Pagine

venerdì 30 agosto 2013

Il gatto offeso al vostro rientro dalle vacanze

Siete stati in vacanza qualche giorno, quest'estate? Se sì, e se avete gatti che avete lasciato a casa, effettuate questo semplice test:

 

Se avete risposto "SI" a entrambi i quesiti... beh, sappiate che voi e il vostro gatto rientrate nella maggioranza dei casi! 

Oliver

Eppure talvolta non è possibile, nè è sempre auspicabile, portare con sè il gatto in vacanza: quando si tratta di pochi giorni (diciamo entro una settimana), la soluzione migliore per il micio è restare a casa, nell'ambiente che conosce e al quale è perfettamente adattato, venendo seguito da persone di fiducia o da una cat-sitter affidabile. Il gatto è un animale molto territoriale e abitudinario: ogni tipo di trasloco è per lui una fonte di grande stress, per questo se voi dovete (o volete) assentarvi per brevi periodi, è consigliabile che a lui non tocchi la stessa sorte. Certo, proprio perchè è un tipo abitudinario, bisogna dire che noterà sicuramente la vostra assenza e, al vostro ritorno, non mancherà di farvelo pesare!

Valentino, micio di Silvia G. di "A Coda Alta"

Spesso infatti capita che, al nostro ritorno dopo un periodo più o meno lungo di assenza, il gatto si dimostri freddino e imbronciato, ostentando un'indifferenza che tradisce sia il sollievo per averci "ritrovati", ma soprattutto l'offesa per essere stato lasciato solo, improvvisamente e senza una giustificazione. Di solito, la tenuta del muso lungo da parte del gatto è direttamente proporzionale alla lunghezza delle vostre vacanze: più il micio ha dovuto "sopportare" una routine diversa e ai suoi occhi inspiegabile, senza di voi, più ci metterà del tempo a "perdonarvi". In realtà il gatto non vuole punirvi sul serio, non è così vendicativo! E' che il suo carattere indipendente ed orgoglioso fatica ad ammettere che è davvero felice di vedervi, dopo che ha passato le ultime ore (o giorni, dipende da quanto siete stati via) a chiedersi dove foste finiti.

Paciocca, ovviamente!
Quest'estate sono andata in vacanza quattro giorni e, al mio ritorno, mentre io "uggiolavo" di felicità verso Paciocca, lei faceva la preziosa: presa in braccio, evitava di guardarmi in faccia e, appena posata per terra, mi voltava le spalle con fare indifferente. Naturalmente lei era rimasta nella nostra casa, seguita dai miei genitori: quindi l'unico cambiamento è stata la mia assenza. Dopo un paio di ore ci siamo "riconciliate" e, il giorno seguente, ogni volta che mi incrociava per casa o in giardino era anche più entusiasta del solito, segno che era proprio felice che fossi tornata! Del resto bisogna anche dire che non è caratteristico del gatto "il fare le feste" in modo esplicito al nostro ritorno: non per nulla, l'animale per antonomasia che "fa le feste" all'uomo è il cane, il quale ha un modo molto più diretto per dimostrare i propri sentimenti al suo compagno umano.

Zoe, la mitica mascotte del Gattile di Ferrara!
Tutta questa chiacchierata per sottolineare, ancora una volta, come il gatto sia un animale estremamente sensibile, intelligente e legato alla sua famiglia: quanto è infondato dire che il micio "si affeziona solo alla casa"! Bisogna piuttosto imparare a riconoscere il linguaggio e l'espressività tutta particolare del nostro felino domestico: possiede un proprio sofisticato modo per dirci che ci vuole bene, che è stato in ansia per noi e che gli siamo mancati! La leggenda del gatto "affezionato alla casa" ha un unico fondo di verità: come già detto, il micio è fortemente radicato sul suo territorio e non è abituato a spostarsi per il mondo come invece può capitare al cane, che adora seguire il proprio umano dovunque.

Immagine da Web, QUI

Perciò, quando dovete partire per le vacanze valutate soprattutto cosa è meglio per il micio: se resta nella sua casa per qualche giorno o anche una settimana senza voi, seguito da persone di fiducia che si cureranno di dargli cibo e coccole, non avrà alcun problema, anche se noterà inevitabilmente che qualcosa è cambiato. L'unica cosa che osserverete sarà appunto il suo muso lungo al vostro ritorno: un bello smacco per lui essere sottoposto a un cambiamento senza preavviso! Quanto a voi, se siete in ansia o lievemente in colpa per la vostra partenza... sopportate, pensate che tra i due probabilmente siete voi quelli a cui la separazione fa stare peggio!

sabato 24 agosto 2013

Una stagione: l'estate (2013 - 3)

L'estate ci accompagnerà ancora per quattro settimane, ma già l'aria è meno rovente (per fortuna!), ogni sera il sole cala prima e iniziano a diventare frequenti nuvole e sporadiche piogge. Oggi vi lascio qualche scatto fatto durante quest'ultimo mese, tra giri in bici e passeggiate in giardino.

Un arcobaleno inaspettato, durante un rovente pomeriggio

La campagna d'estate è popolata da tantissimi insetti, più o meno belli, ma quasi tutti utili all'equilibrio naturale. Uno spettacolo da ammirare al tramonto sono certamente le libellule, che si posano sui pennacchi del mais e si lasciano cullare dal vento della sera...





Purtroppo quest'anno ho notato una netta diminuzione delle farfalle: ben presenti sono state solo le cavolaie, mentre di macaoni e vanesse (che le altre estati popolavano il mio giardino) neppure l'ombra. Intanto cimici "milaniste" (Graphosoma italicum) e falene (la "Sfinge colibrì", Macroglossum stellatarum) approfittano delle fioriture estive per rifocillarsi e riprodursi...

Due cimici sul fiore della carota selvatica
Riuscite a individuare la velocissima "sfinge colibrì", sulla zinnia?
Invece le cicale, che sono già uscite da un pezzo dal loro guscio (la forma giovanile), cantano a tutto spiano durante le ore più calde del giorno... quest'anno sono arrivate un pò in ritardo, ma il grande affollamento dei loro gusci vuoti, tutti vicini sui tronchi, fa pensare che non vedessero l'ora di uscire e spiegare le ali, per iniziare il loro concerto estivo!



Vi auguro di trascorrere al meglio quest'ultima parte d'estate, sia che siate ancora in vacanza, sia che, come me, dobbiate affrontare l'incipiente rientro. 
Buon fine settimana a tutti!

lunedì 19 agosto 2013

La frase del giorno: Charles Dickens

Quale dono più grande dell'amore di un gatto? Charles Dickens





Oggi Paciocca compie ben cinque anni e non ho trovato davvero frase migliore per l'occasione. Grazie a lei per essere un'inesauribile fonte di fusa ed espressioni buffe, di manifestazioni di acuta intelligenza e speciale sensibilità, un gatto-un pò umano con cui riesco ad essere un umano-un pò gatto. Paciocca è la dimostrazione vivente, più immediata e straordinariamente semplice, di come l'amore travalichi ogni diversità di linguaggio, statura, peso, capacità intellettive, esperienze di vita, genetica. L'affetto di un gatto è uno straordinario dono quotidiano, che contiene in sè qualcosa di universale, un'esperienza da cui si può imparare ad amare ancora di più e forse ancora meglio, i nostri simili come tutti gli altri esseri viventi. Grazie amica mia: per le cose più piccole e le cose più grandi che, come sempre accade in ogni forma di amore, si intrecciano e si confondono le une nelle altre, riempiendo intanto la vita.

mercoledì 14 agosto 2013

Un piccolo tour al Gattile di Ferrara!

La mia socia e omonima Silvia G. di "A Coda Alta" ha realizzato due bei video al Gattile di Ferrara, che è gestito della nostra associazione dal 1 giugno 2013. Con molto piacere li condivido qui, presentandovi alcuni dei mici ospiti della struttura... il primo video è stato girato nei due recinti esterni, sentirete in sottofondo anche il gran abbaiare dei cani del Canile Comunale (che si trova davanti al gattile) e il cicaleccio insistente delle cicale. Tra i protagonisti:  Sangria, Lalla, Dev, La Faccio Dove Voglio, i Tigratoni Fifoni, Disperia, Spago, Cardio, Chanel, Katy, Penelope, Renato, Orazio, Isotta, Peretta, Mazzo, Klaus, Vick, Aurelio.


Il secondo invece è dedicato ai mici FIV+ del Gattile, che naturalmente hanno una loro stanza apposita e un giardinetto tutto per loro! Ecco a voi: Barone, Nerone, Ciocio, Albert, Andrea, Cornelia, Simba, Scarface, Rita e Silvestro!


Che ne dite? Non vi viene voglia di venire a conoscerli di persona? Il Gattile di Ferrara si trova in via Gramicia 18, ed è aperto tutti i giorni (domenica compresa) dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00 (orario estivo). Intanto buon Ferragosto a tutti voi... qui oggi piove e c'è freddo, ho già voglia di autunno!

mercoledì 7 agosto 2013

"Nero Sangue" di Carlo Riberti: il primo romanzo di mio padre

Dedico questo post a mio padre, che ha appena pubblicato il suo primo romanzo: Nero Sangue, vincitore del Premio Barney 2012, edito da Barbera Editore. In Nero Sangue si alternano la cupa e claustrofobica atmosfera degli Appennini d'autunno e gli assolati paesaggi africani, teatro sanguinoso ed impietoso del colonialismo italiano. Passato e presente si intrecciano, quando al pittore Andrea Molini viene richiesto un affresco commemorativo della famiglia Drago... e intanto a Ca' del Farneto, villa della famiglia Drago, isolata tra i boschi e assediata da cani selvatici, emergono torbide vicende che rendono ben presto Molini uno scomodo testimone.
Molti sono i temi che si sviluppano in questo libro, tra cui anche il randagismo e l'abbandono dei cani: tra le pagine più commoventi di Nero Sangue troverete infatti la storia del cane abbandonato Ebel, vittima incolpevole di un mondo che scarta gli esseri viventi a seconda delle circostanze.
Immagino che, data la mia parentela con l'autore, il mio giudizio possa non essere del tutto imparziale... eppure, se vi piacciono i "neri" intensi e i romanzi storici, questo è un libro che mi sento assolutamente di consigliarvi.



Dal retrocopertina: "Carlo Riberti esordisce con un romanzo thriller ambientato alla fine degli anni Ottanta e che si sviluppa nel confronto mortale fra il pittore Andrea Molini e donna Altera Drago. Molini è un bravo ritrattista, anche troppo. I suoi quadri sembrano fotografie che scavano negli animi umani e spesso gli stessi committenti non acquistano le opere perché messi troppo a nudo. Viene invitato presso una villa sugli Appennini per dipingere l'affresco commemorativo della famiglia Drago, a perpetua memoria del drammatico evento, accaduto al capostipite Giorgio, nella battaglia di Adua. Prigioniero nella villa, isolata da una frana e assediata da famelici cani selvatici, Molini scoprirà segreti familiari e personali della "nobildonna", ambigua, madre, nonna e padrona di oscuri personaggi, che lo indurranno a scappare a rischio della propria vita. La Storia del Novecento fa da cornice a questa saga familiare e alla sua vicenda di famelica vendetta, come in un nero, satanico carnevale".

Paciocca nello studio di mio padre, sui suoi appunti del romanzo

Uno scrittore senza un gatto è inconcepibile. Certo è una scelta perversa, poiché sarebbe più semplice scrivere con un bufalo nella stanza piuttosto che con un gatto. Si accucciano tra i vostri appunti, mordicchiano le penne e camminano sui tasti della macchina da scrivere.
Barbara Holland

Paciocca osserva il pc

Il profilo da musa ispiratrice non le manca!
Anche Paciocca è stata partecipe del lavoro di mio padre: si è accucciata spesso tra i suoi appunti, mordicchiato le sue penne ed è sempre stata molto interessata al pc dove ha scritto il suo primo romanzo.

domenica 4 agosto 2013

VENTO: la ciclovia più lunga d'Italia

Come forse già sapete, sono appassionata di bici e pedalate in mezzo alla natura. Oggi vi parlo allora di un progetto davvero meritevole e apprezzabile: la ciclovia "VENTO", che collega appunto VENezia a TOrino grazie a una lunga, lunghissima pista ciclabile lungo il fiume Po. Si tratta di una ciclovia lunga ben 679 chilometri, di cui 632 lungo il fiume, collegata al meglio con stazioni ferroviarie e mezzi di navigazione fluviale.
Il progetto è del Politecnico di Milano e coniuga mobilità sostenibile, turismo, sport, valorizzazione di paesaggio e territorio lungo il più importante fiume italiano, ma anche opportunità occupazionali e di rilancio delle economie locali. Si legge sul sito del progetto: "VENTO è paesaggio, sviluppo, beni culturali, ambiente, agricoltura, fiume, natura, città, piccoli comuni, cibo, tipicità, sole, vento, salute, lavoro, futuro".

Il tracciato di "VENTO", immagine tratta da web

VENTO, tuttavia, non è ancora realizzata: per completarla (attualmente solo 102 chilometri sono "pedalabili" in sicurezza, ossia il 15% del totale) occorrono 80 milioni di euro. Per capire il valore concreto di questa cifra, sappiate che gli stessi soldi servirebbero per realizzare solo uno o due chilometri di autostrada. I vantaggi del cicloturismo legati a VENTO sarebbero molti, favorendo ritorni economici anche per gli operatori locali, senza contare la promozione di una mobilità più compatibile con l'ambiente. Interessante, a lato economico, è sapere che la ciclovia che costeggia il Danubio, di 320 km, produce un indottodi oltre 76 milioni di euro annui. Insomma, VENTO sarebbe un guadagno sotto ogni punto di vista: ambientale, economico, sociale. Vi spiega bene il progetto questo video di Luca Gregorio (fonte Youtube):


Non vi sembra un'ottima idea, in un mondo sempre più caotico, sempre più inquinato, sempre meno attento a paesaggi e piccole economie locali? A me sì. Il progetto è approvato da moltissime istituzioni e ed associazioni aderenti (tra cui anche WWF e LIPU), nonchè da privati cittadini. Vi invito dunque ad aderire gratuitamente all'iniziativa, proprio come ho fatto io (insieme ad altre migliaia di cittadini): basta mandare una mail a vento@polimi.it, con scritto:

Io sottoscritto NOME e COGNOME (ed eventuale AFFILIAZIONE) sostengo l'idea della grande opera /ciclovia VENTO e sollecito i Comuni, le Province, le Regioni, gli Enti Fluviali e il Governo a dare avvio alla realizzazione di VENTO nell'interesse di tutti.
Sono consapevole che il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, in linea coi propri fini istituzionali ha sviluppato il progetto "VENTO", cui ha dedicato un'apposita sezione sul sito istituzionale dell'Ateneo: http://www.progetto.vento.polimi.it/. Nell'ambito di tale progetto, il trattamento dei dati personali acquisiti verrà effettuato ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali". Al fine di effettuare un sondaggio di gradimento via e-mail, i Responsabili del progetto, previo consenso dell'interessato inviato con questa stessa mail spedita all'indirizzo vento@polimi.it, potranno pubblicare sul sito citato il nome e il cognome del mittente (e se esplicitata anche l'affiliazione). Non verrà invece pubblicato l'indirizzo di posta elettronica del mittente. Ai sensi della presente informativa, resa in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 13 del D. Lgs. n. 196/03, l'interessato autorizza quindi alla pubblicazione sul sito http://www.progetto.vento.polimi.it/ del proprio nome e cognome e se esplicitata, anche l'affiliazione. Responsabile del trattamento dei dati è il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - Progetto VENTO.

Buona domenica a tutti!