Finalmente ce l'ho fatta: sono riuscita a prendermi il tempo per andare "a caccia di colori" anche nella mia stagione preferita, per mostrarvi tutte le sfumature dell'autunno che tanto amo... ed ecco che appare una tavolozza splendida, a celebrare questa stagione così suggestiva, ricca di sfumature e cambi di luce, temperature e anche di umori... piena di vita, ma anche in contatto con la morte e il letargo, necessaria a preparare il terreno per l'inverno e la rinascita primaverile. Siete pronti a riempirvi gli occhi di tonalità vivide, sapori tipici e suggestioni impalpabili?
Cominciamo con il colore che meno viene in mente quando si pensa all'autunno... VERDE! Eppure, all'inizio dell'autunno tutto è verde, verdissimo verde brillante, rinfrescante e rinfrancato verde grazie alle piogge sempre più necessarie, dopo estati puntualmente infernali e siccitose. E così, paradossalmente, l'autunno si inaugura così, con una tavolozza verdeggiante, e la natura che riprende fiato.
Basta poco perchè dal verde si passi al GIALLO: inizia con il tono brillante e allegro dei topinambur, che fioriscono nel sole di settembre, poi vira al colore caldo e intenso delle foglie in ottobre, infine un giallo limone, un po' austero ma innegabilmente bello, come quello dei crisantemi in novembre.
Di pari passo al giallo c'è l'ARANCIONE, colore succoso e gustoso, la sua sfumatura inconfondibile torna a rallegrare occhi e palato: i cachi, le zucche, i primi agrumi succosi che ci accompagneranno poi per tutto l'inverno, è in autunno che tornano in tavola.
Eppure il re dell'autunno è sempre lui... il ROSSO. Un rosso così acceso che sembra impossibile non sia dipinto da mano umana, invece è la natura a renderlo vivo, sorprendente, onnipresente, da solo o mescolato a mille altre sfumature. Ed è un incanto: c'è la vite americana, le foglie magnifiche di aceri, liquidambar e chissà quante altre piante di cui non conosco il nome, c'è il succo asprigno e vitaminico del melograno, ci sono i tramonti infuocati, c'è il fuoco del camino (per chi ce l'ha), in una mirabile mescola viva di luce, calore e rossore.
Ma basta una settimana in più, l'arrivo della prima perturbazione più fredda, che i colori iniziano a spegnersi... e i rossi, gli arancioni, i gialli, virano tutti verso il più tranquillo MARRONE. Parola che, in realtà, a me richiama non solo il crocchiare di foglie secche e dei campi arati, ma anche un forno caldo pieno di delizie: marroni, castagne, patate dolci. Senza contare le altre squisitezze autunnali, altrettanto marroni: giuggiole e noci. Il marrone è rassicurante e mite, come un paio di stivali comodi da mettere al primo freddo.
Chiudiamo con le mille sfumature di un colore che ci traghetta direttamente verso l'inverno, con ben altre suggestioni: il GRIGIO. È il colore delle prime nuvole che velano il cielo, così come della foschia e della nebbia che si adagia sui campi e avvolge le cose. È il grigio striato e sfumato dei funghi, che spuntano a sorpresa non solo nei boschi, ma anche nei nostri giardini. Sono le gocce di pioggia o di "guazza" notturna, è il colore compatto del cielo quando per gli uccelli è tempo di migrare.
Quest'ultimo è il colore che fa capolino in settembre e si insinua sempre di più, giorno per giorno, fino a diventare imperante: il grigiore d'autunno si tingerà poi d'argento, di buio, di ghiaccio e di bianco, nell'inverno che arriva.