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mercoledì 28 ottobre 2015

Una zucca ornamentale... gattosa!

Amo le zucche come non mai: il loro sapore dolcissimo e pastoso si presta alla preparazione di tante delizie sulle nostre tavole autunnali, mentre grazie al loro colore caldo in tanti toni diversi e alla forma tondeggiante e soldida, sono perfette anche ai fini ornamentali ... si può a buon diritto dire che la zucca, soprattutto dalle mie parti, è l'ortaggio "re" di questa stagione. Con l'avvicinarsi di fine ottobre diventa quasi inevitabile associare la zucca ad Halloween, con l'usanza di svuotarla e usarla come inquietante lanterna il 31 ottobre... un'usanza che, per il momento, non riesco per nulla nè a sentire nè a fare mia, anche se ho scoperto che questa ricorrenza veniva festeggiata anche qui in Italia (e in tutta Europa), ben prima dell'ondata modaiola americaneggiante del "dolcetto o scherzetto" e dei party a tema (parecchio kitsch). Ad ogni modo, dicevo, amo le zucche... e quando al garden ho visto un'intera e meravigliosa distesa di zucche ornamentali, pronte per essere sacrificate al folle intaglio halloweenesco, non ho resistito e ne ho acquistata una!


Che fare quindi di una zucca ornamentale che non si vuole nè intagliare, nè impiegare per festeggiare Halloween? Beh, la si decora con motivi autunnali e naturalmente... con gatti! Avrei voluto avere molto più tempo a disposizione da dedicare a questo lavoro, ma in questi mesi il tempo libero è un lusso che riesco a concedermi solo a piccole dosi... e quindi il risultato non è stato strepitoso, però mi sono divertita da impazzire! E' stato un primo esperimento che spero di ripetere in futuro. La zucca è disegnata con l'indelebile e dipinta con gli acrilici; si presta davvero molto ad essere decorata con foglie, ulteriori zucche e altri temi "autunnali": il caldo colore della buccia della zucca è una "tela" molto gradevole su cui progettare e realizzare le proprie idee. In questo caso ho scelto un campo di zucche con foglie autunnali gialle, verdi e arancio, con un micio marroncino dagli occhi dorati che sorveglia la situazione... ma ci si può sbizzarrire con tanti altri soggetti autunnali: ricci in cerca di foglie per la propria tana invernale, funghetti e castagne, uccellini su rami pieni di bacche, ma anche (se si vuole essere meno bucolici) profili notturni di città, con le finestre e le vetrine illuminate. 


















Qualche consiglio per la vostra zucca da dipingere...
  • All'acquisto scegliete una zucca che abbia meno difetti possibili sulla scorza, in modo da poterla dipingere su tutta la sua circonferenza. Ricordatevi che una zucca può essere più "bassa e larga" oppure più "alta": se avete già un'idea del soggetto da realizzare, scegliete la forma della vostra zucca in base a questo. Viceversa, se non avete ancora idee, vi farete ispirare dalla zucca stessa, dopo l'acquisto.
  • Se la zucca è sporca di terra, pulitela con una spugnetta umida e poi lasciatela asciugare per almeno 6 ore in pieno sole, avendo cura di girarla in modo che nessuna zona dell'ortaggio resti umida: se questo accade, in pochi giorni si creerà muffa e marciume e sarà impossibile utilizzarla. 
  • Potete sperimentare il vostro soggetto prima su carta, sia per prendere confidenza con il disegno, sia per capire come disporlo sulla zucca. Potete anche provare a disegnare con la matita direttamente sulla zucca, ma attenzione a non calcare troppo e rovinare la scorza!
  • Per il vostro disegno definitivo usate un pennarello indelebile nero o marrone scuro, ma ricordatevi che per i dettagli potrebbe essere utile avere a disposizione anche alcuni pennarelli indelebili con punte più sottili, per rifinire la decorazione (cosa che io avevo ma ho sfruttato poco... me lo annoto per la prossima volta).
  • Per dipingere usate i colori acrilici, tenendoli ben diluiti in modo che non vengano grumi di vernice (piuttosto date un paio di "mani" di pittura in più). Per abbreviare i tempi di asciugatura potete aiutarvi con il phon!
  • Da ultimo, potete applicare una spruzzata di vernice trasparente spray, in modo da proteggere il vostro disegno e lucidare la zucca (questo non è indispensabile). La vostra zucca ornamentale è pronta! Va conservata in un luogo il più possibile asciutto.

domenica 25 ottobre 2015

Il mio menù autunnale, per l'Independence Day!

Torna l'Independence Day, la giornata dedicata all' "autoproduzione alimentare", da colazione a cena! Dopo il mio menù primaverile ed estivo, eccomi anche a partecipare all'edizione autunnale, per i miei gusti la migliore dal punto di vista dei prodotti ortofrutticoli che si possono trovare sui banchi dei mercati contadini: zucche, funghi, castagne, patate dolci, caki, pere e molto altro. Una vera gioia per gli occhi e per il palato, in queste settimane i mercati contadini sono davvero uno spettacolo. Ma iniziamo subito...
Per colazione vi offro un'ottima ciambella sofficissima alla farina di castagne! E' un dolce morbidissimo e davvero eccellente, adattissimo per iniziare una giornata autunnale con tutto il gusto inconfondibile delle castagne. La ricetta la trovate qui, tenete conto che io ho però modificato la ricetta semplicemente togliendo le gocce di cioccolata (sostituite con uvetta) e sostituendo la percentuale di farina bianca con un'ottima farina integrale comprata al mercato contadino.


Per pranzo vi propongo invece un piatto che non è certo semplice nè frugale, ma è semplicemente il piatto più famoso di Ferrara, la mia città: i cappellacci di zucca, conditi con un buon ragù casalingo. La zucca arriva dal contadino che abita vicino a me, mentre la carne per il condimento arriva dalla macelleria di uno dei piccoli paesi limitrofi. Ormai sappiamo che la carne è un alimento da consumare con parsimonia, sia per una questione di salute che di impatto ambientale (senza contare le ragioni etiche), ma in questo caso ho voluto presentarvi il piatto della tradizione culinaria ferrarese per eccellenza, che prevede che il condimento sia proprio il ragù... un sapore forte e sapido, che si sposa divinamente con il dolce ripieno alla zucca nella pasta fresca all'uovo. Una specialità!


Preparare i cappellacci è abbastanza laborioso e richiede tempo, ma il risultato è tale che ne vale davvero la pena! Per il ripieno bisogna mescolare 500 g di polpa di zucca cotta al forno (al netto della buccia) con 150 g di grana grattugiato, 100 g di pangrattato, sale, pepe e noce moscata, fino a raggiungere una buona consistenza (se la zucca fosse acquosa, si possono aggiungere ulteriori formaggio e pane grattugiati). Per la pasta all'uovo, si conta in genere 1 uovo per persona e 1 etto di farina, quindi in questo caso abbiamo fatto 4 uova biologiche e 4 etti di farina, fino ad ottenere una bella sfoglia non troppo sottile (ma neppure troppo grossa!), che va stesa con la macchina apposita. Ammetto che in questo caso è stata necessaria la manualità di mia madre, dalla quale ancora non ho imparato a dovere l'arte della pasta fresca all'uovo... ma del resto, ogni volta in più che mi cimento, riesco a chiudere i cappellacci in maniera sempre più regolari! Sono soddisfazioni.
I cappellacci alla zucca si cuociono in acqua bollente salata e dalle mie parti vanno conditi al ragù, però in altre zone d'Italia si trovano anche nella più delicata versione con burro e salvia, un'alternativa peraltro vegetariana che salvaguardia maggiormente animali e ambiente.


Per merenda i "sugali", un goloso e sanissimo budino di mosto d'uva! Il merito è della piccola vigna dei miei futuri suoceri, che ogni anno mi passano qualche bottiglia di mosto prodotto da loro. Fare i sugali è semplicissimo: in una casseruola, mescolate per un litro di mosto d'uva 3 cucchiai colmi di farina integrale e 1 cucchiaio colmo di farina gialla; aggiungetevi poi due cucchiai di zucchero e cuocete a fuoco lento mescolando sempre, finchè non si addensano (come per fare la crema pasticciera). Una volta addensato il composto, versatelo in coppette singole da porre in frigo: i sugali si gustano freschi!


Per cena ho messo in tavola dei funghi prataioli farciti, un piatto che scalda anima e corpo, ed è veramente delizioso. Servono: 12 funghi prataioli, mollica di pane raffermo circa 150 g, 200 ml di panna fresca, 60 g di grana grattuggiato, 2 uova di galline "felici", 3 scalogni, prezzemolo, olio d'oliva extravergine, burro, noce moscata, sale, pepe. Procedimento: lavate i funghi, staccate i gambi torcendoli e tirandoli, senza danneggiare le cappelle. Tritate a pezzetti molti piccoli i gambi e metteteli da parte. Mettete quindi in ammollo la mollica di pane raffermo versandovi sopra la panna, lasciate riposare il tutto 10 minuti. Intanto sbucciate gli scalogni con il coltello e tritateli, insieme a qualche ciuffo di prezzemolo. Mettete questo trito in olio a rosolare per un paio di minuti, aggiungetevi quindi la mollica e la panna, cuocendo il composto finchè non vi sembra abbastanza asciutto (circa 10 minuti). A questo punto togliete il composto dal fuoco, aggiungetevi i gambi dei funghi a pezzetti, il grana, le uova e mescolate tutto, insaporendo con sale, pepe e noce moscata. Se il composto vi sembrasse troppo molle, potete aggiungere altro grana o pangrattato. Spennellate di burro le cappelle, dentro e fuori: farcitele con il composto che avete preparato e mettetele su una placca da forno rivestita di carta forno, poi cuocete per circa 30-40 minuti in forno a 180°C (o finchè il ripieno è colorito e sodo).


Li ho accompagnati con una bella padellata di topinambur, una radice dalle mille proprietà benefiche, che apprezzo tantissimo sia in giardino per i suoi bellissimi fiori gialli, sia in cucina. I topinambur si trovano sulle bancarelle dei mercati contadini proprio in questi giorni e io amo comprarli e gustarli in padella. Vanno lavati accuratamente per togliere ogni residuo di terra, poi potete affettarli in fette sottili sottili (anche senza sbucciarli), posti in una padella antiaderente con un goccio d'olio e un goccio d'acqua, chiudere il coperchio e far cuocere a fuoco vivo, controllando di tanto in tanto che l'acqua di cottura non si esaurisca troppo. Al termine della cottura non dovrebbe restarci liquido e i topinambur vanno conditi con sale e pepe.
Ed eccoci qui, anche questa volta ce l'ho fatta a partecipare alla bellissima iniziativa di Francesca, volta a sottolineare il valore di preparare cibo in modo autonomo, slegato dei prodotti industriali e in linea invece con la stagione e la natura che ci circonda! Per me è sempre una grande soddisfazione farmi ispirare dai prodotti della mia terra, per portare in tavola piatti sani, genuini e anche davvero deliziosi! E voi cosa preparate con le vostre mani in queste giornate d'autunno?

mercoledì 21 ottobre 2015

Impressioni d'autunno (2015 - 2)

Un autunno che prosegue tra cupe giornate trapuntate di nubi, che lasciano cadere una continua pioggia battente, talvolta sostituita da uno stillicidio di finissime goccioline... e giornate sfavillanti, dove la magnifica luminosità del sole riesce ad essere raffreddata solo dal vento dell'est, frizzante e capriccioso.  



Dopo la pioggia, le nuvole vengono spazzate via dal vento che regala alla campagna una limpidezza che è un piacere da ammirare, come se tutto il mondo fosse così ordinato e pulito... ma è solo un'utopia, basta andare nel mio orto per trovare erba incolta e disordine! Nonostante questo, abbiamo comunque piantato tre file di radicchio, croccante e saporito, per le nostre insalate invernali.



Le foglie sugli alberi si sono già colorate, anche se in realtà per ora vige ancora molto verde e verdone, nel paesaggio. La vite americana quest'anno, forse perchè troppo in ombra, è rimasta giallina, mentre i liquidambar ci stanno dando un più rosso spettacolo. 



Quanto a Paciocca, a lei poco importa del colore delle foglie: l'importante è poter scorrazzare felice nel giardino, arrampicandosi, facendosi le unghie sui tronchi e sentendosi (di nuovo!) la regina del suo regno.




E che fare quando il vento dell'est è troppo irruente e raffredda la pur folta pelliccia? Si rientra in casa e si prende possesso del divano (ovviamente, proprio al centro)... 

 

Il prossimo fine settimana torna l'ora solare e si dorme un'ora in più: meglio iniziare già ad allenarsi per l'evento, non vi pare?

giovedì 15 ottobre 2015

"Vita da gatti" di Jane Burton

Un libro enorme e pesante, da sfogliare con gusto, a poco a poco, lasciandosi sfuggire di volta in volta gongolii di ammirazione, commenti di stupore, espressioni affascinate: "Vita da gatti" è proprio questo, perchè è una raccolta fotografica di scatti della bravissima Jane Burton. I protagonisti, non devo neanche dirvelo, sono proprio i gatti... gatti neri e tigrati, gatti persiani e soriani, gattini di pochi mesi e gatti nel pieno della loro maestosa maturità, gatti arrabbiati e gatti assonnati, mamme gatte e cuccioli vispissimi, gatti coccoloni e gatti un pò snob... insomma: semplicemente gatti, colti nella loro essenza. Il libro conta circa 200 pagine ed è corredato da citazioni che impreziosiscono le foto... le quali sono a grandezza naturale, talvolta perfino di più. E l'appassionato gattofilo, magneticamente colpito dagli scatti, ha l'illusione di trovarsi di fronte ad un gatto vero e proprio... non semplicemente stampato su una pagina.


La sezione che mi ha colpito maggiormente è quella dedicata ai gatti in compagnia altri animali: troviamo cani e gatti, gatti e conigli, gatti e ricci, uccellini, tartarughe... e perfino insieme ad uno scoiattolo, con cui si scambiano inattese effusioni d'affetto! 
Nella copertina del libro si legge che Jane Burton ha sempre voluto far ambientare i gatti e gli animali nel suo studio fotografico, prima di iniziare la sessione di fotografie: questo per riuscire a cogliere il temperamento e gli atteggiamenti degli animali a loro agio, riuscendo a fissare sulla pellicola la loro spontaneità. E la cosa è perfettamente riuscita: le foto raccolte in questo libro sono davvero bellissime e riescono a trasmettere la natura del gatto, nelle sue tante sfaccettature.


Micetti dolci e vispi, ma anche pronti alla lotta; mamme micie affettuose e allo stesso tempo severe; flessuosi siamesi e imponenti persiani; mici in perfetta immobilità e gatti in scalmanata lotta... in questo libro si trova davvero la "vita da gatti", nei suoi misteriosi, affascinanti e più quotidiani aspetti. Insomma, un libro perfetto da regalarsi e da regalare a tutti gli amici che amano i gatti e sono catturati dalla sua magia: diventerà uno dei pezzi più apprezzati nella libreria del vero gattofilo!

domenica 11 ottobre 2015

Il nostro lieto fine: Silver è stato adottato!

Cari amici, oggi è una giornata di grande festa qui su Rumore di fusa, perchè proprio poche ore fa il nostro amato Silver ha trovato una nuova famiglia! Gioia, sollievo e gratitudine nel sapere che la sorte è stata benevola a questo fantastico micio e gli ha concesso di restare in gattile giusto una decina di giorni, prima di approdare nella sua nuova casa... giorni nei quali sono stata a trovarlo più e più volte in gattile, trovandolo sempre tranquillo e buono, seppur talvolta mogio e un pò apatico. Lo guardavo, lui mi guardava senza neppure più aspettarsi di tornare a casa con me. Era normale, non potevo chiedere di più nè a lui, nè alle (bravissime) ragazze che quotidianamente si adoperano affinchè il gattile sia una struttura pulita e accogliente per i mici.
Non sto a raccontarvi tutti i pensieri che ho avuto in questi dieci giorni, in cui ho cercato di lasciar andare il sogno di avere Silver nella nostra famiglia nei prossimi anni, in cui ho cercato di far pace con l'idea di non aver avuto altra scelta e che il senso di abbandono che Silver avrà provato in gattile sia stato un "male necessario", giorni in cui soprattutto ho sperato e pregato perchè la sua adozione potesse concretizzarsi presto. E stamattina il lieto fine è arrivato anche per Silver, che è stato notato proprio mentre stava appollaiato sulle mie spalle (come era suo solito fare) da una famiglia che, sono sicura, saprà dargli tutto l'amore le cure e l'affetto di cui ha bisogno. Anzi, sappiate che ho già ricevuto una foto, a poche ore dall'adozione, di Silver spaparanzato su di loro! 

Ecco Silver in gattile questa mattina, poco prima di essere adottato!
Silverino, nei miei ricordi resterai sempre un pò anche il "mio" gatto, da quel giorno in cui sei arrivato dai campi e ti immaginavo già parte della mia vita nei mesi e negli anni a venire... ed è stata dura lasciarti andare. E' stato ancora più difficile capire di averti ferito, capire di essere stata proprio io quella a farti patire la pena dell'abbandono, il senso di smarrimento in un nuovo contesto e la nostalgia per una casa che avevi perso, di nuovo. E sapevo che sarei riuscita a perdonarmelo soltanto il giorno in cui tu avessi trovato adozione, ed è incredibile pensare che quel giorno sia già e proprio oggi. Ti lascio andare con il sollievo di chi sa che, dopo il dolore inevitabile, è finalmente arrivato anche il lieto fine e che ora ti aspetta una vita di affetto e amore, quella che ho sempre voluto per te. 
Silver, ti ricorderò sempre con un'emozione speciale, nel mio cuore e nella mia memoria, e ti ringrazio per i due mesi di fiducia, affetto e allegria che mi hai regalato. Adesso dimenticami e vivi, vivi la tua vita di gatto, la migliore possibile, quella che hai sempre meritato e che io ho sempre pregato tu potessi avere. Adesso ce l'hai Silver, ce l'abbiamo fatta.

Ed eccoci qui, Silver ed io!
Un ringraziamento speciale alle colleghe di "A Coda Alta" che mi hanno aiutata in questa vicenda, sia nei consigli che nei fatti, per tutto il tempo in cui Silver è stato con me e al gattile di Ferrara.

mercoledì 7 ottobre 2015

"Il gatto e l'uomo": in arrivo una mostra imperdibile a Verona

Cari amici, un'informazione che farà la gioia di tutti i gattofili veronesi e delle zone limitrofe (me compresa, che certamente ci andrò): dal 1 al 29 novembre si terrà Verona (Palazzo della Gran Guardia) una mostra tutta dedicata al tema "Il gatto e l'uomo". 

Il gatto nello spazio, vignetta di Giorgio De Gasperi per la Domenica del Corriere del 12 settembre 1953
Al via a novembre a Verona la prima mostra in Italia dedicata al millenario rapporto con il felino prediletto dall’uomo (www.ilgattoeluomo.com). Un amore tanto discreto quanto duraturo, che vede il gatto accompagnarsi all’uomo in ogni tempo e in tutte le situazioni: dalle malattie alla guerra, dall’amore al jet set, dalla stregoneria alle leggende, alla storia. Il gatto e l’uomo, 1-29 novembre, palazzo della Gran Guardia, Piazza Brà, Verona. La mostra è curata dal direttore del Cats Museum di Cattaro (Montenegro) Pier Paolo Pazzi su un’idea di Costanza Daragiati Farinelli.
Tra le sezioni, il gatto nei giornali, il gatto e la donna, il gatto e la Prima Guerra Mondiale, il gatto nella pubblicità, nel collezionismo e nei dipinti, il gatto e i bambini, il gatto nella musica e nel cinema, il gatto nel moderno, il gatto e i personaggi famosi. “Il gatto – ha detto il curatore della mostra e direttore del Cats Museum, Pier Paolo Pazzi nel corso della conferenza stampa di presentazione - è l’animale più presente nelle nostre case e allo stesso tempo il più imprendibile, imperscrutabile, misterioso compagno di vita dell’uomo. E proprio da questo alone di mistero abbiamo ripercorso la storia del legame tra uomo e gatto”.

Alla mostra non manca la sezione "antico Egitto", quando il gatto era venerato come una divinità
“Dopo 30 anni di mostre feline – ha aggiunto l’ideatrice e promotrice della mostra, Costanza Daragiati Farinelli - era per me quasi un dovere cercare di indagare su un rapporto particolare, molto diverso rispetto all’altra grande passione degli italiani: il cane. Una mostra la cui prima tappa è a Verona e che contiamo di sviluppare e portare in altre città italiane ed europee”.
Eventi speciali, con convegni, degustazioni, incontri con appassionati, completano il programma della mostra (ingresso: 7,50 euro - o 6€ su presentazione del coupon -, 4,50 euro per under19 e anziani e gratuito per bambini sino a 6 anni). Tra questi, l’evento serale di vernice alla mostra, ‘Black Cat Night’ (27 ottobre) o il week-end (20-22 novembre) dedicato al gatto di casa, in cui ognuno potrà portare il proprio felino o il concorso fotografico tra i bambini delle scuole elementari. Tra i convegni, il focus sulla genesi e sull’evoluzione dei tabù legati al gatto ‘Il gatto nell'occulto e nella superstizione’ (8 novembre ore 14.30); ‘Il gatto nella storia’ (15 novembre ore 14.30); ‘Pet therapy e art therapy’ (29 novembre ore 14.30).


La mostra, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Verona, è realizzata da Movimento Azzurro e Cats Museum di Cattaro con la collaborazione di Anfi (Associazione Nazionale Felina Italiana) e gli sponsor Prolife, Italpet, Consorzio Tutela Vini Soave e Consorzio Tutela Vino Lessini Durello.

lunedì 5 ottobre 2015

Un lustro di fusa!

Cari amici, oggi è una giornata importante per Rumore di fusa: sono passati ben cinque anni da quel pomeriggio in cui mi sono messa davanti allo schermo del pc e, con qualche click, molto entusiasmo e un pizzico di emozione, ho dato il via a quest'avventura virtuale. Il mio blog oggi compie un lustro e non è ancora calato il mio interesse e la mia voglia di continuare a seguire con cura quest'angolo di mondo virtuale, dal quale spero di diffondere non solo informazioni sull'universo felino, curiosità e "fusa", ma anche un pizzico di consapevolezza sul mondo che ci circonda. Ho fatto del mio meglio e spero che questi cinque anni siano stati davvero "un lustro di fusa"...


Molto del mio entusiasmo e della mia costanza per Rumore di fusa si deve anche a voi, i miei lettori e commentatori più fedeli, che difficilmente fate cadere "nel vuoto" le mie parole, i miei appelli, i miei sfoghi, ma anche le mie passioni ed esperienze che qui condivido. In questi cinque anni sono successe tantissime cose, vi ho parlato molto di gatti, ma anche di libri e di natura, di animali domestici e di selvatici in pericolo di estinzione, vi ho mostrato la meraviglia di allevare un bruco e di liberare una farfalla, vi ho raccontato la tenerezza di curare due piccoli ricci, non vi ho taciuto il dolore e la sofferta scelta di separarmi da un gatto che già amavo, ho anche avuto il piacere di narrarvi di tante storie a lieto fine per gatti in cerca di famiglia. Sono successe tante cose e, se mi guardo indietro, mi rendo conto che è stata fin qui una magnifica avventura, in tutti i suoi aspetti.
Non posso fare altro che ringraziarvi di cuore e assicurarvi anche per gli anni a venire il mio impegno, il mio entusiasmo e la mia serietà costanti, perchè Rumore di fusa possa festeggiare tanti, tanti altri anni pieni di fusa, insieme a tutti voi che mi seguite con affetto e a tutte le persone che approderanno qui anche solo per una visita veloce. 
Grazie a tutti!

giovedì 1 ottobre 2015

Purtroppo i fatti vanno oltre i pensieri

Nelle ultime ore, una persona amica mi ha detto "purtroppo i fatti vanno oltre i pensieri"... ed è esattamente questo che è successo. Negli ultimi giorni i fatti, purtroppo, hanno superato i pensieri, le speranze e la mia volontà di continuare a provarci, a tutti i costi. 
I pensieri erano tutti rivolti a quanto sarebbe stato bello accogliere nella nostra famiglia un gatto così buono, affettuoso e intelligente come Silver, il sogno era che con Paciocca almeno potessero diventarsi reciprocamente indifferenti, le speranze erano tutte che lui potesse davvero restare qui con noi, dove si sentiva già a casa, o che al massimo potessimo trovargli noi una buona famiglia alternativa, dove venisse sia trattato con amore ma anche dove non corresse pericoli ambientali. 
I fatti sono che in queste settimane non sono riuscita a trovare una buona adozione per Silver; che una tollerante convivenza con Paciocca si è rivelata sempre più irraggiungibile; che mentre Silver si stava inserendo sempre più nel nostro ambiente famigliare, Paciocca stava sempre peggio; i fatti sono che lui si è rivelato un gatto tanto amorevole con noi quanto un impenitente mascalzone con lei. 
E così, consapevole del fatto che avrei dovuto comunque rinunciare a lui, piuttosto che continuare a illuderlo (e a illudermi) che qui avesse trovato la sua nuova famiglia, mentre intanto Paciocca manifestava sempre più segni di disagio, ho preso una durissima decisione, quella che avrei voluto non dover prendere mai: ho affidato Silver al gattile.
Dio solo sa quanto ci ho provato, fino all'ultimo, e quanto ci ho sperato, fino alla fine, di riuscire ad accogliere Silver nella nostra famiglia... e forse, proprio il fatto di averlo voluto così tanto, nelle scorse settimane, si tramuta oggi in questa sofferenza, sia per me che per lui. Anche se razionalmente, fin dall'inizio, mi ero resa conto che la convivenza non poteva essere data per scontata... a livello emotivo avevo già investito il 100% dei miei sentimenti e della mia volontà, perchè la cosa andasse a buon fine. E ho accolto Silver senza remore, sempre rispettando il più possibile i tempi e le necessità di Paciocca, ma ho cercato fin da subito di far sentire il nuovo arrivato "a casa". E ora questo mi brucia più di ogni altra cosa, perchè so che lui l'aveva capito fin da subito, sapeva di potersi fidare e sapeva che qui avrebbe potuto essere a casa... e ora si ritrova a maggior ragione spaesato. Un'altra persona amica mi ha detto di non pensare di averlo abbandonato... e so che a livello di principio è così, ma a livello pratico purtroppo ciò che ho fatto vi assomiglia troppo, a un abbandono.
In testa, la ferma sicurezza che al gattile di Ferrara sarà trattato al meglio possibile e che le mie colleghe di "A Coda Alta" gli troveranno un'adozione responsabile e scrupolosa, spero il prima possibile. In testa, purtroppo, anche la dolorosa consapevolezza di quanto Silver ora sia spaventato, e disorientato, e forse soprattutto deluso, che è ciò che mi fa più male, oltre a non averlo più qui. Nel cuore, la speranza che un gatto bello, buono, affettuoso e intelligente come lui possa trovare la sua vera nuova famiglia nel più breve tempo possibile, dove non soffrire più. Nel cuore, anche il dolore di sapere che non siamo riusciti proprio ad essere noi la sua famiglia, la sua casa, nonostante tutto. Purtroppo i fatti vanno oltre i pensieri. Spero che almeno questi fatti, oggi così difficili da digerire, possano però rivelarsi le scelte necessarie e giuste per un lieto fine.