La lettura che vi propongo oggi è "Il bassotto e la Regina" di Melania Mazzucco, favola dal "sapore esopeo" che ha per protagonisti animali e uomini impegnati nel vivere le loro rispettive vite che, di tanto in tanto, si intrecciano le une con le altre. I personaggi animali sono principalmente cani: Platone il bassotto dal cuore puro, pronto a sacrificarsi per gli altri; Regina la levriera afghana, bellissima e fiera che così poco sa della vita; Tyson e Monzón i pitbull, educati ad essere aggressivi verso il mondo e fedeli al loro padrone, traditi infine proprio da quest'ultimo. La voce narrante è affidata ad un arguto pappagallo, che tutto osserva con occhio critico e intelligente; mentre una tartaruga leopardo, chiamata Leo, impersona una presenza saggia e onnipresente, a metà tra la voce della coscienza e una sorta di angelo custode, che interviene solo quando i personaggi hanno compiuto il loro percorso. Il racconto è imperniato sull'amore del bassotto Platone per la splendida - ma altezzosa e sfuggente - Regina, la quale si ritrova suo malgrado ad essere oggetto di traffico illegale di animali: da questa situazione di partenza, la storia si dipanerà attraverso varie vicende, chiudendosi in un lieto fine che onestamente non è scontato.
I personaggi umani vengono dipinti con poche ma essenziali pennellate: il padrone del bassotto è Yuri, studente di filosofia che, al di là di ogni teoria libresca studiata tra le mura del suo piccolo appartamento, solo quando conosce Ada, innamorandosene, si impegnerà davvero a costruire la propria vita. Poi c'è "Il Tatuato", padrone dei pitbull e commerciante illegale di animali, che si renderà conto della brutalità delle proprie scelte solo dopo averne commesse troppe.
Si tratta di una storia solo
apparentemente favolistica, per nulla infantile e capace di parlare ad
ognuno di noi, perchè non solo ritroviamo tanta (cattiva) umanità nel Tatuato, ma anche nella "prima" Regina, che guarda più all'apparenza che alla sostanza delle cose, si pone con un'ingenuità presuntuosa rispetto alla vita e ne pagherà le conseguenze. I personaggi più puri sono Yuri e Ada, giovane coppia alla prese con le difficoltà della vita, ma soprattutto Platone, capace di amare con una generosità fuori dal comune e per questo in grado di uscire pulito da ogni situazione, anche quelle più difficili. E' una "favola di formazione", se così si può dire, perchè tutti i personaggi compiono un proprio percorso, fatto di scelte grandi e piccole, ma soprattutto di presa di consapevolezza verso ciò che è giusto e sbagliato. E la tartaruga Leo che, come dicevo prima, è insieme voce della coscienza e angelo custode, non a caso interviene solo quando le scelte buone sono già state prese, nell'intimità del proprio cuore. Per la serie: non aspettiamoci il bene, se prima non siamo noi a sceglierlo e perseguirlo. Arricchiscono questa bella favola, che tanto può dirci sulla realtà, le illustrazioni di Alessandro Sanna.
A me non è piaciuto, e non saprei neppure individuare "la causa principale". Personaggi male assortiti, Regina antipatica, Tatuato brutale (che fine orribile fa fare alla signora Leo!) e Platone poverino, goffo e brutto, un po' un Cyrano De Bergerac canino e l'unico insieme alla tartaruga e al pappagallo che salverei. E dire che mi ispirava molto...
RispondiEliminaNon sapevo di questo libro di Melania Mazzucco, lo metto nella mia lista di libri da leggere.
RispondiEliminaBuona giornata!
@ Lumi: interessante il tuo commento, grazie per averlo lasciato! Ti dirò che anche io, fino a metà libro, ho avuto le tue stesse impressioni: Regina decisamente antipatica e personaggi stranamente assortiti... ma poi, nel complesso, mi sono accorta di quanto questo possa corrispondere alla realtà. Ecco, la trovo una favola tremendamente realistica e per questo mi è piaciuta molto... Regina, poi, con tutte le sue scelte sbagliate (o non-scelte) che l'hanno condotta su strade pessime, finchè non ha avuto il coraggio di raddrizzarsi, mi ricorda tante persone che prima di prendere in mano la propria vita devono compiere tanti, tanti errori. Così Platone mi ha ricordato quelle poche persone che, in questo mondo e senza particolari sforzi, solo restando se stessi, riescono a rimanere puri e solidi. La signora Leo è fantastica e il pappagallo (anzi pappagalla) pure!
RispondiElimina@ Lolle: se lo leggi sappici poi dire le tue impressioni! Buona giornata a te!!
Ciao Silvia, grazie per la tua segnalazione, i vostri commenti poi mi hanno incuriosito ancor di più! belle le illustrazioni, lo cerco! ciao!
RispondiEliminaAh ecco mi sembrava che le illustrazioni fossero di Sanna (quanto mi piace questo disegnatore!!)
RispondiEliminaahahahah scusa se non sono partita dalla trama del libro, ma la copertina mi aveva subito colpita!
Bellissima storia, farò un salto in libreria per cercarlo!!!!