giovedì 5 ottobre 2017

Sette anni e una riflessione

Rumore di Fusa oggi compie 7 anni: sette! Solo a dirlo quasi non mi par vero, iniziano ad essere un bel po' di compleanni festeggiati, tante stagioni vissute e rivissute, la mia vita che nel frattempo è cambiata parecchio, così come anche il mondo dei blog... e negli ultimi anni mi sono chiesta sempre più spesso quale posto occupi la mia pagina virtuale in questa "blogosfera", nella quale mi riconosco sempre meno. Nel panorama globale sono calati gli scambi personali, sono aumentati gli intenti "promozionali" dei vari blog, si è diffusa una standardizzazione delle pagine che certo le rende più professionali e patinate, ma ha anche tolto quell'atmosfera così autenticamente casalinga e improvvisata che rendeva un piacere aprire questo o quell'altro post, ritrovarsi davvero "in casa" di qualcuno, con la voglia di lasciare un commento effettivamente pensato e sentito. Ovviamente non farò di tutta l'erba un fascio, esistono (o piuttosto resistono) le eccezioni, ma credo che sia generalmente calato molto l'entusiasmo da parte di chi concepiva i blog come racconto di vita personale, condivisioni di esperienze autentiche. Su questo vince la logica di post (e blog) "belli senz'anima", così come ha la meglio la fruizione veloce tipo Facebook: un "mi piace" anonimo e quasi automatico, senza altre parole che gli diano un vero significato. Per chi scrivere e raccontare allora? Con chi riflettere, commentare, ragionare, condividere?
Il tempo e le energie da dedicare a questa pagina sono per me calati in maniera drastica, senza che però sia venuta meno la mia passione per gli animali, le tematiche ecologiche e l'attenzione ai piccoli miracoli quotidiani della natura. Oltre ai miei lettori "fedelissimi" che mi lasciano sempre volentieri un commento (ma anche quanti di questi ho perso, quante altre blogger "autentiche" che si sono ormai allontanate permanentemente dalla rete...), dalle statistiche vedo che Rumore di Fusa riscuote comunque l'attenzione di tanti internauti curiosi alla ricerca di informazioni su questo o quell'animale, o su determinati argomenti che trovano spazio nei miei interessi e quindi anche qui. Sono motivazioni valide per proseguire il mio impegno su questa pagina? Certamente sì, anche se avverto la fatica di cercare (e trovare) lo spazio per questo blog tra mille impegni quotidiani, talvolta senza la soddisfazione di uno scambio approfondito. E allora mi dico: è questo che sono diventati, in massima parte, i blog? Pagine informative impersonali, siti a disposizione di un pubblico silenzioso e onnivoro?
Poi però ho, anno dopo anno, alcune conferme meravigliose... come da parte di voi tutti, miei fedeli lettori, che al mio ultimo post avete commentato con così tanta partecipazione ed empatia rispetto a quanto mi è accaduto, condividendo i vostri pensieri e approfondendo le mie riflessioni. La mia gratitudine verso le vostre parole e la vostra presenza è grande! E poi ci sono le sorprese preziose e impagabili di lettori "occasionali", come i commenti di Tiziano che ogni anno mi racconta delle sue cicale, o come le persone che mi chiedono consigli per il loro micio prima di partire per le vacanze, o come chi mi racconta la straordinaria adozione di un gattino cieco. E allora mi dico che sì, c'è ancora spazio per gli scambi personali, le esperienze condivise autentiche, la voglia di raccontare e farsi ascoltare, reciprocamente. Vale ancora la pena sforzarsi di scrivere, ogni tanto e anche in modo più rarefatto, un post sensato e sentito per Rumore di Fusa e per tutti coloro che, venendo qui, cercano non solo informazioni, ma vita vissuta. Sono ormai diversi anni che "covo" queste riflessioni, finora sono sempre andata avanti a testa bassa, ma oggi, complice forse la "crisi del settimo anno", ho trovato giusto rendervene partecipi. Grazie a tutti voi che mi leggete con attenzione ma soprattutto con partecipazione: questo era e dovrebbe essere ancora, l'unico intento di un blog, ciò che dà significato al mio scrivere e raccontare. Per chi ci crede ancora!

8 commenti:

  1. Questo tuo post è bellissimo!
    Appartengo al mondo dei blog da diversi (tanti!) anni e devo ammettere che, rispetto all'inizio, sono cambiate molte cose. Non parlo solo di "piattaforma", ma anche e soprattutto dei motivi che spingono a scrivere un blog. Oggi, ci sono praticamente solo blog di cucina e di moda e, benchè io riconosca la necessità di stare al passo coi tempi, non mi riconosco nè in una, nè nell'altra categoria. Ho sempre scritto blog "personali" e so bene che dei fatti miei non interessano a nessuno, ma talvolta penso che sia un modo per conoscere meglio chi c'è dall'altra parte dello schermo :)
    ho smesso di scrivere per gli altri, ma scrivo unicamente per me, perchè a tirare fuori tutto si sta sicuramente meglio...

    Auguri per il tuo blog!

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  2. Carissima Silvia, tantissimi auguri per il tuo settimo blogcompleanno!!!
    Sono proprio tanti anni....lo so bene visto che anche il mio blog è nato poco dopo del tuo e anche la nostra bella amicizia virtuale, e la tua riflessione è quanto mai giusta, reale e condivisa. Dai nostri inizi sono cambiate tante cose, soprattutto lo spirito di condivisione e la partecipazione, tanti contatti che erano presenze "vissute" sono spariti e i nuovi arrivati restano preferibilmente lontani e impersonali. Restano il gruppo dei "vecchi" blog dove continua ad esserci un rapporto anche personale, ma sono pochi e di consenguenza si tende a conformarsi ai nuovi dettami.
    Personalmente mi pare di essere rimasta coerente ai miei principi, soprattutto con chi ha sempre condiviso il mio pensiero. Penso che continuerò ad andare avanti con il blog anche se gli impegni e la mancanza cronica di tempo rendono il tutto sempre più faticoso perchè comunque in questi anni ho raccolto tante soddisfazioni, trovato belle persone e imparato un sacco di cose!!!
    E siccome ci credo ancora, sono sicura che continueremo a festeggiare assieme ancora tanti blogcompleanni!!!
    Baci

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  3. Ciao allora buon compliblog. Continua così perchè il tuo blog mi piace e devo dire che certi tuoi post mi entrano nel cuore. Bella e vera la riflessione che hai fatto. Il blog Hay Lin bau bau è un blog che ho nel cuore, li ho tanti ricordi della mia cara e amata Hay Lin, la mia amata cagnolona che non dimenticherò mai e ora continuo con le mie avventure con Will. Un grande ciao

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  4. Auguri!
    Sono cambiate tante cose, sì. Anch'io ho avuto un periodo in cui mi sono allontanata dal blog, perché non sentivo più il coinvolgimento di una volta, men che meno (ma non era quello che più mi interessava) la partecipazione...
    I social mi hanno coinvolto solo ultimamente e neanche più di tanto: sono però tornata al blog perché lì sì che mi sentivo "a casa", in questo mondo virtuale. Lì sì che c'erano persone che badavano al contenuto più che alle foto belle e finte. E lì continuo a raccontare, anche se è cambiato il modo, sono cambiati i contenuti... sono cresciuti, insieme a me, ecco.
    Io resisto. E continuo a leggerti. <3

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  5. Ormai siamo rimaste in poche a credere nei blog.Alcune hanno mollato.Io la considero ancora come la mia casetta segreta dove riceve le amiche.e mi fa piacere andare a trovare le amiche nelle loro di casette.
    Dai teniamo duro,non siamo sole!!

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  6. @ Layla Dì: Grazie mille per il tuo commento, mi fai sentire meno sola! Io non credo che oggi il problema sia solo “l’argomento” del blog… ci sono alcuni blog di cucina molto autentici, che intrecciano ricette e storie di vita, che è un piacere leggerli! Ma come dici tu, la maggior parte di blog sono di cucina o di moda e sembrano piuttosto riviste patinate, fredde e impersonali, tutte uguali che non si riconosce più chi c’è dietro la tastiera. I blog erano nati invece come diari, per parlare di fatti e riflessioni proprie, non come siti informativi o magazine. Per quanto mi riguarda i “fatti degli altri” (e i miei, che scrivo) mi interessano molto di più quando leggo un blog, perché sono interessata soprattutto alle persone dietro di esso, a capire i loro pensieri, a scoprire le loro esperienze… del resto, se volessi informazioni impersonali consulterei un’enciclopedia o la ormai onnipresente e utile wikipedia. Non so se mi sono spiegata ;-) grazie mille ancora per essere passata e per gli auguri! Un abbraccio!

    @ Laura: oh cara Laura, mia “coetanea” di blog!! Parole sante le tue, sapevo che avresti capito in pieno, del resto il tuo è uno dei pochi blog che appunto ancora “resistono”, così come la tua presenza è reale e partecipata. Sei rimasta coerente sì, come pochi altri, ed è ancora un gran piacere leggerti e venirti a trovare, per scoprire non solo le tue ricette ma soprattutto le piccole cose della vita che condividi con i tuoi lettori. Purtroppo ricordo, accanto al tuo nome, tanti altri nomi di blogger che hanno invece abbandonato “la navigazione”... e immagino, al di là della mancanza cronica di tempo che affligge tutti, sia stato anche perché il panorama è cambiato, come dici tu oggi è tutto “preferibilmente lontano e impersonale”, molto d’apparenza. Speriamo cara Laura di continuare a festeggiare tanti compleanni, ma soprattutto mi auguro che la tendenza si inverta e che ci ritroviamo a farci gli auguri in un gruppo più folto di “blogger alla vecchia maniera”. Un abbraccione forte!

    @ Robby: cara Robby tu sei una delle lettrici della “prima ora” e sono davvero felice che sia ancora così! Ti ringrazio tanto per le tue parole, spero di riuscire ancora per diversi anni a mantenere questo blog perché anche per me è un “pezzetto di vita”, senza contare che mi ha dato molto in termini di scambi di riflessioni sui temi a me cari. Grazie e un grande ciao a te!

    @ Polepole: più che allontanarmi dal blog, vorrei semplicemente “denunciare” quanto si sia impoverito il panorama dei blog da quando in esso è entrata la pubblicità, il marketing, le aziende e gli sponsor. Ma, immagino, era inevitabile. Ad ogni modo le mosche bianche ci sono e anche questo post e i tutti i vostri commenti ne sono la prova! Io non sono molto “social” (anzi, francamente mi sembrano spesso la fiera della superficialità), ma nel blog è diverso e hai ragione “ci si sente a casa”. Grazie mille per il tuo commento e per essere passata!! Un abbraccio!

    @ Kilara: cara Kilara, anche tu lettrice storica del mio blog, non potevi trovare parole migliori per descrivere PERFETTAMENTE quello che sono i blog per noi “blogger alla vecchia maniera”: “la mia casetta segreta dove ricevere le amiche e mi fa piacere andare a trovare le amiche nelle loro di casette”… questo, semplicemente questo, erano inizialmente i blog. Questo li rendeva unici, preziosi e interessanti, come lo sarebbero tutte le persone autentiche che hanno la voglia e il coraggio di mostrarsi per quello che sono, non per quello che va di moda essere. E io continuo a volere il mio blog così, niente di più di questo, ma neppure niente di meno. Grazie per essere passata, un abbraccio!

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  7. Ciao Silvia, buon compliblog!
    Sette anni...Ho letto i tuoi post, condiviso molti tuoi pensieri,ed alcune volte ho perfino pianto tante volte atteso le iniziativeche promuovevi per partecipare.
    Sai ho trascurato i miei blog per tanto tempo, poi tornando indietro ho capito che non potevo buttare all'aria anni di condivisione e amicizie nate in rete,così ho ripreso a postare, a visitare i blog che seguivo, con immenso dispiacere ho scoperto che tanti blog che seguivo ormai non c'erano più, tanti sostituiti da altri ed altri completamente rimossi,che tristezza...I blog come il tuo sono un punto fisso per me, nel periodo in cui non ero presente passavo comunque per leggere i tuoi post.Sono felice di far parte delle tue amiche lettrici.
    Grazie
    Bacione da Cristina e Mici.

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  8. Cara Silvia, come sai condivido ogni tua parola, con la differenza che io faccio sempre un sacco di fatica ad arrivare al nocciolo della questione, mentre tu come sempre sei analitica ed appassionata allo stesso tempo.
    Purtroppo questo "nuovo" modo di concepire la realtà dei blog mi ha fatta allontanare da una delle cose che facevo più volentieri, cioè condividere un poco di me e del mio modo di sentire sul mio piccolo spazio, senza un destinatario preciso, ma un po' come buttando un amo per vedere cosa riuscivo a pescare. Tante volte ho la tentazione di salvare tutto questo per me e cliccare su un immaginario "cancella", tanto mi sento persa fra like anonimi e lasciati, mi viene sempre il dubbio, solo per "io ti metto mi piace così tu lo puoi mettere a me".
    Però ancora non ce la faccio, mi sembrerebbe di rinnegare qualcosa di piccolo ma importante che ha saputo regalarmi scambio ed empatia, perché dietro alle frasi di incoraggiamento o ai complimenti che ci scambiamo c'è sempre una persona vera come me, che magari dai miei post si porta via un sorriso, o una ricetta da provare o il progetto di un viaggio da fare. Finché può essere così, finché ci sono ancora piccole realtà "resistenti" come il tuo blog dove capito troppo di rado ma dove mi resta la voglia di lasciare quattro, cinque commenti alla volta, vale la pena provare a galleggiare ;)
    un abbraccio grande, e buon settimo anno

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