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domenica 4 agosto 2013

VENTO: la ciclovia più lunga d'Italia

Come forse già sapete, sono appassionata di bici e pedalate in mezzo alla natura. Oggi vi parlo allora di un progetto davvero meritevole e apprezzabile: la ciclovia "VENTO", che collega appunto VENezia a TOrino grazie a una lunga, lunghissima pista ciclabile lungo il fiume Po. Si tratta di una ciclovia lunga ben 679 chilometri, di cui 632 lungo il fiume, collegata al meglio con stazioni ferroviarie e mezzi di navigazione fluviale.
Il progetto è del Politecnico di Milano e coniuga mobilità sostenibile, turismo, sport, valorizzazione di paesaggio e territorio lungo il più importante fiume italiano, ma anche opportunità occupazionali e di rilancio delle economie locali. Si legge sul sito del progetto: "VENTO è paesaggio, sviluppo, beni culturali, ambiente, agricoltura, fiume, natura, città, piccoli comuni, cibo, tipicità, sole, vento, salute, lavoro, futuro".

Il tracciato di "VENTO", immagine tratta da web

VENTO, tuttavia, non è ancora realizzata: per completarla (attualmente solo 102 chilometri sono "pedalabili" in sicurezza, ossia il 15% del totale) occorrono 80 milioni di euro. Per capire il valore concreto di questa cifra, sappiate che gli stessi soldi servirebbero per realizzare solo uno o due chilometri di autostrada. I vantaggi del cicloturismo legati a VENTO sarebbero molti, favorendo ritorni economici anche per gli operatori locali, senza contare la promozione di una mobilità più compatibile con l'ambiente. Interessante, a lato economico, è sapere che la ciclovia che costeggia il Danubio, di 320 km, produce un indottodi oltre 76 milioni di euro annui. Insomma, VENTO sarebbe un guadagno sotto ogni punto di vista: ambientale, economico, sociale. Vi spiega bene il progetto questo video di Luca Gregorio (fonte Youtube):


Non vi sembra un'ottima idea, in un mondo sempre più caotico, sempre più inquinato, sempre meno attento a paesaggi e piccole economie locali? A me sì. Il progetto è approvato da moltissime istituzioni e ed associazioni aderenti (tra cui anche WWF e LIPU), nonchè da privati cittadini. Vi invito dunque ad aderire gratuitamente all'iniziativa, proprio come ho fatto io (insieme ad altre migliaia di cittadini): basta mandare una mail a vento@polimi.it, con scritto:

Io sottoscritto NOME e COGNOME (ed eventuale AFFILIAZIONE) sostengo l'idea della grande opera /ciclovia VENTO e sollecito i Comuni, le Province, le Regioni, gli Enti Fluviali e il Governo a dare avvio alla realizzazione di VENTO nell'interesse di tutti.
Sono consapevole che il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, in linea coi propri fini istituzionali ha sviluppato il progetto "VENTO", cui ha dedicato un'apposita sezione sul sito istituzionale dell'Ateneo: http://www.progetto.vento.polimi.it/. Nell'ambito di tale progetto, il trattamento dei dati personali acquisiti verrà effettuato ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali". Al fine di effettuare un sondaggio di gradimento via e-mail, i Responsabili del progetto, previo consenso dell'interessato inviato con questa stessa mail spedita all'indirizzo vento@polimi.it, potranno pubblicare sul sito citato il nome e il cognome del mittente (e se esplicitata anche l'affiliazione). Non verrà invece pubblicato l'indirizzo di posta elettronica del mittente. Ai sensi della presente informativa, resa in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 13 del D. Lgs. n. 196/03, l'interessato autorizza quindi alla pubblicazione sul sito http://www.progetto.vento.polimi.it/ del proprio nome e cognome e se esplicitata, anche l'affiliazione. Responsabile del trattamento dei dati è il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - Progetto VENTO.

Buona domenica a tutti!

sabato 20 ottobre 2012

La vita in bicicletta: ciclismo o sbiciclata?

Philippe Delerme sostiene che il mondo si divide in due: i ciclisti, ossia quelli che su due ruote cercano la velocità e l'agonismo, e quelli che invece sbiciclano godendosi il paesaggio e la regolarità della pedalata tranquilla. "E' il contrario del ciclismo, la bicicletta" - dice Delerme - "Una sagoma profilata in viola fluorescente fa una discesa a settanta all'ora: è ciclismo. Due liceali affiancate attraversano un ponte a Bruges: è bicicletta." (P. Delerme, La prima sorsata di birra, p. 115). 

La mia bici, su uno dei miei ponti preferiti

Amo la bici da sempre, come poche altre cose nella vita. Un'ora in bici è un piacere che, per me, si equivale a preparare una buona torta, leggere un libro appassionante, accarezzare la mia gatta, guardare un film coinvolgente, suonare il piano. Mi sono quindi chiesta a quale categoria appartengo e immagino di potermi classificare tra quelli che amano la bicicletta più del ciclismo, anche se non c'è un confine così netto: "Ci sono però macinachilometri in bicicletta molto efficienti e anziani ciclisti molto tranquilli", ammette anche Delerme (op. cit, p.116). Ecco: io sono una macinachilometri in bicicletta molto efficiente.

In bici si possono fare incontri "d'altri tempi"...
Rumorose oche pronte a darti una beccata se ti avvicini troppo!

Effettivamente non sono una "ciclista": non riuscirei a concepire un giro in bici solo come sfida sportiva, senza poter entrare in comunione con l'ambiente nel quale si sfreccia, o nel quale si pedala pigramente. In bici la testa si alleggerisce, il corpo di distende in un ritmo sano e regolare, il fiato a volte manca ma mai per ansia o preoccupazione, solo per un piacevole sforzo che tempra il fisico. E gli occhi possono riempirsi di bellezza:




Melograni e salici piangenti sulla sponda del Volano
La bici è un modo "antico" di muoversi, ma sempre più necessario (almeno nel tempo libero!) in un mondo congestionato, trafficato e inquinato come il nostro. La vita, sulla sella di una bicicletta, trova una propria dimensione di movimento e raccoglimento, di attività e riflessione. E voi come andate in bicicletta? Siete ciclisti o "sbiciclanti"? Comunque sia, per tutti vale quel che saggiamente diceva Albert Einstein: la vita è come andare in bicicletta, per stare in equilibrio devi muoverti.