Il prossimo 4 ottobre sarà il patrono d'Italia, dedicato al Santo che preferisco in assoluto per il suo amore per gli animali e la natura tutta: San Francesco. La storia del Santo è celeberrima: da figlio di un ricco mercante assisano, ad un certo punto della sua vita Francesco si spogliò di ogni privilegio e ricchezza per condurre una vita umile, aiutare i bisognosi e predicare la parola di Dio. Il suo carisma fu tale da diventare anche il fondatore dell'ordine dei frati francescani, che da lui prendono il nome e si ispirano al suo modo di vivere ancora oggi. Ma ciò che rende così speciale San Francesco è anche il suo amore per la Creazione di Dio, magnificata nel bellissimo "Cantico delle creature"; molti sono gli episodi della vita del Santo legati agli animali e alla sua profonda empatia verso uccelli, pesci, agnelli e lupi. L'episodio più famoso è appunto quello del cosidetto "lupo di Gubbio", che vede il Santo andare alla ricerca della temibile bestia feroce che terrorizzava il paese umbro: la Fede in Dio, ma anche il rispetto e l'amore di Francesco per ogni creatura, pacificheranno il lupo e gli animi dei paesani in cerca di vendetta. Da allora il lupo, addomesticato, sarebbe diventato un fedele compagno per Francesco, il Santo che sapeva "parlare agli animali".
Quest'episodio è stato riproposto in parole e immagini da Chiara Frugoni e
Felice Feltracco, dalla cui felicissima collaborazione nasce "
San Francesco e il Lupo. Un'altra storia". Le parole della Frugoni, storica italiana e una delle massime esperte in storia della chiesa e San Francesco, abbinate ai meravigliosi acquerelli di Felice Feltracco, rendono quest'albo illustrato davvero speciale: è la storia di un lupo
vero, non una bestia feroce "mangiatrice di uomini", non una figura metaforica, ma un animale in carne ed ossa inserito in un ambiente realistico. Troppo vecchio per restare al passo con il suo branco, il lupo è costretto ad avvicinarsi sempre più alle case di Gubbio e alle greggi di pecore, di cui fa strage. Sentiamo la sua fame, la sua solitudine, la sua diffidenza verso il mondo umano. Gli abitanti, spinti da terrore ed odio, gli danno la caccia, ma senza successo. Decidono quindi di chiedere a Francesco, del quale si dicesse parlasse la lingua degli animali, di intervenire. Il Santo si avvia nella foresta e qui ci si perde negli acquerelli di Feltracco: tramonti innevati, notti stellate, albe bigie e ombre silvestri, accompagnati dalle discrete parole della Frugoni, che ci racconta di come le strade di Francesco e il lupo siano destinate a incontrarsi, nel cuore della foresta.
Il lupo, guardingo e affamato, è sulle tracce di Francesco, senza sapere che non si tratta dell'ennesimo uomo che vuole dargli la caccia. Francesco, stremato dal freddo e dal cammino, ad un certo punto si adagia per riposare, senza sapere che il lupo l'ha già visto e sta per arrivare a lui... e la conclusione la lascio a voi, cari lettori, quando leggerete quest'albo illustrato e vi lascerete contagiare dalla magia delle sue parole e immagini. "Perchè il vecchio lupo non divorò San Francesco? Una storia semplice e profonda come la racconterebbe un bambino, illustrata da acquerelli e disegni incantati".