I gatti rappresentano dei ponti eccezionali per affacciarsi ai temi dell'ambiente, dell'ecologia, della psicologia e dell'etica che riguardano la relazione dell'uomo con gli animali non-umani e persino con sé stesso. (...) Il gatto riesce a immergerci in un mare di contatto autentico, primitivo con la natura, pur continuando a cullarci, a trasmetterci attraverso le sue fusa e le sue lusinghe lascive il senso di calore, di affetto, di dolcezza legata al sentimento e alla casa. Il gatto riesce a mettere in comunicazione il mondo dell'uomo di oggi con il resto del sistema dei viventi, aderendo a certe coordinate affettive umane ma, nello stesso tempo, negando l'idea di possesso e di controllo per spingerci verso logiche più ecosistemiche, all'interno delle quali (...) ci sentiamo parte di un disegno complessivo più ampio.
Sonia Campa
Paciocca in giardino |
In occasione della "festa del gatto", quest'oggi ho scelto questa bella citazione per rimarcare il valore aggiunto del nostro micio e del rapporto che abbiamo (o potremmo avere) con lui. Spesso tendiamo solo a dargli importanza in quanto amabile, curioso e socievole animale domestico, talvolta addirittura ci dimentichiamo di quanto potenziale "selvatico" abbia ancora e dovrebbe poter esprimere... perchè la possibilità per il nostro gatto di esperire un legame con la natura arricchirebbe tanto lui quanto noi, osservandolo ed eventualmente accompagnandolo in questa dimensione da cui siamo sempre più lontani.
Tante volte ho riflettuto sul fatto che Paciocca è estremamente fortunata: non solo ha una casa con tutti i confort a disposizione, ma può tutti i giorni uscire liberamente in un ampissimo giardino, dove arrampicarsi, cacciare, esplorare, marcare il suo territorio e sorvergliarlo dai "suoi" posti preferiti. E altrettanto mi sono resa conto di quanto fortunata sia io, a poterla accompagnare nelle sue perlustrazioni, che mi hanno dato spesso occasioni preziose per aprire gli occhi sulla natura che ci circondava: e così ho scoperto funghi, fiori ed insetti, sono diventata testimone della lotta per la sopravvivenza tra piante e parassiti, ho raccolto gusci di uova di uccelli selvatici ormai involati... e quanto altro ancora! Credo fermamente che una parte della mia attenzione, empatia e interesse per l'ecologia, l'ambiente e la natura, sia stata stimolata proprio dalla convivenza con i miei gatti... così importanti per me, seppur così diversi da me: questa è stata una miccia che ha acceso la mia curiosità e sensibilità per anche il resto del mondo vivente.
E così è proprio vero che il gatto, tra i mille pregi che già ha e che oggi festeggiamo come uno dei più amati tra gli animali domestici, riesce in un qualche modo anche a metterci in comunicazione non solo con lui stesso, ma anche con il resto della natura, dandoci modo di sentirci parte di un unico, meraviglioso ecosistema. O per lo meno, questo sarebbe l'ideale rapporto da ricercare con il nostro gatto, oltre le coccole, le fusa, il piacere che proviamo nel prenderci cura di lui.
Troppo spesso, in questi ultimi decenni, ho avuto l'impressione che il nostro rapporto con gli animali "da compagnia" (forse addirittura più nel caso del gatto che del cane, con il quale siamo in un qualche modo "obbligati" a ritrovarci all'aperto per le passeggiate) stia diventando sempre più "snaturato", nel senso che lo esperiamo semplicemente tra le quattro mura domestiche, dove il micio riesce a manifestare pienamente solo una parte dei suoi istinti e della sua "vera anima". E questo impoverisce il felino ma parimenti l'uomo, che si riduce a considerare l'animale solo come una propria "propaggine", dimenticando la grandezza e la meravigliosità della natura all'esterno.
Certo mi rendo conto che la possibilità di fare uscire all'aperto il proprio gatto non è per tutti, eppure allora mi viene da dire che - in ogni caso - dovremmo cogliere al volo l'occasione del rapporto con lui, con un animale non-umano, con il quale comunichiamo in modi e maniere non certo principalmente verbali, dovrebbe darci la spinta per aprirci alla natura tutta, alle creature viventi che ci circondano e all'ecosistema che andiamo ad occupare... perchè il nostro gatto, se potesse, ce lo dimostrerebbe in maniera mirabile, che tutto è connesso e che, per quanto si possano amare i confort casalinghi, esiste anche una dimensione di libera naturalità da cui discendiamo e che non possiamo rinnegare.
Sarebbe bello che questa "festa del gatto", oltre che i video simpatici su youtube e facebook, diventasse anche l'occasione per ricordarci questa "potenzialità ecosistemica" del nostro micio: uno dei doni più preziosi che potrebbe farci, oltre al suo amore che già sperimentiamo ogni giorno.
Belle parole, hai proprio ragione! Io adoro i gatti, ne ho ben 3 !
RispondiEliminaauguri a tutti i gatti!!
RispondiEliminaPost molto interessante, che pone giuste riflessioni. Sicuramente tu e la bella Paciocca avete una grande fortuna a poter condividere queste esperienze a diretto contatto della natura!!!
RispondiEliminaIo coi miei pelosetti, sempre tra queste quattro mura, ci perdiamo molto meno male che l'amore si salva sempre!!!
Felice festa del gatto ....
Un post che mi ha fatto riflettere, i miei gatti sono dei reclusi, anche se in una gabbia dorata...ma la strada è troppo pericolosa per lasciarli uscire liberi...Buona festa del gatto!
RispondiEliminaUn post davvero interessante e istruttivo. I gatti sono animali speciali, lo capisce appieno chi ha vissuto a stretto contatto con loro. Buona giornata del gatto a tutti i gatti.
RispondiEliminasinforosa
Cara Silvia,
RispondiEliminanaturalmente con me sfondi una porta aperta, oltretutto citando Sonia che seguo da anni e che mi ha spalancato gli occhi su molte cose! Come ben sai anche Dinah è fortunatissima come la tua Paciocca e credo che se non avessi la possibilità di lasciarli liberi avrei scelto di non vivere con i gatti. Oltretutto una delle cose belle della relazione con un micio è il privilegio di vedere questa creatura, per molti aspetti ancora così selvaggia, scegliere ogni giorno e senza nessuna imposizione di vivere accanto a noi.
Sai, quando Maud è mancata, un mese fa, un'amica mi ha detto "devi essere fiero di averle offerto una vita così lunga, ricca e libera". Ovviamente ne sono felice e penserò sempre con tenerezza, affetto e nostalgia alla mia straordinaria gatta viaggiatrice, ma... questa libertà, questa ricchezza di vita... non dovrebbero essere LA BASE e un diritto elementare per ogni gatto, per ogni animale, invece di essere affidate al caso e alla consapevolezza (o meno) degli umani con cui i gatti si trovano a vivere? Insomma io non ho fatto nulla di speciale se non mettere da parte un po' di me stesso, che è la condizione necessaria per creare qualsiasi relazione basata sull'ascolto e il rispetto, che sia con gli umani o i non umani.
Questa giornata del gatto la voglio dedicare a Maud, Cosmo, Alice e a tutti i gatti che hanno attraversato le pagine della mia vita e del mio cuore. Grazie per questo splendido e giusto post!
@ Naki: allora tante coccole e grattini ai tuoi bellissimi 3 mici!
RispondiElimina@ Fiore: grazie!
@ Laura: cara Laura credo che l'importante sia non fermarsi a considerare il proprio micio "d'appartamento" solo e unicamente come compagno di vita domestica, magari facendo caso anche a quanto viva sia la sua intelligenza, sensibilità e istintualità... già questo può portarci a rivalutare e ad aprire di più gli occhi sul resto del mondo vivente, anche se magari non possiamo dare al nostro micio e a noi la possibilità di esplorare insieme la natura esterna! E poi certo, l'amore è la prima cosa... da cui derivano tutte le altre riflessioni! Un abbraccio ai tuoi mici!
@ Carmen: purtroppo non solo la mancanza di un giardino, ma anche la pericolosità dell'ambiente esterno di portano spesso a tenerli chiusi in casa... come dici tu, è una sorta di "gabbia dorata"... sai Carmen mi sono chiesta spesso se sia meglio privilegiare la loro sicurezza o dare libero sfogo alla loro libertà e alle loro esigenze etologiche, e credo non sia per nulla una scelta facile! In entrambi i casi di vuole consapevolezza e coraggio, mi rendo conto di essere doppiamente fortunata con Paciocca perchè lei è sempre stata una gatta poco girovaga ed estremamente "accorta" nei confronti del traffico stradale... credo che solo questo l'abbia salvata. Un abbraccio e coccole ai tuoi mici!
@Sinforosa: è proprio vero, sono animali specialissimi! Un abbraccio a te!
@ Filippo: caro Filippo, anche tu allora conosci già Sonia Campa! Io l'ho incontrata a un paio di conferenze, sto leggendo il suo libro e ne sono veramente entusiasta! Una grande conoscitrice dell'etologia del gatto... che non banalizza la convivenza con l'uomo e anzi pone problemi importanti, a volte quasi "provocatori" (vedi le considerazioni che fa sull'esperienza della maternità per le gatte).
Credo che la libertà e la ricchezza di vita che sei riuscito a garantire a Maud e tuttora a Dinah, purtroppo oggi come oggi non siano per nulla scontate... dici bene nel riflettere sul fatto che forse, non potendo garantire questo tipo di vita, non avresti neppure preso un gatto. Il problema è che la maggioranza delle persone non hanno davvero modo di dare queste stesse ottimali condizioni agli animali... e lì ci si divide, tra gli "integralisti" (passami il termine, io credo di fare parte di questi insieme a te) e chi si rassegna a dare quel che può al proprio gatto, anche se ad esempio deve negargli quella parte importantissima della sua vita che è il contatto con l'ambiente naturale e il territorio da esplorare. Diciamo anche che la consapevolezza con cui si adotta un animale non è massima in tutte le persone, aggiungiamoci pure che tante associazioni di volontariato preferiscono addirittura che le adozioni siano "di appartamento" per la sicurezza del gatto e rifiutino quelle "con possibilità di accesso all'esterno"... insomma è un discorso complessissimo, che riguarda non solo i singoli ma anche certe dinamiche e la struttura e il funzionamento della nostra intera società, come ben Sonia insegna. "Non è un mondo per gatti" mi viene da dire... il problema è che non è neppure un mondo per uomini, così fatto. Godiamoci la fortuna grande che abbiamo e abbiamo avuto di condividere la nostra vita con un micio, sia nel contesto domestico che in quello naturale, come tutti dovrebbero aver l'opportunità di fare! Un abbraccio e coccole a Dinah!
Oh cara Silvia, adoro leggerti! La mia trovatella è una vera cacciatrice ed ha la fortuna di poter girare e vagabondare nel circondario, praticamente immersa nel verde. Temo fortemente il mio vicino 80enne che sfreccia con la sua Panda sulla stradina che porta alle nostre case.E una volta, ahimè, ha fatto fuori un altro dei miei gatti. Tornando a Domitilla non ti dico cosa sia capace di cacciare, quando l'ho vista con un serpentello mi ha fatto decisamente impressione. ma vivo praticamente in campagna e topi in casa...non ce ne sono!
RispondiEliminaUn abbraccio Susanna
Sììììì dedicata ache alla mia miciona!!!
RispondiElimina@ Susanna: Grazie mille cara Susanna! Domitilla è una di quelle micie fortunate che possono beneficiare tanto del calore, dell'accoglienza e della protezione di una casa, quanto della libertà di esplorare il territorio circostante, la ricchezza più grande per un gatto, che così ha modo di sperimentare tutti i suoi più innati istinti! Certamente ci sono dei rischi nel permettere la "libera uscita" ai gatti, in questo caso il vicino 80enne magari andrebbe avvertito con gentilezza di andare meno forte in auto, soprattutto se già è capitato un così grave incidente con i tuoi gatti! Un abbraccio forte e coccole a Domitilla!
RispondiElimina@ Speedy: certamente sì, dedicata anche a lei! :-)