Anche quest'anno ho intervistato una delle bravissime balie feline di "A Coda Alta", che con l'arrivo della primavera avrà sicuramente il suo daffare per svezzare nuovi micini, purtroppo rimasti orfani. Ecco a voi quindi la testimonianza della balia Andrea, che tra l'altro è anche la nostra bravissima fotografa del calendario 2012; anche tutte le foto del mio post le ha scattate lei e sono micini di cui si è presa cura negli anni scorsi.
1. Essere “balia felina” dev’essere una bellissima
esperienza! Da quanto tempo ti occupi di svezzare micini piccoli e in che modo hai deciso di iniziare?
E' un'esperienza molto bella, e anche molto utile, si
possono imparare molte cose ad accudire dei gattini neonati. La mia prima
esperienza come balia è stata a luglio 2010, erano tre gattini bianchi e neri
denutriti, nonostante i tentativi di salvarli non ce l'hanno fatta. Ho preso in affido questa cucciolata perché un'amica mi ha
contattata dicendo che volevano farli sopprimere, essendo a casa ho deciso di
provare a dar loro una possibilità. Da allora ho dato la mia disponibilità a
svolgere questa attività di volontariato e da settembre 2010 ho iniziato a fare
da balia in maniera continua.
2. Finora di quanti gattini ti sei occupata? Quanti di loro
hanno trovato adozione?
Fino ad oggi ho avuto in affido 22 cuccioli e una splendida
mamma. Quelli che sono sopravvissuti hanno trovato tutti adozione, tranne 2 che
sono rimasti a casa con me, non perché non avrebbero trovato una famiglia, ma perché
con alcuni di loro si crea un legame speciale.
3. E’ stato difficile farli adottare, trovare per loro le persone giuste? E come hai vissuto la “separazione” dai micini che hai cresciuto?
No, non è stato difficile farli adottare, nel periodo estivo
quando la gente è in ferie si fa un po' più fatica ma non ho mai aspettato più
di due settimane prima di ricevere la prima telefonata.
La separazione è una cosa da considerare ancor prima di
decidere di prendere dei cuccioli in affido, non ci si può affezionare troppo,
bisogna sempre mantenere il giusto distacco senza però togliere loro le
attenzioni e le cure necessarie. E' essenziale avere la razionalità di capire
le situazioni e darli in adozione anche se si ha voglia di tenerli tutti.
4. Quali sono le maggiori difficoltà per una balia felina
che si trovi ad accudire dei mici da svezzare?
Le difficoltà pratiche non sono molte, una volta che si fa
un po' di pratica non c'è nulla di difficile da fare. La cosa che più può
spaventare sono le punture, ma quando ti trovi a dover fare un'iniezione per
tentare di salvare un gattino che altrimenti non sopravvivrebbe si trova la
forza e si fa, ma per fortuna non è una cosa che si fa sempre.
Per quanto riguarda la fatica psicologica è un po' più dura,
è un lavoro a tempo pieno che non permette pause, se c'è da dare il biberon in
determinati orari non si può rimandare, e quando non si accudiscono
direttamente i gattini si stanno preparando delle cose per loro. Più piccoli
sono i cuccioli e più sono impegnativi, sono un po' come i bambini. Quando si
decide di diventare balia bisogna anche considerare la possibilità che non
tutti i cuccioli sopravvivano, ma il dispiacere di queste perdite viene poi
attenuato dalla soddisfazione di averne salvati tanti altri.
Bombolo a 12 giorni. Oggi è diventato lo splendido gatto che vedrete alla fine del post! |
5. Qual è la soddisfazione più bella da “mamma gatta
adottiva”?
La soddisfazione più grande è vederli crescere attraverso le
foto che ti mandano gli adottanti, sapere che stanno bene e sono amati.
6. Raccontaci un episodio buffo legato ai micini che hai svezzato.
Ce ne sono tanti in realtà, il più bello riguarda
l'accoglienza delle cucciolate da parte di uno dei miei gatti. E' un gattone
che si chiama Oscar, ha due anni anche se lui crede di avere ancora pochi mesi,
è un giocherellone e quando è arrivata la prima cucciolata aspettava sempre
fuori dalla porta di poter entrare a giocare con loro. Ci siamo stupiti del
modo con cui si è sempre rapportato con i cuccioli, li lavava, ci giocava e
stava spessissimo con loro. Nonostante fosse l'unico gatto maschio di casa è
stato quello che ha dimostrato più istinto materno e da allora è diventato
"mamma Oscar". Spesso si pensa che prendere una cucciolata in casa
crei scompiglio se vi sono già altri gatti adulti, ma dalla mia esperienza
(avendo 5 gatti miei) ho notato che tutti i cuccioli sono stati accettati senza
particolari problemi.
"Mamma" Oscar e la piccola Daisy |
7. Ti è capitato di perdere qualcuno dei micini? Quali sono
i rischi maggiori per i gattini che vengono svezzati artificialmente?
Sì nel 2010 ne ho persi 5. Una cucciolata di tre a luglio e
i due fratellini della micia che poi ho adottato io. I rischi principali sono le malattie virali tipo la
gastroenterite che nei gatti non vaccinati ha un tasso di mortalità molto alto,
si può star tranquilli solo dopo aver effettuato il vaccino intorno ai due
mesi/due mesi e mezzo circa. Inoltre vi sono diverse malattie e parassiti che i
cuccioli possono contrarre più facilmente rispetto a un gatto adulto, in quanto
hanno difese immunitarie più basse e hanno meno anticorpi.
8. Cosa diresti a chi, avendo la possibilità di fare “la balia felina”, è ancora indeciso sul da farsi dopo aver letto questa intervista?
Se una persona ha tempo dovrebbe provare almeno una volta a
farlo, è un'attività impegnativa ma che dà una soddisfazione enorme. Si deve considerare che i gattini crescono in fretta e, in
base all'età che hanno quando vengono trovati, li si tiene in affido per uno o
due mesi circa. Ogni giorno che passa si vedono i miglioramenti e i piccoli
diventano sempre più indipendenti. E' un'esperienza che consiglio di fare, ma tenendo presente
che il ruolo della balia è quello di salvare e crescere i gattini, preparandoli
alla vita in una nuova famiglia.
Al termine di quest'intervista, andate vedere la pagina facebook gestita dalle volontarie Andrea e Annalisa, con tutte le foto di come sono diventati i nostri micini svezzati e adottati. Non c'è soddisfazione migliore per una balia felina vedere i propri adorati cuccioli che sono cresciuti e hanno una famiglia che li ama! Se siete di Ferrara e siete interessati a diventare balie feline, contattate info@associazioneacodaalta.it ... e se siete di un'altra città ma quest'esperienza vi attira, informatevi dalle associazioni di volontariato locali.
Ecco Bombolo oggi... un gatto meraviglioso!! |
Che meraviglia, grazie per quest'intervista, Silvia!! Se potessi proverei sicuramente a fare la balia... anche se l'idea del distacco dai cuccioli al momento dell'adozione sarebbe sicuramente un trauma ogni volta O_o Complimenti ad Andrea!!
RispondiEliminabravissima andrea!!!! ho guardato ad una ad una le foto su fb, che meraviglia :)))
RispondiEliminagrazie per quello che fai <3
bellissimo post.
RispondiEliminaquesti mici sono adorabili
Che bella intervista e soprattutto che belle foto! *_*
RispondiEliminaS.
Bravissime Silvia e Andrea, avete risposto alle domande che chiunque interessato si porrebbe. Sono d'accordo, la gratificazione di salvare delle vite compensa la fatica e il dispiacere quando un piccolino non ce la fa.
RispondiEliminaNon so se riuscirei a mantenere il necessario distacco e sarei tentata dall'adottare un piccolo ad ogni cucciolata..
Sono stupita di come i piccoli vengano accettati facilmente da adulti estranei.
E' bellissimo vedere che gioielli siano diventati i piccolini, dei bei gatti adulti e felici!
complimenti per le fotografie, a tutti quanti
Il distacco dai cuccioli non sempre è facile però bisogna considerare più di una cosa:
RispondiElimina1. di una cucciolata di tre o quattro cuccioli come si fa a sceglierne uno da tenere e dare via gli altri? C'è sempre un cucciolino a cui ci si affeziona di più però è un po' come se una mamma su due figli avesse il preferito, non si deve fare, sono tutti allo stesso livello.
2. Se si tenesse un cucciolo ad ogni cucciolata o quasi, quando si arriva ad avere una decina di gatti in casa, si è sicuri che hanno tutti le coccole e le attenzioni necessarie oppure sarebbe stato meglio se fossero stati adottati da famiglie che hanno solo uno o due gatti e quindi potrebbero viziarli e coccolarli molto di più?
3. Quando si arriva ad avere una decina di gatti, si è ancora disposti a fare da balia e salvare altre vite oppure avendone così tanti aggiungere altri tre o quattro piccoli diventa un impegno eccessivo?
Analizzando razionalmente la cosa ci si rende conto che non è il caso di tenerne uno ogni cucciolata. Poi se ci si fa comandare dai sentimenti si terrebbero tutti ma non è la cosa migliore nè per loro, nè per la balia, nè per i futuri cuccioli che avranno bisogno di aiuto.
Hai, pienamente ragione Andrea, non l'avevo pensata in questo senso ossia in modo razionale! Avendo "solo" 2 mici e un coniglio, però un terzo o quarto non escluderei di adottarli, ovviamente considerando l'impegno a vita con ognuno di loro!
EliminaCiao Silvia!!! Che bella questa intervista!!! :)
RispondiEliminaStupenda la foto di "mamma" Oscar e un grazie speciale ad Andrea!!!
Tanti baci!!!
grazie per essere diventata mia follower.
RispondiEliminabaci ciao e miao
Ciao Ilaria, benvenuta e a presto!
EliminaQuanto amo i gatti! Ho due micine, una ex randagina bianca e nera che ho chiamato Ambrosia e una siamese a cui ho dato il nome di Angelica (invece è diventata una peste, ahahahah), ma se potessi avrei gatti dappertutto :-D
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