Dopo un'introduzione sul mantello dei gatti, classificato
in base alla lunghezza del pelo, oggi scopriamo invece le altre possibili classificazioni, in base al colore, al disegno e alla ripartizione di questo sul corpo del nostro amato felide. Come vi ho anticipato, la faccenda è abbastanza complessa! Partiamo subito con il dire che il mantello del gatto può essere classificato in sei macro categorie:
1. Mantelli di un unico colore, che sono chiamati mantelli "solidi" o self;
2. Mantelli argentati, quando il pelo ha la base bianca e la punta colorata, creando sfumature molto particolari;
3. Mantelli tigrati, detti "tabby";
4. Mantelli tipo siamese, detti "colourpoint";
5. Mantelli con la pezzatura bianca, ossia gatti con il mantello bianco
in abbinamento ad altre macchie di colore (uniformi o tigrate);
6. Mantelli tricolori: tartarugati e calico.
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Tutti i mici "modelli" in questo post sono (o sono stati) ospiti del Gattile di Ferrara |
Fin qui, tutto molto semplice! In realtà ciascuna di queste macrocategorie si suddivide a sua volta in altre sottoclassi, le cui caratteristiche talvolta sono molto evidenti, talvolta meno. Infatti...
Mantelli solidi o di un unico colore
Per rientrare in questo tipo di categoria, il gatto deve avere tutti i peli di un unico colore e ciascun pelo deve essere di quel colore dalla radice fino alla punta: se vogliamo classificare un mantello come "solido", non devono infatti esserci striature o peli di altro colore. Quanto alla tonalità, oltre ai classici tutto bianco e tutto nero, abbiamo il gatto "blu" tipo certosino, ma anche altri colori più particolari come "cannella", "fawn" (daino), "chocolate", "lilac", "rosso-crema".
Mantelli argentati
I gatti "argentati" presentano diversissime sfumature, ma la caratteristica comune è che la radice di ciascun pelo è candida, mentre il resto del pelo è colorato di nero, blu, grigio, crema, rosso... in base alla lunghezza della porzione colorata, si possono classificare diverse tipologie di "silver": smoke, shaded, chinchilla. I gatti che vi propongo nelle seguenti foto sono quasi tutti "silver tabby", ossia argentati ma in abbinamento ad una leggera tigratura. Questa tipologia di mantello non è molto diffusa... e a maggior ragione, il fortunato felino che può sfoggiare un "mantello d'argento" è davvero dotato di un fascino unico!
Mantelli tigrati o tabby
Decisamente i miei
preferiti, nelle loro varie categorie che davvero fanno sembrare questi
gatti delle piccole tigri, sinuose, selvagge e stupende. Tutti i gatti tabby esibiscono la famosa "M" in fronte, uno speciale disegno ben riconoscibile. A seconda del
tipo di tigratura, possiamo avere un gatto tigrato:
- Spotted tabby: quasi come il disegno del mantello del ghepardo, lo spotted tabby presenta tante piccole maculature, rotonde o ovali, regolarmente distribuite su tutto il mantello. Può essere anche osservabile una linea nera continua, che parte dalla nuca del gatto e giunge fino alla base della coda.
- Blotched tabby: detto anche "marmorizzato", è tra i tabby più belli e si può trovare in tantissime colorazioni (tonalità di marroni, ma anche di rosso e di grigio). In questo mantello troviamo tigrature grosse e ben marcate che vanno quasi a comporre un "disegno a farfalla".
- Mackarel tabby o "tigrè": la tigratura classica, quella da "gatto tigrato dei fumetti". Sulla schiena troviamo una grossa linea nera continua, che parte dal capo fino alla base della coda del gatto; da questa grossa linea partono poi in senso perpendicolare tante righe parallele tra loro, ininterrotte, sottili e ben disegnate.
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Ticked tabby: in realtà la foto che vi propongo non è esattamente
quella più "esemplare" di questa colorazione, perchè è piuttosto rara. Si
tratta di un mantello che può presentare leggere righe sulla coda e sulle zampe, eventualmente anche nella zona del muso, ma nella zona del corpo non presenta striscie o bande, bensì una colorazione uniformemente "ticchettata". Questo mantello è tipico dei
gatti abissini.
Mantelli colourpoint o "motivo siamese"
Inconfondibili e bellissimi con i loro occhi di acquamarina, i gatti "colourpoint" hanno un mantello chiaro che diventa marcatamente scuro alle estremità delle zampe, nella coda e nel musetto, comprese le orecchie. Curioso è sapere che, alla nascita, tutti i gattini colourpoint sono
bianchi e assumono stabilmente i colori tipici solo con il passare dei giorni:
questo dipende dal fatto che il gene di questa colorazione
codifica per un enzima che è sensibile alla temperatura. Nell'utero
materno la temperatura è alta e costante (38,5° C) e pertanto i gattini
nascono tutti bianchi ma, dopo la nascita, le estremità sono a una temperatura leggermente più bassa rispetto al resto del
corpo: in queste zone il pigmento allora tenderà a mostrarsi più
intenso. Interessante è osservare che l'intensità della colorazione dipende anche dal grado raggiunto dalla temperatura: nelle regioni più fredde, i colourpoint sono in linea generale più scuri rispetto a quelli che vivono in climi caldi.
Comunemente il colourpoint è detto anche "siamese", in realtà il termine si riferisce ad una specifica razza felina che però non è la sola a presentare un mantello con queste caratteristiche. Inoltre, come potete ben vedere da queste foto qui sotto di mici di gattile, il mantello colourpoint non dipende da un pedigree!
Mantelli a pezzatura bianca
Diffusissimi, i gatti a "pezzatura bianca" presentano porzioni di mantello bianche (più o meno estese) in abbinamento ad altre zone colorate, eventualmente anche tigrate. In base alla percentuale di macchie bianche, possiamo distinguere tra:
- Bicolore: il bianco si estende per circa 1/3 del mantello (di solito parte del musetto, tutta la gola, tutta la pancia e parte delle zampe), i restanti 2/3 sono di un unico colore oppure presentano una tigratura uniforme (in questo caso sono bicolori tabby e bianco).
- Arlecchino: il bianco si estende per la maggior parte del corpo, circa i 5/6 di tutto il mantello. Per il resto ci sono macchie di colore "solido" di solito sul dorso e sul capo, eventualmente sulla coda, ben separate tra loro dando l'impressione di un costume "arlecchino".
- Van: questi gatti sono praticamente tutti bianchi, salvo per la coda e la testa, che invece presentano un colore solido o anche una tigratura (come nella foto qui sotto).
- Mitted: specificità di questo mantello è la presenza del (poco) bianco solo in zone specifiche, in particolare nella punta delle quattro zampe, una piccola macchietta sul muso ed eventualmente una sottile linea bianca sul ventre. Il resto del mantello è di un altro colore (nelle foto qui sotto l'altro colore è molto chiaro, ma comunque non bianco).
Mantelli tartarugati e calico
Per regole genetiche, i gatti tartarugati e tricolori generalmente sono sempre femmine. Questa colorazione così tipica prevede un abbinamento di tre colori di cui uno è sempre rossastro (si va dal rosso al crema). Le macchie di colore possono essere ben distinte e ampie: nel caso di gatte bianche, rosse e nere si ha la tipica colorazione "calico". Quando invece osserviamo un mantello "screziato" tra i vari colori, abbiamo la tipica colorazione tartarugata o "a squama di tartaruga" (tortie). Esistono inoltre anche combinazioni di "squama di tartaruga" e bianco (che talvolta vengono quindi catalogati nella categoria precedente, come mantelli a pezzatura bianca).
Ed eccoci alla fine di questa complessa catalogazione. Allora, siete riusciti a seguirmi in questa carrellata di mantelli, disegni, colori e sfumature, o vi siete persi ad ammirare questi meravigliosi esemplari di "modelli felini"? E qual è il vostro preferito?