lunedì 5 settembre 2011

"Il lupo e il filosofo" di Mark Rowlands

"Lezioni di vita dalla natura selvaggia" o piuttosto "come un animale ci cambia la vita": questo è il succo del romanzo-saggio del professore di filosofia Mark Rowlands. Il lupo e il filosofo è essenzialmente un libro biografico e, secondariamente, un'opera di filosofia. Rowlands vi racconta i suoi quasi 11 anni di vita trascorsi accanto a Brenin il lupo, acquistato quand'era cucciolo e diventato suo vero e proprio compagno di vita: il maestoso animale lo accompagnerà alle lezioni di filosofia, nei suoi viaggi, durante ogni tappa dell'esistenza umana, finchè gli sarà possibile.


La copertina del libro

Grazie alla condivisione delle giornate e degli anni con Brenin, in Rowlands si farà strada una diversa concezione filosofica del mondo e, soprattutto, degli uomini: si può essere "lupi" o "scimmie". Secondo il filosofo, i primi identificano un modo di essere profondamente onesto, "duro e puro", coraggioso; le seconde rispecchiano invece la stragrande maggioranza dell'umanità, ovvero un modo di essere teso alla superficialità, all'inganno del prossimo per la salvaguardia di se stessi.
Al di là della prospettiva filosofica che viene proposta, con la quale si può concordare o meno, colpisce molto la storia delle vite intrecciate del lupo e dell'uomo. I vari aneddoti biografici di Mark e Brenin sono preziosi perchè raccontano del rispetto e della fedeltà che si instaurano in un legame affettivo tra due specie diverse, un legame dal quale scaturiscono poi tutte le riflessioni filosofiche di Rowlands. Effettivamente si coglie davvero che, senza aver mai conosciuto Brenin, la vita e il modo di essere del filosofo sarebbero profondamente diversi: può un "semplice" animale influenzare tanto la vita di un essere umano? Leggendo il libro, non si può che rispondere un deciso "sì".


Mark Rowlands e Brenin
Fonte web: qui

Probabilmente questo romanzo-saggio può venire maggiormente apprezzato da chi un pò se ne intende di filosofia, perchè tratta tanti temi in modo effettivamente filosofico, seguendo un approccio che può non essere compreso subito da chi non ha dimestichezza con questa impostazione. Tuttavia il merito migliore del libro è l'essere una conferma di come, effettivamente, condividere parte della propria esistenza con un animale possa dare una visione diversa del mondo e di se stessi, una prospettiva che, una volta abbracciata, non si può più abbandonare. Non importa che l'animale in questione sia un lupo, un cane o un gatto: il punto è che davvero può cambiarci la vita.

15 commenti:

  1. Ho preso nota.....mi stuzzica molto!

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  2. ciao
    grazie per questa informazione. Un libro da leggere.

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  3. Fammi capire, quest'uomo si è preso in casa un lupo come animale domestico?! E' davvero incredibile, anche perché da quanto ne so il lupo è un animale molto solitario. Non so fino a che punto la distinzione domestico-selvaggio sia una convenzione umana, per quanto vivere con un umano sia una forzatura, se ne esce sempre cambiati nel bene e nel male. Vale sia per l'umano che per l'animale. Un mio amico mi ha raccontato che quand'era bambino ha tenuto per un po' un leone, ma in questo caso non si poteva parlare di animale domestico. Il libro mi incuriosisce molto, guarderò se lo trovo in biblioteca! Grazie mille Silvia!

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  4. @ Nonnatuttua e robby: Spero che possa piacervi, è un libro molto particolare e intellettualmente stimolante, devo dire che merita!!

    @ Anna: anche io ci sono rimasta quando lessi la copertina pensando a tenere un lupo come animale domestico. In realtà nel libro viene raccontato che Brenin è lupo al 96%, che dovrebbe essere la massima percentuale "di lupo" consentita dalla legge americana per tenerlo come domestico... anche se in altri pezzi di romanzo l'autore racconta che probabilmente nessuno ha mai accertato "la percentuale" e Brenin potrebbe essere un lupo vero, non incrociato con cani. Purosangue o incrociato, dalla foto comunque si vede bene che Brenin non è un barboncino ma un meraviglioso lupo! E questo rende il loro sodalizio molto speciale, pensando anche al fatto che Brenin si affeziona moltissimo a Mark.

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  5. Guardandolo si potrebbe ipotizzare un husky, però viste le dimensioni del suo testone in rapporto a Mark direi che è proprio un lupo. Cavolo 96%, vuol dire che ha genitori e nonni lupi, già questo basta ad essere selvatico! Probabilmente è un lupo con un "buon carattere" che ha incontrato un uomo da un "buon carattere". Sono sempre più curiosa, lo leggerò, lo leggerò!

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  6. hei! sono Marta, l'amica di Stefania, sai, questo libro a me e' piaciuto molto, io sono anche laureata in Filosofia e i passi in cui vengono messe a confronto le teorie filosofiche con l'intelligenza di Brenin sono molto belli:D

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  7. Ciao Marta, piacere di conoscerti, siamo "colleghe filosofe", eh? Si si, è un libro veramente interessante proprio per le riflessioni filosofiche intrecciate all'osservazione dell'intelligenza, sensibilità e modo di essere di Brenin. Anche a me molti passi sono rimasti impressi!

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  8. Sai che sono davvero curiosa?! MI sa che chiamerò il mio libraio di fiducia!!!

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  9. Ho individuato il libro in una delle biblioteche di Firenze.
    Presto me lo porto a casa, sono davvero curioso. : )

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  10. Davvero interessante leggere del rapporto che s'istaura tra uomo e animale, una vita insieme che si mescola tra affetto ed abitudini condivise.

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  11. Ciao Silvia, molto interessante il libro che hai proposto!!! Non mi meraviglia sia stata possibile la convivenza, il legame che si crea tra uomo e animale anche non domestico è veramente incredibile!!!
    Hai visto in tv quel russo che ha convissuto in gabbia con una leonessa per 1 mese, lei ha anche partorito nel frattempo e lasciava che lui toccasse i cuccioli!!!
    Baci

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  12. @ Laura: No, caspita! Non avevo mica sentito di questo russo con leonessa, perfino con i cuccioli... adesso lo cerco in rete, grazie anzi di averlo scritto! :-)

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  13. Silvia stamattina ho "incontrato" un cane con la testa grande quanto quella di Brenin! La padrona mi ha anche chiesto di tenergliela un attimo. Tra i cani più grossi mai visti, è un bovaro, anzi una bovaro! Curioso, più sono grossi, più sono buoni!

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  14. ciao a tutti
    ho finito proprio oggi di leggere questo libro di mark rowlands comprato per caso.
    una storia bella ed il libro è riuscito bene anche nella parte filosofica. lo consiglio a tutti di leggere.
    vedendo ora per la prima volta la foto di brenin,percepisco ancora meglio la vita di un lupo e tutto cio che ha vissuto il suo padrone.
    saluti aaaauuuuuuuuuhhhh :)

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    1. Ciao Nicolas, grazie per il tuo commento che aggiunge "valore" alla mia recensione!! :-) Sono contenta che questo libro sia piaciuto anche a te!!

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