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mercoledì 29 ottobre 2014

I gatti e la musica: amore, indifferenza e straordinarie esperienze

Come reagiscono i nostri felini domestici alla nostra canzone preferita in onda alla radio, al suono di un pianoforte, al concerto di Capodanno in tv o al nostro canto sotto la doccia? Riescono ad apprezzare un brano di musica classica e si inquietano ascoltando un pezzo heavy metal, oppure non colgono alcuna differenza tra i due? E' difficile dare una risposta univoca e soprattutto "scientifica", perchè molto dipende da ciascun gatto e dai motivi per cui reagisce in quel certo modo, di fronte agli stimoli musicali. Esistono gatti che mostrano uno spiccato interesse per la musica, così come si può osservare in altri mici una completa indifferenza verso ogni stimolo sonoro, o ancora ci sono gatti che dimostrano un aperto fastidio per i suoni, anche quelli che noi umani giudichiamo piacevoli. Sarebbe bello e simpatico affermare che i gatti siano animali musicali e amanti della musica a tutto tondo, in realtà dobbiamo fare attenzione a non "antropomorfizzare" troppo i nostri amici a quattro zampe: ci sono mici che apprezzano la musica, altri che ne sono infastiditi, ma più spesso la maggior parte di loro si dimostra indifferente.

Ecco Paciocca in uno dei suoi posti preferiti
Perchè il gatto dovrebbe reagire alla musica, una delle arti più complesse che l'uomo sia mai riuscito a creare? Anzitutto, perchè i gatti hanno un udito finissimo (in particolare per quanto riguarda i suoni acuti): quindi ogni stimolo sonoro viene da loro colto e, di volta in volta, valutato come degno di interesse o di disinteresse. E dobbiamo farcene una ragione: per natura, il gatto troverà sicuramente più interessante l'impercettibile squittìo del topo, rispetto ad un concerto per orchestra sinfonica. Inoltre il gatto, proprio perchè così sensibile ai suoni, non sempre reagisce positivamente alla musica poichè potrebbe essere colta come troppo "frastornante", se a volume troppo alto. Ci sono però una miriade di esperienze contrastanti: mici che iniziano a fare le fusa, rotolarsi sul pavimento e leccare le mani del pianista che esegua una musica di Debussy; gatti che al contrario cercano di tappare la bocca con la zampina al cantante che raggiunga un suono acuto; gatti palesemente eccitati dal punto di vista sessuale qualora sentano una specifica nota o addirittura felini che, udendo una sequenza di note, cadono vittime delle convulsioni.

Fonte immagine: QUI
Per quanto mi riguarda posso raccontarvi che Paciocca, tra tutti i gatti che ho avuto, è l'unica che ha dimostrato la più spiccata predisposizione per la musica: ha sempre amato sentirmi suonare il piano (tant'è che per lunghe ore non si muoveva dalle mie vicinanze, anche quando suonavo brani particolarmente aspri e dissonanti) ma, non appena accenno a mettermi a cantare, inizia a fare le fusa, mi salta in braccio e miagola in modo agitato, annusandomi la bocca. Ho il sospetto - per nulla gratificante, a dire il vero - che colga il mio canto come una specie di lamento sofferente e che quindi accorra per consolarmi. Diversamente da Paciocca però, la maggior parte dei gatti che ho avuto era assolutamente indifferente alla musica. Eventualmente, se iniziavo a suonare il piano (anche brani piacevoli e rilassanti di Mozart o Bach) e nella stessa stanza c'era un gatto addormentato, questo si svegliava infastidito dall'improvviso "frastuono" musicale e se ne andava a proseguire il pisolino in un'altra stanza, indignato per la brusca interruzione della sua tranquillità.

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La spiegazione più scientificamente credibile delle più sorprendenti reazioni dei mici di fronte a note, musiche e fischiettii, è che i nostri animali reagiscano non alla musica in quanto tale, bensì solo a particolari note che ricordano loro "messaggi" specifici nel loro linguaggio felino. I gattini di poche settimane, ad esempio, emettono miagolii molto acuti, specie quando si trovano in difficoltà o sono spaventati: ecco perchè le gatte, di fronte alle note acute, spesso si agitano e cercano di "consolare" chi sta emettendo quei suoni. Ugualmente anche l'eccitazione sessuale, lo spavento o il fastidio, possono essere spiegati allo stesso modo: una determinata altezza di suono viene interpretata dal gatto come un segnale caratteristico di precise situazioni sociali feline (riproduzione, lotte, segnali di pericolo), che richiedono una risposta adeguata. E questa spiegazione può valere in linea generale per tutti i gatti.

Nora, the piano cat! Fonte immagine: QUI
Esistono poi casi particolari e sorprendenti, che mettono in discussione quanto detto finora: gatti che, al di là di ogni spiegazione scientifica, sono apertamente interessati alla musica, alla sua produzione e alla sua esecuzione. Un esempio per tutti è la celeberrima gattina Nora, diventata diversi anni fa una star su youtube, per la sua passione per il pianoforte. E non intendo - come per Paciocca - predilezione per l'ascolto di brani pianistici... intendo proprio passione per il suonarlo! Se risulta ancora abbastanza ovvio che un gatto più di un altro possa apprezzare l'ascolto di musica classica (emotivamente rilassante, non solo per noi umani), vedere Nora che sembra davvero trarre piacere dal produrre note sul pianoforte, è qualcosa di quasi surreale! 


Come potremmo chiamare questo tipo di esperienza? Il comportamento di questa gattina quanto è vicino a quello di un bambino di pochi anni, che strimpelli sulla tastiera le prime note solo per il piacere sensoriale di produrre suoni? E' qualcosa di davvero straordinario, che apre orizzonti nuovi sulle inclinazioni musicali dei gatti... o almeno su quelle di alcuni in particolare. E i vostri mici come reagiscono alla musica? Ne sono interessati, oppure si dimostrano infastiditi o indifferenti?

giovedì 23 ottobre 2014

"Il pigiama del gatto" di Ray Bradbury

Contrariamente a quanto potreste pensare leggendo il titolo... questo è un post completamente fuori tema con il mio blog! Come forse saprete, se avete letto il post che gli ho dedicato al momento della sua scomparsa, il grande Ray Bradbury è uno degli scrittori a cui sono più affezionata e verso i quali sento di avere una grande affinità... sapete quegli scrittori - pochi, a dire il vero - che con le loro parole riescono a fare risuonare proprio le vostre più intime corde? Ecco: questa è la magia che riesce a compiere in me il compianto Ray, del quale la Mondadori ha pubblicato proprio il mese scorso un'ultima raccolta di racconti - inedita in Italia - dal curioso titolo "Il pigiama del gatto". 


Non fatevi trarre in inganno dall'accattivante miciosa copertina, nè appunto dal titolo gattesco, perchè in realtà questo libro racchiude i più svariati racconti, scritti nel corso di tutta la sua carriera, dove Ray Bradbury descrive con il suo inconfondibile stile - talvolta con autentico umorismo, talvolta con una vena malinconica a tinte cupe, talvolta pregno di veri e propri incubi - le situazioni quotidiane o paradossali di un'America passata, presente e futura. Certo, i suoi capolavori resteranno sempre i romanzi celeberrimi come Fahrenheit 451 o Le Cronache Marziane, senza dimenticare Il popolo dell'autunno e L'estate incantata... ma questi racconti - come tutti quelli da lui scritti e pubblicati - racchiudono suggestioni uniche e godibilissime, che vanno a comporre una raccolta di grande immaginazione ed impatto emotivo. In particolare, "Il pigiama del gatto" è la storia di un ragazzo e una ragazza che si incontrano/scontrano al momento di soccorrere un povero gattino nero, abbandonato sulla Strada 9, nei pressi di Millpass in California. Il micio sarà l'imperturbabile e soffice oggetto della contesa dei due protagonisti, che cercheranno di ottenere la custodia esclusiva del gatto, dimostrando di meritarlo l'una più dell'altro. La storia si conclude con un simpatico e delicato epilogo, nel quale il micio diventa l'inevitabile cupido dei due irrimediabili gattofili. E se vi domandaste il significato dello strano titolo... è presto detto, in una nota del traduttore: l'espressione pigiama del gatto nel linguaggio colloquiale americano sta a significare "quanto di meglio" o "la cosa perfetta".

domenica 19 ottobre 2014

Due minuti per desiderare un gatto!

Per allietare questa domenica, eccovi un video da youtube veramente tenerissimo, che in soli due minuti vi convincerà che i gatti sono tra le creature più desiderabili della terra! Basteranno 120 secondi per convincervi che un gatto sarebbe perfetto per voi e per la vostra famiglia?



Noi gattofili ne siamo già convinti, ma è sempre un piacere soffermarsi sugli aspetti più irresistibili dei nostri compagni felini... che siano teneri batuffoli di poche settimane, giocosi micetti di alcune settimane, eleganti e mansueti gattoni adulti, nessuno di loro perde il suo fascino! Cuscinetti rosa, morbidi mantelli, flessuose code, occhi vispi e profondi, pose curiose e divertenti... la simpatia dei gatti è veramente innata!

martedì 14 ottobre 2014

Autunno, andiamo: è tempo di migrare...

"Settembre, andiamo. E' tempo di migrare", diceva la poesia di D'Annunzio. E ora che siamo in ottobre e l'autunno prende forma ogni giorno di più, gli uccelli sono continuamente indaffarati: chi è già partito, chi invece è tornato (come il Pettirosso, che arriva da noi a fine settembre), chi si sta preparando a migrare proprio in queste settimane, affrontando un lungo volo pieno di pericoli per raggiungere luoghi più caldi. Spesso nella mia campagna, in particolare a fine ottobre, posso osservare ed ascoltare centinaia di uccellini tutti appostati sui fili dell'alta tensione: il loro chiacchiericcio concitato e i loro piccoli voli frenetici sui fili sembrano proprio essere grandi riunioni collettive, per prendere gli ultimi accordi prima di spiccare, tutti insieme, un volo che li metterà a durissima prova ma che, se arriveranno a concluderlo, garantirà loro la sopravvivenza.

Immagine da wikipedia, QUI
Le grandi migrazioni sono un imponente e antichissimo fenomeno che riguarda centinaia di specie di uccelli, che con il cambiare delle stagioni o con l'avvicinarsi del periodo riproduttivo, partono per un viaggio capace di coprire fino a 3000 km al giorno. Sorvolano boschi, fiumi, montagne, oceani ed interi continenti, deserti e città, seguendo rotte millenarie ed orientandosi grazie ai campi magnetici, ai riferimenti geografici e alle stelle. Un vero e proprio esodo che gli uccelli compiono due volte all'anno, in primavera ed in autunno, che li sottopone ad un'enorme fatica e a pericoli letali, e non sempre si conclude felicemente. Eppure migrare è un impulso antichissimo che risponde proprio all'istinto di sopravvivenza, alla ricerca di cibo e temperature più miti, luoghi più ospitali e adatte alla riproduzione... e per noi uomini è ispiratore di libertà, fonte di grande fascino e mistero. 

Immagine tratta dal sito LIPU
Recentemente ho visto uno straordinario documentario dedicato alla migrazione degli uccelli, "Il popolo migratore" (2001), di Jacques Perrin: "Da ottanta milioni di anni gli uccelli attraversano i cieli, superano montagne, sorvolano terre e mari. Ogni primavera essi coprono distanze enormi per raggiungere i luoghi in cui nidificare. In Autunno si involano di nuovo a ritroso verso le stesse rotte. Questo film è il risultato di 4 anni di lavoro inseguendo la straordinaria impresa degli uccelli migratori negli emisferi nord e sud attraverso mari e continenti". Il film documentario è veramente qualcosa di unico: fenomenali riprese ravvicinate di stormi in pieno volto, paesaggi mozzafiato della più selvaggia ed incontaminata natura, tramonti fiabeschi e tempeste di neve che fanno da cornice al viaggio di oche selvatiche, rondini, cigni, svassi, cicogne, gru, rapaci, pappagalli, pinguini e tantissime altre specie avicole. 

La locandina del film
Il film è parlato veramente pochissimo e lascia spazio soprattutto alle immagini, perchè parlano da sole: e, alla fine, ci si abitua ad ascoltare solo il frullare continuo delle ali, lo stridore dei canti degli uccelli, i suoni dell'oceano, delle montagne e dei fiumi. Le scene sono eccezionali: svassi che corrono letterlamente sull'acqua, come se potessero camminare su di essa; francolini di monte durante il corteggiamento, spettacolari come opere d'arte, ma anche l'abominio della caccia e l'ingiustizia della cattività sono mostrati con poche, paradigmatiche riprese. Dopo aver visto questo film, oltre ad essere rimasta a bocca aperta per l'enorme varietà di specie di uccelli e per la meraviglia del nostro pianeta, mi è parso davvero di essere tornata "a terra" dopo un lungo e libero volo. "Il popolo migratore" si trova anche su youtube, ma io vi consiglio di cercarlo in dvd (magari in biblioteca, è un film assai diffuso), perchè per apprezzarne in pieno la visione serve ammirarlo ad alta risoluzione.
Se volete saperne di più sulla migrazione, vi consiglio questo articolo della Lipu, che vi svela tutti i segreti della migrazione. D'ora in poi, in autunno e in primavera quando vedrete uno stormo di uccelli volare verso l'orizzonte, augurate loro buon viaggio e buona fortuna: è la loro sfida più grande, ma anche la loro migliore chance di sopravvivenza, da secoli.

sabato 11 ottobre 2014

La geniale savana "arrotondata"... e stop ai crimini di natura

Oggi apro il post con un mitico video che ormai è diventato celeberrimo, ma ogni volta che ho occasione di rivederlo mi strappa sempre un sorriso! Come sarebbe la vita nell'affascinante Savana, se fosse popolata di animali arrotondati? Kyra Buschor e Constantin Paeplow sono i geniali creatori del mondo di "Rollin Wild" e vi consiglio di andare anche sul canale youtube di Rollin Safari per scoprire altri imperdibili video! Intanto godetevi questo:


Ma dopo il dilettevole, voglio lasciarvi anche uno spunto di riflessione seria, che riguarda l'importante campagna che il WWF sta promuovendo in queste ultime settimane: "Stop ai crimini di natura: tu da che parte stai?", contro la piaga del bracconaggio che colpisce gravemente alcune specie animali come tigri, rinoceronti ed elefanti, che vengono catturati vivi, mutilati, uccisi, oppure tenuti in cattività come "trofei". Allarme estinzione per le tigri, uccise per il loro manto, ma anche per ossa e occhi, stupidamente ritenuti ingredienti di cure miracolose: di questi meravigliosi felini ne sono rimasti solo 3200 al mondo, con una diminuzione del 97% negli ultimi 100 anni. Ma non va meglio agli elefanti, cacciati per le loro zanne che fruttano miliardi di dollari alla criminalità organizzata sul mercato nero: in ben cinque paesi dell'Africa centrale, la popolazione di questi pachidermi è calata del 65% solo tra il 2002 e il 2011. E il fenomeno riguarda anche il rinoceronte, cacciato per il corno, che viene barbaramente segato via all'animale ancora vivo, il quale resta agonizzante per ore prima di trovare la morte: nel solo Sud Africa si è passati a 13 esemplari uccisi a oltre 1000, dal 2007 al 2013.

 

Sono dati allarmanti che mostrano quanto sia cresciuta negli ultimi anni la domanda di questi animali, soprattutto sui mercati cinesi, vietnamiti e thailandesi, da parte dei collezionisti di pelli, di avorio, ma anche di cibi o di presunti medicamenti di origine animale... e l'Italia? Il nostro paese "non è immune da questo business, anzi. Secondo il servizio CITES del Corpo Forestale, nel 2012, il valore del mercato illegale di specie portette nel nostro Paese è di oltre 800mila euro, con 223 reati accertati, 166 persone denunciate e oltre 6mila esemplari sequestrati, tra cui avorio, coralli e conchiglie. E di questo affare si occupa anche la criminalità organizzata italiana" (Giorgio Ruta, per Repubblica.it). L'avorio delle zanne degli elefanti viene venduto grezzo a 750 euro al chilo, ma un corno di rinoceronte può arrivare a costare fino 60.000 euro al chilo! Potreste immaginare acquisto più futile, sciocco e al contempo più fonte di profondo dolore, morte e distruzione? Gli occhi della tigre, ritenuti rimedio per epilessia e malaria, sono venduti a 200 dollari l'uno, per non parlare dei "tappeti" fatti con il suo manto: un vero schiaffo in faccia ad ogni morale e al buon gusto. Fino a quando l'ignoranza più gretta dominerà il nostro mondo? Quante specie dovremo estinguere, quanto vicino al collasso dovremo portare il nostro pianeta, prima di ravvederci?


Il WWF sta svolgendo importanti azioni antibracconaggio, intensificando la sorveglianza sul campo da parte di ranger, guardie forestali e volontari, dotandoli di adeguata strumentazione anche per individuare le rotte dei bracconieri. Inoltre il WWF si prende cura degli animali feriti e dei cuccioli rimasti orfani. Noi cosa possiamo fare? Ovviamente informarci, divulgare questa campagna e, se possiamo, donare al WWF un'offerta a sostegno delle sue attività contro il bracconaggio. E chiudo ricordando anche la petizione per chiedere al parlamento sanzioni più severe per l'uccisione di animali selvatici protetti: invito tutti voi a firmarla, perchè i crimini di natura sono anche contro l'umanità.

mercoledì 8 ottobre 2014

Una stagione: l'autunno (2014 - 1)

Tanti poeti hanno cantato la bellezza dell'autunno e delle chiome degli alberi che, accendendosi dei toni più caldi, sembrano regalare una seconda e inaspettata fioritura. Ma prima che ci accingiamo ad ammirare questo spettacolo, che si sta preparando a sbocciare giorno dopo giorno, oggi voglio mostrarvi dei veri e proprio fiori che donano macchie di intenso giallo ai giardini delle case di campagna, ma anche ai bordi dei fossi e dei campi: i topinambur, bellissime margheritone autunnali. E diceva di loro il poeta Andrea Zanzotto: "Entro i manipoli qua e là sparsi / dei topinambùr lungo gli argini / ogni lustro del giallo si fa intimo / all'autunnale catarsi".



Il topinambur, o "carciofo di Gerusalemme", è un tubero commestibile e dalle molte proprietà benefiche, una specie di piccola patata che ha il vago sapore di carciofo. Io lo apprezzo moltissimo condito con olio e sale, dopo la cottura a vapore, nelle fredde sere autunnali! Quest'anno finalmente, dopo averli lungamente desiderati, grazie alla mia amica Giada posso ammirare anche io i fiori dei topinambur nel mio giardino, eccoli qui:


Il topinambur è facilissimo da coltivare e potrebbe perfino diventare invasivo, dal momento che è una pianta rustica che necessita semplicemente di una posizione abbastanza soleggiata. Ricordo che un tempo gli argini dei fiumi e il limitare dei campi erano pieni di queste margheritone... oggi ce ne sono sempre meno e anzi sta diventando un fiore "domestico", piantato appositamente nei cortili e nei giardini da chi vuole avere un tocco floreale all'inizio dell'autunno.

Topinambur cresciuti accanto a un campo di mais: è sempre più raro vederli in campagna.
In realtà esistono diversi altri fiori che sbocciano proprio in questo periodo, ad esempio gli eleganti anemoni giapponesi. Io li trovo veramente bellissimi, nella loro perfetta semplicità:



Proprio questi anemoni sono stati teatro di un'accanita lotta per la sopravvivenza: sono rimasta affascinata ad osservare due ragni che, su un'invisibile e resistente ragnatela, si sono contesi a lungo e con tenacia una preda. Non guardate questi aracnidi con l'occhio schifato dell'uomo moderno, ma con lo sguardo curioso ed aperto a osservare il mondo da diverse prospettive:



E non è finita! Da quando ho allevato bruchi di macaone sono diventata sensibilissima a queste piccole creature... e così ho scoperto - ahimè - un'infestazione di bruchi su un rosaio. Pure nei loro confronti è prevalso per me il fascino, anche se ho ben presto scoperto che non si tratta di bruchi di farfalle ma di arge pagana, un imenottero non certo bello un leggiadro macaone.



Come potete vedere, il giardino brulica di vita in tutte le sue stagioni e pure in autunno, che sembra essere una stagione morente, possiamo osservare grandi attività viventi. Aveva proprio ragione Giorgio Celli nel pensare al giardino come ad una piccola savana! 
E per concludere questo primo post autunnale con immagini di creature più domestiche, vi lascio un saluto da parte di Paciocca, che si sente divisa tra la pigra vita casalinga e la più spericolata caccia selvaggia all'aperto, finchè le miti temperature lo consentono ancora:


Buon autunno a tutti!

domenica 5 ottobre 2014

Quattro anni di fusa!

Oggi è un giorno specialissimo per Rumore di Fusa, che compie ben quattro anni! Dai primi post mi sembra passata una vita intera - e forse, è proprio così - ma non è diminuito il mio interesse e la mia voglia di condividere argomenti, curiosità e storie su gatti, felini, animali domestici e selvatici, natura e ambiente. Anche voi lettori siete cresciuti con me in questi quattro anni ed è una grande soddisfazione trovarvi sempre più numerosi... quindi oggi festeggiamo insieme il quarto anniversario di questo blog, perchè se è cresciuto così tanto è soprattutto grazie alle tante visite quotidiane e ai commenti dei lettori più "fedeli" che non mancano mai di partecipare attivamente: per questo non vi ringrazierò mai abbastanza!


Rispetto allo scorso anno, sono aumentate di tantissimo le visualizzazioni: abbiamo superato le 251.000! Ci avviciniamo inoltre ai 400 post e i commenti che ci siamo lasciati a vicenda sono già oltre 4000! Non è invece cambiato il podio dei tre post più letti in assoluto: al primo posto (14000 visualizzazioni) il brutto ma utile articolo sui parassiti intestinali del gatto; sul secondo gradino (8700 visualizzazioni) troviamo il poetico post dedicato al canto delle cicale; infine in terza posizione (6900 visualizzazioni) resta il "cosa fare" nel caso incontriate con un riccio! Come già dicevo un anno fa, sono contenta di questo podio perchè è significativo delle diverse anime di Rumore di Fusa: non solo indicazioni utili su gatti e animali, ma anche quel pizzico di meraviglia che ci regala il mondo naturale circostante. Che altro dirvi?  

GRAZIE DI CUORE per esserci, 
questo quarto anniversario è tutto dedicato a voi lettori!

mercoledì 1 ottobre 2014

Una giornata da gatti... S'I FOSSI GATTO!

Mattino del primo ottobre 2014, ore 7.50 circa. Avete trangugiato di fretta un cornetto industriale e un caffèlatte troppo amaro, ma il tempo e la voglia di aggiungere un altro po' di zucchero non li avete proprio avuti: vi aspetta una lunga giornata di lavoro e siete già in ritardo, dovete subito lanciarvi nel traffico mattutino fatto di clacson, luci rosse di freni, qualche radio di sottofondo... vi mettete in fretta le scarpe, acchiappate al volo un fouldard, che queste prime giornate d'autunno ingannano facilmente tra sole e umidità repentina... e state per uscire di casa, quando lanciate uno sguardo allo specchio: che viso tirato che avete! Le vacanze estive, finite giusto un mese fa, sembrano ormai lontane anni luce: il vostro viso ha già perso tutta l'abbronzatura e l'espressione rilassata, il tran tran quotidiano è di nuovo composto di doveri, impegni, problemi... e solo il vostro ottimismo vi consente di rintracciare il buono che c'è in ogni nuova giornata. Nello specchio, alle vostre spalle, qualcosa si muove, con un movimento pigro ed elegante: è il vostro gatto sul divano che, con tutta la calma del mondo, si sta acciambellando in una posizione migliore della precedente, per poi riprendere a dormicchiare con soddisfazione. Allora vi prendete un ultimo momento, prima di uscire di casa, per coccolarlo e salutarlo: mentre gli grattate la testa e lui inizia a fare le fusa, con gli occhi chiusi e le membra soffici completamente rilassate, arriva puntuale il pensiero di ogni giorno: "Ah, che bella vita che fate voi gatti, come vorrei essere al tuo posto!"... ma ovviamente un tale scambio è solo un sogno: ora via fuori di casa, la giornata lavorativa vi chiama inderogabilmente.



Quanti di voi si sono ritrovati in questo piccolo racconto? Quanti di voi, se pure passano la loro giornata tra impegni domestici e casalinghi, non hanno invidiato almeno una volta il loro placido micio, che può passare tutta la giornata tra ozio, caccia e lauti pranzi? Bene, cari lettori, è il momento di immaginare come sarebbe essere gatti, per una giornata soltanto! Come la passereste? Come sarebbe guardare il mondo con occhi felini?
Io e la mia cara amica Roberta di "Nel tempo libero faccio il gatto", vi chiamiamo proprio a sognare con noi, indicendo un contest per il nostro blog True Feline Good Blog": "S'i fossi gatto". Raccontateci la vostra giornata da gatto, la leggeremo insieme e potrete aggiudicarvi in premio libri per veri amanti dei felini oppure crocchette per il vostro micio!

Regolamento del contest "S'i fossi gatto"
1. Scrivete un racconto sulla vostra giornata tipo, vestendo i panni di un gatto e inviatecelo via mail a neltempoliberofaccioilgatto@gmail.com oppure a rumoredifusa@gmail.com con queste caratteristiche:
- il testo non dovrà superare i 10.000 caratteri (compresi gli spazi)
- è possibile accompagnare il racconto con una foto (un'ampia scelta è disponibile nella nostra cartella "I'm feline good" su Pinterest)
- non è possibile spedire testi già pubblicati in precedenza (in poche parole, deve essere qualcosa di inedito)
2. Tutti i racconti che ci spedirete saranno pubblicati su True Feline Good Blog
3. Il contest comincerà oggi 1 ottobre 2014 e terminerà il 1 novembre 2014 alle ore 12.00. Dopo tale orario non sarà più possibile accettare ulteriori partecipanti.
4. Verranno assegnati due premi (e spediti direttamente a casa dei due vincitori):
- un premio "crocchette": una busta di crocchette da 450g le cui preferenze possono variare nei gusti e la scelta della marca tra Royal Canin, Hill's e Purina.
- un premio "libresco", di un libro a scelta tra i seguenti (cliccate sulla didascalia sotto la copertina per saperne di più su ogni libro):
Animali cambiano la vita
Librone per gattofili!














Storie vere di gatti
Gatti nel mondo



















 

5. Al termine del contest e comunque entro il 1 dicembre 2014, io e Roberta sceglieremo i due testi migliori a nostro insindacabile giudizio secondo questi parametri:
Per il premio "libro":
- scorrevolezza del testo (voto da 1 a 10)
- originalità (voto da 1 a 10)
- capacità di interessare il lettore (voto da 1 a 10)
Per il premio "crocchette":
- giudizio di piacere soggettivo (voto da 1 a 10)
6. Affinché la partecipazione al contest sia considerata valida è necessario che i partecipanti:
- espongano il banner nella propria homepage (per chi ha un blog)
- nominare altri due blogger a partecipare al contest
- diventare followers di True Feline Good Blog
Vi aspetto tutti su "True Feline Good Blog" per il nostro contest, non mancate mi raccomando!!!