Come sapete, amo molto Giuseppe Festa e non mi perdo nessuno dei suoi libri. Il suo ultimo "I figli del bosco. L'avventura di due lupi alla scoperta della libertà" non è esattamente un romanzo, si colloca piuttosto a metà tra un saggio divulgativo e un diario di bordo, per documentare tutte le vicende e il percorso di liberazione di due lupetti orfani, svezzati e seguiti in tutto e per tutto dal Centro di tutela e ricerca fauna selvatica Monte Adone (Sasso Marconi). Il fatto che le vicende non siano romanzate non toglie un briciolo di emozione alla narrazione, anzi: la realtà non ha bisogno di fantasia per essere avvicente, commovente e stupefacente!
Achille e Ulisse sono i due lupi orfani, recuperati a poche settimane di vita, attorno ai quali ruotano tutte le vicende. Il loro salvataggio è effettuato da un team di esperti capeggiati da Elisa, instancabile e formidabile conoscitrice di lupi. Fin dall'inizio si comprendono la volontà e la speranza di poter restituire alla natura i due animali, una volta cresciuti. Si tratta di una scommessa tutta da giocare: non è infatti scontato che due lupetti svezzati da mano umana, potranno poi abituarsi alla vita selvaggia senza tornare sui loro passi, mettendo a rischio sè stessi e la convivenza con il mondo degli uomini. La questione, anche se Festa ce la racconta con il talento e la spontaneità del cantastorie, in realtà ha un peso scientifico non indifferente: la reintroduzione di Achille e Ulisse in natura è un vero e proprio "esperimento" scientifico, un caso che - se risolto positivamente - potrà fare da apripista per liberare altri lupi, recuperati e cresciuti dall'uomo.
Achille e Ulisse sono i due lupi orfani, recuperati a poche settimane di vita, attorno ai quali ruotano tutte le vicende. Il loro salvataggio è effettuato da un team di esperti capeggiati da Elisa, instancabile e formidabile conoscitrice di lupi. Fin dall'inizio si comprendono la volontà e la speranza di poter restituire alla natura i due animali, una volta cresciuti. Si tratta di una scommessa tutta da giocare: non è infatti scontato che due lupetti svezzati da mano umana, potranno poi abituarsi alla vita selvaggia senza tornare sui loro passi, mettendo a rischio sè stessi e la convivenza con il mondo degli uomini. La questione, anche se Festa ce la racconta con il talento e la spontaneità del cantastorie, in realtà ha un peso scientifico non indifferente: la reintroduzione di Achille e Ulisse in natura è un vero e proprio "esperimento" scientifico, un caso che - se risolto positivamente - potrà fare da apripista per liberare altri lupi, recuperati e cresciuti dall'uomo.
Accanto a Ulisse e Achille facciamo la conoscenza anche di Wolfy, Ares e Lara, questi ultimi due lupi "ibridi" che per questo non potranno mai tornare liberi: per preservare il patrimonio genetico puro del Canis lupus infatti, ogni esemplare che derivi da un incrocio lupo-cane non deve più essere reimmesso in natura.
Vi lascio un video di presentazione del libro, dove potrete vedere anche meravigliose riprese dei lupi protagonisti... da giocosi lupetti fino a maestosi esemplari adulti.
Il libro è anche una miniera di informazioni sui lupi e sull'encomiabile lavoro svolto dalle persone che operano nei CRAS; scopriamo inoltre quanto delicati siano gli equilibri tra uomo, animali selvatici e natura, qui nella nostra bella Italia. Il lupo, quell'animale che ci ricorda paure ancestrali e terrori notturni, è invece una creatura a suo modo fragile, bisognosa di protezione, rispetto e conoscenza. Ulisse e Achille riusciranno a riabbracciare la loro dimensione più selvaggia, tornando a vivere nella natura, sempre ad un passo dall'uomo?
Sta a Giuseppe Festa raccontare questa storia, un'avventura affascinante
quanto imprevedibile, che lupi e umani dovranno affrontare per
raggiungere la meta più ambita, non scontata: ritrovare e conservare la propria anima più selvaggia, il proprio posto nella natura, la propria libertà. E, a sorpresa, pagina dopo pagina, capiamo che è l'impresa più importante non solo per Ulisse, Achille e tutti i lupi ancora in cattività nei CRAS, ma anche per ciascuno di noi.
interessante!!! che bello!!!
RispondiEliminaNon conoscevo questo libro, sembra molto interessante, grazie per la segnalazione!😘
RispondiEliminagrazie per questa segnalazione. Mi sembra una lettura molto bella e interessante, grazie.
RispondiEliminaCara Silvia, grazie per questa tua segnalazione. Non conoscevo questo autore nè il libro e dalla tua recensione sembra davvero interessante!
RispondiEliminaA presto Susanna
Silvia ti ho nominata per un premio 😊 ➡ http://gattaracinefila.blogspot.com/2019/01/ho-ricevuto-il-sunshine-blogger-award.html
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