Quest'oggi devio un po' rispetto al solito modo di presentarvi questa rubrica stagionale e vi mostro qualche scatto dalle mie vacanze in montagna sul lago di Misurina e dintorni. Le Dolomiti sono uno spettacolo naturale impagabile e la settimana che ho trascorso là è stata ricchissima non solo di bellezza e relax, ma anche di tanti incontri con animali curiosi e piante che ho potuto ammirare. La montagna è sempre bella e, se in inverno ha il fascino maestoso della neve, in estate ci si può godere una gran varietà di luci, ombre, colori e... creature viventi, nel pieno della loro attività!
Ho visto furtivissime volpi, placide mucche, riservati cavalli e simpatici asinelli che - ho osservato, con sorpresa - si rovesciano per terra e si rivoltano sulla pancia proprio come i gatti! Ma il top è stata certamente una piccola valle piena di... fischianti ed enormi marmotte! Ne sono rimasta conquistata, anche se l'unica foto dignitosa rende ben poco...
Tra i monti e le rocce, vicino ai laghetti, accanto ai sentieri nel bosco... ovunque spuntavano fiori e fiorellini spontanei, con quella loro bellezza discreta e rustica che aggiungeva un tocco di colore ad ogni paesaggio.
All'appello non sono mancati gli uccelli, dai socievoli germani reali in piena attività con i loro pulcini, ai gracchi alpini che volteggiavano in gruppo sulle vette più alte. Inoltre al rifugio Lagazuoi (dal Passo Falzarego) ho incontrato coppiette mamma-figlio (presumo) di un tipo di volatili che sinceramente faccio fatica ad identificare dalle mie scarse foto... forse un fringuello alpino? Un culbianco? In ogni caso, l'uccellino più chiaro con il becco giallo non faceva che richiedere di essere "imboccato" dalla sua controparte più scura (che doveva andare a caccia tra balconata e sassi), nonostante ormai i due uccelli avessero quasi le stesse dimensioni!
E adesso liberiamo l'entomologa che c'è in me con queste foto di insetti. Sono scoppiata in gridolini d'entusiasmo non appena ho visto un gruppo di ortiche invase da bruchi: diventeranno bellissime farfalle vanesse! E dire che di ortiche c'è pieno anche nella mia campagna, ma di bruchi neppure l'ombra... segno di quanto l'ambiente montano sia più pulito e adatto alla sopravvivenza delle delicatissime farfalle, mentre ormai i nostri campi coltivati a pesticidi e prodotti chimici non sono più ospitali per loro. Se solo ricordo quante farfalle in più c'erano quando ero bambina...
Inoltre ecco una foto di un bel brucone nero e arancio, grasso, grosso e pronto per diventare crisalide. Era infatti alla ricerca del posto giusto per sistemarsi e compiere la metamorfosi: diventerà una falena, Cuculia Lucifuga.
Nelle nostre passeggiate in montagna io e mio marito siamo stati costantemente attorniati da farfalle, in particolare c'erano decine e decine di piccole farfalline scure, tra il marroncino e il nero. Non potete immaginare che semplice meraviglia fosse camminare in compagnia di questi insetti leggiadri, forse non molto appariscenti ma così numerosi da far sembrare incantati i sentieri che percorrevamo, tra valli e boschi. Se la mia identificazione è giusta, si tratta di farfalle del genere Erebia, tipiche degli ambienti montani.
I giorni che ho trascorso sulle Dolomiti sono stati caratterizzati da temperature molto fresche (di notte 10°C!) e quotidiani temporali, mentre intanto la mia campagna ferrarese (se si escludono brutte grandinate) sta arrancando per estrema siccità, le piante sono stremate e il terreno è sempre più secco. Godiamoci allora qualche scatto di montagna, dove acqua, aria e suolo sembrano essere in pace ed armonia...
Certo, è una natura estiva molto diversa da quella di pianura a cui vi ho abituato, ma del resto è estate anche questa! Solo, un po' più in quota, rispetto alla campagna ferrarese... buona estate a voi!
Ho visto furtivissime volpi, placide mucche, riservati cavalli e simpatici asinelli che - ho osservato, con sorpresa - si rovesciano per terra e si rivoltano sulla pancia proprio come i gatti! Ma il top è stata certamente una piccola valle piena di... fischianti ed enormi marmotte! Ne sono rimasta conquistata, anche se l'unica foto dignitosa rende ben poco...
Tra i monti e le rocce, vicino ai laghetti, accanto ai sentieri nel bosco... ovunque spuntavano fiori e fiorellini spontanei, con quella loro bellezza discreta e rustica che aggiungeva un tocco di colore ad ogni paesaggio.
All'appello non sono mancati gli uccelli, dai socievoli germani reali in piena attività con i loro pulcini, ai gracchi alpini che volteggiavano in gruppo sulle vette più alte. Inoltre al rifugio Lagazuoi (dal Passo Falzarego) ho incontrato coppiette mamma-figlio (presumo) di un tipo di volatili che sinceramente faccio fatica ad identificare dalle mie scarse foto... forse un fringuello alpino? Un culbianco? In ogni caso, l'uccellino più chiaro con il becco giallo non faceva che richiedere di essere "imboccato" dalla sua controparte più scura (che doveva andare a caccia tra balconata e sassi), nonostante ormai i due uccelli avessero quasi le stesse dimensioni!
E adesso liberiamo l'entomologa che c'è in me con queste foto di insetti. Sono scoppiata in gridolini d'entusiasmo non appena ho visto un gruppo di ortiche invase da bruchi: diventeranno bellissime farfalle vanesse! E dire che di ortiche c'è pieno anche nella mia campagna, ma di bruchi neppure l'ombra... segno di quanto l'ambiente montano sia più pulito e adatto alla sopravvivenza delle delicatissime farfalle, mentre ormai i nostri campi coltivati a pesticidi e prodotti chimici non sono più ospitali per loro. Se solo ricordo quante farfalle in più c'erano quando ero bambina...
Inoltre ecco una foto di un bel brucone nero e arancio, grasso, grosso e pronto per diventare crisalide. Era infatti alla ricerca del posto giusto per sistemarsi e compiere la metamorfosi: diventerà una falena, Cuculia Lucifuga.
Nelle nostre passeggiate in montagna io e mio marito siamo stati costantemente attorniati da farfalle, in particolare c'erano decine e decine di piccole farfalline scure, tra il marroncino e il nero. Non potete immaginare che semplice meraviglia fosse camminare in compagnia di questi insetti leggiadri, forse non molto appariscenti ma così numerosi da far sembrare incantati i sentieri che percorrevamo, tra valli e boschi. Se la mia identificazione è giusta, si tratta di farfalle del genere Erebia, tipiche degli ambienti montani.
I giorni che ho trascorso sulle Dolomiti sono stati caratterizzati da temperature molto fresche (di notte 10°C!) e quotidiani temporali, mentre intanto la mia campagna ferrarese (se si escludono brutte grandinate) sta arrancando per estrema siccità, le piante sono stremate e il terreno è sempre più secco. Godiamoci allora qualche scatto di montagna, dove acqua, aria e suolo sembrano essere in pace ed armonia...
Certo, è una natura estiva molto diversa da quella di pianura a cui vi ho abituato, ma del resto è estate anche questa! Solo, un po' più in quota, rispetto alla campagna ferrarese... buona estate a voi!