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martedì 26 febbraio 2013

100.000 GRAZIE e... ruggite con me!

Qualche giorno fa Rumore di fusa ha superato le 100.000 visualizzazioni! Per me si tratta di un traguardo fantastico, una meta che voglio festeggiare insieme a voi che mi leggete e mi seguite con affetto ed entusiasmo, ma anche insieme a chi passa di qui cercando informazioni sul proprio gatto, o su altri animali, o su un libro che parla di essi... vorrei che queste 100.000 visite fossero solo l'inizio, un bel trampolino di lancio per il futuro: spero che Rumore di fusa potrà continuare a darvi sempre spunti di riflessione sul mondo felino e non, informazioni interessanti sulla natura, strapparvi qualche sorriso grazie alle mirabolanti avventure dei mici.

Ettore, un micio adottato grazie a "A Coda Alta"

A proposito di darvi notizie utili non solo sui gatti ma sul mondo naturale in genere, faccio mio l'appello visto da Ilaria, relativo alla salvaguardia dei grandi felini, molti dei quali sono a rischio di estinzione. Il National Geographic ha avviato per tutta la settimana ("Big cats week", dedicata appunto ai grandi felini) una raccolta di "mi piace" sulla pagina Facebook di Nat Geo Wild Italia: ad ogni pollice alzato, donerà 1 euro per salvare tigri, leoni, leopardi, linci, ghepardi e tutti i "grandi gatti" che putroppo sono sempre più minacciati dal bracconaggio. Coraggio, ruggiamo tutti insieme: chi ha facebook corra a cliccare "mi piace", è un gesto veloce, facile e doveroso!


Approfitto di questo post anche per ringraziare di cuore Viviana e Marghe che hanno pensato a me per questi due premi: anzi scusate il mio ritardo nel menzionarvi!

Il premio di Viviana
Il premio di Marghe

Non ho il tempo materiale per scrivere qualcosa di me come vorrebbero le regole di questi premi, ma se siete curiosi potete leggere qualcosa che mi riguarda qui, oppure sul mio blog di pasticceria. Sempre per motivi di tempo, ma anche perchè non voglio scegliere alcuni blog rispetto ad altri, non nomino nessun blog in particolare per questi premi che posso ri-assegnare a mia volta... anzi, li dedico a tutti voi! Grazie ancora a tutti voi per il vostro sostegno!

sabato 23 febbraio 2013

Una stagione: l'inverno (2013 - 2)

Alcuni scatti della neve di questo febbraio 2013... penso sia il "colpo di coda" di questo inverno, che è stato insolitamente umido e grigio qui a Ferrara, non eccessivamente freddo se si esclude questi giorni di neve. Certo, l'inverno non è ancora finito, ma ormai le giornate si allungano, il sole ha ripreso a scaldare i campi, le strade, i tetti e anche la nostra pelle. Qui in pianura, probabilmente, altra neve arriverà soltanto a partire dal prossimo autunno... abbiamo quasi un anno davanti, prima di ritrovare queste atmosfere gelide!





Buona parte d'Italia è sotto la neve e magari non vede l'ora che arrivi il sole... ebbene, siate fiduciosi: anche il mio prossimo post sull'inverno sarà molto più solare e luminoso, tutta un'altra atmosfera. Quindi, per questo weekend, godiamoci gli ultimi giorni innevati!

P.s. Ricordiamoci di aiutare gli uccellini! Con la neve è ancora più difficile trovare cibo... ecco cosa potete fare: qui e qui.

mercoledì 20 febbraio 2013

Tiziana e Princy, la gatta "ipoallergenica"!

Tiziana di "Nel bosco di Lily Bets" mi ha contattata dopo aver letto il mio post sull'allergia al gatto e sul micio siberiano, raccontandomi di aver adottato una micia abbandonata in un villaggio turistico... una micia bellissima e molto somigliante a un siberiano, chiamata Princy, o Princess, per via del suo portamento regale. Inizia quindi la convivenza e la gatta in breve tempo diventa la vera principessa di casa: si appropria di ogni cantuccio comodo, dorme con la sua nuova famiglia umana, si gode ogni coccola e carezza. Una storia al lietissimo fine, dunque. Ebbene sì, ma questa volta la conclusione è doppiamente felice, perchè c'è una cosa che non vi ho detto: Tiziana è allergica ai gatti!

Ecco la splendida Princy

Ecco allora che le ho chiesto di concedermi una piccola intervista per riportare qui sul mio blog la loro testimonianza, augurandomi che possa essere d'aiuto per tutti gli allergici ai mici. Tiziana ha gentilmente accettato di rispondere alle mie domande e raccontarmi di Princy, probabilmente una micia siberiana (o per lo meno incrociata con un siberiano) dalla comprovata qualità "ipoallergenica". E' infatti dimostrato che i gatti siberiani producono piccolissime quantità di FEL D1, la proteina che provoca l'allergia, diventando così "compatibili" con i soggetti che soffrono di questo problema.

Ciao Tiziana! Ci tengo molto a fare questa "intervista virtuale", perchè riguarda non solo un gatto, ma anche un'allergia al gatto risolta! Tu sei allergica ai gatti, vero? Come ti sei accorta di questa tua allergia? Ne soffrivi?
Sono asmatica fin da bambina, per 6 anni ho fatto il vaccino perche' ero soggetta a crisi respiratorie, dalle ultime analisi mi vennero indicati le seguenti allergie: pelo gatto, acari della polvere e fiore dell'ulivo. Quando tenevo la gatta, prima, una micia a pelo raso avevo spesso orticaria, occhi irritati, prurito al naso. 


E invece poi hai incontrato la tua Princy e sei riuscita a risolvere la tua allergia. Vuoi raccontarci com'è andato il vostro incontro e l'adozione?
L'ho vista la prima volta davanti ad un supermercato, la furba sedeva su una panchina e corrompeva i turisti, e' stato amore a prima vista. Ho preso ad accarezzarla come fosse la mia micina da sempre. Uscita dal supermercato, era scomparsa. Andai per giorni a cercarla, ma sembrava sparita. Finche', andata con il mio ragazzo nella gabbia/casetta che al Villaggio usano per trattenere i micini operati, vi trovai la mia micia. Pensai fosse stata operata ed invece era trattenuta li' perche' troppo socievole, andava a pranzo nel ristorante del Villaggio Turistico e non potevo rischiare che venisse sorpresa da un controllo Sanitario. Ne parlammo a casa con il mio ragazzo e decidemmo di adottarla, ma quando andammo a prenderla qualcuno aveva tagliato la rete della casetta e preso i mici. Pensai che le fosse capitato qualcosa di brutto....invece, era riuscita a scappare e la rividi sempre vicino ad una casetta per Turisti; dopo poche settimane mi feci prestare una gabbietta e la portai a casa. 

Tutte le foto di Princy sono di Tiziana
Adesso che vivete insieme: hai qualche problema di allergia? Raccontaci qualcosa della vostra quotidianità!
Nessun problema di allergia, dorme insieme a me ed al mio compagno fin dal primo giorno che e' arrivata a casa. Molto pulita e metodica, mangia agli stessi orari, bisognini nella cassetta, dorme fino alle 10....poi comincia a correre per casa giocando con tutto quello che le capita, poi si rilassa dietro il vetro della finestra della camera da letto e la sera rimane insieme a me ed al mio ragazzo facendosi fare le coccole da entrambi.
Gatto indipendente e sensibile, ogni tanto mette il musetto quando si sente impaurito, ma poi torna docile e molto affettuoso. Una micia vanitosa che si lava in continuazione, due zampone grandi e forti e due occhioni dolcissimi. Intelligente e molto gelosa... ha molta paura dei cani e non apprezza gli altri gatti. Anche nel Villaggio Turistico da cui proviene era sola e bastava accarezzare un altro gatto per essere rifiutata, con tanto di soffio!!! Insomma una Principessina dolce, vanitosa ed un po' altezzosa!!!

Ringrazio ancora molto Tiziana per avermi dato l'opportunità di raccontare la loro straordinaria storia: questo è un caso unico di come non solo un gatto abbandonato viene adottato, ma anche di un'allergia brillantemente risolta grazie a un incontro fortunato... Quando si dice il destino!

domenica 17 febbraio 2013

"Scatti con i baffi" terza edizione!

Buona "festa del gatto": oggi è la giornata dedicata a tutti i mici! Noi di "A Coda Alta" vi aspettiamo oggi pomeriggio alla libreria La Feltrinelli di Ferrara, per leggere insieme le storie di "Gatto Nero" 2011 e 2012... ma non ci sfugge il fatto che è il momento di aprire le iscrizioni alla terza edizione del nostro concorso fotografico "Scatti con i baffi"!!! Siamo giunti alla terza attesissima edizione e vogliamo fare le cose in grande: abbiamo introdotto nuove categorie ed inoltre, da quest'anno, le foto partecipanti concorreranno per la realizzazione del calendario "A Coda Alta" 2014! Così saranno i vostri mici i protagonisti del calendario che entrerà nelle vostre case! Ma bando alle ciance... ecco il regolamento completo:

TUTTO IL RICAVATO SARA’ DEVOLUTO IN BENEFICENZA A SOSTEGNO DELLE NUMEROSE ATTIVITA’ DELL’ASSOCIAZIONE A FAVORE DEI GATTI ABBANDONATI

Contributo di iscrizione:   
5 euro per una foto, 8 euro per due foto, 10 euro per tre foto.

Verranno premiate le seguenti categorie: 
 “Artistica”:  uno scatto di particolare bellezza, eleganza, originalità.
“Di gruppo”: due mici insieme, oppure mici e cani, mici e tartarughe… 
più animali in genere!
“Primo piano”: il musetto del micio direttamente incollato all’obiettivo!

Premi:
Primo premio per ogni categoria:  buono spesa spendibile presso il negozio di articoli per animali “Animal House” in via Majocchi de Plattis 2/5 (Fe) e una targhetta di primo classificato.
Secondo premio per ogni categoria: Un omaggio gattoso e targhetta di secondo classificato.
Terzo premio per ogni categoria: Un omaggio gattoso e targhetta di terzo classificato.

Scadenze di consegna:
Inizio consegna delle foto: 17 Febbraio 2013
 Le foto e la scheda di adesione dovranno pervenire  
entro e non oltre il 21 aprile 2013
Ulteriori informazioni:
  • Sono ammesse foto a colori e in bianco e nero
  • La grandezza MASSIMA delle foto consegnate ai nostri banchetti deve essere di 13x18 cm.
  • Non sono ammessi ritocchi di alcun tipo, le immagini devono essere inedite e non devono essere state ammesse o premiate in altri concorsi fotografici.
  • Ogni proprietario ha diritto di inserire in concorso un massimo di 3 foto.
  • Per gli autori minorenni è necessaria l’autorizzazione di un genitore o di chi ne fa le veci.
  • Le foto non verranno restituite e i partecipanti al concorso cedono il diritto di utilizzo delle immagini per la loro pubblicazione all’interno del sito internet.
  • Le foto vanno consegnate assieme alla scheda di adesione reperibile sul sito o presso i nostri banchetti.

IMPORTANTE: SELEZIONE FOTO PER 
CALENDARIO “A CODA ALTA” 2014
Da quest’anno, le foto iscritte al concorso verranno selezionate per la realizzazione dei calendari 2014! Perché la foto possa essere selezionata per il calendario (i risultati di tale selezione saranno resi pubblici al momento della vendita del calendario stesso), sono richieste le seguenti caratteristiche:
-          La foto deve essere in formato digitale, 
possibilmente scattata con camera (no cellulare);
-          La foto deve essere ad alta risoluzione;
-          La foto deve avere orientamento orizzontale, che 
meglio si adatta al formato dei calendari.


Come partecipare:
Puoi portare la tua foto, unitamente a modulo di iscrizione compilato e al contributo di iscrizione, agli eventi organizzati da “A Coda Alta”. Scopri sul sito www.associazioneacodaalta.it tutti gli eventi in programma!

Puoi  spedire la foto via e-mail, con allegati la fotocopia della ricevuta di versamento e il modulo di adesione al concorso compilato, all’indirizzo scatticonibaffi@gmail.com, specificando nell’oggetto dell’ e-mail “Scatti con i baffi 2013”. 

Puoi spedirla anche per posta all’ indirizzo: "Associazione A coda alta" Piazzetta E. Fioravanti n° 7 Malborghetto di Boara 44123 (Ferrara) con allegati la fotocopia di ricevuta di versamento e il modulo di adesione al concorso compilato.

Estremi per il versamento:
(Specificare la causale nel versamento "partecipazione concorso fotografico 2013")
Conto corrente postale
NUMERO: 5619271
intestato a A.A.A. A CODA ALTA ONLUS
IBAN: IT60T0760113000000005619271    
OPPURE:
Carife filiale di Migliarino
IBAN: IT 63 K 06155 67280 000000005964
INTESTATO A: A.A.A. A CODA ALTA

La premiazione avverrà domenica 19 maggio 2013.

La giuria sarà composta da un team di esperti in fotografia e di tematiche animaliste.

Tutte le foto dei partecipanti saranno esposte, al termine del concorso, sul sito di “A Coda Alta” per un risorteggio da parte dei visitatori del sito!  La foto più votata verrà premiata con un premio apposito.

Per informazioni e delucidazioni sul concorso contattare via e-mail info@associazioneacodaalta.it oppure chiamare il numero 331/1326850 (dopo le 17).

giovedì 14 febbraio 2013

"I 100 gatti che hanno cambiato la storia" di Sam Stall

Ecco un libro che mi ha dato un sacco di spunti che vi proporrò prossimamente qui sul blog! Già il titolo curioso fa sorgere la domanda: può un gatto cambiare addittura la Storia? Certamente sì, dato che il micio ha vissuto e ancora vive a stretto contatto con noi, condividendo attività, idee, eventi, fatti fortuiti capitati a uomini e donne che hanno fatto la storia nel loro campo, fosse politica, scienza, letteratura, musica. Questo originale libro si occupa proprio di questo: indaga, tra realtà e un pizzico di leggenda, su quei gatti che hanno ispirato o comunque segnato (forse dovrei dire "graffiato") la storia dell'umanità.


Leggendolo ho sorriso molto spesso, oppure i miei occhi si sono spalancati per lo stupore e, in alcuni casi, per indignazione... ad esempio: avete mai saputo di un progetto della CIA (fortunatamente fallito!) di trasformare i gatti in "spie" viventi, all'epoca della guerra fredda, impiantando loro sottopelle un sistema di microfoni? Roba da non credere! Altra vicenda "bellica" è quella del gatto "di mare" Oscar che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, sopravvisse a ben tre affondamenti (rispettivamente di una nave da guerra, un cacciatorpediniere e una portaerei)... certo questo non gli valse una gran fama di porta fortuna, anzi. Un'impresa memorabile la compì Felix nel 1963, primo gatto "spaziale" che entrò in orbita su un missile francese, tornando sulla Terra sano e salvo: è il caso di dire "una piccola zampata per un gatto, un grande balzo per tutti i felini". Ma a proposito di imprese, che dire del micino di quattro mesi che seguì una spedizione di scalatori sul Cervino, conquistandone la vetta? I gatti sono stati importanti anche per scrittori, artisti, musicisti e scienziati. Il famoso ed enigmatico scienziato Nikola Tesla, solo per citarne uno, ebbe una vera e propria "illuminazione" vedendo il suo micio Macek "accendersi" al buio, dopo essersi caricato di elettricità statica.
Intendo approfondire alcuni episodi raccontati in questo libro, per parlarvene meglio nei prossimi mesi qui su "Rumore di fusa". In ogni caso, se ben ci pensiamo, non è così straordinario pensare che i gatti lascino un segno nella storia del mondo. Tutti noi possiamo testimoniare che il nostro stesso gatto ha cambiato (e continua a cambiare, in piccolo e in grande) certamente almeno una storia... la nostra.  Che mondo sarebbe senza gatti?

domenica 10 febbraio 2013

Igor e Alessandra: la storia vera di un vero "gatazz"

Come ormai saprete, mi piace molto ospitare su "Rumore di fusa" le vostre storie: è sempre l'occasione per conoscere meglio altri gattofili e soprattutto i loro mici, le loro avventure, i ricordi condivisi, talvolta una vita felice trascorsa insieme e ora conclusa. Oggi allora è con piacere che vi faccio conoscere Alessandra, attualmente "mamma" dei mici Mina e Teodoro, che ci racconta la storia di Igor, salvato da un pozzo quando era ancora lattante e con il quale ha vissuto per 9 anni. Alessandra descrive Igor come il tipico "gatazz", espressione ferrarese (in questo caso usata affettuosamente!) per definire un micione dal temperamento deciso, talvolta un pò brusco ma anche affettuoso. Per Alessandra è stato un micio speciale e da oggi potrete conoscerlo anche voi. Buonissima lettura e grazie ancora ad Ale per avermi scritto la vostra bella storia! 

Ecco Igor in una posa tipicamente da "gatazz"
Parecchi anni fa lavoravo in un vecchio edificio, un ex-convento, al cui interno c’era un giardino, di quelli un po’ trasandati, al limite dell’incolto, ma con un certo fascino, almeno per me. Le finestre della stanza che allora era il nostro laboratorio (sono biologa) si affacciavano su questo giardino. Una mattina, era il 20 settembre 1998, io e le mie colleghe sentiamo un continuo pigolare, non smetteva. Abbiamo pensato ai colombi visto che lì ce n’erano tanti, così, prese dal lavoro non ci abbiamo fatto molto caso. A fine mattinata, però, un po’ per curiosità, un po’ per l’insistenza del lamento, siamo andate a dare un’occhiata. All’interno di un vecchio pozzo in disuso, fortunatamente coperto da una grata, c’erano tre affarini così minuscoli che stavano ciascuno in una mano. Miagolavano con tutta l’energia a loro possibile, e appena li abbiamo presi in mano si sono aggrappati al nostro camice con le unghiette e non ci mollavano più. Che fare? 
Naturalmente laboratorio in subbuglio; noi fanciulle ci siamo attivate subito: scatolone bello alto, di corsa a comperare cibo (al momento ci sono venuti in mente solo degli omogeneizzati) e una specie di ciotola per l’acqua ricavata da un bicchiere di plastica. I colleghi maschi ci prendevano un po’ in giro, ovvio. Si avvicinava l’ora di andare a casa. Ancora una volta: che fare? Non potevamo mica lasciarli lì! Io e due colleghe abbiamo iniziato un giro di telefonate ai rispettivi mariti.



Nel mio caso la serie di telefonate è andata così:
  1. Non se parla neanche!!!
  2. Ho detto di no!!
  3. Non insistere!
  4. Sei proprio sicura?
  5. Non possiamo pensarci domani?
  6. Se proprio vuoi, portalo a casa, ma sappi che io sono fermamente contrario. Sbam!
La telefonata numero 6 aveva i miagolii in sottofondo, per aumentarne l’effetto drammatico e ammorbidire l’uomo.
Anche le altre due colleghe hanno avuto successo: fantastico!
Erano tre tigrotti praticamente identici, non eravamo neanche in grado di determinarne il sesso, così abbiamo pescato nella scatola e ognuna si è portata a casa il piccoletto. Io parto con la mia scatola miagolante posizionata sul sedile posteriore e ben chiusa, stando molto attenta a non farla cadere. Sulla strada di casa mi fermo ad acquistare l’occorrente per il gatto neonato, il quale non aveva smesso un attimo di piangere disperatamente. La scelta del nome è stata automatica, forse anche banale e scontata: il mio film favorito, come tutti quelli che mi conoscono sanno fin troppo bene, è Frankenstein Junior, il mio personaggio preferito è Igor, detto Aigor (quale gobba?), e voilà, è iniziata così la storia del mio Igor.

 


La prima fase è stata la visita “pediatrica”, il cui risultato è stato confortante: sanissimo, però aveva si o no 20 giorni, quindi era comunque a rischio. Ok, vediamo come va. Svezzamento: sembra facile, ma come ben sapete non lo è affatto. Quando ero al lavoro spedivo mia mamma a casa mia per la poppata e il massaggio al pancino, di notte sempre vicino al letto, e così via. Alla fine ce l’abbiamo fatta e il risultato è stato un gattone bellissimo, ma proprio bello bello: pelo lucido e folto, morbidissimo, occhioni espressivi, baffoni belli lunghi, coda alta, un tigratone perfetto. Sì, forse era un po’ tozzo, con le zampone corte e grosse, però aveva un portamento così altero che sembrava alto e snello! E’ sempre stato terribile, il classico “gatazz”, si nascondeva dietro le porte e ci faceva gli agguati col coltello tra i denti. Tutti noi avevamo i polpacci pieni graffi, per non parlare della mie povere mani: infatti ho alcuni suoi ricordi perenni sui miei arti anteriori. Alcuni frequentatori di casa nostra, pur non temendo i gatti in generale, avevano paura di lui, per cui a volte dovevamo chiuderlo in un’altra stanza. Un vero peperino. 

Igor addormentato è così pacifico e dolce!
Con noi però era estremamente affettuoso, veniva in braccio, quando arrivavo a casa mi veniva incontro e si metteva a pancia in su, dava i bacini, soprattutto a mio marito sulla barba, faceva le fusa più rumorose che io abbia mai sentito. Grande impastatore, poteva andare avanti un sacco di tempo a massacrare le nostre povere gambe. Molto socievole: ci teneva ad essere al centro dell’attenzione. Il suo gioco preferito era rincorrere le palline di stagnola (devo averne appallottolate a centinaia), oppure si metteva “in porta”, io lanciavo la pallina e lui, con perfetto gesto atletico, la “parava”. Era un buon “portiere”, ne prendeva parecchie. Insomma, ci siamo divertiti. E’ andata avanti così per 9 anni (nel frattempo era arrivata anche Frau Blucher, ma questa è un’altra storia). Purtroppo però nel giro di 15-20 giorni, nell’agosto 2007, un gattone apparentemente sanissimo, se n’è andato a causa di un osteosarcoma alla mandibola, ad evoluzione rapidissima, che non ci ha lasciata altra scelta che accompagnarlo dignitosamente sul ponte dell’arcobaleno. Ovunque sia, comunque, sono sicura che stia facendo del suo meglio per terrorizzare i suoi compagni di avventura.

P.S. Igor aveva due sorelle, insieme a lui nel pozzo. Una, Giulietta, è finita sotto una macchina quando aveva 9 mesi, l’altra, Mea, è ancora vispa e arzilla, nonostante abbia quasi 15 anni, e ha praticamente lo stesso carattere che aveva Igor: terribile e peperina!