sabato 26 ottobre 2013

Incontrando una mantide religiosa

E' un tiepido pomeriggio d'ottobre, il momento della giornata in cui la luce si fa più dolce, le ombre si stemperano, morbide, nella campagna dipinta dalla stagione di arancio, rosso e brunito. Una placida brezza, ancora sorprendentemente mite, rievoca quasi una parentesi estiva: giusto il tempo di quell'ora incantata, a metà del pomeriggio. Sono appena tornata a casa, dopo una settimana insolitamente piacevole: leggero il cuore, la testa libera di vagare sui capricci della brezza autunnale, lo sguardo va a cogliere e raccogliere ogni scintilla di luce scappata dalle fronde colorate, nella loro danza autunnale. 
Sto per entrare in casa, quando i miei occhi si fermano su un preciso dettaglio, verde, assolutamente fuori posto. 


E' una foglia striminzita, ma così verde, posata sulla scatola delle mie scarpe nel grande magazzino polveroso e grigio. Una foglia troppo verde, troppo bella, troppo viva: una mantide religiosa. 
E' come stropicciata, le zampette avvolte da diversi fili di ragnatela: si coglie che è avvilita. Una posizione così poco dignitosa non si addice, a Lei, splendida quanto letale predatrice di altri insetti, piccolo gioiello della Natura, profeta* del regno invertebrato. Forse è stata la mia gatta a portarla in magazzino, magari trasportandola tra le fauci delicatamente socchiuse, umiliando il regale portamento della mantide, che poi si è rifugiata tra le scatole da scarpe. Bisogna rimediare! Prendo la scatola e la porto fuori, nell'accogliente luce pomeridiana. La accosto a una grande foglia di Ficus Elastica - è la mia offerta di pace - e attendo, speranzosa, che la proposta alletti la mantide. Senza troppi indugi, ma con nobile calma, la nostra amica conquista la foglia. 


La osservo, mi osserva. Sembra davvero guardarmi, con quel capo triangolare e occhiuto, che muove con fare alieno ma, allo stesso tempo, così universalmente famigliare. Mi vede, forse ha paura di me?, penso, vedendola stare rigida per qualche istante. Credo quasi di cogliere la sua tensione nei miei confronti. 
Ma è un attimo, forse la mantide ha colto a sua volta la mia inoffensività, perchè inizia a muovere il capo e le taglienti mandibole, pulendosi le zampette e le lunghe antenne con calma, cura e assennatezza. Mi ricorda tremendamente un gatto: la stessa dedizione, lo stesso criterio, quasi gli stessi movimenti, mentre si passa le zampe raptatorie dietro il capo, come fanno i felini per pulirsi le orecchie.
Sorrido, penso che è incredibile come le creature viventi siano così diverse e così simili. Il tempo di scattare qualche foto alla mantide, che ha già recuperato il suo fiero aspetto e si è pulita dai fili di ragnatela, e capisco che è il momento di entrare davvero in casa, lasciando l'insetto alla sua vita, io tornando alla mia.
Il pomeriggio, rimasto sospeso per quei minuti di incontro straordinario, può proseguire, e il sole inizia a diventare sempre più grande, avviandosi verso l'Ovest.

*Il nome mantide deriva dal greco mantis, cioè profeta, per la sua tipica posizione delle zampette, come in raccoglimento religioso.


Ho voluto raccontarvi del mio incontro con questa mantide religiosa perchè mi ha delicatamente emozionata, come solo questi eventi sanno fare... nella speranza di trasmettere anche a tutti voi lettori la meraviglia di un insetto, compiuto capolavoro della Natura, come la mantide religiosa. Credo sia tra gli invertebrati più belli e affascinanti in assoluto, molto conosciuto per le sue abilità predatorie nei confronti degli altri insetti, ma anche per il cannibalismo post-nuziale della femmina nei confronti del maschio. La mantide femmina infatti, dopo l'accoppiamento, divora il compagno: si tratta di una vera e propria necessità, per soddisfare un aumentato bisogno di proteine per la produzione delle uova. Le mantidi vengono anche allevate, segno dell'inconfutabile fascino che esercitano da sempre su noi uomini; interessante è notare che, quando la femmina è ben nutrita (come in cattività) e quindi non necessita di un surplus di proteine, dopo l'accoppiamento può risparmiare il maschio. In natura non esiste crudeltà gratuita: tutto risponde a necessità biologiche!


Quella che ho incontrato è la comune mantide europea, ma ne esistono tanti altri tipi: alcune sono belle come orchidee, altre talmente mimetiche da sembrare vere foglie o rametti. La mantide, se si sente in pericolo, assume un altro comportamento che ricorda quello del gatto: "l'atteggiamento terrifico", ovvero aumenta le sue dimensioni aprendo le ali, simulando di essere molto più grande di quanto non sia. Pare che oltre a questo "gonfiarsi", la mantide minacciata emetta anche una sorta di soffio, "fff fff": davvero come un gatto! Questi due animali hanno più somiglianze di quanto avrei mai pensato. Una mantide in "atteggiamento terrifico", che forse dovrebbe spaventare i predatori, a me sembra solo ancora più bella!

Immagine da web, tratta da QUI (interessante forum sulla mantide, tra l'altro)
Per chiudere questo post, che spero vi sia piaciuto tanto più se non amate gli insetti, vi lascio un breve video di Geo&Geo dedicato alla mantide religiosa, dove potrete vedere alcuni esemplari davvero molto belli, non italiani:


A molta gente gli insetti suscitano fastidio o addirittura ribrezzo, mentre altre persone - come me - trovano affascinanti queste incredibili creature, che rendono vivo ogni angolo del nostro giardino. Quella che vi ho raccontato è una storia per tutti - amanti o no degli insetti - perchè anche negli incontri imprevisti tra due specie viventi che non hanno nulla a che fare l'una con l'altra, si ritrova la meraviglia della vita.

9 commenti:

  1. Personalmente gli insetti non mi attirano molto da essendo una campeggiatri da anni di insetti e non solo mi ci sono scontrata e quindi ammiro tutto inclusi i ragni (vermi noooooooo e rughe nemmeno sono proprio brutte e pericolose)
    Bella la mantide.
    Buona domenica,

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  2. Fai te! Anche io non molto tempo fa ne ho incontrata una! Era in centro al marciapiede (come fosse arrivata fino a li rimane un mistero!)...l'ho presa e l'ho messa in una zona verde.
    Era enorme, quasi una spanna di lunghezza!
    Comunque, complimenti per l'articolo, molto ricco, e per il video conclusivo, che aggiunge nozioni interessantissime!
    A presto ;)

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  3. Che bello il racconto di questo salvataggio!L'avrei fatto anche io anche se in realtà ho un pò paura delle mantidi.Non paura che vorrei ammazzarle se le vedo, ma mi fa impressione la loro testa con quegli occhi che seguono i movimenti come un umano!Se ne incontro una mi allontano subito.

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  4. Ciao Silvia!
    Che forte la tua mantide!!!
    Ne trovo spesso anch'io sui miei fiori intente a cacciare.
    Molto bello anche il post dettagliato e simpatico.
    Buona domenica a te e a tutti i gatti!

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  5. Un insetto bello, fiero ed altezzoso ma implacabile. La storia che mangiasse il maschio dopo l'accoppiamento non mi è mai piaciuta, ma ho potuto verificare personalmente che è una predatrice spietata. Anch'io, quando lavoravo in campagna, ho trovato una mantide; l'ho portata in ufficio e le ho messo vicino un piccolo coleottero per vedere cosa faceva. In un attimo, con un movimento velocissimo, afferra il coleottero con le zampe anteriori, se lo porta vicino la bocca e con le mandibole squarta il torace per poi mangiarsi la polpa interna lasciando inalterato l'esoscheletro (la cuticola esterna). Da allora, se vedo una mantide, cerco di starne alla larga!

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  6. Ciao Silvia,mi è piaciuto molto il tuo racconto!
    Anche a me succede spesso di fare "strani"incontri,e salvataggi anche estremi...l'ultimo di pochi giorni fa,un grillo caduto in acqua,poverino!
    Buon inizio di settimana!
    Letizia

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  7. Più volte mi sono soffermata ad osservare una mantide, meraviglioso ed elegante insetto!!! Come sempre post e foto impeccabili, complimenti Silvia passa una felice settimana!!!!!

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  8. Bella, anche a me ogni tanto capita di vederne anche se mai come nell'ultima foto, davvero un po' impressionante!

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  9. Grazie per i vostri commenti!!

    @ Edvige: sapessi, io dico che mi piacciono tutti gli animali, ma di fronte ai vermi e le larve in realtà non ce la faccio proprio… sono l’unica cosa che non tollero! Invece insetti e ragni li ammiro anche io!

    @ Enrico: grazie mille!! Hai fatto benissimo a salvare la mantide :-)))

    @ Kilara: effettivamente i loro occhi sono davvero impressionanti, non vorrei sbagliare ma quasi io vedo la pupilla che mi segue!

    @ Ilaria: grazie mille cara Ilaria!!

    @ Andrea: grazie per il tuo commento molto particolareggiato! Povero coleottero e che esperienza cruenta, mamma mia! Ma del resto mica per nulla la mantide è considerata un killer… ;-)

    @ Letizia: grazie grazie!! Brava che hai salvato il grillo, animale simpatico e utile!

    @ Lory: hai detto bene, meraviglioso ed elegante insetto!! Grazie mille cara Lory!!

    @ Lidia: anche io non ho mai visto una mantide in “atteggiamento terrifico”! Buon segno perché vuol dire che non si sentono minacciate da me?? Mi piacerebbe però vederle dal vivo, non sembrano più gli stessi insetti!

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