lunedì 5 novembre 2012

Acqua virtuale: cos'è e perchè è importante conoscerla

In queste settimane sto portando avanti un progetto nelle scuole superiori che mi sta dando moltissima soddisfazione: si tratta di lezioni di educazione ambientale, sul tema dell'acqua virtuale e dell'impronta idrica. Dato che credo che siano argomenti meritevoli di attenzione e poco conosciuti, ve ne parlo un pò anche qui sul blog. Oggi mi concentrerò sul tema dell'acqua virtuale: ne avevate mai sentito parlare?


Il concetto di "acqua virtuale" è stato studiato e approfondito dal prof. John Anthony Allan: in pratica, si tratta del volume di acqua dolce che è stato consumato nel corso della produzione di un prodotto, nel luogo della sua produzione. Facciamo un esempio concreto... quanta acqua virtuale pensate che possa "nascondersi" in una tazzina di caffè? E' presto detto...

Immagine e dati tratti dalla presentazione generale su www.waterfootprint.org, Hoekstra&Chapagain

Com'è possibile? Si deve pensare che, per avere la nostra fumante tazza di caffè, non consumiamo solo il minimo quantitativo di acqua per la caffettiera. Infatti, per ottenere qualche cucchiaino di polvere caffè, prima di tutto abbiamo dovuto coltivare la pianta del caffè e successivamente raccogliere e lavorare i chicchi, infine confezionare e trasportare fino a casa nostra il pacchetto della preziosa polvere di caffè: tutte queste attività richiedono acqua! Ecco perchè, allora, ogni volta che ci beviamo una tazzina di caffè, ci stiamo anche "bevendo" 140 litri d'acqua.

Si consuma acqua durante tutto il processo produttivo, dalla coltivazione fino alla tazza di caffè.
Se facciamo un breve excursus per immagini di alcuni dei prodotti più diffusi nella nostra giornata, scopriamo che, ahimè, ci "beviamo" moltissima acqua virtuale, che va ad accrescere i nostri consumi idrici in modo estremo: 1 kg di manzo "nasconde" 15500 litri, 1 kg di maiale "nasconde" 5900 litri, 1 foglio di carta A4  nasconde 10 litri, ecc. (dati www.waterfootprint.org).

Immagine e dati tratti dalla presentazione generale su www.waterfootprint.org, Hoekstra&Chapagain

Immagine e dati tratti dalla presentazione generale su www.waterfootprint.org, Hoekstra&Chapagain

Immagine e dati tratti dalla presentazione generale su www.waterfootprint.org, Hoekstra&Chapagain

Immagine e dati tratti dalla presentazione generale su www.waterfootprint.org, Hoekstra&Chapagain
A cosa serve sapere il contenuto di acqua virtuale di un prodotto? Essenzialmente, deve servire per renderci consapevoli del "peso" (in questo caso in termini di consumi idrici) delle nostre scelte e stili di vita quotidiani.
Solo se siamo informati possiamo anche agire in modo responsabile e ridurre i nostri consumi... magari bevendo una tazzina di caffè in meno, oppure scegliendo di consumare meno carne e più verdura, e soprattutto evitando categoricamente ogni spreco di cibo: troppa preziosa acqua si "nasconde" in esso!
Pensate che se lasciamo nel piatto un quarto di pizza margherita, perchè non abbiamo più fame o siamo a dieta, stiamo sprecando circa 300 litri d'acqua!

Immagine tratta da Wikipedia, dati www.waterfootprint.org
Non sprecare acqua e anzi ridurne il consumo è indispensabile, non solo perchè l'acqua è un bene di vitale importanza in sé, ma anche perchè esistono situazioni drammatiche di crisi idrica che portano alla morte di milioni di persone nel mondo. Mentre noi fortunati delle nazioni ricche abbiamo acqua a volontà e ne consumiamo moltissima (su questo tornerò nel prossimo post), pensate che oggi ancora 1 miliardo di persone non hanno l'accesso all'acqua potabile, mentre 2,5 miliardi di persone non hanno una quantità d'acqua sufficiente per soddisfare le minime esigenze alimentari e igienico-sanitarie.

Immagine tratta da web, QUI
Il dato più sconfortante è fornito da WHO e UNICEF: ogni 15 secondi muore un bambino per malattie connesse alla qualità idrica, come colera, malaria, dissenteria. Dovunque manchi acqua potabile, manca anche la vita. Naturalmente non basta consumare meno acqua nelle nazioni ricche per risolvere questi problemi,  che sono questioni soprattutto di giustizia sociale... ma iniziare a ridurre i consumi è il primo passo, come cercherò di spiegarvi meglio nel prossimo post.
Per il momento mi fermo qui, rimandando al prossimo post l'altro argomento strettamente legato all'acqua virtuale, quello di impronta idrica. Nel frattempo, meditate questi dati.

10 commenti:

  1. Che post interessante Silvia!!!!! Non avrei mai pensato a tali quantitativi di acqua!!! Grazie di cuore, presterò molta più attenzione!!!
    Un abbraccio e felice settimana!!!!

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  2. Si, davvero molto interessante e sacrosanto fare conoscere cosa si nasconde dietro i nostri consumi quotidiani...bellissima e lodevole iniziativa la tua!!
    Buona settimana!
    Carmen

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  3. Molto interessante!
    Salutoni e buon inizio di settimana.

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  4. Siamo colleghe: anch'io mi occupo di educazione ambientale. Sono così contenta di leggerti che ti seguirò come follower. Buon lavoro.

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  5. Molto, molto interessante!
    Avevo già trattato l'argomento a grandi linee mesi fà ma il tuo post è molto dettagliato e apre davvero gli occhi.
    Credo che lo linkerò in uno dei miei futuri post.
    Mi dai il permesso?
    Ciao Silvia, ottimo lavoro!

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  6. Fanno davvero pensare questi dati! Ne avevo sentito parlare qualche tempo fa, ma vederli scritti, nero su bianco, fa un altro effetto!


    Ho finalmente mandato la storia per l'evento gatto nero!:)
    Alla fine ho scelto di raccontare (brevemente :D) la storia di tutti i panterini. Non potevo sceglierne uno solo :)

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  7. Ciao Silvia, che post interessante....io ero già sconvolta per i 140 litri della tazzina del caffè, poi ho letto il resto.....c'è veramente da meditare, tanto più se si ricollega ai tristissimi dati di WHO e UNICEF!!!
    Continuerò a leggerti con molto piacere e interesse....
    Baci

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  8. Ne avevo sentito parlare e la cosa mi aveva sconvolto allora come adesso mentre leggo questo tuo bel post perché è importante non sottovalutare l'impatto che ogni nostra piccola scelta ha sul mondo che ci circonda.
    Leggiamo ogni giorno notizie che dovrebbero farci aprire gli occhi, che al momento ci colpiscono ma poi ce ne dimentichiamo, bellissimo dunque il progetto che stai portando avanti nelle scuole, forse questi ragazzi saranno adulti migliori!!!

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  9. mamma mia, come mi sento colpevole!Eh sì che sono una attenta al consumo d'acqua, chiudo sempre il rubinetto quando mi lavo i denti, faccio solo docce, solo lavatrici a pieno carico e così via, eppure inconsapevolmente sprechiamo tanta tantissima acqua lo stesso, grazie per questo utilissimo articolo

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  10. Grazie a tutti voi che avete commentato! Scusate le mie risposte tardive, sono stata molto impegnata in questi ultimi giorni!

    @ Lory, Carmen, Cavaliere: Grazie a voi se il mio post sarà servito a “ridurre” i consumi!! ;-)

    @ Mari: Allora siamo due filosofe impegnate sul fronte ambientale eh? :-) Meno male! E’ bello vedere che la filosofia, purtroppo considerata “morta” in tanti campi, almeno nell’ambito ambientale viene ancora ritenuta utile :-) Buon lavoro anche a te!!!

    @ Ilaria: Certamente Ilaria che hai il permesso, ci mancherebbe!! Queste info devono girare il più possibile!!

    @ Angie: Hai ragione, fanno molto riflettere! Bravissima per le storie dei panterini, hai fatto bene a inviarle tutte :-)

    @ Laura: Lo so, sono dati sconvolgenti… e aspetta il prossimo post sull’impronta idrica!!

    @ Lolle: Hai ragione, spero tanto anche io che fare educazione e informazione nelle scuole possa servire per “creare” nuove generazioni più responsabili e consapevoli, in grado di comportarsi meglio delle generazioni passate e – forse – anche di noi stessi!!

    @ Geillis: Quando ho iniziato a studiare queste cose anche io ci sono rimasta malissimo, credevo che il mio maggiore consumo d’acqua fosse facendo la doccia o lavandomi i denti… in realtà se penso che bevendo 3 caffè al giorno consumo circa 400 litri d’acqua… aiuto…!!!

    Grazie davvero per i vostri contributi, per me è importante vedere che questi post un po’ più “impegnativi” rispetto a quelli sui gatti ricevono comunque un buon riscontro in termini di interesse!! A prestissimo!!!

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