca asciutta", in palio ci sono davvero bellissimi premi e soprattutto quel che vale è il gesto etico di dare visibilità alla Lipu, i cui volontari fanno ogni anno davvero un lavoro encomiabile per proteggere uccelli, fauna selvatica e benessere ambientale nel nostro paese.
Chi, come me, ha deciso di sponsorizzare la vendita di lenticchie Lipu, a sostegno delle sue importanti attività a favore della natura, è BerioCafè, il locale della Biblioteca Berio di Genova, che gentilmente mi ha segnalato appunto le due iniziative in programma!



" Il giorno della lenticchia ! "
Giovedi 1 dicembre il BerioCafè propone " il giorno della lenticchia ", un pranzo ben augurale a base di lenticchie .
Dalle ore 12,30 alle ore 14,30 sarà possibile gustare le lenticchie prodotte da " La Terra e il Cielo ", cooperativa che coltiva esclusivamente biologico e che partecipa alla campagna nazionale della LIPU " un natale per la natura !".
Nel menù del giorno la cuoca Franca inserirà la tradizionale zuppa di lenticchie e salsiccia con lenticchie.
A tutti i clienti verrà offerto un cucchiaio di lenticchie per augurare fortuna e ricchezza nel 2012.
Attenzione : le lenticchie, come dispone l'antico rituale contadino, saranno offerte rigorosamente senza olio; perchè altrimenti i soldi scivolano via!
Prenotazioni telefonando allo 010 5705416

" Un Natale per la natura ! "
Sabato 3 dicembre la Lipu ( Lega Italiana protezione uccelli ) sarà al BerioCafè , il locale all'interno della Biblioteca Berio di Genova, in via del Semianario 16.
Dalle ore 15 , per tutto il pomeriggio, i volontari della Lipu , delegazione Genova, proporrranno l'acquisto di prodotti biologici ( lenticchie e vino ) per raccoglire fondi a sostegno delle attività istituzionali della Associazione.
Alle ore 17 verrà proiettato un video naturalistico sulla fauna del Parco Regionale del Beigua con particolare attenzione all'Aquila Reale e al Corvo Imperiale presenti nell'area protetta.
Il delegato provinciale della Lipu , il dottor Aldo Verner, fornirà anche informazioni sulle iniziative della Delegazione genovese come il corso per Guardie Volontarie , progetti naturalistici e didattici.
Per informazioni: www.lipugenova.org
contatti del dottor Verner 347 4132539 , e mail aldoverner@yahoo.it

SE SIETE A GENOVA, NON MANCATE A QUESTI APPUNTAMENTI!!
IO INTANTO ASPETTO LE VOSTRE RICETTE!!!

giovedì 17 novembre 2011

"All'ombra del gatto nero" di Marina Alberghini

Oggi vi presento una lettura perfetta per celebrare la "Giornata del gatto nero", che ricorre in tutta Italia proprio stamani. Il libro in questione è All'ombra del gatto nero, edito da Mursia, di Marina Alberghini. Ho avuto anche il piacere di scambiare una serie di mail con l'autrice e di conoscere in foto alcuni dei suoi bellissimi gatti neri (partecipano tutti al nostro concorso!)... Marina è laureata in Storia dell’Arte e in Pittura, è incisore e storica felina. Vive a Fiesole con ben tredici gatti e due cani ed è Presidente dell'Accademia dei Gatti Magici, libera associazione internazionale senza fini di lucro, e riconosciuta legalmente, che si propone di approfondire e diffondere la Cultura del Gatto e vuole riunire tutte le persone che amano i gatti, compagni e ispiratori di opere e di vita.

La copertina del libro

Nei libri di Marina Alberghini il suo amore per i gatti si intreccia indissolubilmente con un grande interesse per la Storia e tutto ciò che riguarda le tradizioni, i miti, le leggende, gli aneddoti riguardanti il gatto. In particolare, nel suo ultimo libro All'ombra del gatto nero ricostruisce con minuzia e passione le vicende e l'alterna fortuna del nostro panterino domestico, dagli egizi fino a oggi. Si tratta di una lettura colta, approfondita e veramente appassionante per qualsiasi gattofilo, che penetra nel cuore delle tradizioni e delle dicerie legate al micio nero... ma non solo: il libro è anche una galleria di affascinanti ritratti di artisti, intellettuali, scrittori, forti personalità che hanno sempre vissuto "sopra le righe", affezionandosi, guardacaso, a un gatto nero. Nella lettura del libro incontriamo Manet, Lovecraft, Baudelaire, Kirchner, Salis, Steinlein, Gautier... e i loro compagni a quattro zampe, che condividono con questi grandi personaggi tormenti, passioni, talenti, successi, sconfitte, follie, anni interi di vita.
Il gatto nero, dal canto suo, sopravvive alle tenebre più cupe e persecutorie del medioevo, per rientrare con grande stile sotto le luci soffuse di "Le Chat Noir", celeberrimo locale parigino fondato nel novembre del 1881.

Fonte foto: Wikipedia

Uno dei capitoli più suggestivi del libro è proprio quello dedicato a "Le Chat Noir", dove viene raccontato come nasce l'idea nella mente di Rodolphe Salis... il quale, mentre si chiede quale nome possa essere più adatto per il suo locale, ha l'illuminazione: "Il Gatto Nero! Le Chat Noir! Che cosa di meglio? E di colpo il lampo di genio: sarà un locale nuovo, in barba alla superstizione, e in omaggio alla libertà di pensiero! Un locale di artisti, per artisti e per chi ama gli artisti!
«Le Chat Noir» è nato, segnerà un’epoca e sarà un qualcosa che non si era visto mai, in armonia col nome di una creatura libera, fantasiosa, indipendente (…)” (M. Alberghini, All'ombra del gatto nero, p. 116).
In realtà, ogni capitolo è un piccolo gioiello per gli appassionati: si trovano citazioni rare, descrizioni d'autore del proprio amato felino (indimenticabile la descrizione di Gautier della sua gatta Eponina), aneddoti di vita davvero forti ed emozionanti (come non commuoversi di fronte il legame d'affetto tra il tormentato Lovecraft e il suo nero felino "Old Man"?).


Matisse e il suo gatto nero.
Foto gentilmente messa a
disposizione da Marina Alberghini.

Concludono il libro due belle appendici: la prima di poesie sul gatto nero, la seconda di cartoline augurali dove il micio nero è indiscusso portafortuna. Questo è un libro non solo per amanti dei gatti (neri e non), ma anche per tutti gli appassionati di storia, cultura, pittura, letteratura... per tutti i cultori dell'Arte con la "A" maiuscola, della quale il gatto nero è un piccolo capolavoro vivente: "...una creatura superba e inaddomesticabile, ammaliante e bellissima, misteriosa e sprezzante di ordini e divieti, con occhi fosforescenti e con la pelliccia che faceva scintille..." (M. Alberghini, All'ombra del gatto nero, p. 25).

A Marina mando un grande saluto, con molta stima e un pò di emozione, comprendendo bene cosa significa raccontare di "...quei gatti che segnano il destino di un uomo" (M. Alberghini, All'ombra del gatto nero, p. 173).

lunedì 14 novembre 2011

"A Coda Alta" sul tg di Telestense!

Un breve post un pò "autocelebrativo", per ringraziarvi ancora della vostra partecipazione agli eventi e alle iniziative della mia associazione "A Coda Alta"... con "Gatto nero 2011" siamo finiti anche sul Tg serale della nostra tv-locale "Telestense"!! Andate a vedere il video del servizio che ci hanno dedicato, potrete vedere "dal vivo" anche il cartellone con tutti i mici neri che hanno partecipato al concorso e che è stato esposto al nostro banchetto!!


Fonte QUI
Il cartellone realizzato da Silvia G. sui VOSTRI gatti neri!!

Il bellissimo cartellone realizzato da Silvia G. :
tutti i nostri mici neri, quasi tutti adottati!!

Una parte del nostro banchetto "pro gatto nero"
Un altro scatto del banchetto

Altri gadget "gatto nero"

Il banchetto con i libri dedicati ai gatti neri
Creazioni home-made con i gatti neri!

Naturalmente ne approfitto per ricordarvi di votare, votare, votare il vostro gatto nero e la vostra gatta nera preferiti sul nostro sito, lasciando un commento alla pagina apposita!! Buona settimana a tutti!

sabato 12 novembre 2011

La giornata del gatto nero 2011!

Oggi "A Coda Alta" festeggia tutti i gatti neri, anticipando la giornata nazionale del gatto nero fissata per il prossimo 17 novembre, ed invita tutti a votare Gatto Nero e Gatta Nera 2011!! Andate sul sito e lasciate un commento nominando un micio e una micia, ma solo dopo aver letto le bellissime storie dei panterini domestici in concorso!! C'è tempo un mese e i due gatti vincitori riceveranno una targhetta premio a loro dedicata. Tutti i partecipanti possono invece scaricare il libro virtuale che raccoglie tutte le storie in cui, finalmente, il micio nero è meraviglioso protagonista indiscusso e non simbolo porta-sfortuna!
Silvia G., una delle nostre mitiche volontarie di "A Coda Alta" (in associazione siamo in diverse "silvie"), per l'occasione ha fatto una piccola ricerca sui miti legati al gatto nero, che vi ripropongo per arricchire quanto già vi avevo raccontato lo scorso anno... continuate a leggere, scoprirete vita, morte e veri e propri miracoli che vengono attribuiti ai mici neri!



Merlino, uno dei mici salvati da "A Coda Alta":
è un vero splendore ed è stato recentemente adottato!
 
La diceria che il gatto nero porti sfortuna ha origine nel Medioevo quando essi, per il loro colore nero e per la loro abitudine ad uscire di notte, erano considerati i diabolici compagni delle streghe. Per cui chi ne possedeva uno veniva condannato al rogo. Inoltre, il gatto nero, essendo poco visibile al buio per via del colore e a causa della scarsa illuminazione stradale dell'epoca, faceva imbizzarrire i cavalli che così scaraventavano violentemente i cavalieri a terra e creavano incidenti alle carrozze.  Un altro motivo di questa sciocca credenza è legata ai pirati turchi che erano soliti portare a bordo i gatti neri perché adatti, nel buio delle stive, a cacciare i topi. Quando i pirati approdavano vicino ad una città, in attesa di saccheggiarla, i gatti neri potevano approfittarne per scendere a terra. Vedere un gatto nero in giro, quindi, divenne presagio di sventura perché ciò significava che i pirati erano nei paraggi.


Pippo, un panterino che si era smarrito
ed è tornato a casa dopo 3 mesi

Ora siamo nel 2011 e non c'è traccia di streghe e pirati che saccheggiano città, non viaggiamo più a cavallo e in carrozza... dunque perchè continuare a credere che il micio nero porti sfortuna??? Per fortuna questa pessima credenza non è diffusa in tutto il mondo. Ci sono paesi in cui, fin dai tempi antichi, il gatto nero è stato visto in maniera positiva e considerato portatore di buona sorte.


EGITTO & GRECIA E ROMA ANTICHE
Gli Egizi vedevano il colore nero in modo positivo in quanto lo associavano al colore della notte con la Luna e le stelle. Era il colore sacro alla dea Iside che portava appunto un mantello nero, pertanto è probabile che gli Egizi vedessero nel gatto di quel colore la reincarnazione della dea ed era dunque venerato. Iside era inoltre la dea della fortuna. Anche per i Greci e i Romani era sacro e lo collegavano alla dea Artemide o Diana. Inoltre, nell'antica Roma, quando moriva un gatto nero, le ceneri venivano cosparse nei campi per dare un buon raccolto ed eliminare le erbe infestanti.  Poi con l'avvento del Cristianesimo e la persecuzione nei confronti dei culti pagani da parte della Chiesa, il gatto nero assunse un significato demoniaco proprio per la diffusione della nuova religione.

Una simpatica sagoma si staglia alla finestra! Ma chi è?

E' la piccola Morgana, micina salvata dai volontari,
oggi felicemente adottata!!!
GRAN BRETAGNA
In Gran Bretagna, il gatto nero è da sempre visto in maniera positiva, in particolar modo nel Galles e nella Cornovaglia. E' considerato fonte di fortuna in generale ed è anche di buon auspicio per i matrimoni. Se un gatto nero ti attraversa la strada significa che i guai sono passati senza sfiorarti, se entra in casa di primo mattino sarà una splendida giornata e se c'è una ragazza “da marito” presto troverà l'anima gemella. Originaria del sud della Francia, ma diffusa anche in Inghilterra, è l'antica leggenda del Matagot. Il Matagot è uno spirito che prendeva la forma di un gatto randagio di colore nero e che vagava in cerca di padrone. Questo gatto poteva portare tanta fortuna ma bisognava trattarlo molto bene. La leggenda diceva che per propiziarselo bisognava offrirgli del pollo arrosto e poi farlo entrare in casa. Se il Matagot riceveva il primo boccone di cibo proveniente dalla stesso piatto del padrone ad ogni pasto, avrebbe fatto apparire delle monete d'oro ogni mattina.


La dolcissima Ines, micia salvata dai volontari,
aspetta adozione ed è una fusona incredibile!

IRLANDA
In Irlanda, patria di tantissime leggende, il gatto nero è associato alla magia e al ceppo di Natale. Il legno del ceppo di Natale, proveniva dall'albero sacro di tasso ed era molto più che un mezzo per scaldarsi le ossa; evocava le dee che un tempo regnavano nel bosco magico, insieme al gatto nero, il loro benevolo parente. Quando quel legno bruciava, veniva chiamato "legno di Maria", oltre che "legno allegro"; un'allusione alla vergine Maria, ma anche alla Madre Terra. Eroi, amanti, mendicanti e folli conoscevano il significato del legno, e così pure i medici della foresta e gli erboristi che svolgevano la loro attività mistica a tarda notte, per risanare coloro che la medicina ufficiale non riusciva a guarire.

Un bellissimo pelosone nero, anche lui recuperato dai volontari
di "A Coda Alta" in aperta campagna, abbandonato con i fratelli
a se stesso e in stato di denutrizione... oggi è adottato e meraviglioso!
Grazie a Silvia G. per questa bella carrellata di notizie e curiosità sulla ricca simbologia e tradizione che esiste nella storia del gatto nero. Ora non mi resta che esortarvi ad andare a leggere le storie di "Gatto Nero 2011" e a votare quelle che preferite... vi aspetto sul sito di "A Coda Alta" per dire a tutti che il gatto nero porta solo fortuna, affetto e felicità a chi gli vorrà bene!!

sabato 5 novembre 2011

"Rumore di Fusa" per la LIPU: il contest con le lenticchie!

Come ben sapete, il mio non è un blog di cucina, bensì di gatti, animali, libri, ambiente... ma essendo anche un'appassionata della buona cucina (da preparare e da mangiare), talvolta vi ho mostrato le mie attività tra i fornelli. Oggi sono lieta di annunciarvi la mia ultima idea, che coniuga amore per la natura e amore per la cucina, e posso dare il via al mio primo CONTEST DI CUCINA!!!
Voi direte: "Un contest di cucina su Rumore di fusa? Cosa c'entra"? C'entra, c'entra, perchè questo contest, dedicato alle lenticchie, avrà uno scopo ben preciso, oltre farvi conoscere nuove ricette: aiutare la LIPU! In particolare ringrazio di cuore LIPU - SEZIONE DI FERRARA per aver deciso di appoggiare questo mio progetto e per aver messo in palio per voi tre bellissimi premi!

Ecco il banner da prelevare

Un piccolo seme per un grande progetto è il motto Lipu che accompagna le sue ottime lenticchie, ogni anno in vendita a dicembre in tutta Italia (e tutto l'anno tramite Emporio-Lipu). Le lenticchie della LIPU sono “piccole di montagna”, le più gustose. Provengono da aziende agricole italiane a totale conduzione biologica e sono confezionate in pacchetti da g. 500 che conservano il prodotto per 2 anni. Ma queste lenticchie sono doppiamente buone, perché sostengono i progetti LIPU per un’agricoltura più sana, per l’uomo e per l’ambiente naturale. Ho pensato allora di unire utile e dilettevole e dare il via a un contest che potesse dare nuovi spunti culinari con le lenticchie, ma soprattutto "spargere la voce" sulle attività della LIPU, che si impegna nella difesa della natura selvatica e di tutte le creature che vi abitano.
Ecco le Lipu-Lenticchie!

Come funziona il mio contest per la LIPU:
  1. Possono partecipare solo ricette che includono lenticchie, o come ingrediente principale, o come contorno. Vanno bene sia antipasti che primi, secondi piatti, contorni o piatti unici... e se siete molto bravi e arditi, provate pure a metterle nei dolci! Verranno accettati solo post corredati da almeno una foto della ricetta. Non c'è limite al numero di post per persona.
  2. FONDAMENTALE: il post dovrà pubblicizzare chiaramente le lenticchie della Lipu e quindi ciascuno di voi dovrebbe spiegare che la Lipu (potete anche aggiungere il link : http://www.lipu.it/ ) ogni anno vende le sue lenticchie per ricavare fondi a sostegno delle sue importanti attività a favore di natura, animali e ambiente. Fatto ciò, vi chiedo anche di pubblicare nello stesso post le date e i luoghi dove poter trovare le lenticchie Lipu nella vostra zona. Ad esempio, a Ferrara io troverò le lenticchie sabato 3 e domenica 4 dicembre all'Ipercoop "Il Castello"... voi dove le troverete? Se ancora non sono uscite le date e i luoghi, aspettate e pubblicatele nel post una volta disponibili, ma pubblicatele! Pena l'esclusione dal contest.
  3. Altrettanto fondamentale per partecipare correttamente all'estrazione dei premi è scrivermi, dopo aver pubblicato il vostro post, il link alla ricetta commentando questo post e spedendomi anche una mail a rumoredifusa@gmail.com dove specificate: link alla ricetta, nome e cognome, indirizzo di domicilio (questo è tassativo per dare modo a LIPU FERRARA di provvedere alla spedizione dei premi in modo celere). Mi raccomando di inviarmi questa mail, è un passaggio fondamentale per essere inclusi nella lista dei partecipanti!
  4. I PREMI sono ben tre, tutti gentilmente messi in palio da LIPU FERRARA, che si farà carico anche di spedirli direttamente a casa ai vincitori (speriamo arrivino per Natale!). LIPU FERRARA, in collaborazione con me, si occuperà anche dell'estrazione a sorte dei tre vincitori allo scadere del contest, il 10 dicembre 2011. I tre premi sono di valore equivalente e sono i seguenti:
  5. Possono partecipare tutti quelli che hanno un blog e il mio banner qui sopra dovrà comparire sia nel post della ricetta che nella vostra barra laterale, linkato qui. Chi non ha un blog ma desidera partecipare all'iniziativa, può inviarmi la ricetta via mail, fermo restando che tale mail dovrà contenere anche luogo e data di vendita lenticchie nella vostra zona. Le ricette inviatemi via mail saranno pubblicate sul mio blog in una pagina apposita e temporanea.
  6. Allo scadere del 10 dicembre 2011 sarà creata una raccolta pdf di tutte le ricette (sia quelle inviate via mail che pubblicate sui vostri blog), che invierò via mail nei giorni successivi a tutti i partecipanti al contest, così che possano trovare l'ispirazione per nuove ricette durante le vacanze natalizie, periodo nel quale le lenticchie vengono consumate per tradizione.
  7. Non è indispensabile diventare miei lettori, lo scopo di questo contest è soprattutto diffondere e pubblicizzare le attività Lipu e la sua vendita di buonissime lenticchie!


Tutto chiaro? Se avete dubbi o domande, scrivetemi a rumoredifusa@gmail.com . Aspetto numerose le vostre ricette, sono per un'ottima causa e per un ottimo prodotto della nostra terra! Mi raccomando, cucinate, pubblicate il vostro post ma soprattutto non perdetevi le lenticchie della Lipu a dicembre!!

Elenco ricette partecipanti:

1. Nidi di patate con lenticchie e seitan croccante di La Micia Cleo
2. Zuppa di lenticchie di Laura - Zampette in pasta
3. Pasta e lenticchie alla pugliese di Ornella M. (via email)
4. Polpette di lenticchie e patate in crosta di sesamo di Lena - La magia del vento
5. Crema di zucca e lenticchie al timo con gamberetti di Lory - Lory B. Bistrot

martedì 1 novembre 2011

La torta Paciocca? No: Baciocca!

Se poteste vedere le statistiche di questo blog, sapreste che, in certi giorni, una delle chiavi di ricerca più frequenti, con la quale i navigatori web giungono qui, è "torta paciocca". Da mesi vedevo nelle mie statistiche questo nome di una ricetta a me assolutamente sconosciuta ma dal suono simpatico e familiare... possibile che esistesse una torta chiamata come la mia gatta? A un certo punto ho dovuto soddisfare la mia curiosità: ho iniziato anche io a fare ricerche in rete, in lungo e in largo, per capire cosa fosse questa specialità così richiesta. E vi dirò che non è stato facile svelare il mistero (arcano complicato anche dal fatto che molte persone finiscono poi sul mio blog trovando una gatta, anzichè una torta...)... in realtà il vero nome di questa preparazione è torta Baciocca, torta tipica ligure che significa "tenerona". Quindi, in realtà, anche "paciocca" la descriverebbe bene!

Ecco la Baciocca: perdonate la scarsa qualità delle foto

Questa torta vorrebbe la patata "quarantina" come ingrediente principe, ossia una patata a pasta bianca tipica ligure. Non ho trovato una ricetta precisa per questa preparazione, perchè in rete ne circolano fin troppe versioni. Una che si trova di frequente prevede l'uso di lardo, ma non mi è affatto chiaro come vengano cotte le patate... alla fine ho deciso di realizzare la versione che ho trovato più appetibile e spiegata più chiaramente: l'ho trovata su una puntata di Linea Verde dedicata alla Val Trebbia. Quindi questa è una versione specifica di quella zona, ma se ho ben capito la Baciocca si trova in tante varianti su tutto il suolo ligure. Ad ogni modo... l'ho già detto che è buonissima?


Ottima calda, è buona anche intiepidita!
Ingredienti:
  • Un rotolo di pasta sfoglia pronta, già stesa, rotonda;
  • 800 gr di patate già lessate (meglio se a pasta bianca, ideale: la quarantina ligure);
  • 2 uova;
  • 50 gr di pancetta non affumicata, affettata;
  • 2 porri;
  • circa 8-10 cucchiai colmi di parmigiano grattato;
  • olio, sale, pepe q.b.
Procedimento:
Tritate il porro e mettetelo a cuocere in padella con olio, un goccio d'acqua, sale e pepe. Intanto schiacciate le patate, già lessate, con lo schiaccia-patate e regolate di sale. Mescolate patate schiacciate, il porro cotto e imbiondito e le due uova, fino ad avere un composto omogeneo. Stendete in una teglia, foderata di carta da forno, la pasta sfoglia, bucherellate il fondo con una forchetta e distribuitevi il composto di patate. Coprite a questo punto con il parmigiano grattato, in modo che una volta in forno si sciolga e insaporisca il tutto. Infine, distribuite la pancetta in modo un pò disordinato e chiudete i bordi della torta. Infornare a 200° C per circa 3/4 d'ora.

Eccola appena sfornata: è deliziosa!!

Adesso, lettori casuali che capiterete sul mio blog alla ricerca della torta "paciocca", troverete finalmente la ricetta che cercate: la torta Baciocca!


Buon appetito!