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martedì 30 luglio 2019

Cercasi pet sitter disperatamente!

Cari amici, anche quest'anno torno su un tema "caldo" e ricorrente durante l'estate... animali e vacanze, un binomio non sempre semplice da accomodare. Magari la meta prescelta per il nostro viaggio non si combina con le esigenze del nostro amato animale, oppure non siamo proprio riusciti a trovare una struttura che accolga anche il nostro cane. O ancora: il nostro micio non tollera assolutamente la benchè minima trasferta, figuriamoci un vero e proprio trasloco in una località di villeggiatura... insomma, che fare allora?
Sul valutare al meglio la "questione vacanze" per la serenità del proprio gatto non mi dilungherò oltre, avendovi dedicato un intero post lo scorso anno... ma di sicuro sono sempre di più i casi in cui farebbe comodo avere a disposizione un "pet sitter" che possa occuparsi scrupolosamente dei nostri animali, qualora non potessimo o non fosse opportuno portarli con noi in vacanza. L'ideale sarebbe un amico fidato e che magari conosca già anche il nostro gatto o cane, disponibile a passare con lui almeno un'oretta al giorno, per coccole, compagnia e necessità quotidiane...  ma in realtà non sempre a un amico si può chiedere tanto, soprattutto se la vacanza si protrae per più di qualche giorno. A quel punto forse meglio sarebbe rivolgersi a pet sitter "professionali": certo sono a pagamento, ma proprio per questo sono in grado di garantire un servizio concordato nei minimi dettagli, per tutto il periodo prefissato.

"Vai, vai pure in vacanza tu... io non intendo muovermi da casa mia!"

A tal proposito diventa fondamentale poter scegliere il pet sitter nella propria zona, stabilendo le condizioni in base alle esigenze del proprio animale: un gatto d'appartamento potrebbe ad esempio accontentarsi di una visita al giorno, un cane avrà senz'altro bisogno anche di sgranchirsi le zampe in una bella passeggiata. Come avviare una ricerca mirata, in base alle proprie necessità, di un buon pet sitter? Internet ormai ci viene in soccorso anche per questo, con portali ad hoc che funzionano come veri e propri motori di ricerca specializzati in pet sitter e altri servizi!
Il primo che ho avuto modo di visionare è PetMe, un bel sito molto semplice da navigare che vi permette di inserire la vostra località e di ottenere quindi la lista dei pet sitter in zona. Per ciascun pet sitter compare il profilo con una breve presentazione, i servizi offerti (e il relativo prezzo)... insomma, tutte le informazioni utili per capire se la persona può fare al caso vostro e del vostro animale! Il procedimento è semplice: si deve quindi contattare il pet sitter prescelto per richiedere la sua disponibilità e - una volta ottenuta questa - procedere alla prenotazione.

Un altro bel portale è MyPetWorld Advisor, una sorta di Tripadvisor (ideato in Italia però!) dedicato agli animali, che presenta una lista completa di tutte le attività pet-friendly possibili e immaginabili. Installabile anche come app sul cellulare, permette di compiere la ricerca che più interessa: non solo pet sitter, ma si possono individuare tutti i servizi dedicati agli animali a seconda del bisogno, dai veterinari fino agli alberghi che ospitano cani e gatti.




Infine vi segnalo anche Pawshake, sito che consente di impostare una ricerca per pet sitter in maniera estremamente dettagliata, oppure trovare soluzioni alternative per la cura del proprio animale durante le vacanze. Ho visionato soprattutto la parte "gatto" e mi trovo a concordare con le soluzioni proposte: difficilmente una pensione per gatti è davvero una soluzione, visto lo stress con cui il micio si allontana dal proprio territorio. Meglio una cat sitter disponibile a prendersi quotidiana cura del nostro amato felide nel suo ambiente casalingo, sperando che il nostro ricambi la confidenza!
In generale tutti questi portali permettono anche recensioni da parte degli utenti sull'esperienza di pet sitting, in modo da dare suggerimenti e informazioni aggiuntive ai dubbiosi.



Concludo il post con una riflessione: credo che poter portare in vacanza i propri animali sia davvero il non plus ultra delle esperienze... guai a immaginare che io stia incentivando l'idea di lasciarli a casa, mentre voi siete a sollazzarvi in giro per il mondo! Eppure so che ci sono tante situazioni che non lo consentono: in genere un gatto soffre tantissimo ogni minimo cambiamento, un trasloco o un viaggio rischiano di mandarlo in profonda crisi... personalmente credo che infliggerei un tale tormento alla mia Paciocca solo se dovessi trasferirmi stabilmente. Così come conosco personalmente cani, soprattutto quelli che vivono in campagna e hanno a disposizione un ampio giardino, completamente disabituati alle passeggiate "in città" e al contatto con qualsiasi altro animale: altri cani, ma anche le altre persone possono renderli estremamente diffidenti. Pensare di trascinare in vacanza questi animali potrebbe tradursi in una pessima esperienza, per voi e per loro. Per cui ben vengano le alternative, ben vengano i pet sitter e tutto un settore di servizi che forse non risolve l'ansia da separazione in caso di vacanza, ma almeno aiuta a sentirsi con il cuore in pace: meglio di così, non si poteva fare!

9 commenti:

  1. Cara Silvia, grazie, come sempre, per le tue preziose informazioni!
    Un abbraccio e buone ferie anche a te
    Susanna

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  2. Ho letto con interesse qst post x mia esperienza personale dico se non sono viaggi lunghissimi di portare i pets con noi in vacanza. Bisogna abituarli fin da piccoli . I miei pelosi sono stati abituati e si adattano ad ogni hotel o appartamento in cui siamo stati in vacanza. Tutti insieme la vacanza è più bella!

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  3. Ottimo servizio, grazie, lo divulgherò fra i miei conoscenti.
    Ho avuto un gattone per 14 anni e in occasione delle vacanze rimaneva a casa nostra, alimentato e coccolato una volta al giorno dai mei genitori. Quella, per lui e per noi, è stata la soluzione migliore perchè lui stava bene solo lì ma quando tornavamo a casa ci teneva il broncio per diversi giorni. Che tenero...
    Ciao.

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  4. Grazie per questi link,ora li giro ad una amica che ha bisogno.Sono molto in pensiero per lei,purtroppo il suo micio ha problemi al cuore e deve prendere medicine ogni giorno.Mi ero offerta io di occuparmi di lui quando andava in ferie ma purtroppo le ferie ci coincidono e non è possibile e lei non sa a chi rivolgersi perchè nessuno si vuole prendere la responsabilità delle medicine.e il micio non può certo affrontare un viaggio stressante con i problemi che ha.
    Io invece per Nini per fortuna sono a posto,ho un'amica fidata e so che andranno d'accordo.E quest'anno per la prima volta partirò un pò più tranquilla perchè io ero sempre molto preoccupata per Cocca,che soffriva tanto la mia mancanza e anche il caldo e stavo tanto in pensiero.

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  5. Grazie per questo post molto attuale! Quando la destinazione lo permetteva, io ho sempre portato i gatti con me, e devo dire che tutti, senza nessuno escluso, si sono sempre ambientati benissimo ad ogni situazione, che fosse mare campagna o montagna. Beninteso, per poter fare una cosa del genere bisogna avere la possibilità di informarsi su quel che io chiamo l’ABC dei pericoli per i gatti, ovvero la presenza nelle immediate vicinanze di Auto, Bambini e Cani. Se anche una di queste 3 entità è presente sul luogo di vacanza, è molto meglio lasciare a casa i nostri mici!

    Noi siamo in partenza domani e Cosmo resterà a casa, accudito da un’amica, mentre Dinah e Maud sono in campagna con mia mamma. A proposito! Non ho avuto modo di scriverti a causa del trasloco che mi ha impegnato tantissimo, ma le cose vanno leggermente meglio tra Cosmo e Dinah: lei è sempre molto intimorita ma lui ha smesso completamente di seguirla dappertutto (la ignora), quindi Dinah, benché sia ancora molto, molto, molto diffidente, riesce a rientrare spontaneamente la sera. D’altronde io posso capire benissimo l’atteggiamento di Cosmo: come la veterinaria mi ha fatto notare “immagini di aver passato anni chiuso in un appartamento, in solitudine, e che un giorno la portino a vivere in un luogo bellissimo, da cui può entrare e uscire a piacimento, in cui vivono altre persone. Lei resterebbe ad aspettarle seduto sul divano?”

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  6. @ Susanna: grazie a te e buone ferie altrettanto! Un abbraccione!

    @ Fiore: beata te, Fiore! Non credo sia solo questione di “abitudine” (anche se gioca un ruolo importante), ci sono proprio animali che vivono con estremo disagio e stress ogni piccolo trasferimento. La mia gatta fa una malattia solo del tragitto dal veterinario (circa 15 minuti di auto), nel trasportino è terrorizzata e tra viaggio d’andata e viaggio di ritorno, a casa arriva completamente afona, da tanto grida per tutto il tempo in cui è rinchiusa. È una vera sofferenza per me vederla così e non avrebbe alcun senso infliggergliela per una vacanza nella quale poi dovrebbe stare rinchiusa in una camera d’albergo per 10 giorni (poi non oso pensare al rischio che fugga dall’hotel quando passano per le pulizie)… no no, non fa proprio per noi! Il suo benessere è strettamente legato al suo territorio e anche alla sua libertà (qui può uscire in giardino a piacimento e trascorre il giorno in mezzo alla natura). I tuoi animali sono cani o gatti? Credo che il discorso possa variare di più con i cani che – se abituati – durante la vacanza possono accompagnarci in spiaggia o nelle passeggiate in montagna. Allora sì che può diventare vacanza anche per loro!

    @ Sari: grazie mille! Comprendo in pieno la soluzione che avete trovato per il vostro gattone, è esattamente quello che facciamo anche noi con la nostra Paciocca… ci alterniamo tra noi e i miei genitori per seguire la gatta (che abita ufficialmente dai miei, ma è a pochi metri da casa mia e quindi sfrutta i vantaggi di ambo le abitazioni!). Sul broncio ti dirò che la mia gatta me lo teneva per una discreta giornata al mio rientro, ma solo quando abitavo con i miei. Da quando mi sono sposata e la gatta si è quindi abituata a vedermi meno, al mio rientro dalle vacanze non mi pare più particolarmente offesa! :-D

    @ Kilara: mannaggia, spero che la tua amica sia riuscita a trovare la soluzione giusta, magari proprio grazie a questi siti che dovrebbero mettere in contatto pet sitter affidabili con le famiglie in partenza… capisco la difficoltà, non è scontato saper dare le medicine a un gatto con problemi al cuore… io stessa sarei fortemente in imbarazzo (mai capito come dare le pasticche a un micio…), ma so che è solo questione di manualità (la mia veterinaria lo fa come se bevesse un bicchier d’acqua, così come tante volontarie del gattile che quotidianamente somministrano le terapie ai gatti malati). Spero proprio che sia riuscita a sistemare tutto!
    Mi rendo conto solo oggi dal tuo commento, perdonami tanto, che la tua Cocca non c’è più… mi dispiace infinitamente, so che è stato un grande dolore perderla e anche se ti restano tutti i più bei ricordi dei vostri 16 anni insieme, è sempre dura separarsi dal proprio amato gatto. Scusami davvero tanto se mi sono persa questa cosa negli scorsi mesi… ti abbraccio forte!

    @ Filippo: hai perfettamente ragione! Non avevo mai sentito “l’ABC dei pericoli per gatti”, ma è proprio così come dici! Purtroppo, se devo pensare alla tipologia di vacanze che abbiamo sempre fatto noi (tra mare e montagna), nessuna località si adattava a questo “ABC”… senza contare che non mi sono mai concessa vacanze più lunghe di 10 giorni e francamente sono un tempo breve per permettere l’adattamento di un gatto (soprattutto se disabituato a viaggiare).

    Sono proprio contenta di quel che mi racconti di Cosmo e Dinah, è l’evoluzione su cui c’era da sperare del loro rapporto… l’indifferenza è sempre il primo passo tra gatti che si irritano a vicenda e non è un traguardo da poco! Sull’indifferenza si può poi costruire una rassegnata accettazione vicendevole, se proprio non sboccia l’amicizia. È già ottima cosa così!
    Bellissimo il paragone della veterinaria, si adatta alla perfezione alla nuova vita che si è spalancata improvvisamente per Cosmo! :-D
    Un caro saluto Filippo, buone vacanze!

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  7. Tranquilla non preoccuparti.come puoi immaginare mi manca da morire ogni giorno, è stato veramente un brutto colpo per me.

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    1. Ti capisco, non ci si può abituare a dire addio a uno dei nostri compagni di vita pelosi... l'unica consolazione resta aver condiviso tanti anni meravigliosi insieme, nella speranza che un domani ci si possa reincontrare... io ne sono abbastanza sicura, l'amore non muore con la morte, magari cambia solo forma... la tua Cocca in un qualche modo ti resterà sempre vicina! Ti abbraccio forte!

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    2. Grazie,apprezzo le tue parole.e sono convinta anch'io che un giorno ci ritroveremo.

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