giovedì 12 gennaio 2012

"Le fusa di Oscar" di David Dosa

Qualche anno fa sui giornali impazzava la vicenda di Oscar, il gatto-angelo custode dei malati terminali della clinica Steere (Stati Uniti) che, sentendo l'avvicinarsi dell'ora più difficile per i pazienti, si accoccolava sul loro letto e, facendo le fusa, stava loro vicino fino all'ultimo respiro. Piuttosto che come "angelo della morte", visto come presagio cattivo, il micio veniva accolto dai malati e dai loro famigliari con un senso di rassegnazione e di gratitudine, perchè la presenza dell'animale stemperava di un poco il dolore del momento e rendeva quasi meno sofferto il trapasso. Di questa storia vera, diventata un vero e proprio caso scientifico, è stato scritto anche un libro: Le fusa di Oscar di David Dosa, medico inizialmente molto scettico e poco gattofilo, poi diventato il primo testimone della vicenda.



Si legge in un'intervista all'autore del libro (e di un articolo sul New England Journal of Medicine), che "Quando il gatto sensitivo si accoccola accanto a un paziente significa che la morte è vicina, non più di quattro ore. Oscar ha già previsto in questo modo la morte di 25 pazienti". Il fenomeno è stato spiegato come una sensibilità straordinaria dell'olfatto felino, che sarebbe in grado di avvertire particolari cambiamenti biochimici che un corpo subisce poco prima di morire. Quale che sia la spiegazione scientifica che rende Oscar capace di avvertire l'avvinarsi della morte, resta commovente la sua ferma (talvolta insistente) presenza accanto alla persona al termine ultimo della sua vita.
Sono stati dedicati diversi articoli anche sui giornali italiani alla storia di Oscar, ve li propongo qui di seguito (si tratta di stralci dal Resto del Carlino del 2007).

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Le fusa di Oscar è una lettura che consiglio non solo agli amanti dei gatti, ma a tutti, perchè in realtà è un libro soprattutto sul mondo dei malati di Alzheimer e sulle loro vicende famigliari. Non aspettatevi una storia che rasenta il drammatico o il patetico: è tutto descritto con lucidità, realismo e delicatezza, mentre diversi passaggi sono resi commoventi dalla presenza del gatto, che intuisce l'importanza del suo piccolo contribuito di fronte all'ombra cupa della morte. Ricordo che le fusa dei gatti, oltre che segnale di felicità, sono anche un modo per rassicurarsi e trovare conforto in una situazione difficile: non è raro trovare mici che fanno le fusa di fronte al veterinario, visibilmente spaventati (io per prima l'ho visto fare a Paciocca), oppure addirittura in punto di morte o dopo uno shock.
Con la dolcezza delle sue fusa e la rassicurante limpidezza del suo sguardo, Oscar accompagna nel viaggio più buio chi in quel momento ha bisogno, più di ogni altra cosa, di non sentirsi solo. Concludo con una citazione del retro-copertina: "Il piccolo Oscar sa insegnarci qualcosa su come affrontare la dipartita di una persona cara. E ci ricorda ancora una volta che i nostri gatti hanno qualcosa di magico".
E' molto di più di una semplice "storia di gatti": leggetelo, ne vale la pena.

13 commenti:

  1. Ciao Silvia ne avevo sentito parlare e lo leggerò volentieri....saluti e baci!!!!!!!!!!!

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  2. Non conoscevo la storia di Oscar, grazie mille per averla segnalata! Io la sera non mi addormento se non ho Mico sul cuscino che mi fa le fusa nelle orecchie...
    Bacioni

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  3. Ne ho sentito parlare!!Ed è una cosa grandiosa!!
    I gatti sono molto sensibili!!
    Creature uniche!! Come si fa a non amarli!!!!
    Un bacione e felice serata!!!

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  4. questa storia mi ha fatto venire in mente quando è mancata mia nonna. abitava in una casa in campagna con un giardino. lei adorava gli animali e aveva 3 cani. gli ultimi giorni di vita stava molto male e non si alzava più dal letto. proprio in quei giorni è comparso un gatto, un normalissimo gatto tigrato sbucato da chissà dove. si è accucciato sotto il letto e lì è rimasto per quasi tutto il tempo (salve qualche capatina fuori per soddisfare i bisogni primari). il giorno in cui mia nonna se n'è andata, è scomparso anche quel gatto, come se, avendola accompagnata quegli ultimi giorni, avesse compiuto il suo dovere e potesse tornare da dove era venuto. è una cosa che ha commosso tanto me e mia mamma e che non siamo mai riuscite a spiegarci!

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  5. ah dimenticavo, grazie di essere passata da me, mi unisco ai tuoi lettori, mi piace il tuo blog!

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  6. Mando all'istante una mail al miol ibraio di fiducia...non me lo posso perdere! Grazie mille per il consiglio...ho sempre avuto la certezza che i gatti abbiano qualcosa di magico!

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  7. Avevo sentito la storia di Oscar. Deve essere un libro bellissimo! :)

    Sognatrice
    a bordo

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  8. Nemmeno io avevo mai sentito questa storia!
    E' incredibile e commovente! Non solo che riesca a captare l'arrivo della morte (si sa che gli animali hanno sensi più sviluppati di noi) ma soprattutto che decida di tenere compagnia al malato terminale... Quanta dolcezza... Ahia, ho gli occhi umidi e sono in ufficio :S
    Papermoon - anche la storia di tua nonna e il gatto misterioso è straordinaria!

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  9. Grazie a tutte voi per i vostri commenti!! Sono contenta di aver segnalato questa storia a chi non la conosceva! :-)

    @ Papermoon: grazie di cuore per la tua testimonianza, arricchisce di molto il post su Oscar e dà una prova in più su quanto davvero i mici attraversino le nostre vite con un pizzico di mistero! Come dice Robin, è una storia straordinaria!

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  10. ciao Silvia!
    L'ho letto anche io, e come te mi ha toccata profondamente. Ci avevo pure io fatto un post ma non così ben dettagliato come il tuo ;-)

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  11. Conoscevo bene la storia ma non sapevo fosse stato scritto anche un libro... quindi grazie!
    Sei la mia "informatrice di miciosità" preferita ^.^

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  12. Ne avevo sentito parlare, ma non ho letto il libro.

    Blog molto interessante, vengo da te, tramite Lu.

    Buona serata!

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  13. ciao
    buona domenica.
    Questo libro deve essere molto bello.

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