Pagine

venerdì 1 aprile 2016

"Quattro chiacchiere con la mia gatta" di Eduardo Jauregui

Nelle scorse settimane mi è capitato per le mani un libro leggero, frizzante, curioso e per nulla superficiale, che ho letto volentieri e con una certa dose di meraviglia, più proseguivo nella lettura: "Quattro chiacchiere con la mia gatta" è il titolo che mi ha catturata, ma non avevo altissime aspettative. Credevo fosse un romanzetto di intrattenimento, quelle storie romanticheggianti di donne incasinate che magicamente trovano "la chiave" per dare una svolta alla loro vita. E, in una certa misura, di questo si tratta: Sara Leon, la protagonista quarantenne spagnola emigrata a Londra per lavoro, in pochi giorni perde il fidanzato, l'appartamento, la stabilità economica e soprattutto tutte le certezze che credeva di aver sempre avuto. In un momento di profonda crisi esistenziale, Sara incontra Sibilla: una gatta abissina misteriosa, affascinante, testarda e... parlante, dal momento che la micia si rivela una grande dispensatrice di consigli! Inizia con il loro incredibile rapporto, tra piccole sfide quotidiane e qualche battibecco, un percorso che condurrà l'umana a riscoprire il mondo e la vita come dovrebbero essere vissute: annusando a fondo ogni giorno, assaporandone lentamente il gusto, spalancando gli occhi su ciò che davvero ci circonda, aprendoci ad ogni possibilità dell'esistenza, nel bene e nel male.


Scritto dallo psicologo spagnolo Eduardo Jauregui, pur essendo un vero e proprio romanzo può essere letto anche come un saggio di "psicologia positiva", in cui i personaggi svolgono in realtà un percorso psicologico ben preciso: Sibilla, per scuotere Sara dalla sua crisi, le proporrà ogni giorno piccoli esercizi e prove curiose a cui sottoporsi, per rimettere nella giusta prospettiva tutta la realtà della protagonista umana. La gatta, esperta conoscitrice dell'arte zen ma soprattutto saggia maestra del vivere intensamente e autenticamente il presente, chiederà a Sara di imparare daccapo a camminare, ad osservare, ad annusare, ad ascoltare, perfino a mangiare e, in un senso più lato, a nutrirsi, di cibo e di stimoli vitali. La nostra umana, dapprima scettica e perplessa nel sentir parlare una gatta, procederà non senza intoppi sulla "via" indicatale da Sibilla, arrivando però a comprenderne il senso più profondo: presi da mille impegni quotidiani, appesantiti da rimpianti e preoccupazioni, disorientati dalle nostre stesse convinzioni e pregiudizi, noi esseri umani non riusciamo più a "vivere vivendo", ossia a essere presenti a noi stessi, dando quotidianamente un senso alla nostra esistenza.


Nel corso dell' "allenamento" a cui Sibilla sottopone Sara, vengono trattati - con insospettabile disinvoltura - tanti problemi purtroppo comuni a tante storie umane: solitudine e tradimento, incomprensioni famigliari, incertezza del futuro, instabilità economica, pregiudizi, compromessi a cui crediamo di dover scendere, lutti non del tutto risolti. In questo romanzo trovano posto perfino tematiche importanti come la coscienza ecologica, l'animalismo e il vegetarianesimo, nonchè una buona dose di spiritualità e poesia. 
"Quattro chiacchiere con la mia gatta" mi ha sorpresa in modi e maniere che non credevo possibili, regalandomi una delle letture più originali e inaspettate di quest'anno: ve lo consiglio caldamente! E, sinceramente, mi è anche venuta voglia di provare io stessa qualcuno dei bizzarri "esercizi" di riscoperta del mondo che Sibilla propone a Sara... scommettiamo che vi farete coinvolgere anche voi?

4 commenti:

  1. Libro molto promettente! Che ancora non ho letto...
    Se organizzaste una nuova edizione di "S'i fossi gatto sarebbe un premio ghiotto!

    RispondiElimina
  2. Sembra davvero interessante!! Eppure i gatti parlano... oggi per esempio, mi ero stesa un attimo sul divano e Mimì mi è venuto in braccio e a pochi centimetri dal mio viso mi ha fatto tutto un discorso molto sentito, poi si è accoccolato e mi ha abbracciato mettendo il suo musino sulla mia guancia... non ho capito nulla di quello che mi ha detto naturalmente... ma io lo adoro!!!

    RispondiElimina
  3. Ho comprato subito l'e-book!!!
    I gatti parlano eccome...le mie gattone parlano tantissimo...con gli occhi, le unghie e i nasini umidi...
    La trama di questo libro sembra che rispecchi la mia vita...un anno fa io e il mio compagno ci siamo lasciati(dopo 6 anni) e pensavo che la mia vita fosse finita. Ho dovuto ricominciare tutto in un monolocale con le mie 3 gatte (Perla, Brioches e Brilla)...è stata durissima, finchè la piccola Guinness non ha deciso di adottarmi e fari andare avanti, crescere ed essere di nuovo viva. Lei mi ha adottata quando mi ha guardata negli occhi la prima volta e mi ha curato pian piano con pazienza! So che è merito suo se sono viva e mi sono ripresa...il suo nasino rosa mi parla e le sue fusa mi curano giorno dopo giorno! Grazie Silvia per aver consigliato questo libro! Lo leggerò già sta sera!

    RispondiElimina
  4. @ Viviana: hai proprio ragione! Chissà, non appena riprenderemo in mano il progetto di “S’i fossi gatto” (naufragato per mancanza di partecipazione) potremmo proprio valutarlo come premio! Sono sicura che questo libro piacerebbe a tutti i gattofili! Un abbraccio Viviana!

    @ Lolle: che incredibile tenerezza Lolle, nelle tue parole! Mimì dev’essere un micio splendido e affettuoso, così dolce dolce che mi sembra di vedervi, accoccolati insieme, mentre lui ti spiega tutte le sue cose a suon di fusa e suoni gattosi! E anche se non parliamo la stessa lingua, ci comprendiamo comunque! Un abbraccio Lolle grazie per essere passata, mi fa sempre moltissimo piacere leggere i tuoi commenti!

    @ Margherita: Oh caspita, questo libro sembra davvero raccontare di te allora!! Quante somiglianze tra la tua storia e quella del libro, ma soprattutto quanta devozione e amore leggo nelle tue parole per le tue micie! Hanno tutti nomi molto particolari e so bene cosa vuoi dire, a volte i nostri animali sono così speciali che riescono davvero a fare la differenza per noi, quando il resto del mondo invece non riesce ad aiutarci e anzi magari ci scoraggia. Credo proprio che questo libro ti piacerà da impazzire, intanto grazie mille per averci raccontato parte della tua storia… e per avermi contattata via email! ;-) a presto Margherita, carezze per Perla, Brioches, Brilla e Guinnes!

    Coccole a profusione per tutti i vostri mici meravigliosi!

    RispondiElimina