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domenica 1 febbraio 2015

"Dei gatti e degli uomini" di Patricia Highsmith

Nonostante io sia appassionata di gialli, noir e thriller, ancora non avevo letto nulla di Patricia Highsmith, famosa scrittrice americana che ha eccelso in questi generi di letteratura. Quando però ho incrociato sulla mia strada questa mini-raccolta di racconti "Dei gatti e degli uomini", mi sono lanciata nella lettura della Highsmith appassionatamente. E' un libro che si legge in un pomeriggio, perfetto per accompagnare le ombre invernali di queste uggiose giornate: poco più di un centinaio di pagine, per gustarsi tre racconti noir dove il gatto è presenza silenziosa ma indispensabile, talvolta protagonista incontrastato della trama, talvolta "zampino" in grado di dare il via ad una serie di situazioni imprevedibili. Questi racconti sono veramente tre perle, storie in grado di dipingere il gatto da diverse prospettive, ben distinte ma complementari. Gatti cacciatori e compiaciuti delle proprie doti venatorie, ma anche gatti amabili, devoti ed affettuosi verso il proprio umano "d'elezione", per finire con gatti impassibili e calcolatori, in grado di muoversi con abilità in quel mondo selvatico e inquietante dal quale l'uomo cerca da sempre di fuggire, spesso senza troppo successo.


Nel primo racconto troviamo Portland Bill, gatto cacciatore che porterà alla propria famiglia un trofeo di caccia decisamente fuori luogo... un micio testardo e vagamente ironico, capace di mettere in evidenza le meschinità umane di fronte a ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Nel secondo racconto, un altro gioiellino, non possiamo che fare il tifo per l'innocente Ming, micio che corre il continuo pericolo di essere eliminato dal compagno della sua amata (e ignara) padrona... e il finale ci conferma che è sempre bene diffidare di chi non ama i gatti. Nel terzo e ultimo racconto, la gatta "Micia-Micia" viene introdotta nella casa della famiglia Beaufort con l'unico scopo di dare la caccia a uno strano e imprendibile animale (un topo? uno scoiattolo? un furetto?) che si è intrufolato nell'abitazione e che, con la sua semplice e inquietante presenza, sta mettendo a nudo tutti i peggiori ricordi e rimpianti dei due coniugi. Se apprezzate le atmosfere alla Poe e alla Hitchcock, non perdetevi questo libro, che è completato anche da tre poesie e un piccolo saggio, nel quale la Highsmith ci racconta un pò del suo amore per i gatti: "Amo i gatti perchè sono aggraziati, e silenziosi e decorativi, piccoli leoni ragionevolmente maneggiabili che girano per casa" (P. Highsmith, Dei gatti e degli uomini, p. 107).

8 commenti:

  1. Grazie della segnalazione, lo vado subito a cercare…buona giornata!!
    Carmen

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  2. Che bello! Grazie per questa utilissima recensione! Io adoro i mici, e pensa che questo è uno dei (taaanti...) libri che ho nel mio ebook reader, ma non l'ho ancora letto. Ora mi hai dato lo spunto per farlo! Ciao.

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  3. Hai fatto bene a segnalarcelo! Sarà il mio prossimo acquisto in libreria. Un abbraccio

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  4. grazie della segnalazione, lo cerco

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  5. Grazie ! Io amo leggere e leggere di gatti ancora di più!

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  6. i gatti non sono il mio animale favorito...
    ma nel mondo della letteratura mi ispirano anche un pochetto...

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  7. grazie dell'informazione!! lo cercherò !!
    baci

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  8. Sicuramente lo cercherò e lo leggerò, amo da sempre leggere qualsiasi libro!
    Lo trovo carino dalla tua bellissima recensione!
    Un abbraccio e buona serata da Beatris

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