Questa domanda a molti sembrerà una provocazione... eppure è una domanda che altrettante persone si pongono, e in buona fede: forse per superficialità e un pizzico di ignoranza, ma proprio non riescono a cogliere la necessità di una struttura come il gattile, che viene vista come inutile attività, spreco di tempo, di risorse umane e soprattutto di soldi. Ebbene, dal momento che una delle prime armi per combattere il pregiudizio è l'informazione, ecco un post che vuole rispondere in modo accurato (e il meno polemico possibile) alla domanda.
Che cos'è un
gattile?
Un gattile è una
struttura chiusa dotata di più stanze, tra cui un'infermeria e una cucina,
solitamente provvista anche di uno o più giardini recintati dove i gatti
possono circolare liberamente, ma non uscire e scappare. Il gattile ospita
gatti abbandonati e randagi con accertate abitudini domestiche; mici ceduti dai
proprietari (per morte, malattia, problemi personali di vario tipo); gatti
smarriti in attesa di ritrovare il proprietario; mici incidentati o gravemente
malati, dei quali non è possibile risalire al proprietario. Le funzioni principali di un gattile sono
la cura e il ricovero temporanei di
tutti questi gatti, fino ad una loro adozione,
che si auspica sia più la veloce possibile e resta l'obiettivo primario.
Il gattile di Ferrara - gestione di "A Coda Alta" |
Al Gattile
Comunale di Ferrara, ad esempio, in un anno transitano circa 300 gatti: la
maggior parte di questi trova famiglia solo grazie alle adozioni promosse dagli
operatori del gattile, la cui struttura riesce a ospitarne indicativamente solo
80 (quindi ben più del triplo dei gatti “passati” per il gattile, trova casa!).
Un gattile, in sintesi, non è una prigione per gatti, nè un luogo dove vengono
portati indiscriminatamente tutti i gatti "liberi": non si pensi che
esista un servizio accalappia-gatti che non vede l'ora di catturare ogni gatto
libero sul territorio per "imprigionarlo" in gattile! Solo i mici
abbandonati, smarriti o randagi vengono ospitati nella struttura e si tratta di
un ricovero temporaneo, che spesso salva loro la vita.
Uno dei cortili interni del gattile di Ferrara |
Che differenza c’è tra il gattile, la
colonia e l’oasi felina?
Il gattile, come già detto, è una
struttura che ospita temporaneamente gatti randagi con accertate abitudini
domestiche o privi di padrone: questi mici sono tenuti all’interno di stanze,
spesso comunicanti con giardini esterni dotati di recinti e reti, dai quali gli
animali non possono uscire. La colonia
felina invece è composta da un gruppo più o meno consistente di gatti
liberi sul territorio, tutti concentrati in un solito posto, dove generalmente
una “gattara” porta con regolare frequenza cibo e acqua. La colonia felina di
solito si forma in modo spontaneo e viene dotata di casette per riparare gli
animali dalla pioggia. Per approfondire, si veda anche la legge regionale n. 27del 2000. L’oasi felina è una
struttura come un gattile, dal quale però è possibile per i gatti entrare e
uscire liberamente. Le oasi feline sono ambienti ideali se e solo se collocate
in una zona lontana dal traffico e dai predatori naturali dei gatti: ecco
perché oggi come oggi è difficile trovare le condizioni giuste per un’oasi
felina.
Rita, una dei mici fiv+ del gattile di Ferrara |
Come faccio a riconoscere un gatto di
proprietà libero sul territorio da un gatto randagio bisognoso di aiuto?
Prima di tutto
vanno osservate le condizioni del gatto: se sembra complessivamente in buona
salute (pelo lucido, assenza di ferite visibili, occhi e orecchie sani senza
parassiti o infezioni), anche se magari è magro, non necessariamente si tratta
di un gatto randagio. In tale caso si può aspettare qualche giorno, osservando
se il micio continua ad aggirarsi da solo, smarrito e affamato (probabile
abbandono) oppure se sembra a suo agio (probabile gatto di proprietà “in libera
uscita”). Un gatto che invece riporti ferite, evidente stato di denutrizione,
eventuali infezioni o zoppie, miagoli in modo insistente e disperato, è
probabile che sia un gatto randagio o abbandonato, o eventualmente un gatto di
proprietà smarrito che non riesce a ritrovare la strada di casa. In tale caso,
piuttosto che lasciarlo in strada, il gatto va soccorso il prima possibile e
portato in gattile. Il gattile, tra le altre cose, raccoglie gli annunci di
gatti smarriti e li diffonde sui canali web: è buona regola consultare sempre
questi avvisi, capita spesso che i proprietari ritrovino il loro micio smarrito
tramite questi canali.
Due miciotti un pò diffidenti del gattile di Ferrara |
Perché i gatti randagi o smarriti vanno
portati in gattile? Non se la cavano da soli?
Il gattile ha
un’importanza fondamentale per salvare
la vita agli innumerevoli gatti che vengono abbandonati o smarriti sul
territorio: diversamente da quanto si può pensare, un gatto non ha sette
vite, né è un animale in grado di “cavarsela da solo”. Un gatto abbandonato
(che sia ferito o meno) ha scarse possibilità di sopravvivenza senza l’aiuto
umano: rischia continuamente di essere investito dai veicoli creando pericolo
anche per le persone in transito, ha difficoltà a reperire cibo e acqua, nonché
un riparo dalle intemperie, rischia di essere ferito da altri animali,
contraendo anche malattie mortali. I gatti randagi che girano per strada, a cui
spesso erroneamente si fa poca attenzione, certamente non se la passano bene:
spesso sono in stato di denutrizione, non è insolito che abbiano in corso
malattie più o meno gravi e rischiano ogni giorno di restare feriti o uccisi.
Il gattile, accogliendo e curando questi gatti in difficoltà, non solo li
salva, ma dà loro la possibilità di essere adottati e di ricominciare una
“vera” vita. Quanti adotterebbero un gatto randagio che gira per strada con
aria selvatica, malridotta e sofferente? Magari è lo stesso gatto che, se
rimesso in sesto e curato in gattile, verrebbe adottato senza problemi dopo
qualche mese.
Graffio, accoccolata nel giardino esterno della sua stanza, al gattile. |
Oltre ad accogliere e salvare i gatti
randagi, quali altre funzioni svolge il gattile?
Una delle
funzioni più importanti è il tamponare
il problema del randagismo, accogliendo un certo numero di gatti
abbandonati ma anche operando le necessarie sterilizzazioni su questi e sui
gatti di colonia (che vengono poi re-immessi nell’ambiente originario). Si
tratta non solo di una questione di igiene ambientale, ma anche di
responsabilità e rispetto per gli animali. Esistono
leggi e regolamenti che impongono l’obbligo della sterilizzazione dei randagi,
unico strumento efficace per contrastare non solo il randagismo, ma anche il
deplorevole fenomeno dell’abbandono.
Il gattile
naturalmente promuove le adozioni responsabili di tutti i gatti che ospita:
questo è, come già detto, lo scopo prioritario della struttura. Le adozioni di
questi gatti sono assolutamente gratuite e questo contribuisce a diffondere
anche la cultura del rispetto
dell’animale come soggetto di cui prendersi cura in modo gratuito, piuttosto
che come oggetto avente valore commerciale.
Naturalmente il
maggior beneficio delle adozioni viene tratto dal gatto, che è un animale
domestico e per questo non in grado di vivere dignitosamente senza una propria
casa e persone che si prendano cura di lui. Il micio adottato in gattile spesso sa ricambiare le cure con un
affetto straordinario e una consapevolezza sorprendente di essere stato tratto
“in salvo” da una situazione difficile.
Il gattile,
infine, offre occasioni alla cittadinanza di svolgere volontariato a contatto
con gli animali, attività educativa per eccellenza, capace di trasmettere
l’inesauribile meraviglia del rapporto con un animale sensibile, intelligente e
comunicativo come il gatto.
Io ho un gatto di gattile da 14 anni, i vostri sono meravigliosi e chi li aiuta è GRANDEEEEEE !!!
RispondiEliminaottimo post!
RispondiEliminalu
Pensa che poche settimane fa una mia collega gattofila, che ha due gatti (una dei quali è la sorella del mio mitico Igor (Aigor) ha espresso dubbi sull'utilità del gattile, mentre le raccontavo che A coda alta ne ha ottenuta la gestione. Perchè bisogna sempre spiegare cose ovvie? Ho cercato di rispondere, ma non è facile, visto che per me non c'è bisogno di alcuna spiegazione. Farò tesoro di quanto hai scritto, così la prossima volta avrò le risposte a tutto!! Ciao Ale
RispondiEliminaME-RA-VI-GLIAAAA!!! Bellissimo e molto completo questo tuo post, complimenti a te e a tutti gli splendidi mici che hai fotografato!
RispondiElimina@ Mari e Fiorella: grazie grazie di cuore per le tue parole e coccole al micio 14enne!! :-)
RispondiElimina@ Lu: grazie mille Lu!!
@ Ale: non me ne parlare... non me ne parlare per carità, faccio una fatica a rispondere in maniera equilibrata a chi non capisce l'importanza e la necessità di gattili, sterilizzazioni, ecc... questo post nasce proprio per rispondere in modo "diplomatico" ma serio alle valanghe di critiche, pregiudizi e ingenuità che circolano sull'argomento. Spero di esserci riuscita! Coccole a Mina e Teodoro :-)
@ Viviana: grazie grazie grazie, davvero!! Vale il discorso che ho scritto ad Alessandra, questo post aveva un intento ben preciso (sapeste la fatica che mi è costata per non essere polemica) e spero che possa cogliere nel segno. Le foto le ha scattate tutte una mia amica, sempre socia della mia associazione, si chiama Silvia anche lei! :-)
che bello questo post, ti ammiro tanto!il mio gatto poppo è troppo dolce, spero di poter accoglierne altri, mia cognata ha preso con se nella sua villetta circa 30 gatti abbandonati, ora sono tutti coccolati!baci simona http://simofimo.blogspot.it/
RispondiEliminaCiao Silvia , mi è piaciuto tantissimo questo post di informazione e sensibilizzazione. Come si possa fare a non capire la necessità di un gattile ,questo non lo capisco proprio . Ma d'altronde probabilmente coloro che " non ci arrivano " sono le stesse persone che un gattino lo abbandonerebbero senza problemi " perchè tanto il gatto è autonomo e non si affeziona al proprietario ma alla casa " Stupidate del genere se ne sentono in continuazione . E intanto io ho il mio cane e 5 gatti e li adoro !! Un bacione grande.
RispondiEliminaE mi sono accorta solo ora che per una svista non mi ero iscritta al tuo blog. Ma ho rimediato subito , perdonami , a volte sono proprio stordita !!:-)
RispondiElimina@ Mirtilla: grazie davvero per le tue parole!!! E la penso proprio come te: chi non capisce l'utilità di un gattile, probabilmente non comprende neppure davvero cosa significhi prendersi cura di un gatto, magari nella ignoranza della convinzione che i gatti se la cavano da soli. Che tristezza! Un abbraccione a te e coccole ai tuoi 5 mici + cane! :-)
RispondiEliminacara silvia, i tuoi post sono sempre utilissimi e scritti col cuore!
RispondiEliminail mio sogno di sempre è avere un siamese, ma sono d'accordo con te che i gatti non si comprano, punto. finchè non troverò un randagetto (e sarà difficile...) rimarrà dunque un sogno...
un abbraccio grande
ciao
RispondiEliminaun post scritto col cuore. Un post utile
Grazie per tutto quello che fate per i nostri amici a 4 zampe :)
RispondiEliminaGrazie Silvia di aver condiviso con noi queste preziose informazioni!
RispondiEliminaTutte cose utili e importanti da dire!
Li adotterei tutti!!!!
Un abbraccio e buon weekend.
buon inizio di settimana...qui adesso pioviggina...
RispondiEliminaLu