giovedì 26 febbraio 2015

Una stagione: l'inverno (2015 - 3)

Stiamo assistendo alla morte dell'inverno: ci avete mai pensato? Queste settimane, a partire da fine febbraio e sempre più con i primi di marzo, coincidono con il declino e la dissolvenza dell'inverno nella nuova stagione. Pochi ci pensano, perchè sembra un paradosso: più che "la morte dell'inverno", siamo tutti concentrati sulla "rinascita primaverile", come se l'inverno fosse stato tutta una stagione ferma e cristallizzata in se stessa. Eppure non è così, lo sappiamo bene: abbiamo avuto nebbie e brinate, un paio di nevicate degne di nota (in Italia almeno, qui a Ferrara giusto una spolverata), pioggia e giornate di sole. E adesso, giorno dopo giorno, l'inverno sta perdendo i suoi connotati come un pupazzo di neve che si scioglie al sole...


... brina e ghiaccio ormai inesistenti, tornano la pioggia e le temperature sempre sopra lo zero, anche di notte. La terra, non più dura e gelida, oggi beve e assorbe l'acqua avidamente, perchè il risveglio è vicino: lo sa l'erba, lo sanno le radici e i bulbi. E, infatti, i narcisi sono regolarmente sbocciati, il cui giallo è come una sveglia mattutina per la stagione che sta arrivando.



Bulbi di amarillis, fioriranno a maggio
E lo sanno anche gli alberi, con i rami sempre spogli, ma che da lontano lasciano cogliere una nuova sfumatura: qualcuno quasi argenteo, qualcuno rosato... sono le gemme, pronte a sbocciare nel giro del prossimo mese. Certo niente di eccezionale, quest'anno: il mio albicocco sta seguendo correttamente la sua tabella di marcia stagionale, contrariamente all'incredibile fioritura dello scorso anno a metà febbraio! E l'ontano sta liberando il polline...

L'ontano libera il polline
Il mio albicocco in questi giorni
Siete pronti a salutare l'inverno? Ora che la stagione si sta ibridando, prima di esplodere in una conclamata primavera, dedichiamo all'inverno ancora un pò di attenzione, perchè se è vero che ci aspetta la stagione della rinascita, anche il tempo del riposo, del raccoglimento e della calma invernale ha avuto il suo fascino.

sabato 21 febbraio 2015

La cuccia contesa!

Gatti: impassibili ammassi di pelo dotati di un ego imponente, capaci di appropriarsi di ogni angolo della casa con la fermezza e la spocchia di uno zar di Russia. Cani: entusiaste masse viventi fornite di zampe e code in moto perpetuo, dotati anche di un ottimismo e una benevolenza perfino fuori luogo.  Insomma, a guardare questo irresistibile video, si direbbe proprio che i gatti ci facciano la figura degli altezzosi egocentrici, che si appropriano indebitamente e senza alcun senso di colpa delle cucce altrui! E i cani, la cui bontà è pari solo alla loro ingenuità, solo dopo molte frustrazioni decidono che è il momento di andare alla riscossa del loro giusto giaciglio, cercando di scacciare gli usurpatori! Ma il finale rimette tutte le cose a posto... perchè cani e gatti sono entrambi adorabili creature!


Con questo dolcissimo video, che mette in risalto i due inconfondibili temperamenti felino e canino, vi auguro un buon weekend... ma intanto colgo l'occasione per ringraziarvi perchè nei giorni scorsi Rumore di Fusa ha raggiunto i 300 lettori fissi! Inoltre un'altra bella soddisfazione arriva dal sito dedicato ai nostri animali domestici PetMagazine, il quale deciso di attribuire a questo blog (ma anche a TrueFelineGoodBlog) un certificato di qualità! Grazie di cuore a tutti!

martedì 17 febbraio 2015

La frase del giorno: Theophile Gautier

Chi potrebbe credere che non ci sia un'anima 
dietro a quegli occhi lucenti!

Theophile Gautier


Una foto non ritoccata, ma quasi "onirica", della mia micia Paciocca... per celebrare proprio nel giorno della loro festa lo splendore, la magia e la meraviglia che ogni piccolo gatto racchiude in sè stesso. E se volete leggere la mia dedica a lei in questo giorno speciale, andate su TrueFelineGoodBlog, dove potrete leggere anche le dediche di tanti altri gattofili ai loro mici! E buona festa del gatto a tutti!

venerdì 13 febbraio 2015

"La gatta rapita" di Bonifacio Vincenzi

Dopo "L'apprendista di Babbo Natale", Bonifacio Vincenzi torna con una favola per piccini e grandi, che ha per protagonista la gattina Zoira, domesticissima e un pò viziatella. La micia si ritrova in grossi guai quando viene rapita, per essere "regalata" da un furfante alla sua ignara signora. Ma la nostra felina, come tutti i gatti, ha mille risorse e alla prima occasione riesce a scappare dal suo rapitore... per ritrovarsi sperduta in un bosco. Dalla padella alla brace! Come farà la nostra Zoira a ritrovare la strada di casa? Solo con l'aiuto del buon Freccia - ribattezzato prontamente Max - un cane randagio, e solo dopo aver passato tra tanti pericoli, Zoira riuscirà a tornare dalla sua amata famiglia umana. 


A volte importa più il cammino che si compie della stessa meta raggiunta: è così che durante le tante peripezie Zoira e Max scoprono che l'amicizia, anche quella litigarella, è un valore irrinunciabile. E così, nell'immancabile lieto fine di questa storia, non sarà solo Zoira a ritrovare la propria famiglia... ma anche Max, il cane randagio dal cuore d'oro. "La gatta rapita" di Bonifacio Vincenzi è un ebook disponibile su Amazon ed è una bella favola sull'importanza dell'amicizia, anche tra persone che hanno esperienze, caratteri e vite molto diverse. Ed è con questa storia per grandi e piccini che auguro a tutti voi un buon weekend!

lunedì 9 febbraio 2015

Una stagione: l'inverno (2015 - 2)

Mentre la scorsa settimana è nevicato in quasi tutta Italia, qui a Ferrara neppure l'ombra di un fiocco di neve, solo tanta pioggia e un vento furioso. Bisogna dire che, nelle scorse settimane, l'inverno si è fatto ragionevolmente sentire con albe coperte di brina e ghiaccio, cieli nevosi e notti gelide. Mi rifiuto di usare le sensazionalistiche espressioni che il meteo ripete negli ultimi anni, per descrivere fenomeni assolutamente in linea con la stagione. L'inverno dovrebbe essere per sua stessa natura freddo e gelido, le cosiddette ondate di gelo dovrebbero essere la regola. Quando ero bambina la brina invernale non era nè rara nè eccezionale, piuttosto era raro incorrere in settimane con temperature marzoline a fine gennaio... cosa che in questi anni, invece, si sta manifestando sempre più spesso.
 


In realtà, se paragonata allo scorso inverno (che è stato davvero un lungo autunno costante, durato sei mesi), questa stagione fredda si sta rivelando più "soddisfacente", per me che amo l'inverno! Non posso lamentarmi insomma: fin da fine dicembre, almeno per qualche giornata, ho potuto ammirare al mio risveglio la campagna coperta di brina, nell'aria un freddo secco che sembra pulire il mondo e che, paradossalmente, risveglia in me la voglia di passare del tempo all'aperto, debitamente imbacuccata, ma pur sempre all'aperto.


Anche Paciocca non si fa sfuggire l'occasione di fare un giretto mattutino all'alba, quando ancora il sole sta sorgendo: l'erba croccante di ghiaccio raffredda le sue zampine, la sua folta pelliccia si gonfia per isolarla meglio e dopo una decina di minuti la mia micia è già paga della sua perlustrazione, così miagola per tornare in casa. E, da buon gatto intenditore, dove va subito a mettersi?



Sopra il termosifone, da dove beneficia del tepore casalingo e può allo stesso tempo tenere d'occhio il suo "regno" dalla finestra... agitandosi al primo passaggio di un uccellino, di una tortora o anche solo di una foglia secca.  E voi come state trascorrendo questi giorni di inverno?

giovedì 5 febbraio 2015

Piante e fiori velenosi per i gatti: un'infografica di PetMagazine

I gatti esplorano l'ambiente nel quale vivono con grande curiosità, annusando, scavando, mordicchiando e strusciandosi anche su piante, vasi, arbusti e cespugli: che succede se nel loro territorio vengono a contatto con piante nocive? Vi avevo già proposto due post informativi sulle piante da interno e da giardino tossiche per il micio, ma a dirla tutta si trattava di articoli privi di un buon impatto visivo... difetto non trascurabile, considerata l'esigenza di saper riconoscere a prima vista le piante potenzialmente pericolose per i nostri gatti! Oggi colmo questa lacuna grazie a PetMagazine, sito dedicato ad approfondimenti riguardanti i nostri animali domestici: non solo cani e gatti, ma anche rettili, pesci, uccelli e piccoli roditori. Recentemente hanno pubblicato una bella infografica dedicata appunto alle più comuni 10 piante velenose per i nostri gatti: con un colpo d'occhio, potrete riconoscere a quali piante e fiori fare particolare attenzione. In questa lista troviamo infatti non solo i comunissimi ciclamini, ma anche gli insospettabili narcisi (che, tra l'altro, stanno per sbocciare nei nostri giardini proprio da qui a un paio di settimane): 

piante velenose infografica

Vi rimando anche all'articolo completo di PetMagazine grazie al link qui sopra, dove potrete trovare maggiori approfondimenti su questo tema. Il vostro micio come si comporta con le piante di casa vostra e il giardino? E' un cauto esploratore o, nell'entusiasmo del momento, si lascia andare a pericolosi assaggi?

domenica 1 febbraio 2015

"Dei gatti e degli uomini" di Patricia Highsmith

Nonostante io sia appassionata di gialli, noir e thriller, ancora non avevo letto nulla di Patricia Highsmith, famosa scrittrice americana che ha eccelso in questi generi di letteratura. Quando però ho incrociato sulla mia strada questa mini-raccolta di racconti "Dei gatti e degli uomini", mi sono lanciata nella lettura della Highsmith appassionatamente. E' un libro che si legge in un pomeriggio, perfetto per accompagnare le ombre invernali di queste uggiose giornate: poco più di un centinaio di pagine, per gustarsi tre racconti noir dove il gatto è presenza silenziosa ma indispensabile, talvolta protagonista incontrastato della trama, talvolta "zampino" in grado di dare il via ad una serie di situazioni imprevedibili. Questi racconti sono veramente tre perle, storie in grado di dipingere il gatto da diverse prospettive, ben distinte ma complementari. Gatti cacciatori e compiaciuti delle proprie doti venatorie, ma anche gatti amabili, devoti ed affettuosi verso il proprio umano "d'elezione", per finire con gatti impassibili e calcolatori, in grado di muoversi con abilità in quel mondo selvatico e inquietante dal quale l'uomo cerca da sempre di fuggire, spesso senza troppo successo.


Nel primo racconto troviamo Portland Bill, gatto cacciatore che porterà alla propria famiglia un trofeo di caccia decisamente fuori luogo... un micio testardo e vagamente ironico, capace di mettere in evidenza le meschinità umane di fronte a ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Nel secondo racconto, un altro gioiellino, non possiamo che fare il tifo per l'innocente Ming, micio che corre il continuo pericolo di essere eliminato dal compagno della sua amata (e ignara) padrona... e il finale ci conferma che è sempre bene diffidare di chi non ama i gatti. Nel terzo e ultimo racconto, la gatta "Micia-Micia" viene introdotta nella casa della famiglia Beaufort con l'unico scopo di dare la caccia a uno strano e imprendibile animale (un topo? uno scoiattolo? un furetto?) che si è intrufolato nell'abitazione e che, con la sua semplice e inquietante presenza, sta mettendo a nudo tutti i peggiori ricordi e rimpianti dei due coniugi. Se apprezzate le atmosfere alla Poe e alla Hitchcock, non perdetevi questo libro, che è completato anche da tre poesie e un piccolo saggio, nel quale la Highsmith ci racconta un pò del suo amore per i gatti: "Amo i gatti perchè sono aggraziati, e silenziosi e decorativi, piccoli leoni ragionevolmente maneggiabili che girano per casa" (P. Highsmith, Dei gatti e degli uomini, p. 107).