"Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" è il titolo di un meraviglioso romanzo di Luis Sepulveda, che trasporta il lettore direttamente nella fittissima, rigogliosa e incantata foresta amazzonica. Qui una femmina di "tigrillo" impazzita dal dolore, dopo che un bracconiere le ha ucciso assurdamente e inutilmente i piccoli, sta attaccando mortalmente gli uomini del villaggio di El Idilio. Mentre l'uomo bianco devasta sempre più la foresta incontaminata, calpestando ogni forma di vita che risiede in essa, il vecchio e saggio cacciatore Antonio Josè Bolìvar viene obbligato a partecipare alla caccia per uccidere il felino selvatico.
Il romanzo scorre via veloce, mentre nelle sue pagine si intrecciano ricordi della vita del vecchio, episodi che mettono in ridicolo i "gringos" bianchi, descrizioni mirabili e poetiche della foresta e dei suoi abitanti. Si capta tutta la magia dell'Amazzonia e la sua straordinaria ricchezza saccheggiata dalla civiltà occidentale, che dimostra ancora una volta una prepotenza miope e meschina. Il tigrillo impazzito dal dolore, che inizialmente sembra solo il simbolo di una natura violentata, deturpata, distrutta senza alcun rispetto, prende sempre più consistenza, diventando negli ultimi capitoli un vero e proprio personaggio dotato di estrema intelligenza, sensibilità, scopo.
La copertina |
I fatti narrati da Sepulveda non sono affatto campati in aria: il
tigrillo (Leopardus tigrinus) esiste davvero, ed è questo bel felino
selvatico, detto "gatto tigre", diffuso nelle foreste pluviali del
Centro e Sud America.
Il tigrillo, fonte Wikipedia |
Dietro la narrazione di Sepulveda scopriamo una realtà tristemente fedele alla storia, che esclude però ogni tipo di poesia: “L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha classificato il Leopardus tigrinus come specie vulnerabile. La minaccia principale per questo felino è costituita dalla deforestazione e dal bracconaggio. I gatti tigre vengono uccisi per le loro pelli, che sono altamente remunerative e spesso vendute o trasformate in capi di abbigliamento. Reportage effettuati nel 1972 e nel 1982 in Sud America hanno mostrato che Leopardus tigrinus è una delle 4 specie di gatti selvatici più cacciata. Un altro fattore che contribuisce alla mortalità del gatto tigre è costituito dall'espansione umana, colonizzando quello che una volta era spazio aperto per i gatti selvatici” (da Wikipedia).
La fine di "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" non ve la svelo, ma vi consiglio davvero di leggere questo romanzo, che saprà incantarvi con una delicatezza poetica non comune e vi lascerà
qualcosa di importante, anche nell'amara consapevolezza di un'Amazzonia sempre più derubata della sua irripetibile ricchezza.
Ciao Silvia! :) Come stai? :) Non ho letto questo romanzo, lo conosco ma non l'ho letto... devo provvedere perché deve essere davvero toccante. Grazie per il consiglio e un abbraccio forte forte, buona serata :*
RispondiEliminaCiao Silvia!!!!! Manca anche a me, provvederò!!!
RispondiEliminaUn bacione grande e felicissimo fine settimana!!!
Carissima, ho già letto questo romanzo, mi sono commossa, e ho avuto conferma ancora una volta di quanto gli animali siano migliori degli esseri umani. Per farmi cambiare opinione dovrei incontrare tante più persone come il vecchio del romanzo (e come noi :-). Nel mio piccolo consiglio anch'io la lettura di questo libro. Ciao Ale
RispondiEliminaChe bel libro, non lo conoscevo e mi incuriosisce parecchio.
RispondiEliminaE poi il tigrillo è proprio carino:-)).
Buon fine settimana !
Mai sentito! Mi hai incuriosito :)
RispondiEliminacome tante specie in pericolo.
RispondiEliminaOttima recensione
Buon pomeriggio
lu
@ Vale: Sto bene Vale, sono finalmente arrivata al weekend, basta questo a farmi essere contenta! Hai usato la parola perfetta per questo libro, è davvero "toccante"!! buonissimo weekend anche a te Vale!! p.s. presto ti consulto per la pdz!
RispondiElimina@ Lory, Robin e Lu: se lo leggerete non ve ne pentirete, davvero è un romanzo che va via veloce e vi lascia una ricordo importante!
@ Ale: come hai ragione! Anche a me ha commosso e meno male che esistono davvero persone come il vecchio... quelli sono i veri "uomini"! Un abbraccio!
@ Mirtilla: ehm, sappi che io è una settimana che non faccio altro che ripetere "tigrillo, tigrillo, tigrillo"!! Oltre che molto bello ha un nome così simpatico!! ;-)
Buon weekend a tutte!!
Ciao! Mi segno subito il libro e mi riprometto di leggerlo presto: la storia sembra affascinante e poi mi piace lo stile di Sepulveda. Circa le atrocità che presunti "esseri umani" (i quali di umano hanno evidentemente ben poco) riescono a infliggere ad altre creature preferisco non pronunciarmi, correrei il rischio di diventare volgare e offensiva.
RispondiEliminaNon avevo mai visto il tigrillo, che occhioni!
RispondiEliminaLe storie di Sepulveda sono molto belle, ma non conoscevo questo libro, hai fatto bene a recensirlo!
Buon weekend anche a te!
Ciao Silvietta, buon weekend! :) P.s.: anche io sono nella fase "dipendenza da dolci sofisticati"... ahia! :D :D :D Un abbraccio :**
RispondiEliminaLa tua recensione è talmente appassionate che non posso non aggiungere questo libro di Sepulveda alla lista dei libri da leggere!
RispondiEliminaBuon fine settimana
Già il titolo mi ispira, la trama anche, quindi segno il titolo per quando avrò più tempo di leggere.
RispondiEliminaNon sapevo dell'esistenza del tigrillo.
Grazie Silvia, a presto e buon week end!
Cara Silvia, di Sepulveda ho letto "la storia del gatto e della gabbianella che gli insegnò a volare" e ho regalato a natale l'ultimo suo "storia di un gatto e del topo che diventò suo amico", una storia di amicizia. Ho scoperto che il libro che hai recensito così bene oggi ne hanno fatto anche un film, che sicuro sarà particolare
RispondiEliminaTi auguro una buona Domenica
Dany
Carissima, lo devo mettere nella mia lista dei "must", assolutamente! passa da me... pare tu sia stata molto fortunata stasera! ;) un bacione
RispondiEliminaLo Consiglio vivamente anch'io! è il primo libro in assoluto che leggo di questo genere, un luogo così lontano ma al contempo stesso così vicino a noi, radicato nello spirito con la natura. Volevo anche chiedere se avevate altri libri simili da consigliare, incentrati sulla natura, la vita selvatica e semplice, tradizioni di popoli poco conosciuti..
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