lunedì 1 giugno 2020

Paciocca, Stefano e me

Questo mese Stefano compirà tre mesi e vorrei raccontarvi come sono andati questi primi tempi tra lui e Paciocca. O meglio, dovrei dire piuttosto tra Paciocca e lui, perché per il momento il mio bimbo non la considera molto (ed è naturale, nei primi tempi i neonati riconoscono e "mettono a fuoco" specificatamente i volti umani)... quindi è soprattutto lei ad essersi accorta della sua esistenza!
Quando ero incinta, dopo aver letto tante testimonianze sul come i nostri animali avvertano la "dolce attesa" dei propri umani, attendevo con trepidazione reazioni "particolari" da parte di Paciocca alla mia gravidanza, ma non ho osservato assolutamente nessun cambiamento in lei nei miei confronti. Vi dirò quindi che non sapevo proprio cosa aspettarmi dal presentarle Stefano, temevo che la mia gatta sarebbe fuggita spaventata.
Diciamo che le prime settimane sono state estremamente graduali: anzitutto Paciocca ha avvistato la navicella con dentro il bimbo in giardino, talvolta lui dormiva e quindi c'era completo silenzio, talvolta lui piangeva disperato (come solo i neonati sanno fare) e in quei casi la gatta se ne stava bene a distanza. In generale nelle prime settimane Paciocca guardava con grande sospetto la navicella, probabilmente immaginandola come una sorta di tagliaerba misteriosamente silenzioso, oppure misteriosamente urlante in altri momenti!





Va detto che in questi primi tempi non ero io a portare in giardino la navicella, perché ho avuto un post-partum pesante e per tre settimane sono rimasta confinata in casa, dove la mia micia entra poco volentieri (di solito fa la preziosa sull'uscio, vuole che siamo noi ad uscire). Il mio primo incontro con Paciocca è avvenuto appunto dopo questo primo e lungo periodo, solo tra me e lei ed è stato un momento per me di grande tenerezza, rivederla e coccolarla di nuovo dopo il mio parto! Lei non si è scomposta più di tanto, mi ha salutata con la sua coda alta, un miagolio e un fuseggiare discreto. Da quel momento in poi ho ricominciato ad uscire in giardino io stessa con Stefano, in braccio o nella navicella, e le occasioni per incontrare la mia micia non sono mancate.
Le prime volte che avvicinavo un piedino o una manina di Stefano alla mia gatta, lei dava un'annusatina tranquilla, talvolta strusciava il musetto affettuosamente e poi procedeva oltre: si comportava come se stesse semplicemente rapportandosi a una parte del mio corpo! Non so se avesse davvero colto che le stavo presentando mio figlio, forse i nostri odori erano talmente simili da non farle percepire la differenza e, inizialmente, io cercavo l'approccio solo quando Stefano era immobile e profondamente addormentato in braccio a me, per non spaventare Paciocca con eventuali grida o movimenti improvvisi.


Via via che passavano i giorni però, ovviamente la mia gatta ha dato segno di aver ben capito che insieme a noi c'era una nuova creatura! Sono certa di poter affermare che non ne è mai stata spaventata, né l'ha mai avvertito come se fosse un animale non umano con cui competere... insomma, Paciocca ha dimostrato di capire che Stefano fa parte della nostra famiglia e, con le dovute cautele, non è sicuramente una minaccia.
Ad oggi, ogni volta che esco in giardino con Stefano, lei ci raggiunge felice e ci accompagna nei nostri giretti. Il mio bimbo ama tantissimo passeggiare tra gli alberi e in generale ogni cosa del giardino è per lui fonte di curiosità, per cui io sono ben felice di esplorarlo insieme alla mia micia.
Da qui a dire che Paciocca sia interessata a relazionarsi di più con lui, proprio no: stiamo pur sempre parlando di un neonato di neanche tre mesi, al quale basta poco per iniziare a piangere... Paciocca non fugge al suo pianto, anzi credo che capisca perfettamente che è un segno di disagio di Stefano, ma comunque la cosa non sembra riguardarla più di tanto. Pace fatta anche con la navicella: la mia gatta deve aver capito che fa parte del "pacchetto Stefano", se così si può dire!
Mi piacerebbe che il mio bimbo fosse già abbastanza grande per interessarsi a Paciocca e per insegnargli ad interagire correttamente con un gatto (o un animale in generale), così come mi piacerebbe avere tanto più tempo e modo da dedicare alla mia micia, invece di solito i tempi li detta Stefano e, avendolo spesso in braccio, altrettanto spesso devo accontentarmi di accarezzare Paciocca con il piede. Lei in ogni caso sembra abbastanza tranquilla, sempre ben disposta nei nostri confronti e, pur senza fare mai slanci affettuosi particolarmente espliciti (come suo solito poi, è nel suo carattere essere delicatina e discreta), staziona spesso e fa ricognizioni diverse volte al giorno nel mio giardino, entra in casa per brevi giretti a suon di fusa e in generale ci raggiunge volentieri non appena usciamo. Io, se non la vedo subito, non manco mai di chiamarla e di considerarla sempre, per farle capire che la sua presenza è importante.


Su questa complessivamente raggiunta pace famigliare, in realtà gravano alcune ombre... qualche settimana fa, ho scoperto sotto la pancia di Paciocca una zona di alopecia piuttosto ampia, mai avuta precedentemente in vita sua.
La prima ipotesi della veterinaria è che si tratti appunto di alopecia "da stress", probabilmente dovuta soprattutto alle tre settimane tra parto e post-parto in cui la mia micia non mi ha vista mai: è stato in assoluto il periodo più lungo di separazione tra me e lei (prima, al massimo una decina di giorni in vacanza). Purtroppo non la aiuta il fatto che, da quando c'è Stefano, è indubbio che il tempo e le occasioni che posso dedicarle si siano ridotti di molto. Non che in gravidanza fossi sempre con lei, intendiamoci, però sicuramente mi vedeva più a lungo, durante la giornata, di quanto accada ora.
Inoltre, per la sensibilità di un gatto, credo sia palese che Stefano sta implacabilmente focalizzando su sè stesso la maggior parte dell'attenzione e delle energie sia mie, che di mia mamma (figura "secondaria" ma pur sempre di riferimento per Paciocca).
Non possiamo comunque neppure escludere eventuali sopraggiunte intolleranze alimentari, dal momento che proprio negli ultimi mesi abbiamo cambiato marca di umido, provandone diverse.


Ora come ora stiamo curando Paciocca con un unguento e un integratore apposito, nonchè io sto facendo del mio meglio per essere presente nella sua giornata (e le belle giornate mi aiutano tanto in questo!), tra incontri in giardino, qualche visita in casa e "catture" serali. Ammetto che finora grossi miglioramenti non ne ho visti, anche se la veterinaria mi ha detto che serve tempo perchè il pelo ricresca... vi dirò che questa cosa, sotto sotto, mi preoccupa non poco, perchè non posso fare a meno di pensare che Paciocca non è più una giovincella: il prossimo agosto compirà 12 anni tondi e questo, forse, è il primo concreto segno della sua età che avanza. A vederla non si direbbe: il resto del mantello è sempre lucido e pulito, lo sguardo è vispo e comunicativo, l'appetito non ha subìto cambiamenti sostanziali, lei è la solita micia discreta, cacciatrice e arrampicatrice di alberi come quando di anni ne aveva 5. Però mi sento sottilmente responsabile per la sua alopecia e, qualora non dipendesse affatto dalla presenza di Stefano, temo allora che possa essere sintomo di qualcosa di ben più grave di una comprensibile "gelosia" o della destabilizzazione dell'equilibrio famigliare.
Spero che la cosa possa rientrare presto e venire archiviata solo come un momento "delicato" nella vita della mia gatta, che sicuramente non è rimasta indifferente, nel bene e nel male, all'arrivo di un neonato nella nostra famiglia.


Concludo questo post con un pensiero più ampio, sempre relativo all'arrivo di mio figlio e del successivo mutare (o non mutare affatto!) delle altre relazioni affettive. Ebbene, aspettavo da tempo di diventare mamma a tutti gli effetti per verificare se fosse proprio vero che l'amore per un figlio sia qualcosa di infinitamente superiore rispetto a tutti gli altri rapporti affettivi. In particolare mi domandavo se, da parte mia, sarebbe cambiato qualcosa anche nei confronti di Paciocca, da tanto è opinione comunemente condivisa che:"Va bene voler bene a un gatto, ma un figlio è un figlio!".
Chiaramente sono solo all'inizio della mia vita di mamma e sono convinta che il rapporto genitore-figlio sia il più mutevole in assoluto (per forza di cose, un figlio da neonato diventa una persona adulta, ad un certo punto!), per cui è possibile che questi miei pensieri potranno eventualmente mutare di pari passo. Comunque, per il momento, posso dirvi che l'amore per un figlio è effettivamente qualcosa di incredibile, di travolgente e rivoluzionario, qualcosa che ti fa vedere il mondo con occhi diversi, è come essere nata una seconda volta... non esagero!
Però, e ci tengo a sottolinearlo, questo non ha tolto assolutamente NIENTE a tutte le altre forme di amore che provo nella mia vita. Anzi, se possibile, le ha amplificate, valorizzate e rese più importanti ancora, perchè vanno a intrecciarsi e in un qualche modo a completare il quadro di affetti della mia esistenza. Fare classifiche in amore è assurdo e mortificante, perchè ogni forma di amore, o affetto che sia, ha un suo valore impagabile e la sua peculiarità che la rende unica e insostituibile. Paragonare o chiedermi di scegliere tra l'amore per mio figlio e l'amore per la mia gatta è semplicemente assurdo.
Prosaicamente parlando, sarebbe come chiedermi di scegliere tra la pizza e la cioccolata: sono due cose talmente diverse, ma a loro modo talmente buone, che non potrei proprio fare una classifica di gradimento! E poi, che senso avrebbe? A che scopo?
Ogni forma, ogni manifestazione, ogni declinazione dell'amore ha una sua specificità, un suo valore intrinseco, una sua potenza originale, unica e inimitabile in sè stessa. Perchè mai allora pensare di fare graduatorie, classifiche, scelte? Si vive una sola volta e più forme d'amore avremo sperimentato nel corso della nostra esistenza, più avremo avuto una vita ricca, fortunata e piena.

10 commenti:

  1. Che bella la tua Paciocca !!! Forse ha sofferto un pò per l'arrivo del tuo piccolo, magari si è sentita un pò gelosa o trascurata. Dalle tempo e attenzioni e lei dovrebbe abituarsi alla nuova situazione. Auguri per il tuo piccino e saluti.

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  2. Bello, bello, brava!! Condivido. Un abbraccio grande a tutti voi, cuccioli umani, mamme e pelosetti 😉

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  3. La sede dei sentimenti ha tantissimi angolini e in ognuno c'è un primo posto. Ad ogni forma di amore il suo, quindi.
    Com'è bello leggerti. Ti vedo in giardino, con il bimbo, la gatta, i fiori, la nonna e tutto ciò che vi gira attorno.
    Paciocca e tuo figlio faranno amicizia quando lui comincerà a gattonare.. vedrai che corse si faranno insieme. Intanto occorre attendere senza ansia.
    Un grande abbraccio.

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  4. E' stato veramente interessante leggere questo post e la tua esperienza.E non temere per Paciocca vedrai che le passerà,sarà solo per questo periodo di transazione.Comunque è giovincella ancora!Tienici aggiornati!

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  5. Cara Silvia,
    Un bellissimo racconto di vita vissuta, come piacciono a me!
    Sono lieto di leggere che le cose facciano il loro corso, nel modo più naturale possibile. Piano piano troverete tutti nuovi equilibri, e un nuovo modo di passare del tempo insieme. È un grande privilegio per il tuo Stefano nascere in una famiglia piena di amore per tutte le forme di vita non umane! Come dici tu, l’amore alimenta l’amore, e il moltiplicarsi delle relazioni le arricchirà e alimenterà tutte!
    Insomma l’amore non si misura certo come la farina, che se ne metti un po’ nel dolce poi non ce ne è più nel barattolo! Al contrario, più ne dai e più ne crei!

    Mi dispiace, invece, leggere dell’alopecia di Paciocca, probabilmente qualcosa di non grave in sé ma che può rivelarsi molto molto fastidioso da curare, perché spesso creme e unguenti e anche integratori agiscono sul sintomo e non sulla causa. Inoltre, le manifestazioni cutanee dei disagi, siano questi fisici o psicologici, possono essere anche molto distanti nel tempo dagli agenti scatenanti, e le anche guarigioni lente non aiutano certo a stabilire il nesso causa-effetto. Ecco non voglio scoraggiarti, ma anzi invitarti a non demordere se la strada appare inizialmente in salita!
    E come sottolinei è un elemento che porta a pensare di come il tempo sia passato in fretta anche per la tua bella Paciocca.

    Dinah è terrorizzata dai bambini, si rende invisibile non appena ne arriva uno a casa, che si tratti di un neonato o di un bimbo di otto o nove anni, che siano tranquilli o scalmanati.

    Tra l’altro questo fine settimana sarà ospite da noi una coppia di amici con un neonato e un cane, e già sono in apprensione per lo stress imposto alla mia gatta: come ti avevo anticipato, a breve (fine giugno) un cucciolo di cane entrerà a far parte della nostra famiglia (siamo felici preoccupati e impazienti), e sto facendo di tutto per offrire a Dinah dei giorni sereni e ricchi prima di questo enorme scombussolamento nella sua vita e nelle nostre. Uno scombussolamento certo differente dal vostro, ma, proprio per quel che scrivevi tu sulla pizza e la cioccolata, non meno significativo!

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  6. un caro saluto a te. Una carezza al piccolo Stefano e una super coccola a Paciocca-

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  7. Quanti ricordi mi porta alla mente il tuo post!!! Sono passati 7 anni ma l'arrivo a casa del piccolo Pietro nell'ovetto e la delicata annusata di Nerello mentre Marvin osservava più indietro non la dimenticherò mai, l'inizio di una vita assieme che ci accompagna ancora e spero che continui per tanti anni!!!
    Una super coccola alla bellissima Paciocca che sicuramente supererà il suo problema, un baciotto a Stefano e un forte abbraccio a te Silvia

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  8. Bellissimo post, complimenti per il mio omonimo Stefano, concordo che l'amore per umani ed animali non sia una faccenda elitaria, trovo molto più esatto dire che il mio animale domestico per me è come un figlio. Ovviamente la forma d'amore non può che essere differente, la sostanza invece non cambia. Ciao !

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  9. @Mirtillo: senz'altro è stato un grande cambiamento anche per Paciocca e non avermi vista per tante settimane ha contribuito a destabilizzarla. Per fortuna sembra in via di miglioramento!

    @ Desideri chic: grazie mille! Un abbraccio!

    @ Sari: un bellissimo commento per me, grazie! Hai ragione, non serve ansia ed occorre solo attendere, pazienti e fiduciosi che un nuovo equilibrio si ristabilisca, nel bene di tutti! Un abbraccio forte

    @ Francesca: voglio anch'io pensare che Paciocca sia ancora giovincella e che possa accompagnarci ancora per tanti tanti anni! Per il momento la situazione sembra star migliorando, sono fiduciosa! Un abbraccione!

    @ Filippo: Caro Filippo, hai colto nel segno... le cose devono fare loro corso, è naturale che l'equilibrio sia stato spezzato e ora serva tempo per ricostituirlo. Per fortuna l'alopecia sembra finalmente essere un po' migliorata anche se lentamente... come è poi andato il tuo weekend con cane e neonato? Coccola tanto Dinah adesso e quando arriverà il nuovo amico a quattro zampe nella vostra famiglia... guarda, è proprio come dici tu: che sia un neonato o un nuovo amico peloso, si tratta sempre di un cambiamento fonte di grande stress per i gatti, dotati della loro specifica sensibilità. Vi auguro di affrontare al meglio, tutti insieme, questo nuovo cambiamento! Un abbraccio forte

    @ Robby: grazie mille, un abbraccione!

    @ Laura: che bello il tuo commento, cara Laura! La vostra famiglia è l'esempio perfetto di come adulti, neonati e gatti possono vivere d'amore e d'accordo, superando insieme momenti critici e condividendo grandi gioie! Un forte abbraccio, coccole ai tuoi amici e un bacio per Pietro

    @ Stefanover: bravissimo, la forma cambia... la sostanza dell'amore, è sempre unica e universale! Sono contenta di non essere l'unica a pensarla così!

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  10. Ciao è da un po che non passavo e ho letto con interesse del tuo piccolino e del rapporto con la gatta. Sicuramente l alopecia può essere stata x lo stress . Ti auguro quanto prima che tutto torni a posto. Auguri x il tuo lieto evento anche se in ritardo! Ciao

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