Prendendo spunto da una domanda di Eli, ho deciso di dedicare un post alla "caccia-al-gatto", sport che quasi ogni "padrone" coscienzioso si trova a praticare sul fare della sera. In cosa consiste? Lo scopo è di recuperare l'amato felino in vista dell'avvicinarsi delle tenebre, per evitargli pericolosi vagabondaggi notturni ed altrettanto perigliosi incontri con animali non amichevoli (si va dallo scorbutico gatto del vicino alla mortale volpe). Naturalmente questo sport si pratica solo con gatti che abbiano libero accesso all'esterno, i mici che vivono in appartamento avranno tutta un'altra serie di attività ludiche serali.
Scende la sera d'estate: non c'è momento migliore per i gatti per gironzolare |
Sarà un post un pò scherzoso, ma prima vorrei sottolineare due questioni preliminari e serie, che dovrebbero essere ovvie:
1. Il gatto va sterilizzato: oltre alla motivazione generale del contenimento delle nascite, il micio in particolare sarà più casalingo e il suo istinto di vagabondare mettendosi in pericolo sarà ridotto;
2. E' fondamentale che il gatto, specie in zone con traffico o presenza di altri pericoli naturali (es. volpi) stia in casa di notte. Il gatto spesso viene abbagliato dai fari delle auto durante la notte e così finisce per essere investito; inoltre i nemici naturali del gatto sono quasi tutti notturni. Non fatevi impietosire dalle sue lamentele: se il gatto è stato fuori tutto il giorno, la sera potrà pure rassegnarsi a un coprifuoco.
La volpe è una minaccia mortale per il gatto ed è molto più diffusa di quanto si possa pensare. |
La caccia-al-gatto tende ad essere uno sport tipicamente primaverile-estivo: le rigide temperature invernali sono in genere sufficientemente autorevoli per convincere il gatto a stare in casa il più possibile. Nei periodi autunnali la caccia-al-gatto si risolve in un richiamo più o meno blando.
Sappiate che il gatto è un avversario astuto e dotato di diverse capacità che rendono difficile lo sport:
1. E' intelligente e caparbio: se non vuole farsi trovare, non si farà trovare;
2. Sa essere dannatamente silenzioso, cosa che va tutta a suo vantaggio;
3. Vede meglio di voi al buio e sente ogni vostro movimento: non lo prenderete mai di sorpresa;
4. E' mediamente piccolo, quindi può nascondersi quasi ovunque.
Questa è Lucy, una mia micia di anni fa. Se non fosse per la coda, la vedreste? |
In questo sport esistono diversi stili felini, che corrispondono ad altrettanti gradi di difficoltà per noi umani:
1. Se il gatto è di buon cuore e particolarmente casalingo e/o affettuoso, sentendo il vostro richiamo si farà vedere e si farà prendere senza troppe storie. Grado di difficoltà: facile.
2. Se il gatto possiede un discreto senso dell'umorismo, sentendo il vostro richiamo si farà vedere e inizierà una o più "manches" di "acchiappami, se ti riesce!", con chiaro intento giocoso. State attenti: i gatti sono bravi a coinvolgervi in questo gioco, ma per loro diventa anche estremamente eccitante e potrebbe indurli a sfuggirvi per ore. Grado di difficoltà: medio/difficile.
3. Se il gatto è un pochetto malfattore, ma soprattutto se ama molto la vita notturna, sentendo il vostro richiamo resterà perfettamente immobile, accovacciato in un cespuglio, e voi sarete angosciati fino alla mattina successiva, disperandovi sulla sua sorte. Grado di difficoltà: impossibile.
Presa!!! Questa è Gigia, adottata lo scorso anno (A Coda Alta) |
Del resto, voi avete alcune possibilità per contrastare un tale temibile avversario, e potete anche mettere in campo una serie di astuzie:
1. Anche voi siete intelligenti e soprattutto siete dotati di un orologio: siate rigidi e inflessibili sull'ora di rientro, che dev'essere sempre quella ogni sera (in modo variabile a seconda dell'ora del tramonto). Il gatto è abitudinario e dopo qualche mese di questo tran-tran, lo considererà una cosa inevitabile. O almeno, ve lo auguro.
1.1 Se il vostro gatto è libero di gironzolare in campagna, vi suggerisco di non aspettare troppo oltre il tramonto (se ne avete la possibilità, anzi, dovreste recuperarlo un pò prima), perchè sul fare del crepuscolo il gatto si "attiva" e si allontanerà di casa. A quel punto: tanti auguri a prenderlo.
Paciocca tenta la fuga tardo-pomeridiana nei campi, sperando di passare inosservata |
2. Anche se il gatto è silenzioso, non è indenne ai morsi della fame: abbinate sempre il rientro al pasto serale, in modo che il micio sia spinto a rincasare per fame e si sentirà anche gratificato. Questo implica non dargli da mangiare almeno nelle precedenti 6-8 ore, o lui vi farà bellamente "marameo!".
3. Anche se non prenderete mai di sorpresa un gatto, vale la psicologia al contrario. Se lo avvistate e capite che non ha la minima intenzione di farsi acchiappare, fingete di essere estremamente occupati in una qualche zona del giardino. Fingete interesse per una buca, una pianta, una pietra, ma soprattutto ignoratelo. Per lui sarà un richiamo irresistibile e non appena vi sarà a tiro, acciuffatelo senza pietà. Attenzione: il gatto impara in fretta.
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Spero che questo post, magari oltre a divertirvi un pò, vi abbia dato anche qualche utile suggerimento per affrontare la caccia-al-gatto con successo! Vi assicuro che, nonostante l'abbia messa sul ridere, qui c'è un compendio di tutta la mia decennale esperienza in materia.