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lunedì 19 agosto 2019

La frase del giorno: Margherita Hack

C’è chi sogna di incontrare gli extraterrestri e non ha mai avuto un cane o un gatto e non sa che cosa ha perso, di quanto affetto e intelligenza sono capaci. Non conoscere e non amare gli animali è una grave perdita per la nostra stessa vita e felicità.

Margherita Hack





Anche quest'anno festeggiamo il compleanno, l'undicesimo, della mia miciona Paciocca! Questa frase della grande Margherita Hack mi ha impressionata moltissimo e l'ho trovata perfetta per descrivere quale ricchezza sia avere un animale amato nella propria vita... e quindi, quale perdita possa essere non aver mai sperimentato l'affetto di un gatto, la profonda confidenza e complicità che si crea, mantenendo sempre quel rispetto e quell'indipendenza propria di due specie ben diverse ma, per come la vedo io, complementari. 
Al giorno d'oggi siamo tutti presi da mille cose e c'è chi resta totalmente indifferente alla vita animale, attratto piuttosto dal progresso tecnologico, dalle mode passeggere delle innovazioni in costante evoluzione, da temi completamente avulsi dal mondo della natura e delle creature non umane con cui condividiamo il pianeta. 
Intanto, ormai sempre più spesso i telegiornali e i mass-media ci danno l'occasione di riflettere sull'emergenza planetaria del clima che cambia, della plastica che sta inquinando il mondo, delle specie in via d'estinzione... ma finchè non si cambieranno sensibilità e mentalità, credo che non ci sarà salvezza per la nostra Terra e tutti i suoi abitanti. 
E se il problema è primariamente politico e va affrontato su larga scala modificando anzitutto l'economia e i nostri sistemi produttivi, va detto che la risposta spesso arriva solo quando vi è una massiccia domanda di cambiamento... ma da chi può arrivare, questa domanda? Solo da scienziati, persone illuminate e di coscienza? Bisognerebbe che arrivasse da tutti, per pretendere una risposta immediata e concreta.



E così riflettevo su quanto la vita con Paciocca (e con gli altri gatti) mi abbia insegnato... in un certo senso, ha sviluppato ancora di più la mia sensibilità e ha diretto la mia coscienza ad essere sempre più aperta e attenta al mondo naturale che ci circonda... anzi, nel quale e grazie al quale viviamo. Sono convinta che chi riesce ad apprezzare l'affetto di un cane o di un gatto non possa restare indifferente di fronte al grido di un pianeta che soffre... perchè entrando in relazione con un'altra specie si comprende cosa vuol dire davvero non essere "soli e unici" come esseri umani, si impara che c'è ricchezza nella diversità e che è possibile comprendersi al volo anche se non si parla lo stesso linguaggio; si tocca con mano l'importanza enorme delle altre vite, anche quelle non umane, e si inizia a pensare che come per noi ha grande valore l'esistenza del nostro gatto, così non dovrebbe averne meno quella di tutte le altre creature.
Vi pare poco?

 


E così buon compleanno Paciocca, grazie per questi bellissimi 11 anni di vita condivisa, tra fusa, piccoli dispetti, dimostrazioni di ironica intelligenza ed enorme sensibilità, tenerezza e affetto quotidiani senza filtri, senza mediazioni, senza complicazioni. Grazie per il tuo sguardo sincero e attento, le tue zampe felpate e discrete, il tuo miagolio imperativo e un po' impertinente, i tuoi capricci con il cibo, la tua coda a punto interrogativo e il tuo mantello sempre pulito e soffice. Grazie per le esperienze condivise ma soprattutto grazie per avermi mostrato che l'intelligenza si esprime anche senza le parole... e che perfino un campo di grano mietuto può essere un irresistibile luogo nel quale perdersi insieme, perchè è tutto il mondo che ci circonda ad essere splendido per le creature che sanno apprezzarlo davvero.

4 commenti:

  1. Buon compleanno Paciocca, sei bellissima e assomigli al mio micione @cuccioldoro che ha vissuta quasi vent'anni, amore mio! Ti auguro di vivere altrettanto a lungo per allietare i tuoi amici umani.
    sinforosa

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  2. Innanzitutto buon compleanno a Paciocca, a cui auguro di vivere ancora molti anni accanto a te e alla tua famiglia.
    Come al solito, il tuo post è denso di spunti per lunghe riflessioni. Anche a me la vita con i gatti ha insegnato e insegna tanto. Innanzi tutto, come dici più, aumenta di giorno in giorno l'attenzione al pianeta che ci circonda; inoltre, condividere il mio quotidiano con esseri viventi non umani mi ha insegnato tanto anche sulla comunicazione non verbale, e in generale a fare più attenzione a tutto ciò che le parole non possono esprimere: a come uno sguardo, un'attesa, una posizione, un silenzio o una presenza siano quanto e più importanti delle parole dette. Inoltre, i miei gatti mi hanno fatto capire il senso del "lasciar(si) andare": è inutile, e contro-produttivo, voler controllare e gestire sempre e comunque il mondo e gli eventi che lo muovono. Voler bene ad esseri viventi non umani mi ha fatto confrontare con esigenze, priorità e aspirazioni diverse dalle mie e da quelle di famiglia e amici, ma non per questo meno importanti. Ho capito che se volevo guadagnarmi l'affetto e la fiducia dei gatti dovevo conceder loro fiducia e possibilità di scelta e anche mettere in conto che loro preferissero altro che far quello che io ritenevo fosse giusto per loro. In senso più ampio, i gatti e gli animali in generale mi ricordano che io non sono il centro dell'universo, né il termine di paragone assoluto, né il metro di giustizia di quel che è giusto o sbagliato.

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  3. Tanti auguri e coccole alla stupenda Paciocca!Vivere con degli amici pelosi insegna tantissimo,ma ho constatato che c'è gente che non capisce lo stesso.Gente che ha cani e gatti,e dice di amarli,ma poi non li trattano assolutamente come dovrebbero.è molto triste.

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  4. @ Sinforosa: grazie mille Sinforosa per i complimenti e gli auguri alla mia micia, sono parole bellissime! Un abbraccio

    @ Filippo: grazie di cuore anche a te, caro Filippo! Tutte le tue riflessioni sono le mie, dette anche molto meglio di quanto sia riuscita a fare io nel mio post. Non aggiungo altro, hai detto davvero tutto tu! Un abbraccio

    @ Kilara: forse hai ragione… alcune persone “posseggono” un animale alla stregua di un oggetto e non riescono a trarne molte lezioni positive per stare meglio al mondo. Credo però che tra le nuove generazioni sia sempre più diffusa una certa consapevolezza e la precisa scelta di avere un animale da considerare come compagno di vita, e non come “oggetto”. Per farti un esempio… tanti dei nostri nonni tenevano il cane per andare a caccia, o un paio di gatti “da cortile” per controllare i topi… certo spesso si trattava di convivenze “di comodo” che non arricchivano certo la vita umana, consentendo magari la pura sopravvivenza dell’animale. Oggi però per fortuna questi casi sono molto meno diffusi… e anzi, magari si è andati all’estremo opposto: il “cane-oggetto” tipo i chihuahua, trattati perfino in maniera troppo lussuosa, una sorta di abbellimento da borsetta. Mah, a quanto pare è difficile che l’essere umano riesca tutta a capire cosa significhi davvero amare e rispettare la vita non umana… ma almeno qualche passetto avanti è stato compiuto! Un abbraccio

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