mercoledì 6 novembre 2019

"Breve storia di un raggio di sole" di Gianumberto Accinelli

Ormai lo sapete: in questo blog ci sono autori che ciclicamente ritornano, per il mio e il vostro piacere... perchè le "penne" illuminate sono patrimonio dell'umanità, ancora meglio se parliamo di scrittori italiani! Gianumberto Accinelli è uno degli autori che amo moltissimo, appassionato divulgatore scientifico ed entomologo. La sua "Breve storia di un raggio di sole" è un'inusuale narrazione, in sostanza, di un'enorme e soprendente rete alimentare, estesa su tutto il mondo. Si parte dal miracolo forse più suggestivo che avviene quotidianamente sulla nostra Terra: la trasformazione dell'energia solare, della "luce" - quel raggio di sole protagonista del titolo - in energia spendibile per la vita, grazie alla fotosintesi clorofilliana. 
Ci avete mai pensato a quanto sia incredibile il fatto che le piante riescano a produrre zuccheri - la prima energia vitale - "semplicemente" combinando anidride carbonica, luce e acqua? Una ricetta chimica straordinaria, che sta alla base di tutta la vita, compresa la nostra. E dalle piante - il "gradino alimentare" dei produttori - di cui Accinelli ci racconta vita, morte e soprattutto "miracoli", passiamo via via alle forme di vita animali, produttori e consumatori... senza dimenticare quanto lenta e graduale sia stata l'evoluzione della vita. 



Accinelli, da buon entomologo qual è, sceglie però erbivori e carnivori "sui generis": non aspettatevi necessariamente mucche, gazzelle, lupi e leoni, bensì siate pronti ad essere catapultati nel micro-mondo del giardino... scoprirete che le formiche, ad esempio, praticano una vera e propria "pastorizia" sugli afidi (ecco un erbivoro sui generis!) o la coltivazione dei funghi, così come vi addentrerete nella giungla del vostro cortile per un safari specialissimo, cercando la temibile coccinella... un predatore più efficiente di un leone! 
Non solo insetti però, in questo bel saggio divulgativo: troviamo anche animali eccezionali come la lumaca fotosintetica (unico animale al mondo in grado di svolgere la fotosintesi... e io che ero fermamente convinta che nessun animale potesse compierla!), oppure una lucertola senza zampe che dimora nei formicai alla ricerca di protezione e cibo extra.
Infine si arriva all'ultimo anello della catena, o per meglio dire ai nodi della rete che riportano direttamente al via: i decompositori, che si occupano di far tornare disponibili per la vita tutte le sostanze utili che resterebbero altrimenti intrappolate nella materia ormai morta. 
Nessuna morale a tutte le storie che si intrecciano e si srotolano sul pianeta, intersecando spesso anche le nostre vite antropizzate... se non forse una consapevolezza, che dovrebbe rincuorarci e allo stesso tempo farci riscoprire la nostra appartenenza a tutto il pianeta vivente: la Natura vive e si sviluppa tra mille difficoltà quotidiane, nella lotta per la vita e la morte, nella fatica per la sopravvivenza e alle prese con davvero tanti, tanti problemi da risolvere. E' così per ogni specie vivente, e noi non facciamo eccezione: così funziona tutto questo nostro mondo, naturale ed antropizzato, illuminato dai raggi del sole.

3 commenti:

  1. Silvia che bella recensione ci hai proposto in questo tuo scritto!
    Grazie perchè è un mondo al quale si pensa in modo superficiale e spesso dando per scontato tante cose. Ovviamente sto parlando di me! Un abbraccio e grazie per la segnalazione
    Ciao Susanna

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  2. Il tuo entusiasmo per questo libro è contagioso, mi hai incuriosito molto!!!
    Baci

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  3. Ciao 👋 Silvia, non conoscevo questo libro, grazie per la recensione 😊 sembra molto interessante!

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