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venerdì 24 agosto 2018

"Il Grande Miao. Autobiografia di un gatto" di Paul Gallico

Bello, bello, bello! È proprio vero che un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire. “Il Grande Miao”, pubblicato originariamente negli Stati Uniti nel 1964 ha più di 50 anni, ma se li porta alla grande. Alla lettura risulta attualissimo, oserei dire senza tempo, lo stile è brillante e, nonostante l'impostazione ironica e frizzante, di sostanza ne ha moltissima, più di tante, troppe pubblicazioni insipide e ripetitive sui gatti, che oggi spopolano sugli scaffali delle librerie.
Scritto "di sua zampa" da un'arguta gattina americana (della quale Gallico si presenta come il traduttore), si tratta di un divertentissimo manuale per gatti e gattini che vogliano inserirsi in una famiglia, imparando ad ottenere il meglio possibile da noi bipedi, mettendo in atto una serie di astuzie e trucchetti mica male, per "addestrarci" a dovere.
Leggero e irriverente, "Il Grande Miao" è una sorta di compendio dove si analizzano quasi tutte le situazioni classiche che si trovano a vivere gatti e uomini nel corso della loro convivenza in famiglia: il possesso di una poltrona, le pose da assumere per suscitare tenerezza e stupore, le preferenze rispetto al cibo, la tolleranza alle coccole, l'abilità nell'inserirsi e interrompere le molteplici attività umane, per catturare l'attenzione o conquistarsi i nostri favori.



A mio parere il valore di questo romanzo è duplice: da un lato si legge tutto d'un fiato, divertendosi un mondo e trovandosi a pensare spesso "È proprio vero, anche il mio gatto fa esattamente così con me!". D'altro canto, le tante situazioni descritte - sempre con impagabili verve e umorismo - sono in realtà frutto di una sapiente osservazione e di un'accurata conoscenza dell'etologia del gatto... e dell'uomo!
E per chi pensasse che i gatti di famiglia non sono poi le creature così sarcastiche e conquistatrici dipinte nel libro, beh in effetti... c'è anche il capitolo dedicato all'amore per i propri umani, che non si può spiegare in nessun modo, ma se c'è... si sente. E neppure il più indipendente, scaltro, testardo e altezzoso felino può evitare di innamorarsi a sua volta della sua famiglia, se amato e benvoluto.
Davvero una lettura da non perdere, che si distingue nell'ormai sterminato panorama della letteratura da gattofili per originalità, qualità e presenza di spirito. Consigliatissimo!

3 commenti:

  1. Grazie Silvia, non mancherò di procurarmelo!

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  2. @ Carmen: vedrai che ti piacerà tantissimo!!

    @ Claire: thanks, it's really interesting!!

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