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lunedì 11 maggio 2020

"L'insostenibile tenerezza del gatto" di Sonia Campa

Ho avuto modo di conoscere Sonia Campa, etologa, diversi anni fa, ad una conferenza sul comportamento dei gatti e sul corretto modo di relazionarsi ad essi. Mai banale nel suo approccio, profonda conoscitrice dell'animo del nostro felino domestico, attenta osservatrice delle tendenze "antropomorfizzanti" che influenzano il nostro rapporto con gli animali... ha subito guadagnato la mia ammirazione e stima. Così, quando è uscito questo libro non potevo davvero farmelo sfuggire, pregustandomi una lettura di valore. Ebbene, le mie aspettative sono state ripagate al 100% e, nonostante per titolo e casa editrice l'opera possa in effetti confondersi tra mille altre (ormai l'editoria dedicata ai gatti è sovrabbondante, pena spesso la qualità delle singole pubblicazioni), la sostanza che racchiude è tutta un'altra cosa.



Non aspettatevi un manuale generico sui gatti, nè un saggio unicamente di etologia felina... è una riflessione di ampio respiro, che prende spunto dalle esperienze personali dell'autrice ma le approfondisce su basi scientifiche grazie alla sua formazione, a proposito del temperamento del gatto, di come si è evoluta la nostra relazione con lui, andando a tracciare una sorta di "bilancio" di quanto è stato perso e quanto guadagnato. 
Ma è anche una critica alla nostra società del terzo millennio, alle molte pecche del nostro mondo, evidenziando il rischio di perdere di vista l'anima e le necessità autentiche degli animali con cui condividiamo il pianeta: cani e gatti in primis, ma anche gli animali "da reddito" (mucche, galline, ecc.), fino ai selvatici (che spesso non consideriamo neppure). 
Ad esempio, scrive Sonia: "C'è qualcosa di drammaticamente condiviso tra gli animali stabulati in freddi capannoni industriali a produrre uova e latte, deprivati dell'esistenza e, quindi, della loro identità, e migliaia di piccoli umani assembrati nelle loro automobili bloccate nel traffico impazzito di città di cemento, per cercare di raggiungere i loro mini-appartamenti in enormi condomini della più economica periferia, dopo dieci ore di lavoro dedicate freneticamente a raggiungere degli obiettivi che, spesso, non appartengono neanche a loro" (S. Campa, L'insostenibile leggerezza del gatto, p. 50).
Oltre a ciò, troviamo anche consigli utilissimi - forniti su solide basi etologiche - per comprendere, conoscere e rispettare le esigenze più peculiari del nostro amato micio. Ad esempio, ci fa riflettere sul fatto che "per i gatti il pasto è un momento tutt'altro che comunitario, la consumazione è un rito solitario e le condizioni di stretta prossimità allestite in casa spesso portano i gatti a competere più o meno esplicitamente e a vivere il momento del pasto con ansia e tensione" (p. 72). 
O ancora, tutti noi tendiamo ad apprezzare e ricercare gatti coccoloni, socievoli e amanti del contatto fisico, eppure quest'approccio così "corporeo" non sempre è in linea con il temperamento più riservato dei felini: "Per il micio di famiglia (...) è già un gesto di enorme affettuosità (...) raggiungerci sul tavolo e sonnecchiare a mezzo metro da noi mentre siamo intenti a lavorare; affetto è la leccatina fugace che ci danno sulle dita e, persino, quella coda che ci sfiora appena mentre, apparentemente distratti e lontani, ci passano accanto (...). I gesti di affiliazione dei gatti non sono eclatanti (...) sono sottili, piccoli segnali, discreti come lo è il loro andare per il mondo, fatto di distanze accorciate, di sguardi ricambiati e di tempo trascorso vicini, anche senza far niente ma semplicemente condividendo l'atmosfera" (p. 189).  Poi certo, ci sono gatti amantissimi delle coccole anche molto irruenti, ma dobbiamo sempre ricordarci di non fare di tutta l'erba un fascio e soprattutto di interpretare correttamente i segnali che ci dà il micio in questione: apprezza davvero, oppure è solo estremamente mite e tollerante rispetto a un contatto fisico per lui non necessariamente indispensabile?


Paciocca non mi perde mai di vista e mi segue dappertutto, non tollera di essere esclusa dalle nostre attività, eppure non viene mai in braccio e richiede le coccole in quantità molto modesta. Me ne sono fatta una ragione... e la amo così com'è, apprezzando i segnali d'affetto che mi dimostra, come una bella coda alzata per salutarmi!

Insomma, un libro capace di scavare a fondo, con competenza e spirito critico, nella personalità e nei bisogni comportamentali dei gatti che, oggi sempre più, vengono travisati e svalutati. Mi è piaciuta molto, tra le altre, la riflessione sul fatto che - spesso - si tenda ad adottare un gatto invece di un cane, perchè considerato "meno impegnativo": "Questa falsa credenza deriva dal ritenere questo un animale con poche pretese: non va portato fuori ogni santo giorno per la sua consueta passeggiata, può rimanere solo in casa senza fare danni e senza disturbare il vicinato (...) è autopulente (...) non richiede attenzioni continue (anzi, se ne sta anche parecchio per i fatti suoi) e si adatta a vivere anche in piccoli spazi. (...) Paradossalmente, oggi si è arrivati a credere che solo chi ha un giardino dovrebbe adottare un cane, mentre il gatto sta bene solo se tenuto in casa" (pp. 74-75). Cosa, questa, davvero snaturante nei confronti di un predatore ed esploratore quale è il gatto, che anzi avrebbe un bisogno vitale di poter accedere in sicurezza e libertà a un ambiente dove cacciare, esplorare, sorvegliare e marcare il suo territorio. 
Che altro dirvi? Le considerazioni sarebbero ancora tante ma non vorrei neppure togliervi il piacere della lettura di questo bellissimo saggio, che vi consiglio spassionatamente come una delle pubblicazioni più valide degli ultimi anni sul tema "gatti". E altrettanto vi suggerisco di visitare il portale di Sonia Campa Pet Ethology ma anche il suo blog "La soglia di Morgan", sul quale potete leggere anche diversi articoli - tutti altrettanto interessanti - sempre sul comportamento dei gatti.

5 commenti:

  1. Oh Silvia,

    parlando di Sonia con me sfondi naturalemente una porta aperta: come sai ho letto il suo libro e la seguo tantissimo. Oltre alla giustezza dei contenuti, quel che mi conquista è anche la forma dell'espressione, una grande delicatezza e poesia che poggia su solide conoscenze scientifiche. Grazie per questo richiamo, sempre graditissimo.

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  2. Un libro davvero interessante soprattutto per una che come me ammira, ama e si lascia conquistare dai gatti. Grazie Silvia e complimenti all’autrice.
    sinforosa

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  3. Me lo sono segnato,molto interessante!Alcuni gatti sono impegnativi più dei bambini quasi quasi.L'unica cosa rispetto ai cani è che non devi portarli fuori,per il resto sono impegnativi allo stesso modo.
    Da quando c'è ciro non li faccio mai mangiare vicini,a quanto pare faccio bene.

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  4. Appena preso su Amazon! Ogni tuo suggerimento gattofilo merita attenzione, cara Silvia.
    Ma la tua Paciocca è...troppo cocca!!
    Un grande abbraccio Susanna

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  5. Cari amici, grazie per i vostri commenti! Sono certa che, per chi ancora non l'ha letto, il libro di Sonia Campa vi piacerà da impazzire e vi aprirà la mente verso nuovi orizzonti per quanto riguarda il mondo del nostro amato micio domestico!

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