"... nascoste in un prato fiorito primaverile, si trovano le storie, gli infiniti racconti offerti dalla natura in attesa di qualcuno che li traduca in parole e li renda disponibili agli altri": così inizia il libro dell'entomologo Gianumberto Accinelli dedicato agli insetti più belli della terra, le farfalle, di cui ci svela vita, morte e miracoli. Grazie ad una rara dote di divulgatore e una genuina passione per il proprio lavoro, il suo "La meravigliosa vita delle farfalle" è molto di più di un libro sugli insetti: è una specie di romanzo scientifico, che appassiona e stupisce. Tra le pagine scopriamo l'origine e l'evoluzione delle farfalle: avreste mai pensato che discendono dai vermi? Ma scopriamo anche che i bruchi mangiano una quantità di cibo pari a 20 volte il loro peso corporeo... o, ancora, che alcune farfalle "annusano" con le antenne, mentre assaggiano con le loro zampette. Accinelli ci racconta di farfalle che si nutrono di sangue, ci svela l'esistenza di bruchi cannibali, ma ci spiega anche l'utilità e la simbologia di questi insetti che da sempre hanno affascinato l'uomo.
Se le protagoniste indiscusse di questo libro sono "le perle dell'aria",
le coloratissime farfalle, dopo averlo letto diventa però mirabilmente
chiaro che sul nostro pianeta tutto è connesso: le montagne e i prati, le farfalle e i fiori, i bruchi e i cactus, l'agricoltura e gli uomini.
Ed è questo il miglior pregio di questo libro: parla essenzialmente di farfalle, ma per farlo non può fare a meno di parlare anche dell'uomo e della Terra, delle città e della natura che fatica a conservare i propri spazi vitali. Tra le campagne impestate dai pesticidi, dove sopravvivono solo le coltivazioni umane e non le piante spontanee necessarie alla sopravvivenza delle farfalle, e le città dove regnano cemento e asfalto, sembra che il 45% delle farfalle europee sia in crisi. Con una sorpresa: se volessimo aiutare questi meravigliosi insetti a sopravvivere, fornendo loro un habitat più adeguato alle loro esigenze, sarebbe più opportuno creare piccole "oasi" e corridoi ecologici in città, piuttosto che in campagna. Allo stato attuale delle cose è ancora difficile eliminare tutti i pesticidi dall'agricoltura e dalle campagne: meglio allora trasformare le città a misura di farfalla, coltivando su balconi, terrazzi, orti, cortili e giardini pubblici tutta una varietà di piante e fiori graditi a questi insetti multicolori. È questo il senso del progetto "Effetto farfalla": "Se tante persone curassero queste piante si creerebbero dei veri e propri corridoi ecologici che percorrerebbero la città unendo i parchi periurbani, spesso ricchi di biodiversità e quindi di farfalle, con quelli urbani trasformando la città in un unico grande parco" (G. Accinelli, La meravigliosa vita delle farfalle, p. 116). Per farlo, possiamo ad esempio informarci e acquistare i semi di piante e fiori da Eugea, spin off dell'Università di Bologna fondato proprio dallo stesso Accinelli... per creare tutti insieme città più a misura di farfalle e forse anche di noi uomini.
Che bel libro! Grazie per il suggerimento.
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EliminaMia cara , sono un'animalista convinta... e tu che se gattofila potresti capire il signifiato di aver raccolto 24 gatti che gli incivili vicino al mio terreno mi buttavano ogni volta che desideravano sbarazzarsi di loro.. Che brutta cosa l'insensibilità..
Mi sono iscritta con infinito piacere , sperando in un tuo gradito ricambio, ne sarei felice...
Un abbraccio, grazie!
http://rockmusicspace.blogspot.it/
Scusa mia cara , ma non riuscivo ad iscrivermi su Chrome e l'ho fatto su Mozilla ..non riuscivo ad inserire un commento corretto e ho dovuto accontentarmi di farlo in questa maniera oscena ..potrai perdonarmi? Grazie!
RispondiEliminaBellissimo!! Io nel mio piccolo, ho bandito da tempo qualsiasi veleno dal mio giardino e pian piano l'ho visto ripopolarsi!
RispondiEliminaGrazie per il consiglio di lettura davvero molto interessante.
A presto
Libro segnato! Davvero bello e interessante. Ti segnalo questo bel post di "Cervo a primavera" sulle farfalle: http://cervoaprimavera.blogspot.it/2015/04/madama-butterfly-in-blue.html
RispondiEliminaChe bel libro dev'essere, davvero interessante. Io sul mio balcone di città ho in effetti alcuni vasi le cui piantine, nonostante il mio celebre "pollice nero", si ostinano persino a fiorire, in primavera. Non so se questo basti a trasformarlo in un'oasi per farfalle, tuttavia.
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