giovedì 7 febbraio 2019

L'essenziale è invisibile agli occhi (perduta umanità)

Ci sono cose che sfuggono alla mia comprensione e vanno a colpire pesantemente la mia sensibilità.  Di fronte a questo video che oggi vi ripropongo, ho provato inizialmente una viva curiosità che, secondo dopo secondo, è andata via via sfumando in uno sconcerto sempre più profondo, che poi si è tramutato in vivo e amaro imbarazzo nei confronti della specie umana, la mia specie, la nostra specie.
La scena è semplice: una micia tricolore staziona tranquilla ai tornelli di una qualche stazione. Forse una metropolitana, un aeroporto, una stazione di treni, chi lo sa: viaggio troppo poco per riuscire a capire dove ci troviamo. La gatta sembra abituatissima al andirivieni di persone e non si scompone di fronte a nulla, stranamente a suo agio in mezzo al via vai. Ben tenuta, dal manto pulito e lucido, non mendica attenzioni o cibo: semplicemente sta lì, in un posto affollatissimo e pieno di passanti, osservandoli con sguardo vispo e intelligente. Ora, se voi vi trovaste in una scena simile, dovendo passare a un tornello presidiato da un bel gatto, cosa fareste? Compatibilmente con la necessità di passare senza indugio, certo, perchè dietro di voi c'è coda e probabilmente voi stessi state andando di fretta da qualche parte... ma non degnereste la gatta almeno di uno sguardo divertito e intenerito? Non le dareste un buffetto veloce, una breve carezza discreta, al vostro passaggio? Ma soprattutto, non avreste reso migliore la vostra giornata, nel farlo?




Mi è sinceramente incomprensibile vedere che quasi ogni persona che passa al tornello ignora completamente la gatta. Mi domando: sono davvero esseri umani o sono degli alieni? E non perchè si debba necessariamente socializzare con un gatto, ma almeno una qualche reazione si dovrebbe averla, nel vedere una creatura vivente dotata di intelligenza stazionare in un posto tanto inusuale, con un comportamento altrettanto insolito e compìto. Non so: un sorriso, un moto di allegria o perfino di disapprovazione, un momento di stupore o perplessità. L'espressione di un qualche tipo di empatia, uno spiraglio di apertura verso gli altri, la capacità di impiegare un nano secondo del nostro tempo per dare un significato alla nostra vita, oltre alle corse, agli obblighi, agli impegni, al lavoro e a tutto ciò che ci rende ciechi e indifferenti. Un momento per essere umani, davvero
Invece la maggior delle persone, alle prese unicamente con la loro forsennata vita quotidiana, sono visibilmente seccate da eventuali ritardi nell'apertura delle porte, o dal malfunzionamento del loro pass. La gatta è, ai loro occhi, praticamente invisibile. Ho provato a mettermi nei panni di quelle persone: magari la micia è una habitué della stazione, per cui ci hanno fatto talmente il callo che non sorprende più. Eppure no, il ragionamento non sta in piedi: non stiamo parlando di un cartellone pubblicitario con uno slogan ad effetto, stiamo parlando di una creatura vivente con cui - ipoteticamente - è possibile instaurare una relazione sociale. Il cartellone pubblicitario che non ci soprende più possiamo effettivamente ignorarlo, una creatura vivente che incrocia il nostro sguardo no, non è possibile ignorarla, non se siamo davvero umani. E allora, quando vedo queste cose e penso tutto quel che ne consegue, mi domando se ci sia davvero qualche speranza per la nostra umanità, per salvarla dalla deriva che ha ormai preso. Abbiamo perduto la nostra umanità, o siamo ormai un'umanità perduta? 
So che molti di voi concorderanno con me, e allora voglio immaginare che qualche speranza resti, ma non è abbastanza. Serve empatia, serve sensibilità, serve la capacità di spezzare quest'assurdo ritmo di vita che ci rende ingranaggi indifferenti e inutili di un mondo disumano e sempre più veloce. Nel 1943 Antoine de Saint-Exupéry scriveva "l'essenziale è invisibile agli occhi", illuminante frase che richiamava la nostra attenzione su tutti quei valori e sentimenti immateriali che qualificano davvero un'esistenza degna di essere vissuta. Ma ormai siamo diventati talmente indifferenti e duri di cuore, da non vedere neppure il visibile. E se è diventato invisibile ai nostri occhi, vuol dire che è ancora più essenziale per il nostro cuore. Non sarebbe stata una giornata migliore, una vita migliore, se avessimo ricambiato quello sguardo felino, se ci fossimo concessi un sorriso, una carezza fugace?

8 commenti:

  1. Io, che amo moltissimo i gatti, e che ho perso il mio una settimana fa dopo vent'anni di vita inseme, mi fermerei oltre il tornello e comincerei a parlarle, cucciola d'oro. Ciao e buon pomeriggio.
    sinforosa
    p.s se può interessarti ho appena aperto un profilo Instagram dedicato al mio micio.
    https://www.instagram.com/cuccioldoro/

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  2. Naturalmente concordo in pieno con le tue considerazioni, che tristezza!!! .... e sarei molto curiosa di conoscere i pensieri della bella micia a riguardo!!!
    Baci e coccole alla bella Paciocca

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  3. Silvia,sfondi una porta aperta. Sono stata pendolare per anni, ai tempi dell'università, e soprattutto in certe mattine mi stupivo di come gli altri sembrassero non notare gli splendidi colori dell'alba. Nessuno che alzasse gli occhi, tutti chini sui loro pensieri.
    Oggi, nell'era degli smartphone, poi, peggio mi sento. Magari molti di loro se avessero visto su facebook, in un video, la stessa scena, l'avrebbero condivisa corredata di emoji ridenti. Anche io, onestamente, temo che stiamo perdendo l'empatia, la capacità di godere di piccole cose, e soprattutto di vederle DAL VIVO e non attraverso uno schermo.
    Ma ti dico anche che, con mio figlio, nelle mattine di inizio inverno ci incantavamo a naso in su, guardando passare gli stormi di migratori, tanto vicini da sentirne frusciare le ali.
    Tutto sommato, se leggi i commenti al tuo post, c'è ancora speranza. ^_^.

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  4. Ho visto un paio di giorni fa questo video e anche io sono rimasta molto meravigliata dell'indifferenza della gente!io mi sarei fermata un'ora e avrei bloccato la fila ovviamente,ma la maggior parte non ha neanche una minima reazione!Che schifo di mondo!

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  5. Ciao!
    Ho visto questo video su facebook giorni fa...che tristezza!
    Oltretutto anche l'avventore che fa il video alla fine va via ignorando il piccolino :( Forse l'unica cosa buona in questo filmato è che la gente usa il pass e non scavalca i tornelli.
    Buona serata
    Letizia

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  6. Ciao Silvia,

    anche io ho visto il video qualche settimana fa, e anche io all'inizio sono rimasto sconcertato dalla mancanza di reazioni della maggior parte dei passanti (in realtà qualcuno che abbozza un sorriso o una carezza c'è, ne ho contati sei...). Bisognerebbe capire dove il video è stato fatto, innanzitutto poiché il rapporto che si ha con gli animali è anche - non solo! - culturale. Andando ancora più in la con la riflessione, mi rendo pero'conto di come io stesso, nella mia vita quotidiana, mi trovi confrontato al fatto che per moltissime persone gli animali non contano assolutamente nulla : spesso gli sguardi di chi frequenta casa mia -occasionalemente o abitualmente- scivolano sui miei gatti come se non esistessero, e questo non manca mai di stupirmi, anche se non dico nulla. E la maggior parte delle volte, quando in una conversazione viene fuori che ho due gatti, la prima reazione é "mamma mia e come fai quando vai in vacanza?". Purtroppo, essendo cresciuto in una famiglia dove da generazioni queste affermazioni erano all'ordine del giorno (gli animali sporcano, gli animali puzzano, gli animali sono una schiavitù, portano malattie e non vanno toccati), posso solo avere un sorriso di amara comprensione per quanto il video mostra.

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  7. @ Sinforosa: Ovviamente ti comprendo perfettamente e io stessa farei proprio come te! Certo ci sono anche per me i momenti di fretta, ma non sarei mai passata vicino a un gatto senza degnarlo di neppure uno sguardo, un sorriso, un buffetto… un abbraccio Sinforosa!

    @ Laura: La bella micia sembra rassegnata alla frenesia umana, un po’ stizzita e un po’ “superiore” al nostro affannarci e preoccuparci per cose vane, mentre la vita scorre e le cose importanti restano sullo sfondo, sempre più invisibili. Che tristezza! Grazie Laura, la mia Paciocca gradisce e ricambia con fusette! E io aggiungo coccole ai tuoi mici e un abbraccio a te e Pietro!

    @ Susanna: Esatto Susanna: da brividi! Sai che anche io ho pensato a un test per valutare (e confermare) l’insensibilità, l’indifferenza e l’anaffettività che regna sovrana? E come te sono più che convinta, amaramente, che se al posto della gatta ci fosse stato uno dei grandi “re” del mondo d’oggi, uno smartphone, o anche solo uno schermo con l’ultimo video di tendenza, avrebbe suscitato ben più curiosità e interesse. Che tristezza! Un abbraccio a te

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  8. @ Letizia “Mete d’inchiostro”: Che bel commento, Letizia! Sono sempre più convinta che l’umanità (se così possiamo ancora chiamarla) si divida in due categorie: chi continua ad emozionarsi e a fare attenzione alla bellezza autentica della vita (e di questo fanno largamente parte natura e animali), e poi gli altri, che non si interrogano più di tanto, né prestano attenzione al mondo che li circonda, concentrandosi solo sui propri bisogni, effettivi o artificialmente costruiti. Anni fa l’infelice pubblicità Vodafone recitava “è tutto intorno a te”, come se ciascuno di noi dovesse essere sempre al centro del mondo… un’assurdità, ovviamente, ma tante persone immagino che ci credano o si sentano davvero in quel modo, ma si pongono al centro di un mondo vuoto, disabitato, pieno di solitudine e indifferenza. Mah, che dire? Grazie del tuo commento graditissimo, un abbraccio

    @ Kilara: Anche io avrei avuto la tentazione di bloccare la fila, credo che non l’avrei fatto solo per rispetto nei confronti delle altre persone, ma certamente avrei assolutamente manifestato il mio stupore divertito e deliziato per la micia! Che dire Kilara? A me dispiace soprattutto per tutte quelle persone, non sanno quel che si perdono nel vivere così… e mi fa pensare, tanto. Un abbraccio

    @ Letizia “Semplici cose”: Pensa che pure io ho riflettuto sul fatto che anche la persona che filma l’intera scena non fa nulla di più di tutti gli altri. Strano, perché inizialmente avevo immaginato che fosse quanto meno un gattofilo, incuriosito dalla scena. Ma allora mi domando ancora di più lo scopo del suo filmato: Divertirsi? Sorprendere? Acchiappare dei like sui social? Ben detto: alla fine l’unico esempio buono che si può trarre da questo video è che almeno le persone usano tutte il loro pass. Mah, sono molto perplessa! Un abbraccio

    @ Filippo: Dici bene, il nostro rapporto con gli animali non è dovuto solo alla sensibilità personale, ma è anche un fatto culturale. Però… però… immagino che il video sia fatto comunque in una parte di mondo sufficientemente “evoluta” per aver avviato qualche riflessione sulla considerazione e sull’empatia dovuta agli animali, sul fatto che sono esseri senzienti e intelligente, che possono a buon diritto diventare in una qualche misura nostri interlocutori. In realtà poi mi capita di vedere filmati ben peggiori di questo, ad esempio questa sera al tg hanno mostrato cosa avviene in alcuni allevamenti-lager di maiali della nostra “evolutissima” Emilia Romagna, e mi rendo conto che non sorridere di fronte a un gatto è ben poca cosa, a confronto degli orrori che si consumano negli allevamenti intensivi. E allora capisco che non c’è cultura, educazione o civiltà che tenga: se il seme dell’empatia non nasce prima di tutto nel cuore di ogni persona, non dovremo meravigliarci di niente, dal mancato sguardo verso un gatto fino ai raccapriccianti trattamenti inferti agli animali negli allevamenti. È davvero triste, l’umanità è divisa in due e sempre meno in grado di comporre questa frattura. Un abbraccio e buona serata Filippo! Coccole per le tue micie.

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