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venerdì 18 gennaio 2013

"Se una notte d'inverno un gatto" di Denis O'Connor

Oggi vi parlo di un bel libro, da leggersi nei lunghi pomeriggi o nelle fredde sere d'inverno, possibilmente con il proprio gatto accoccolato sulle ginocchia... "Se una notte d'inverno un gatto" è un titolo che è tutto un programma e i gattofili saranno già conquistati da questa storia solo a sentirla nominare. Dubito, infatti, che l'autore abbia voluto parafrasare Calvino: piuttosto ha voluto presentare fin dal titolo cosa racchiude questo libro: la storia di un gatto, ovviamente, ma anche di notti innevate, avventure nella natura, cottage circondati da alberi e piante da frutto, nella splendida cornice del Northumberland, contea inglese ai confini con la Scozia. E' la storia vera di Denis O'Connor e del gattino che si ritrova a salvare da morte certa, in una gelida notte d'inverno: il micino crescerà e diventerà un gatto speciale, chiamato Toby Jug.


Il libro si concentra sul primo anno di vita di Toby Jug, dodici mesi che cambiano del tutto la routine del protagonista umano, dandogli modo di innamorarsi follemente sia del micino, sia del nuovo tipo di vita che condurrà assieme al suo amico peloso. Questo primo anno è costellato di sorprese, speranze, ma anche difficoltà e momenti di panico: già al loro primo incontro la vita del micino è appesa ad un filo, e solo grazie alle cure di Denis il micio riuscirà a sopravvivere. Ma questo è solo l'inizio della loro storia vera e bellissima, che porterà uomo e gatto a cementare il loro rapporto grazie ad abitudini quotidiane condivise, alcune esperienze certamente straordinarie (alcuni giorni in campeggio, in tenda per i boschi, solo Denis, Toby e una cavalla, sulla quale il gatto viene piazzato in una cesta), le gioie e le preoccupazioni che ogni "padrone" di  gatto prima o poi prova. Toby vivrà ben 12 anni, ma il libro non si sofferma su questi: tutti noi possiamo immaginare che siano stati anni intensi, pieni di felicità, fusa, sorprese ed esperienze uniche, come quelle narrate in questo libro.

Un maine coon come Toby Jug. Foto da web, QUI
Toby Jug viene descritto come un micio a pelo lungo, bianco e nero, con la punta delle zampine bianche. Nel corso della storia si scoprirà anche l'identità dei genitori del micio: una gatta di razza maine coon, purtroppo morta nel corso di quella durissima "notte d'inverno", e un gattone di fattoria fiero ed imponente.
Il libro è meritevole di essere letto per molteplici ragioni: per la storia in sè, naturalmente, che essendo vera è ancora più interessante e coinvolgente, ma anche per le belle descrizioni della natura in tutte le sue stagioni, per le comparse degli altri animali. In generale, è una di quelle storie vere che tolgono ogni dubbio sul fatto che i gatti (come i cani) diventino veri e propri compagni di vita, componenti della famiglia proprio come figli, fratelli, amici con cui condividere ogni cosa. Se solo pensiamo a cinquantanni fa, un'evoluzione del rapporto con gli animali domestici in questo senso non era scontata.
Il libro si chiude con la narrazione della morte di Toby, momento nel quale Denis fa la promessa di scrivere la loro storia e pubblicarla per farla conoscere al mondo... sembrerebbe una fine triste, in realtà l'ultimissima pagina narra un evento insolito e inspiegabile, pieno di speranza, che ci apre uno spiraglio sul "dopo" anche per i nostri amici a quattrozampe.

Il titolo in inglese di questo romanzo è "Tracce di zampe al chiaro di luna"
Devo tuttavia fare un appunto a questo libro, che narrativamente resta un gran bel romanzo. Il punto è che contiene alcune imprecisioni per la salute dei mici, in particolare in riferimento alla cura del raffreddore del micino. Toby Jug viene infatti curato somministrandogli succo d'arancia e un quarto d'aspirina: questo non fatelo mai, l'aspirina (come i vari FANS, farmaci antinfiammatori non steoridei) è tossica per i gatti! Ho pensato fosse importante precisarlo, perchè magari chi legge il libro potrebbe tentare a sua volta di somministrare aspirina a un gatto raffreddato... Non metto in dubbio che l'autore abbia davvero sperimentato tutto ciò senza conseguenze negative per Toby Jug, ma personalmente io vi consiglio caldamente di non farlo e di affidarvi a un veterinario per la cura del raffreddore al vostro micio!
Detto questo, sappiate che "Se una notte d'inverno un gatto" è il romanzo ideale da leggere in queste giornate invernali, per scaldarci con una storia vera che testimonia, ancora una volta, quanto i nostri compagni a quattrozampe siano speciali.

14 commenti:

  1. Con noi amiche dei mici...sfondi una porta aperta.Grazie della segnalazione, buon proseguimento, ciao!!!!

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  2. Che bella storia, penso lo comprerò! è vero, avere un gatto (in generale un animale domestico) cambia la vita, le dà una nuova prospettiva. Più bella.
    grazie per la segnalazione

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  3. Che bella recensione! Grazie mille per il consiglio. Questo libro m'ispira moltissimo e cercherò senz'altro di procurarmelo: mi hai proprio fatto venire voglia di leggerlo! Trovo anche che la copertina sia stupenda. Evviva i mici, tutti i mici!!! Ciao!

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  4. verissimo, gli animali ti cambiano la vita, te la riempono di gioia e di amore, come chi non li ha non potrebbe mai immaginare! grazie per la bella recensione! Amy

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  5. se davvero gli ha dato l'aspirina questo gatto è miracolato!
    Un bel libro di sicuro.
    grazie per gli auguri
    Lu

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  6. sai hai colto la mia curiosità e mi segno subito il titolo. Sicuramente mi piacerà. Certo per la cura di gatti o cani ... bè le cure sono da mirare precise e le medicine , si , so che qualcosa che prendiamo anche noi gliela possiamo dare, ma prima è sempre bene farsi consigliare dal proprio vet.
    grazie e un bacione.
    buon W.E.!!!

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  7. Grazie Silvia!!!!!! Bellissima recensione... come sempre :)
    Un bacione e felice we!!!!

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  8. ciao
    mi segno il titolo del libro. Ciao

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  9. Silvia, questo ce l'ho e l'ho letto. Stupendo, commovente, vero, come il cuore di un uomo può superare gli ostacoli, ed era ambientato negli anni 50 se non sbaglio..
    buona Domenica carissima
    Dany

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    1. ps aggiungo al tuo commento, hai fatto bene a precisare sulla cura del raffreddore. Essendo successa questa storia allora, non c'erano i medicamenti di oggi. Ricordo il mio Fuffi 30 anni fa, com'era ancora tutto diverso..

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  10. Buon suggerimento Silvia!
    Il libro sembra interessante, (anche se preferivo il titolo originale) ma ho apprezzato soprattutto la tua precisazione in merito alla tossicità dell'aspirina per i gatti.
    Ciao, grazie e buona domenica.

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  11. Grazie a tutte voi per i vostri commenti!! Sono sicura che, se lo leggerete, piacerà moltissimo anche a voi!!

    @ Laura: siii la copertina è fantastica e dentro ci sono anche altre illustrazioni simili!

    @ Amy: hai proprio ragione, chi non ha mai avuto un animale non può capire esattamente come riescono a cambiarti la vita… è un’esperienza da vivere!

    @ Lu, Isa, Dany e Ilaria: anche io, leggendo, ci ero rimasta nel sentire che l’ha curato con l’aspirina… ma come fa notare Dany, è un libro che si riferisce a cinquantanni fa, con questa prospettiva si spiega tutto… le cure per i nostri animali erano diverse e le stesse persone si affidavano meno ai veterinari. Certo oggi come oggi è importantissimo sapere che l’aspirina ai gatti non va data! Toby Jug è stato un micio molto fortunato in ogni caso, perché ha trovato un uomo che si è preso cura di lui fin da subito!

    Buonissima domenica di cuore a tutte voi!!

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  12. Grazie Silvia, dev'essere un libo bellissimo!

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  13. L'ho avuto in regalo per natale. L'ho divorato e poi dopo il finale non riuscivo più a dormire. Fortuna che c'è un seguito. Sarà presto mio :-)

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