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lunedì 13 agosto 2018

Ogni gatto ne va matto: rotolarsi sulla terra arata!

Forse chi ha un gatto d'appartamento non lo sa, ma una delle passioni dei gatti è esattamente questa: rotolarsi con soddisfazione e ripetutamente sulla terra nuda e arata, quando è bella secca e polverosa! Nemmeno fossero galline, ho osservato in quasi tutti i gatti che avevano la possibilità di uscire all'aria aperta questa singolare predilezione: in un certo momento della giornata, corricchiano verso il campo, o l'orticello, o semplicemente l'aiuola di terra smossa e priva di erba, e si rotolano a più riprese, visibilmente felicissimi di impolverarsi il mantello!
Certo ogni gatto dimostra questo comportamento anche in altre circostanze, ad esempio si rotola sul divano o sul pavimento, ma credetemi che i gatti che possono rotolarsi sulla terra nuda dimostrano una contentezza doppia ed è chiarissimo come vadano a cercare proprio questo tipo di "terreno". La mia gatta ad esempio ha a disposizione un mucchio di metri quadri tra casa e prato, eppure non l'ho mai vista rotolarsi con tanto entusiasmo se non sulla terra arata... quando si rialza, tra mille fusa, vi lascio immaginare il colore del suo mantello...!

Ecco Romeo, il gatto dei miei suoceri!


Ci sono diversi motivi per cui un gatto "si rotola":
# Quando è in calore (ma da ciò sono esclusi tutti i gatti sterilizzati);
# Quando è particolarmente felice e magari in vena di giocare con il suo amico umano, in sua presenza;
# Per marcare un certo territorio, ma in questo caso il rotolamento è seguito o preceduto anche da tutto uno "strofinamento" del corpo, anche in piedi, e da movimenti specifici della coda (per rilasciare il proprio odore sul posto)... ricordate il mio post sulle marcature?
# Per provare piacere fisico, strofinando e "grattandosi" il corpo a contatto con la superficie su cui si rotola.
Come spiegare allora la predilezione dei gatti per la terra nuda, secca e polverosa? 


Su libri e forum si trovano le più disparate opinioni ed esperienze, ma io sono giunta a una mia personale conclusione. Considerando che questo comportamento si rileva anche in gatti sterilizzati (niente calore che giustifichi la cosa, quindi), che un micio se è felice si butta a terra sul posto per giocare con il suo umano (non ha bisogno di correre in un campo arato!) e che il "rotolarsi" sul campo sembra essere fine a sé stesso (non è accompagnato da altri atteggiamenti per marcare il territorio)... beh, evidentemente i gatti lo adorano e basta, la terra secca e polverosa è per loro fonte di piacere fisico! A riprova di ciò, ho osservato che mai un gatto andrebbe a rotolarsi su un campo di terra umida, così come mi sembra chiara la preferenza per la terra nuda e arata rispetto a un prato d'erba, per rotolarsi e "grattarsi" la schiena. Forse si tratta anche dell'odore del terreno nudo, o della sensazione fisica di una superficie irregolare e spigolosa sul loro corpo.

 

Ho anche preso in considerazione che questo comportamento possa assomigliare ai "bagni di terra" dei polli, ma sapendo che i gatti si puliscono già a dovere quotidianamente con il loro accurato grooming, non sono certa di poter includere quest'ipotesi tra le possibili spiegazioni. È pur vero che, dopo il rotolamento sulla terra e conseguente "impolveramento", il gatto non sembra avvertire alcuna necessità di pulirsi, come se non si fosse per nulla "sporcato" ma anzi il suo mantello polveroso fosse assolutamente in ordine... quindi chissà, magari per lui è un trattamento speciale, come lo scrub per noi donne! 
Scherzi a parte, credo che la motivazione più valida possa essere semplicemente il piacere dato dal rotolarsi sul terreno, per odore e consistenza della terra secca. Se un veterinario comportamentalista o un etologo più esperto di me volessero contraddirmi o confermare la mia idea... commentate qui, ve ne prego! Ma siete chiamati anche tutti voi, miei fedeli o occasionali lettori, a dirmi la vostra idea e a raccontarmi le vostre eventuali esperienze in merito!

martedì 9 gennaio 2018

Ogni gatto ne va matto: l'aspirapolvere, odio o amore?

Come si comportano i vostri felidi in presenza dell'aspirapolvere in funzione? Per quanto mi riguarda, di tutti i gatti che ho avuto, nessuno ha mai manifestato nè confidenza, nè il più minimo apprezzamento per questo molesto e rumoroso apparecchio domestico... al limite, raggiungevano una rassegnata abitudine al fastidio e arrivavano a comportarsi in maniera dignitosa ma decisa: "o me, o l'aggeggio". Infatti Paciocca, non appena ci vede armeggiare con l'aspirapolvere nelle sue vicinanze (il che significa: sullo stesso piano della casa), se ne va altrove, costernata. Non bastasse il trambusto, va detto che spesso il malefico strumento va a colpire proprio laddove il gatto dorme: poltrone, divani, cuscini, tappeti... quindi per forza, i gatti non lo amano. 

Ecco Paciocca che se ne va, vagamente stizzita, all'arrivo dell'aspirapolvere
Eppure... eppure internet ha il potere di svelare clamorose eccezioni alla regola, così che Youtube è pieno di video esilaranti e sorprendenti di gatti domestici non solo abituatissimi all'aspirapolvere, ma perfino amanti dell'elettrodomestico! Che dire ad esempio di questo micio tigrato che, ben lungi dall'avere problemi di tolleranza verso spazzole e cardatori, si fa addirittura aspirare il mantello? Il rimedio definitivo e assoluto al pericolo "palle di pelo", dopo un simile trattamento! Per quanto mi riguarda, è un filmato quasi fantascientifico...



Ma non è tutto, perchè i gatti apprezzano la tecnologia, lo sappiamo. E così, dopo un primo, inevitabile e comprensibile sconcerto di fronte alle aspirapolveri di nuova generazione (quelli rotanti e automatici), hanno subito capito quanto avrebbero potuto beneficiare da questi piccoli "robot" domestici. Volete mettere lo spasso di farsi trasportare per casa da queste specie di "astronavi" striscianti, supervisionando al contempo le pulizie? Ai gatti non pare vero...



E i vostri mici come si comportano di fronte all'aspirapolvere, di vecchia o di nuova generazione? Aspetto i vostri commenti in proposito, intanto buona settimana a tutti voi!

mercoledì 21 gennaio 2015

Ogni gatto ne va matto: le olive e gli altri improbabili cibi amati dai gatti

Sembra incredibile ma, se offriste al vostro gatto un'insospettabile oliva, potreste restare davvero stupiti nel vederlo divorarla come se fosse il più prelibato dei bocconcini! Sapevate infatti che tanti gatti vanno letteralmente pazzi per le olive? In rete si leggono (e si vedono!) tante testimonianze che sembrano straordinarie: mici che le cercano appositamente, altri che si strusciano sul barattolo dopo averle mangiate, altri gatti che vanno in estasi al momento dell'assaggio. Per noi uomini tutto ciò è veramente bizzarro! Le olive, oltre ad essere un cibo dal sapore particolare, non hanno niente a che vedere con la carne di cui dovrebbe nutrirsi il nostro micio... e se esistono gatti addirittura così schizzinosi da rifiutare determinati tipi di carne, come possono impazzire per le olive? 
In realtà in questo caso è presto detto: le olive contengono composti che agiscono sugli organi olfattivi (e in particolare sull'organo di Jacobson) del gatto in modo simile al nepetalattone dell'erba gatta, che eccita il micio in modo irresistibile. Ecco perché tanti gatti adorano le olive e ne sono irrefrenabilmente attratti. Come già detto anche nel caso dell'erba gatta, non tutti i mici sono ugualmente sensibili a questo tipo di stimoli olfattivi... e meno male: le olive non sono esattamente il tipo di cibo idoneo per un gatto!

Fonte immagine QUI
Avete mai osservato nel vostro gatto una speciale predilezione per le olive? Potreste fare una prova, ricordandovi sempre però che le olive non devono essere incluse nella regolare dieta del micio, perché sono molto salate e per questo non idonee per i nostri animali domestici! Per quanto mi riguarda, Paciocca non ha mai avuto occasione di assaggiare un'oliva e non credo che gliela proporrò.
Però non finisce qui: i nostri piccoli felini domestici, a livello di gusti e preferenze alimentari, riescono a sorprenderci ulteriormente! Non è insolito infatti, ascoltando i racconti e gli aneddoti di tanti proprietari di gatti, scoprire che ci sono altri cibi improbabili che riscuotono grande successo tra i mici. Ad esempio sono ormai note le storie di gatti golosi di broccoli, piselli e altre verdure, per non parlare di gatti che si gustano volentieri una banana, a piccoli bocconi piluccati direttamente dal frutto sbucciato. Più che gatti, scimmiette? In realtà ci sarà certamente una ragione per queste strane preferenze alimentari dei nostri amici con le vibrisse: probabilmente, come per le olive, in determinati alimenti che sono così lontani dalla dieta da stretto carnivoro che dovrebbe seguire il gatto, si ritrovano composti, odori e sostanze che attraggono in modo specifico l'animale.

Fonte immagine QUI
Personalmente ho poi potuto constatare che ogni gatto ha gusti ben specifici: c'è chi apprezza il dolce (anche se non dovrebbe, non fa bene agli animali!) di panettoni, pandori, saccottini e muffins appena sfornati, c'è chi invece non resiste ai sapori intensi e salati come quelli delle patatine fritte di sacchetto o dei ciccioli (e anche in questo caso, questi alimenti sono vietati perché troppo, troppo salati). Ho poi assistito con i miei occhi ad una scena praticamente inspiegabile secondo la logica umana: il fratello di Paciocca divorava il guscio delle arachidi, cercandone ancora e ancora! Immagino che un'esperto di chimica degli alimenti riuscirebbe a spiegare anche questo fenomeno!
E i vostri gatti quali cibi insoliti apprezzano? Li avete mai sorpresi nel mangiare con gusto alimenti che mai vi sareste aspettati? 

mercoledì 27 agosto 2014

Ogni gatto ne va matto: l'erba gatta!

Si fa presto a dire "erba gatta"! Tutti noi conosciamo la classica vaschettina d'erba fresca per gatti in vendita nei negozi specializzati, così come avremo certamente osservato il nostro micio mordicchiare qualche verde filo erboso, nel nostro giardino o appunto dalla sua vaschetta. Ebbene, ho una rivelazione per tutti coloro che ancora non lo sapessero: l'erba di cui si ciba il micio non è la vera "erba gatta", ma semplice erbetta di prato! 
Il nostro gatto infatti, nonostante sia un carnivoro stretto, sembra non poter fare a meno di ingerire anche piccole quantità d'erba, prediligendo i fili più lunghi e "croccanti". Come si spiega questa necessità? Non c'è ancora un parere unanime a livello scientifico, ma sembra che l'erba possa aiutare il micio a regolare le proprie funzioni intestinali, eventualmente agendo anche come emetico in caso di palle di pelo da espellere o di cattiva digestione, oppure ancora potrebbe fungere come "integratore" naturale di acido folico. 

Paciocca impegnata a cibarsi di qualche filo di comunissima e infestante "gramigna"
Per tutte queste ragioni l'erba fresca non dovrebbe mai mancare al nostro micio ed è per questo che ai gatti d'appartamento, che non possono godere di un giardino, è auspicabile fornire sempre una vaschetta di erba per gatti: questo eviterà anche spiacevoli "incontri" tra il nostro felino e altre piante d'appartamento, prese di mira qualora non ci fossero alternative, con il pericolo che potrebbero perfino essere tossiche! Ma veniamo al punto fondamentale: l'erba per gatti che si trova nei negozi, o l'erba comune dei giardini di cui si cibano i nostri gatti... non è la vera "erba gatta"! 

Paciocca ha una vasca di erba perfino in terrazza (e ne approfitta)!
Ho ben imparato questa lezione quando, uno degli scorsi inverni, considerando che Paciocca non aveva erba fresca da "brucare" (in giardino era tutta ingiallita a causa del freddo), ho comprato una vaschetta di erbetta per gatti, convintissima che la mia micia ci si sarebbe buttata a capofitto. La sua reazione? Un'annusata annoiata e un bel rifiuto netto del mio verde regalo! Paciocca per tutto l'inverno non ha degnato di uno sguardo la vaschetta, pure se sopra c'era scritto "erba gatta", e ha aspettato primavera per tornare a mordicchiare l'erba campagnola del giardino. Così ho scoperto che quella in vendita non è "erba gatta", ma semplice erba di prato... di fronte alla quale la mia micia, abituata all'odore e al sapore di quella del proprio giardino, non ha voluto sentire ragioni.

Ecco la vera erba gatta: Nepeta Cataria. Fonte Wikipedia, QUI
Ma allora, qual è la vera erba gatta, quella per cui si dice che ogni gatto faccia follie, perdendo senno e dignità? Si tratta della Nepeta Cataria ("catnip"), una pianta aromatica e officinale che serve per abbellire i nostri giardini e funge anche come antizanzare naturale (ha un odore repellente per questi insetti). Di fronte alla Nepeta Cataria, il nostro gatto potrebbe perdere la testa, iniziando a strusciarsi in maniera licenziosa, fare le fusa a sproposito, ribaltarsi a pancia all'aria in preda ad un evidente stato di estasi. Il mistero è presto svelato: questa pianta contiene "nepetalattone", una molecola che agisce analogamente ai feromoni felini e li eccita moltissimo. Ecco quindi che il micio a contatto con la Nepeta Cataria perderà per qualche minuto il controllo di sè, strusciandosi e facendo le fusa a tutto andare. Le foglie essiccate di questa pianta possono essere inserite in cuscini o giochi per gatti - spesso se ne trovano in commercio - così da rendere più appetibili questi accessori per i nostri amici felini. Ecco a voi la tipica reazione felina alla "Catnip":




Interessante è scoprire che non tutti i gatti sono ugualmente sensibili alla Nepeta Cataria (la sensibilità è ereditaria, dipende da un gene) e, anche se finora la maggior parte di gatti domestici è stata suscettibile agli effetti dell'erba gatta, secondo questo interessante articolo si sta riducendo la percentuale di gatti "sensibili". Esistono anche altre piante stimolanti per il nostro micio, come ad esempio la valeriana comune (Valeriana Officinalis). Dobbiamo preoccuparci degli effetti di questa vera e propria droga per gatti? Parrebbe di no: non sono stati osservati effetti collaterali, nè pericoli da assuefazione. E i mici non sono gli unici felidi ad amare la "Catnip": anche i grandi felini non possono fare a meno di apprezzarla! Guardate questo fantastico video (il leopardo e la tigre si rotolano proprio come gatti!):


In conclusione, non facciamo mai mancare al nostro micio la possibilità di cibarsi di erba di prato, o direttamente in giardino o nella vaschetta, perchè è utile per il loro benessere... ma se vogliamo stuzzicarlo un pò, offrendogli qualcosa di veramente straordinario, proponiamogli la Nepeta Cataria: e il gatto ne andrà matto (letteralmente)!

martedì 24 luglio 2012

Ogni gatto ne va matto: bere acqua da sottovasi e pozzanghere

Chi ama i gatti lo sa: tra le tante loro stranezze che ce li rendono così adorabili, una di queste è la predilezione per l’acqua di sottovasi e pozzanghere. Avvicinate al gatto una ciotola di acqua fresca e pulita: se non sarà particolarmente assetato, probabilmente la snobberà con sguardo scettico. Avvicinategli invece un sottovaso pieno di acqua torbida e verdina: la lapperà felice. Come mai questo comportamento che a noi sembra privo di logica? 

Foto da web
Risponde a questa domanda Desmond Morris in Capire il gatto: “L’acqua stagnante delle pozzanghere è molto più invitante: può anche essere piena di microbi e di vegetazione in putrefazione, ma si tratta di materia organica e naturale che può solo aggiungere un sapore stuzzicante all’acqua” (p. 53).
E lo confermo: Cacio, il mio primo gatto, amava bere l’acqua stagnante in un contenitore arrugginito: probabilmente il ferro nell’acqua gliela rendeva particolarmente appetibile! Per non parlare di quando concimiamo con il sangue di bue le piante… chissà, forse per i gatti l’acqua “putrida” assume un bouquet di profumi irresistibili, come se fosse per noi il miglior vino italiano!

Foto da web
In realtà sarebbe importante che il micio non bevesse un’acqua "sporca", dato che abbeverandosi in tal modo può contrarre parassiti o malattie. Come risolvere la questione?
Essenzialmente si può agire in due modi, per rendere al micio più gradita l’acqua della sua ciotola:
1) l’acqua di rubinetto è clorata, cosa che può conferirle un odore inappetibile: si potrebbe quindi pensare di lasciar riposare un po’ l’acqua di rubinetto prima di offrirla al gatto;
2) la ciotola deve essere risciacquata in maniera estremamente accurata, perché il fine olfatto felino coglierà sicuramente ogni traccia di detersivo e del suo repellente odore. Magari lavate la ciotola con un detersivo non profumato… spesso si trova in commercio detersivo al limone o all’aceto, ma sappiate che i gatti odiano tutti gli agrumi e gli odori acidi!

Foto da web
Mi permetto di fare una piccola osservazione sul primo punto: nonostante il cloro possa dare un odore sgradevole all’acqua, dubito che possa anche scoraggiare così un gatto dal berla, dal momento che un’altra usanza diffusa tra la popolazione felina è proprio quella di abbeverarsi direttamente dal rubinetto aperto. In questo caso, però, forse il gatto è così attratto dall’acqua che scorre, come fosse un serpentello da catturare, che preso dal "gioco" può non fare caso al cloro… chissà! 

Foto da web
In ogni caso, ogni sera mi premuro di cambiare l’acqua per Paciocca, buttando quella vecchia ai fiori (“l’oro blu” non si deve sprecare mai, mi raccomando!): devo dire che la mia gatta mi dà anche soddisfazione, abbeverandosi volentieri un paio di volte al giorno dalla sua ciotola pulita… e nonostante ciò, talvolta continua ad essere attratta dall’acqua putrida del sottovaso del “tronchetto della felicità”: chissà quali aromi la attraggono! Per tacere, tra l’altro, di tutti quei gatti che amano abbeverarsi dal wc…  il mondo felino, insomma, nonostante noi ci sforziamo di comprenderlo e di spiegarlo in modo razionale, resta pieno di piccole abitudini misteriose, che ci rendono i mici a volte enigmatici e spesso sorprendenti compagni di vita quotidiana.

lunedì 12 marzo 2012

Ogni gatto ne va matto: arrampicarsi sugli alberi

Oggi inauguro una nuova rubrica: Ogni gatto ne va matto, nella quale tratterò le preferenze più curiose del nostro micio domestico.
Un'attività che in genere ai gatti piace molto è l'arrampicata sugli alberi. Avete mai conosciuto gatti che non adorassero salire sugli alberi o, in generale, arrivare su posti sopraelevati? Io mai, anzi tutti i miei gatti hanno sempre fatto carte false pur di raggiungere vette inesplorate, ivi compreso il tetto della casa... (poi venivano prontamente recuperati da mio padre, che saliva lui stesso sul tetto). 
I mici spesso sono bravi arrampicatori, grazie alla loro agilità e al loro perfetto senso dell'equilibrio, per merito della loro coda in grado di bilanciare il peso del corpo. Questa tendenza dei gatti "all'altitudine" si deve a diversi motivi: indomabile curiosità felina che li porta ad arrivare dovunque, nonchè l'antico istinto di animale selvatico che suggeriva di guadagnare un punto d'osservazione in alto, per essere padroni del territorio, così da localizzare eventuali prede, ma anche per raggiungere un posto sicuro dai predatori. In natura, ad esempio, il leopardo passa molto del suo tempo sugli alberi e non è insolito che vi porti i resti della preda, per consumarla con calma appollaiato tra i rami, evitando così che altri predatori possano sottrargli il pasto.

Paciocca su un albero: è una maestra di arrampicata
e fin da piccola è sempre stata bravissima a scendere

In realtà non tutti i gatti sono da subito esperti arrampicatori: spesso raggiunta la vetta, se non trovano un pò di calma interiore, diventa per loro difficile scendere perchè si fanno prendere dal panico. Il problema fondamentale è che il gatto, per conformazione di zampe e unghie, trova davvero molto facile e divertente l'arrampicata, ma molto ostica la discesa. Il gatto quindi deve trovare il modo di scendere piano, artigliandosi al tronco, cosa fattibile solo se si mette con il muso rivolto verso la chioma e non verso il terreno, mettendo poi una zampa dietro l'altra, all'indietro. E' una discesa un pò alla cieca, che a qualche gatto sembra controintuitiva, quindi non tutti i mici ci riescono immediatamente. Di solito, specie se l'albero è ricco di rami e di appigli, prima o poi il gatto si fa coraggio e decide di tentare la discesa.
Chiamare i pompieri per cercare di aiutare il gatto a scendere dovrebbe essere l' "ultima spiaggia": sappiate che l'intervento dei vigili del fuoco può spaventare molto il gatto, che potrebbe perfino lanciarsi nel vuoto, prima di venire raggiunto dalla gru. Quindi bisogna sempre valutare bene la situazione, perchè non è detto che il nostro intervento sia sempre la cosa migliore; bisognerebbe intervenire solo quando è chiaro che il micio non ha alcun mezzo grazie al quale scendere autonomamente.

"Chissà mai che non riesca a prendere qualche uccellino..."

In linea di massima, comunque, i gatti imparano velocemente i propri limiti e un micio che sia poco adatto all'arrampicata sugli alberi, dopo una prima esperienza negativa, tenderà ad evitare di farlo. I gatti invece che, come Paciocca, sanno salire e scendere alla perfezione, non perderanno occasione per farlo e per sottolineare il fatto (anche a voi!) che loro possono. La mia gatta ama talmente le altezze che non solo si arrampica sugli alberi, gasatissima, il più in alto possibile, ma ogni notte sale anche un'intera scala a pioli per raggiungere il soppalco del nostro garage, che è diventato la sua "zona notte". Ogni mattina scende placidamente dalla scala, salutandoci allegramente. Evito di sottolineare il fatto che io soffro di vertigini e sul soppalco non sono mai riuscita ad andarci...


"Vuoi venire anche tu quissù?"

Vi lascio appunto un video della mia gatta in una sua performance (neppure delle migliori) su un arbustro del giardino: "Paciocca Free Climbing"... o farei meglio a dire "Tree Climbing"? Notate la nonchalance con cui mordicchia il legno e gioca tra i rami, incurante della postazione poco stabile: la classe non è acqua...




P.s. Se pure troverete questo video insignificante, nel frattempo potrete ascoltare "La Primavera" di Vivaldi. Già questo è un buon motivo per guardarlo!