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mercoledì 28 ottobre 2015

Una zucca ornamentale... gattosa!

Amo le zucche come non mai: il loro sapore dolcissimo e pastoso si presta alla preparazione di tante delizie sulle nostre tavole autunnali, mentre grazie al loro colore caldo in tanti toni diversi e alla forma tondeggiante e soldida, sono perfette anche ai fini ornamentali ... si può a buon diritto dire che la zucca, soprattutto dalle mie parti, è l'ortaggio "re" di questa stagione. Con l'avvicinarsi di fine ottobre diventa quasi inevitabile associare la zucca ad Halloween, con l'usanza di svuotarla e usarla come inquietante lanterna il 31 ottobre... un'usanza che, per il momento, non riesco per nulla nè a sentire nè a fare mia, anche se ho scoperto che questa ricorrenza veniva festeggiata anche qui in Italia (e in tutta Europa), ben prima dell'ondata modaiola americaneggiante del "dolcetto o scherzetto" e dei party a tema (parecchio kitsch). Ad ogni modo, dicevo, amo le zucche... e quando al garden ho visto un'intera e meravigliosa distesa di zucche ornamentali, pronte per essere sacrificate al folle intaglio halloweenesco, non ho resistito e ne ho acquistata una!


Che fare quindi di una zucca ornamentale che non si vuole nè intagliare, nè impiegare per festeggiare Halloween? Beh, la si decora con motivi autunnali e naturalmente... con gatti! Avrei voluto avere molto più tempo a disposizione da dedicare a questo lavoro, ma in questi mesi il tempo libero è un lusso che riesco a concedermi solo a piccole dosi... e quindi il risultato non è stato strepitoso, però mi sono divertita da impazzire! E' stato un primo esperimento che spero di ripetere in futuro. La zucca è disegnata con l'indelebile e dipinta con gli acrilici; si presta davvero molto ad essere decorata con foglie, ulteriori zucche e altri temi "autunnali": il caldo colore della buccia della zucca è una "tela" molto gradevole su cui progettare e realizzare le proprie idee. In questo caso ho scelto un campo di zucche con foglie autunnali gialle, verdi e arancio, con un micio marroncino dagli occhi dorati che sorveglia la situazione... ma ci si può sbizzarrire con tanti altri soggetti autunnali: ricci in cerca di foglie per la propria tana invernale, funghetti e castagne, uccellini su rami pieni di bacche, ma anche (se si vuole essere meno bucolici) profili notturni di città, con le finestre e le vetrine illuminate. 


















Qualche consiglio per la vostra zucca da dipingere...
  • All'acquisto scegliete una zucca che abbia meno difetti possibili sulla scorza, in modo da poterla dipingere su tutta la sua circonferenza. Ricordatevi che una zucca può essere più "bassa e larga" oppure più "alta": se avete già un'idea del soggetto da realizzare, scegliete la forma della vostra zucca in base a questo. Viceversa, se non avete ancora idee, vi farete ispirare dalla zucca stessa, dopo l'acquisto.
  • Se la zucca è sporca di terra, pulitela con una spugnetta umida e poi lasciatela asciugare per almeno 6 ore in pieno sole, avendo cura di girarla in modo che nessuna zona dell'ortaggio resti umida: se questo accade, in pochi giorni si creerà muffa e marciume e sarà impossibile utilizzarla. 
  • Potete sperimentare il vostro soggetto prima su carta, sia per prendere confidenza con il disegno, sia per capire come disporlo sulla zucca. Potete anche provare a disegnare con la matita direttamente sulla zucca, ma attenzione a non calcare troppo e rovinare la scorza!
  • Per il vostro disegno definitivo usate un pennarello indelebile nero o marrone scuro, ma ricordatevi che per i dettagli potrebbe essere utile avere a disposizione anche alcuni pennarelli indelebili con punte più sottili, per rifinire la decorazione (cosa che io avevo ma ho sfruttato poco... me lo annoto per la prossima volta).
  • Per dipingere usate i colori acrilici, tenendoli ben diluiti in modo che non vengano grumi di vernice (piuttosto date un paio di "mani" di pittura in più). Per abbreviare i tempi di asciugatura potete aiutarvi con il phon!
  • Da ultimo, potete applicare una spruzzata di vernice trasparente spray, in modo da proteggere il vostro disegno e lucidare la zucca (questo non è indispensabile). La vostra zucca ornamentale è pronta! Va conservata in un luogo il più possibile asciutto.

12 commenti:

  1. Mia cara, questa zucca è una meraviglia!
    Personalmente trovo che Halloween sia una festa estremamente cretina e commerciale e non mi importa molto sapere delle sue antiche origini celtiche/europee, in quanto non credo nobilitino ciò che oggi è una boiata. Comunque, lo ripeto, questo è solo il mio parere. E non toglie che la tua zucca sia bellissima: non sapevo avessi un animo così artistico! Brava!

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  2. non appartengo, per età, alla ...generazione di Halloween.posso anche pensare, dentro di me, che è una festa che proprio non ci appartiene e che, non so per quale motivo, cerchiamo di fare nostra.
    Ma la cosa buffa è , che quando ero bambina , ( sono del 1958, pensa un po'...) ed ero in campagna dalla nonna, nelle Marche ( io abito a Genova) appena maturavano le zucche, a fine autunno, noi bambini andavamo a rubarle nei campi, che ce n'erano dappertutto. Poi si svuotava la nostra zucca,ci si intagliava una specie di bocca, si mettevano degli stecchini a mo' di denti e , con una candelina all'interno, si poneva sul bordo del muretto della piazzetta che sovrastava la via principale del paese, pensando di fare paura a tutti, grazie a questa specie di mostro.Qualcuno faceva finta di spaventarsi....noi bimbi ci divertivamo come i matti.
    non era Halloween, ma la zucca trasformata in ..qualcosa di spaventoso (...che invece faceva ridere...) già esisteva.
    sai che sto facendo delle ricerche nell'archivio del paese e, soprattutto, nella memoria dei vecchi?
    e trovo Halloween, qua in Italia, una festa demenziale, inutile e assolutamente non nostra?
    Emanuela

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  3. Carinissima!! Halloween sì o no... mah, personalmente non è una festa che mi attrae, però trovo molto carine le zucche intagliate! Non era male nemmeno quando ero piccola e si festeggiava la "festa dei morti", all'uscita del cimitero c'erano le bancarelle con i dolci, un modo per esorcizzare la morte...

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  4. Ciao Silvia! Halloween lo trovo divertente poi mi piace illustrarlo! La tua zucca è bellissima! Ciao!

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  5. Bravissima Silvia, la tua zucca è bellissima, hai ragione il colore della zucca è veramente un'ottima base dove i caldi colori dell'autunno vengono esaltati al meglio e il bel micione il tocco che non poteva mancare!!!
    Baci (mi sono ricordata dei tuoi bellissimi sassi decorati)

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  6. Cara Silvia, un po'in controtendenza rispetto agli altri commenti Halloween mi piace e mi incuriosisce molto, certo non come evento commerciale ma andando a ricercare le sue origini antiche che affondano nella cultura precristiana pagana e rurale. È naturalmente un momento che gli antichi hanno voluto ritualizzare in quanto rappresenta un passaggio fra le stagioni, giorni in cui l'autunno è in piena esplosione, e mi piace l'idea di celebrarne la ricchezza ma anche di avere un momento di introspezione e raccoglimento per pensare ai nostri cari che ci hanno lasciati, o in senso figurato a qugelli che ci è accaduto e abbiamo superato.Molto diverso dal semplice "dolcetto o scherzetto" che però no mi sento di criminalizzare, in definitiva è una occasione per i bimbi per stare insieme e divertirsi, magari anche insieme ai genitori che possono aiutarli a intagliare la zucca e accompagnarli a suonare campanelli.
    A parte questo la tua zucca è bellissima! Non avevo mai pensato di colorarne una...il gattino non poteva mancare ; ) Idea davvero carina e originale!! E sei anche brava a disegnare!

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  7. @ Viviana: grazie mille Viviana per i tuoi complimenti e le tue opinioni! Sai, devo dire che tenderei a concordare al 100% con la tua polemica netta verso Halloween e ho esultato nel leggere la frase “le antiche origini celtiche/europee … non credo nobilitino ciò che oggi è una boiata”, perché ammetto che il mio primo istinto è di pensarla esattamente come te. E sul fatto che oggi, per tante persone, Halloween sia essenzialmente e solo una boiata, non ho dubbi: un inutile carnevale a tema spettrale, l’ennesima occasione in più per spennarci come polli e per riempirci la casa di inutilità (come oggetti e come dolciumi), per non parlare del conformismo galoppante tra le nuove generazioni (e forse non solo tra le nuove…). Tuttavia, lavorando nella scuola e vedendo l’estremo fascino che esercita Halloween sulle giovani teste, mi rendo conto che il mio atteggiamento “contro”, potrebbe addirittura ottenere l’effetto contrario: rendere ancora più appetibile proprio ciò che vorrei invece “smontare”. Per questo, ad esempio, anni fa ho letto un bellissimo e interessante saggio antropologico dedicato ad Halloween di Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi… e credo che, quando sarò in classe, mi sforzerò molto per cercare di riempire con qualche significato questa festa, sulle sue origini storiche e sulle tradizioni dimenticate che esistevano nei secoli addietro nel nostro paese, piuttosto che lasciarla così vuota e vana come è ora. Almeno, in qualche testa, entrerà qualche pensiero più profondo e sensato, oltre al vestirsi da mostro e fare incetta di caramelle. O almeno, è quello che spero.
    Aggiungo anche che il mio decorare questa zucca fa parte proprio di questo mio sforzo per reinterpretare qualcosa che diversamente mi irriterebbe, tramite azioni e gesti che invece fanno parte di me e mi piacciono. Una zucca è pur sempre una zucca, uno dei simboli dell’autunno, e così decorata mi è parso di “celebrare” la stagione che muta e che cambia… gabbando in modo anticonformista (o almeno, ho la presunzione di crederlo!) la solita zucca intagliata. Più del rifiuto netto, vorrei cercare di spingere me stessa ed eventualmente i bambini a cui insegnerò, di fare propria in modo personale questa ricorrenza, altrimenti resterebbe irrimediabilmente e unicamente una boiata, proprio come dici tu. Grazie mille in ogni caso per essere passata e avermi scritto, è sempre molto stimolante leggere e rispondere ai tuoi commenti! :-)

    @ Emanuela: bellissimo commento anche il tuo, Emanuela! E infatti mi dà un po’ la conferma della strada da seguire quando ci si approccia a questo tipo di feste e mode. Il prezioso ricordo della tua infanzia che hai condiviso (e di cui ti ringrazio tanto!) dimostra che in realtà le varie “abitudini” halloweeniane hanno attecchito su un retroterra di tradizioni già presenti, che non erano poi così dissimili dalle mode di adesso. Ma un tempo quei gesti avevano un significato, esorcizzavano paure, cercavano di creare un’atmosfera particolare in occasione delle feste di Ognissanti, diventavano una sorta di compimento di un ciclo stagionale, insomma c’era un senso di fondo. Ovviamente, noi uomini del terzo millennio, abbiamo letteralmente “snaturato” la cosa, trasformando alcuni riti originariamente molto legati ai cicli stagionali e naturali, in qualcosa di completamente cretino e materiale: non si contano le zucche di plastica a “Tutto a 99 cent”, le caramelle gommose piene di coloranti e i party modaioli in maschera… e tutto questo è davvero assurdo e demenziale, come ben dici tu. Sarebbe bello poter fare un passo in più (eventualmente, un passo indietro), per recuperare un modo di vivere anche queste “festività” in modo più autentico, legato alla nostra memoria e alle tradizioni del nostro passato. Grazie ancora per il tuo commento!

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  8. @ Lolle: grazie mille anche a te! E’ vero, anche i famosi dolci e dolcetti c’erano anche un tempo, e avevano un loro senso… non da consumare avidamente in una serata assurdamente iperglicemica, ma dopo un momento di raccoglimento, a volte di tristezza o di malinconia, come a volersi ricordare che la vita è anche questo: tristezza e dolcezza, insieme. Ricordo quando ero piccola i giri nei vari cimiteri per andare a trovare i parenti defunti, tanti dei quali io non ho conosciuto neppure (i miei bisnonni, o i fratelli dei miei nonni, morti in guerra…). Ricordo quelle giornate fredde e umide, tutte le persone con i loro cappotti scuri, i colori sgargianti dei fiori e il bianco dei marmi… e, sì, se all’uscita del cimitero ci fosse stata una bancarella con una “mistocchina” calda (dolce tipico tradizionale a base di farina castagna, che vendono gli ambulanti nelle vie di Ferrara), l’avrei mangiata ben volentieri e con gratitudine, forse dandole un valore ben diverso dai sacchetti di caramelle gommose che stasera consumeranno senza neppure pensarci i bambini e i ragazzini delle nostre città. Chissà… i tempi cambiano, ma starebbe a noi continuare a trovare significato nelle cose che accadono e che viviamo. Un abbraccio Lolle!

    @ Rita: Grazie Rita! Sono un’amante di racconti di fantasmi e gotici, dei film dell’orrore, delle zucche e delle nebbie, e per questo non posso negare che Halloween a livello “estetico” mi intrighi. Però questa zucca ho proprio voluto decorarla in modo non halloweeniano per “protesta”: non dobbiamo fare sempre tutti le stesse cose! ;-) Ciao e grazie di essere passata, sei sempre super gentile!

    @ Laura: grazie Laura!! Eh eh, è proprio vero sai, ti sei ricordata dei sassi dipinti e io ugualmente quando ho dipinto la zucca mi sono cimentata di nuovo in un’attività analoga! Però posso dire? La zucca è stata ben più semplice da dipingere perché era grande enorme!! :-D I sassi invece che ho dipinto erano tutti abbastanza piccini e la mano non era mai abbastanza ferma per i dettagli! Questa zucca mi ha dato grande soddisfazione anche per questo. Un abbraccione Laura!

    @ Letizia: Credo che il tuo atteggiamento sia equilibrato, rispetto ad Halloween, ma io tendo ad essere un po’ più polemica rispetto al “dolcetto o scherzetto”… solo non vorrei vedere così tanta frenesia, per l’ennesimo “evento” che abbiamo creato disfando quel che c’era di autentico, per appiccicarci sopra in modo posticcio (come un parrucchino!) alcune mode americaneggianti. Se vai a chiedere ai bambini o ai ragazzini il senso di stasera, non ti sapranno dire molto… ti diranno che è “la notte delle streghe”, o “la notte dei fantasmi”, magari i più informati ti diranno la loro brava lezioncina “è una festa di origini celtiche”… ma il significato vero, quello più condivisibile e intimo, credo sfugga. E per questo, quando sfugge il senso, non credo si dovrebbe partecipare a un evento solo per moda. Lo so, lo so, sono una criticona e brontolona… ma sto cercando di venire a patti con queste tendenze, la mia zucca decorata è una dimostrazione di come ho tentato di appropriarmi di uno dei simboli di Halloween, “reinterpretandolo” a mio modo! ;-) Grazie mille anche a te per il tuo commento, un abbraccio!

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  9. Silvia, ti ringrazio moltissimo per la tua risposta e devo dire che concordo con te sul fatto che, se proprio si vuole festeggiare questa ricorrenza, almeno si sappia da dove arriva storicamente. Purtroppo per me Halloween era e resta una boiata colossale, ne ho spiegato le motivazioni qui, fornendo al contempo una ricetta autunnale ed anche in seguito, quando ho realizzato di essere una ribelle.
    Poi, per l'amor del cielo, ciascuno è e resta libero di vivere questa serata (e tutte le altre) come meglio crede.

    Mi è piaciuto molto il racconto fatto da Emanuela: ricordo che anche mio nonno materno mi aveva raccontato che da ragazzino aveva intagliato una zucca, mettendoci poi dentro un lumino, per far paura alle signore che tornavano dalla tessitura nel nebbione serale d'autunno.
    Non era però Halloween.
    Era, così come il preparare le caldarroste o per le bambine il realizzare bambole con le pannocchie di granturco, un passatempo che scandiva il trascorrere delle stagioni e poteva essere fatto in qualunque serata d'autunno, a ottobre come a novembre, a costo zero e senza l'ansia di conformarsi al "così fan tutti" oggi tanto diffuso (per Halloween e non solo, sigh!).
    Grazie mille ancora per la risposta, è sempre un gran piacere confrontarmi con te!

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  10. Silvia, in realtà mi trovi molto d'accordo con te, non sei polemica ma realista: se cerchi la persona che ha più in antipatia le mode e le frenesie, le cose che si fanno senza sapere perché come tanti "pecoroni", quella sono io (per dirti...io abolirei il cenone di capodanno, ahahah!).
    Spiegare il vero significato di Halloween, quello antico ma attualissimo, quello che ci riconnette con i cicli naturali e il divenire di quello che ci circonda, è complicato perché oggi nella nostra vita c'è poco spazio per la Natura: sento molto questo giorno, come sento la vita in potenza dell'equinozio di primavera e quella esplosiva del solstizio d'estate.
    Ma è difficile spiegarlo ad un adulto senza che ti prenda per matta, figuriamoci ad un bambino...e quindi il rischio è che si crei quello che descrivi: una carnevalata autunnale che snatura tutto.
    Io poi sono un po' estrema perché sono così incuriosita da tutto quello che è "altra cultura", e mi piace attingere anche da quello che è non propriamente nostro. Considera che uno dei miei primi incontri con l'inglese in terza elementare sono state proprio le letture su Halloween che allora era praticamente una novità: la lingua nuova, la maestra incredibile, e la leggenda di questa zucca intagliata...ne rimasi molto affascinata, e crescendo l'ho preparata spesso da portare a qualche festa.
    Probabilmente io ho una visione un po' troppo fiabesca della cosa: le mamme che preparano il costume da strega e la zucca, i dolcetti da offrire coi propri bambini saranno due su cento, e temo che troppe altre si affidino alle zucche di plastica cinesi e alle cioccolate kinder, e magari ad un costume da Superman che non c'entra nulla.
    Che dire, voglio essere ottimista: spero che si diffonda un po' di controinformazione, o semplicemente di corretta informazione, così da restituire a questa festa la sua dignità! Un abbraccio, buona giornata :)

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  11. @ Viviana e Letizia: leggendo i vostri ulteriori commenti, così appassionati e intelligenti, credo proprio di essere super fortunata perchè ho sul mio blog tra le commentatrici migliori del mondo! :-)

    Viviana esatto: non era Halloween, non serviva una "festa a comando" per fare determinate cose (intagliare le zucche, preparare alcuni dolci, realizzare la bambole con le pannocchie), per poi magari dimenticarsele immediatamente già il giorno dopo... era invece la vita stessa, profondamente radicata nel ciclo delle stagioni. Magari c'erano tradizioni legate specificatamente ad una giornata (l'11 novembre le caldarroste ad esempio), ma nel complesso era un vivere il proprio tempo in modo autentico... dove con la propria vita e le tradizioni si dava un senso al calendario, non viceversa come succede oggi che è il calendario ad imporci determinati gesti e atti (che cosa stupida!!!).

    Letizia mi è piaciuto tantissimo quello che mi hai raccontato sul tuo modo di scoprire Halloween quando eri più piccola, e onestamente l'ho trovato un ricordo così delicato e "ben vissuto" che già questo dà un valore speciale al tuo modo di sentire questa ricorrenza. E quanto dici bene "difficile spiegarlo ad un adulto senza che ti prenda per matta, figuriamoci ad un bambino", è la pura verità... come è la pura verità il fatto che oggi, per tutti noi (anche i più consapevoli), è difficile sentire nelle ricorrenze il legame con la natura, perchè la vita di oggi ci porta spesso ad estraniarcene.

    Ragazze che altro dirvi? Grazie di cuore per i vostri commenti e contributi, è arricchente e stimolante confrontarmi con voi!

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  12. waw che super zucca. Mi strapiace.

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